Lopez illude, poi la Lazio affonda: 4-1

OPORTO, 10 aprile 2003 - A due passi, leggi partite, dalla finale, la Lazio crolla a Oporto perdendo per 4-1. In vantaggio con Lopez al 7' del primo tempo, raggiunta tre minuti dopo da Maniche, la squadra di Roberto Mancini cede a centrocampo e i portoghesi dilagano con i gol di Jorge Costa nel primo tempo e le reti di Derlei e Postiga nella ripresa. Ora, nella gara di ritorno, nella quale Mancini dovrà rinunciare a Pancaro, Favalli e Castroman (diffidati e ammoniti), servirà un miracolo vista la consistenza degli avversari.

Mancini manda in campo Stankovic, in dubbio fino alla vigilia per una botta al ginocchio e gli affianca Simeone, Fiore a destra e Cesar a sinistra completano il quartetto. Coppia d'attacco formata da Chiesa e Lopez, mentre in difesa, vista l'assenza di Stam, il pacchetto è quello di campionato. Il Porto di Mourinho sulla carta schiera un 4-4-2 che, in realtà, a centrocampo vede un rombo con Costina davanti alla difesa, Aleinitchev a sinistra, Maniche a destra e il fantasista Deco a suggerire per le mobilissime punte: il brasiliano Derlei e il talentuoso Postina.

Il tempo di studiarsi e la Lazio passa in vantaggio. Favalli va sul fondo a sinistra e mette a centro area per un Lopez lasciato colpevolmente solo dalla difesa portoghese: sinistro al volo che batte Vitor Baia. Sarà l'unico tiro biancoceleste in porta di tutta la partita. L'illusione dura tre minuti perché Maniche vede Peruzzi fuori dai pali e lo beffa con un destro violento da fuori area. Il centrocampo della Lazio non regge il confronto con quello avversario: Fiore non entra quasi mai in partita, Stankovic non è al meglio e si vede, Simeone si fa spesso prendere d'infilata dai veloci attacchi dei portoghesi.

Sarà il copione di tutta la gara, col Porto a manovrare veloce, palla a terra, perfetto controllo e palleggio. A parziale discolpa degli uomini di Mancini, ci sono le assenze di Stam e Corradi. Il primo avrebbe rafforzato il pacchetto difensivo che non riesce a controllare le manovre di Derlei e Postiga, mentre l'attaccante sarebbe stato utile per difendere palla dando profondità all'azione e permettendo alla squadra di salire. "Abbiamo sbagliato quasi tutto - ha commentato al termine Mancini - Non abbiamo proprio giocato bene, ora siamo costretti a recuperare. Ma a volte le rimonte sono possibili. I giocatori lotteranno fino alla fine per ribaltare la situazione". Un messaggio di augurio perché questa batosta non influisca sul cammino della Lazio anche in campionato e coppa Italia.

Io a dir la verita' speravo che la Lazio si stancasse un po' di piu'.....
Domenica gioca col Modena.....

Non ho mai visto giocare una squadra Portoghese come il Porto giovedi, incredibile correvano e tiravano.

non hai mai visto lo Sporting di Mario Jardel di un paio d'anni fa allora , ne tantomeno il Benfica del brasiliano Valdo che nei primi anni 90 era un abituè delle fasi finali di Champions League