Tra Borgo Panigale e East Troy c’è sintonia sull'impostazione di una moto stradale: deve avere due cilindri raffreddati ad aria, due valvole per cilindro e una ciclistica ricercata. La Ducati mette sul piatto il tiro del suo motore e per la maneggevolezza. La XB8SX punta sull'originalità estetica e soluzione tecniche radicali. I prezzi: 10.000 euro tondi per l’italiana, 9.995 per l’americana.
Ducati Monster S2R 1000, il fascino dell'età
Esiste dal 1993. Però in versione SR ha saputo rinfrescare la sua immagine: nuovo forcellone monobraccio in alluminio e tubi ovali per doppio scarico laterale che non tocca nelle curve più ardite. Esteticamente si distingue dalle altre per la banda colorata: prerogativa solo delle S2R e S4R. Negli anni si è dimostrata un'insospettabile tuttofare: diverte sulle strade tortuose, porta in ufficio e tollera anche una vacanza.
Buell CityX XB9SX, quasi una Motard
La XB9SX, anche chiamata CityX, si distingue dalle altre XB per il finto serbatoio e dal cupolino semitrasparente. Su questo nuovo modello c’è un nuovo forcellone più rigido e leggero (250 g in meno), una diversa presa d’aria incorporata nel coperchio dell’air-box e un serbatoio benzina, sempre integrato nelle travi del telaio, ma più capiente di mezzo litro (da 14 a 14,5 litri, contro i 14 litri della Monster).
Anche la cinghia finale di trasmissione è stata rivista: ora è più leggera e ha una maggior durata, mentre la frizione è più leggera da azionare, così forse si riuscirà ad attraversare una metropoli, utilizzando il cambio e la frizione in modo frenetico, senza il rischio di tendiniti all’avambraccio sinistro.
In sostanza siamo al cospetto di due interpretazioni molto personali: più affascinante alla moda la Buell, più concreta, tecnica e meglio rifinita nei dettagli la Ducati. L’italiana è omologata Euro 3, la Buell Euro 2.
motori
Il motore Desmo della Ducati deriva dal 900
che ha equipaggiato le sportive di Borgo Panigale ancor prima che arrivassero i 4 valvole. Però, grazie all'affinamento generale, all’aumento di cubatura e all’iniezione elettronica, è uno dei più gustosi motori che si possano sfruttare su strada. Non ha perso le caratteristiche fondamentali: i due classici cilindri disposti a L e le valvole mosse dal comando desmodromico che le apre e le chiude senza la classica molla di richiamo.
motore della Buell XB9SX deriva dalla produzione Harley-Davidson. Come quello Ducati non è un propulsore tecnologicamente all’avanguardia. I due cilindri a V di 45° con la tradizionale distribuzione ad aste e bilancieri hanno l’iniezione elettronica. I corpi farfallati sono da 45 mm di diametro. Alla guida infastidisce l'effetto volano: dopo la classica "doppia" di gas in scalata c'è un fastidioso sobbalzo in avanti.
L'impianto frenante vede due dischi da 320 mm di diametro per la Monster (non mi convince la pinza nera pero'...
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Per la CityX XB9SX un bel perimetrale da 375 mm e pinza a sei pistoncini.
GUIDA
La Monster spicca per efficacia globale di guida, maneggevolezza sullo stretto e finiture. Però la Buell è unica, straordinariamente strana e tutto sommato si guida bene. È l’emblema stesso della moto radicale, quella che fa “sangue”, quella che non compreresti mai se non ne fossi follemente e ciecamente innamorato.
Ducati Monster S2R 1000, il fascino dell'età
Quella spinta rozza, che allunga le braccia e alleggerisce la ruota anteriore, ce l’ha solo la Monster, che in questa versione di 992 cc ha trovato un equilibrio notevole.
Il Desmo spinge molto più forte a qualunque regime, allunga di più e con più vigore, pur mantenendo una regolarità invidiabile fin dai bassi, alla stessa stregua del V2 della Buell. Il cambio è ben più rapido della rivale americana ed è in grado di sopportare anche azioni ruvide.
Tenaci le frizioni, piuttosto resistenti agli strapazzi, ma un po’ dure da azionare, specie Ducati. Nel misto stretto viene fuori la maneggevolezza dell’S2R: un vero fulmine nei cambi di direzione.
Leggermente più rigida la taratura della Showa della Monster, mentre il “mono” posteriore Sachs ha un setup in grado di digerire meglio le strade rovinate. La presenza del forcellone monobraccio in alluminio ha permesso di sviluppare uno scarico alto sul lato destro, comune alla serie SR: queste due caratteristiche regalano alla S2R una luce a terra in curva sconosciuta alle Monster tradizionali che allarga l’utilizzo della moto anche a qualche puntatina in circuito.
Buell CityX XB9SX, quasi una Motard
La XSulla Buell si è seduti “sopra” la moto, non dentro. Questa posizione è il risultato delle combinazione tra la sella alta, le pedane alte e arretrate e il manubrio alto largo e vicino. Non c’è che dire: la posizione è mutuata dal mondo del fuoristrada e la sensazione di controllo è totale in qualunque frangente.
Il pilota però, soprattutto in autostrada, è completamente in balia del vento.
Meno repentina della Ducati nello scendere in piega, offre un solido appoggio a qualunque inclinazione, arrivando a sfiorare a terra i piolini delle pedane, posizionate molto in alto, tanta è la confidenza che si arriva ad avere. Si sente il peso centrale, ma con il baricentro alto (anche per l’altezza della sella) e in piega la moto deve essere sostenuta dal motore. Si guida di corpo, dondolandola tra le gambe e stringendola per il manubrio per impartire comandi con la maggior leva possibile.
Sotto di noi, un bicilindrico americano a V di 45°, pulsa, vibra, vive e sferraglia come non si sente più da tempo. Vedere il motore è una prerogativa delle nude, “sentirlo” nelle vene è patrimonio di poche moto.
Rispetto al milleduecento delle sorelle maggiori, questo 984 cc è un po’ a corto di fiato ai bassi e medi regimi, proprio dove si vorrebbe una bella spinta.
Oltre i 4.500 giri, ci si inizia a divertire, ma ai 7.000 è ora di cambiare marcia. Buono il comportamento delle sospensioni, anche se il monoammortizzatore Showa, collegato al forcellone senza l’interposizione di leveraggi, ha una risposta secca e sullo sconnesso il comfort è limitato. Ottima, invece, la forcella Showa rovesciata da 43 mm, morbida nella prima fase e giustamente sostenuta quando i carichi aumentano.
PARERE PERSONALE
mi è capitato di portare la Buell in questione (del Monster ho la 900...) devo dire che è una moto che mi ha stupito per le sue dimensioni
se siete alti passate ad altro...
ha un interasse da bicicletta che la rende maneggevolissima ma un po' instabile
ma mi ha deluso il motore come spinta nonostante i cc in più della mia
e anche il freno bello si ma tira da un lato.
bellissimo il rumore