Marc Márquez Alenta

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Etrusco
00lunedì 22 aprile 2013 14:14
Da grande promessa a teppistello antisportivo del motociclismo?

Marc Marquez, la biografia: due titoli mondiali, in 125 e Moto2


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Dovrà farsi fare delle saponette speciali anche per i gomiti! [SM=x44452]
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nel parco chiuso a fine gara...
Etrusco
00lunedì 6 maggio 2013 14:35
Jerez

MotoGP Jerez: riscossa di Pedrosa, Marquez-Lorenzo scintille, Valentino solo 4°

JEREZ (Spagna), 5 maggio 2013

Dani si impone da campione davanti ai connazionali Marc e Jorge che si giocano il 2° posto dopo una spallata all'ultima curva stile Rossi-Gibernau. Podio tutto iberico. Rossi arriva a 9" dal 1°

Dani Pedrosa, 27 anni, primo successo stagionale. Ap
Dani Pedrosa, 27 anni, primo successo stagionale. Ap

La risposta di Pedrosa. Nella corrida di Jerez, in MotoGP, si impone Dani, completando la festa spagnola dopo i successi di Vinales e Rabat fra le piccole, e sigillando così un podio tutto iberico, con Marquez 2° e Lorenzo 3° dopo un contatto da brivido all'ultima curva - quella appena dedicata al maiorchino - identico alla spallata Rossi-Gibernau del 2005 che lascerà di certo strascichi fra il campione il carica e quello del futuro. Valentino Rossi, unico potenziale pericolo per l'armata spagnola, non riesce nemmeno a impensierirla: chiude 4° a 9" dal vincitore, mai in grado di inserirsi nella contesa per il podio a conferma delle difficoltà avute in tutto il week end. Caduto Iannone, dolorante per il botto in qualifica, 8° Dovizioso, 11° Pirro, sostituto di Spies in Ducati.

Valentino Rossi, 34 anni, un podio stagionale. Afp
Valentino Rossi, 34 anni, un podio stagionale. Afp
 

L'AVVIO DI GARA — La prima fila tutta spagnola fa presagire una lotta in casa iberica, confermata dal warm up che ha visto gli stessi protagonisti del sabato ai primi 3 posti, ma rimescolati - da Lorenzo-Pedrosa-Marquez, a Marquez-Lorenzo-Pedrosa - e la gara conferma le previsioni. Al via lo spunto è di Pedrosa: Lorenzo è bruciato alla prima curva, ma alla seconda si riprende di prepotenza la leadership, mentre Marquez e Rossi accendono gli oltre 100 mila spettatori nella lotta per la terza piazza con un bel botta e risposta. Tempo 5 giri e Dani rompe gli indugi: attacca Lorenzo , lo passa con una manovra decisa e calibrata al millimetro e se ne va.

Jerez 2005: spallata-vittoria di Rossi a Gibernau.  Jerez 2005: spallata-vittoria di Rossi a Gibernau.

LA GESTIONE DELLA CORSA — In una MotoGP che per una volta è parsa somigliare alla formula-gomme della F.1, con i piloti che si sono lamentati della mescola dura - montata da tutti all'anteriore - troppo soffice e tendente ad andare in crisi alla distanza soprattutto con il gran caldo (27°), Pedrosa è quello più a posto e prende facilmente margine al comando. Alle sue spalle
Marquez fa dei numeri da circo, fra staccate fuori misura a rischio tamponamento e audacissime traiettorie sui cordoli, per cercare di passare Lorenzo. È il gioco dell'elastico: Jorge allunga, Marc recupera, entrambi senza mollare alcunché. È un duello che reggerà fino al traguardo, con Marquez che all'ultimo giro si gioca tutto e all'ultima curva imita Rossi con Gibernau nel 2005: entra duro, piede fuori dalla pedana, va lungo, [SM=g1741324] si appoggia alla Yamaha di Lorenzo che spinge all'esterno: il 2° posto è suo, come la leadership del mondiale. Polemiche in vista, forse Jorge ha lasciato la porta aperta e ha sbagliato a chiudere, ma Marquez ha frenato troppo tardi e senza la 'sponda' contro la Yamaha finiva nel prato. I primi segnali della tensione già dopo l'arrivo, con Jorge che si rifiuta di stringere la mano di Marc facendo il gesto di "no" con le dita e non vuole commentare l'episodio.
Alle spalle di Rossi, 4°, chiudono Crutchlow, acciaccato dopo i voli del sabato, Bautista e Hayden, con la prima delle Ducati.

MONDIALE E SCINTILLE — Classifica cortissima: Marquez 61, Pedrosa 58, Lorenzo 57 -, con 3 vincitori diversi in 3 gare. Una torta tutta spagnola, con il miele, il pepe e - temiamo - anche dl possibile veleno. Peccato che non ce ne sia, ancora, una fetta per Rossi (43 punti): potrebbe approfittare di tanta rivalità nazionalistica .

Articolo di Massimo Brizzi per La Gazzetta
Etrusco
00lunedì 6 maggio 2013 14:41
Jerez
SPETTACOLO E POLEMICHE – Il vero spettacolo è stato però il duello Lorenzo/Marquez. Marc ha attaccato tantissimo nella prima parte della gara, prendendosi anche un sacco di rischi. Poi, dopo una lunga fase intermedia in cui Lorenzo sembrava in pieno controllo, Marquez è tornato sotto e all’ultimo giro ha sferrato un nuovo attacco. Prima Lorenzo ha risposto. Poi, all’ultima curva, è entrato secco all’interno, Lorenzo ha provato a riprendere la corda ma era troppo tardi e i due si sono toccati, più o meno come accadde nel 2005 tra Rossi e Gibernau, con Valentino nei panni di Marquez. Un intervento al limite che Lorenzo non ha gradito: il campione del mondo ha scosso la testa a lungo e dopo la gara ha rifiutato di stringere la mano a Marquez.

«HO IMITATO VALENTINO» – Marc Marquez ha spiegato: “Sono contento della mia gara tutta al 100 per cento, di più non potevo fare… Mi spiace per Jorge, ma queste sono le gare. Valentino aveva fatto lo stesso con Gibernau, ho imparato qualcosa da lui”. Per Jorge Lorenzo “è stata una gara molto buona viste le condizioni imperfette della Yamaha e delle gomme. Dell’ultima curva preferisco non commentare perché sono molto caldo… Ma tutto quello che mi verrebbe da dire è negativo”.

Continua sul Corriere della Sera...
4luglio
00giovedì 9 maggio 2013 12:34
Mazza solo 20...complimenti!
Etrusco
00mercoledì 16 ottobre 2013 13:43
A me questo giovanissimo pilota mi sta sempre più simpatico, non fossaltro perchè apprezza i piccoli piaceri della vita, soprattutto le cose più semplici, come una grigliata col fratello Alex o una pizzata con gli amici....
Etrusco
00mercoledì 16 ottobre 2013 13:44
Pizza a Melbourne [SM=x44485]
Etrusco
00mercoledì 16 ottobre 2013 13:45
Ormai, gara dopo gara, sembra che sia proprio Marc a prendere il testimone di Valentino.... [SM=x44461]
Etrusco
00mercoledì 6 novembre 2013 11:45
MotoGp / Video MotoGP, beccato: Marquez “testa” di soppiatto la Yamaha di Lorenzo


Video MotoGP, beccato: Marquez “testa” di soppiatto la Yamaha di Lorenzo


Video MotoGP, beccato: Marquez “testa” di soppiatto la Yamaha di Lorenzo




La Televisione spagnola TeleCinco mostra, in una sequenza, un filmato inequivocabile di Marc Marquez subito dopo le qualifiche del Gran Premio del Giappone. Video


Insomma, le partenze fulminee delle Yamaha sono, a quanto pare, un cruccio per il giovane Marquez. Col Mondiale in Ballo e la MITICA SFIDA di Valencia alle porte, nulla può essere lasciato al caso, e ogni occasione è buona per tentare di carpire i “segreti” degli avversari. Così, come mostra il video qui in basso, subito dopo le qualifiche del Giappone, Marquez si avvicina alla M1 di Lorenzo e, senza dare nell’occhio, aziona la frizione della M1. Un movimento molto rapido, all’apparenza insignificante, che il giovane Marc compie subito dopo aver parlato col suo tecnico proprio della frizione.


Difficile pensare che si sia trattato di un semplice riflesso meccanico del pilota, che si aziona in automatico al semplice passare di fianco ad una moto. Più probabilmente, Marquez avrà voluto verificare la presenza di un qualche collegamento tra l’impugnatura e il comando della frizione, che giustifichi l’estrema, proverbiale, morbidezza e velocità della stessa (che, a quanto pare, sarebbe tra i segreti delle ottime partenze dell’avversario Lorenzo).


Probabile che nel Box Honda – e questo episodio lo evidenzierebbe – ci si stia arrovellando in merito a questo aspetto, in vista della sfida mondiale alle porte… e visto com’è andata a finire in Giappone, in effetti, ne hanno ben donde!

Fonte

Etrusco
00domenica 10 novembre 2013 15:44

MOTOMONDIALE 2013 : 10/11/2013 - PERSONAGGIO
Marquez è nella storia della MotoGp: Campione al debutto, mai nessuno come lui!
   
Lo spagnolo della Honda Marc Marquez, 20 anni. Ha vinto il suo primo Mondiale nella 125 nel 2010
 
Valencia, Lorenzo vince ma non basta Il baby spagnolo trionfa all’esordio tra i big. Superato anche Rossi
 

Marc Marquez è il nuovo campione del mondo della MotoGp. Lo spagnolo della Honda ufficiale, esordiente quest’anno nella classe regina del Motomondiale, ha conquistato il titolo iridato dopo avere chiuso al terzo posto il Gp di Valencia («La gara più lunga della mia vita»). Al campione uscente Jorge Lorenzo (Yamaha) non è bastato vincere l’ultima gara dell’anno davanti a Dani Pedrosa, compagno di squadra di Marquez, per difendere il titolo. Valentino Rossi con l’altra Yamaha ufficiale ha chiuso al quarto posto.  

 Lorenzo si arrende  

Non è bastata la grande pressione di Jorge Lorenzo, al comando fin dalle prime battute, per innervosire il nuovo campione del mondo, che ha evitato tutte i possibili duelli lasciando al compagno di squadra Pedrosa il compito di duellare con il pilota della Yamaha. Tra i due si arriva anche al contatto, che costringe Pedrosa ad allargarsi e a rientrare in quinta posizione, dietro a Rossi e Bautista. Marquez si trova così dietro Lorenzo, che rallenta il ritmo per compattare il gruppo, ma il ’rookie’ della Honda è riuscito a rimanere freddo e con il passare dei giri Lorenzo ha deciso di forzare l’andatura e andare a prendersi almeno la vittoria, la settima stagionale. Nel finale anche Pedrosa, rientrato su Marquez, ha scavalcato il compagno di squadra aggiudicandosi la seconda posizione. Ai piedi dal podio Valentino Rossi, mai in grado di stare con i primi. Quinto Batista, sesto Bradl, settimo Smith. Ottava e nona rispettivamente le Ducati di Hayden e Dovizioso.   

Successo storico  

Marc Marquez entra così nella storia, laureandosi il più giovane campione del mondo di sempre nella classe regina del motociclismo. Nemmeno Valentino Rossi, nel suo debutto in 500, era riuscito a tanto: il pesarese chiuse in seconda posizione vincendo due gare nel 2000. Il 20enne spagnolo, arrivato in MotoGp da campione del mondo in carica della Moto2 e da ex campione della 125, secondo i piani della Honda - che lo ha voluto in MotoGP nella squadra ufficiale facendo cancellare alla FIM la regola che impediva ai debuttanti proprio il debutto su una moto factory - doveva solo fare esperienza in vista del prossimo mondiale. Invece, ha bruciato le tappe, diventando a soli 20 anni il nuovo campione del mondo della classe regina. Una stagione perfetta quella di Marc Marquez nella MotoGP. Lo spagnolo ha dimostrato di trovarsi a suo agio con la Honda ufficiale sin dai test invernali in Malesia, risultando tra i più veloci sin dalle prime uscite. Con sei gare vinte, sei secondi posti e tre terzi posti, Marquez ha dominato la stagione, mettendo nell’angolo il suo compagno di squadra Dani Pedrosa.   

La guida al limite  

Nei piani della Honda, Pedrosa, da otto stagioni in classe regina, avrebbe dovuto lottare per il titolo contro Lorenzo, ma questo non è accaduto proprio per «colpa» di Marquez che si è presentato all’ultimo appuntamento della stagione a Valencia in testa al mondiale con 318 punti. Il 2013 di Marquez, comunque, ha avuto i suoi colpi di scena. La guida irruenta del giovane spagnolo ha rischiato di condizionarne la stagione. Prima il contatto con Jorge Lorenzo nel Gp di Spagna a Jerez de la Frontera, poi la caduta a bandiere gialle esposte che ha rischiato di falciare i commissari di gara intenti a soccorrere Crutchlow in Inghilterra, infine il contatto con il compagno di squadra Dani Pedrosa ad Aragon costatogli il penultimo punto sul carnet pilota.   

La macchia  

Altra macchia, la squalifica per bandiera nera di Phillip Island, senza la quale Marquez sarebbe diventato campione del mondo con due gare d’anticipo. Decisamente comunicativo e disponibile con i media, Marquez ha come riferimento proprio Valentino Rossi di cui è fan dal suo esordio in moto. I due si sono incontrati nel 2008, anno del debutto di Marquez nella 125, quando andò da Rossi a farsi autografare un modellino. Da allora l’ammirazione per il campione italiano, sfociata poi in sfida vinta più volte. «Marc ha già fatto meglio di me al mio debutto in classe regina - ha detto Valentino Rossi - io vinsi solo due volte, lui sei, è più bravo di me». I due in pista si sono misurati sin dal Gp del Qatar, gara di aperture del mondiale che ha visto Marquez finire terzo alle spalle di Rossi. La vera rivincita a Laguna Seca, dove Marquez ha passato Rossi nel «cavatappi» come fece il pesarese con Stoner nel 2007.  

La moto perfetta  

Determinato e con un talento immenso, Marquez ha costruito il suo successo anche grazie alla migliore delle MotoGP, la Honda RC213V, moto ai massimi livelli tecnologici che utilizza le esperienze fatte dalla Honda con il robot Asimo, per i controlli di stabilità e trazione. 

 
Etrusco
00domenica 10 novembre 2013 16:09
Alcune immagini di questo Mondiale che passeranno alla storia del motociclismo:








Etrusco
00mercoledì 10 dicembre 2014 15:49

2013 Misano - Moto GP inviata il 17 Settembre 2013 da Gipr.
Canon 1DX, Canon EF 300mm f/2.8 L IS II USM con Canon EF 1.4x III, 1/1600 f/8.0, ISO 400, treppiede. Misano World Circuit, Italia.


2013 Misano - Moto GP inviata il 23 Settembre 2013 da Gipr.
Canon 1DX, Canon EF 300mm f/2.8 L IS II USM con Canon EF 1.4x III, 1/1600 f/8.0, ISO 400, treppiede. Misano World Circuit, Italia.



2013 Misano - Moto GP inviata il 23 Settembre 2013 da Gipr.
Canon 1DX, Canon EF 300mm f/2.8 L IS II USM con Canon EF 1.4x III, 1/1600 f/8.0, ISO 400, treppiede. Misano World Circuit, Italia.
Etrusco
00martedì 14 aprile 2015 17:14


Ecco un uso intensivo della "saponetta" [SM=x44452]
Ignazzio
00martedì 14 aprile 2015 19:06
è un fenomeno [SM=x44459] è l'unico che riesce a consumare tutte le saponette in ogni sezione di gara [SM=x44451]
topor@gno
00martedì 14 aprile 2015 20:33
A vederlo come pennella le curve in derapata mi fa venire voglia di inforcare la moto e correre in pista [SM=x44509]
c'eraunavodka
00giovedì 12 novembre 2015 13:26
Al suo esordio pensavo fosse un bravo ragazzo, semplice e promettente, ma dopo averlo visto perseverare nei suoi loschi intrighi tra lui e Lorenzo, ho corretto il mio giudizio su di lui, penso che col suo atteggiamento ucciderà lo spirito sportivo nel motociclismo e farà allontanare tanti genuini appassionati di gare motociclistiche.

Spero che Marquez tra qualche anno, rivedendo queste sue gare si penta e cambi rotta, prima che sia troppo tardi per lui e per il motociclismo.
bianco77
10giovedì 12 novembre 2015 18:15
Re:
c'eraunavodka, 12/11/2015 13:26:

farà allontanare tanti genuini appassionati di gare motociclistiche.





non preoccuparti che gli appassionati di gare motociclistiche si allontaneranno non appena Rossi smetterà di correre
camilllo mandrilllo
10venerdì 13 novembre 2015 10:14
Re: Re:
bianco77, 12/11/2015 18:15:




non preoccuparti che gli appassionati di gare motociclistiche si allontaneranno non appena Rossi smetterà di correre




Ormai Rossi è al limite, potrà correre al massimo per un altro anno ancora giusto per dare una lezione a [SM=x44504] Marquez,
ma spero che dopo di lui vengano fuori nuovi campioni italiani, non spagnoli se questo è l'andazzo...
Esajogorn
00mercoledì 18 novembre 2015 20:52
Re:
Etrusco, 4/22/2013 3:45 PM:

Come vola il tempo...




passato...
Etrusco
10lunedì 9 aprile 2018 16:55

Marquez: "Uno sbaglio dovuto alle condizioni dell'asfalto"...?      


In Argentina il campione del mondo commette errori a ripetizione, soffre l'inizio caotico e si scontra duro con il Dottore





Un fine settimana a doppio segno meno quello d’Argentina per Marc Marquez che, oltre al bene fatto in pista,
si termina con il duro scontro con Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP).
Il classico finire di GP da dimenticare per il campione del mondo,
cosa impossibile vista la gravità della situazione che porta a galla antichi rancori, vedi anno 2015.







 


 


Termas Clash: le parole di Marquez








La gara inizia tra contrattempi cambi di programma e con pista di difficile interpretazione dopo la pioggia della mattinata.
Tutto questo porta ad una partenza ritardata dopo il cambio di gomme e uno start a griglia del via con un salto di posizioni tra la pole e il resto
del gruppo dove la moto di Marquez si spegne; il numero 93 chiude aiuto ai commissari di pista. Il motore si riaccende ma torna in contromano
alla casella di partenza. La gara inizia ed è sanzionato con un passaggio nella corsia dei box. Ritorna in pista, nervoso dopo aver perso posizioni
e nel tentativo di rimonta la sua guida è scomposta con sorpassi ben oltre il limite, vedi quello su Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini).







 


 


Marquez entra duro sul Espargaro a Termas








Costretto a cedere una posizione per la manovra, torna alla carica su un asfalto dalle condizioni miste che lo porta ad altre imperfezioni.
La risalita si arena, male, quando prova il sorpasso su Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP). Altra sbavatura, i due si toccano e il Dottore cade.
Marquez prosegue ma è punto con 30 secondi si svantaggio che lo fa chiudere al diciottesimo posto a dà il via a durissime reazioni nel paddock.








 


 


Marquez VS Rossi, da tutti i punti di vista








Marquez commenta: “Una gara difficile e iniziata con un problema tecnico che mi ha fatto spegnere la moto. Ho dovuto ricuperare e non era facile
su una pista in queste condizioni, per questo ho fatto molti errori”.







 


 


Termas Clash: la versione di Alberto Puig








Sul contatto del fine settimana e, forse, della stagione intera dice la sua: “Non sono entrato con l’intenzione di fare un danno, ho commesso un errore
su una parte bagnata e sono andata largo”.






Dito puntato da parte di Yamaha sul suo stile aggressivo, Marquez si smarca: “In tutta la mia carriera non ho mai provato a far cadere nessuno”.





Il primo round si chiude ma si attende la decisione della Race Direction. Tra due settimana si corre ad Austin, territorio di Marquez.

Fonte: MotoGP - 9 Aprile 2018


Etrusco
10lunedì 9 aprile 2018 17:03
Comunque la si voglia vedere bisogna riconoscere che in quest'ultima gara il giovane Marquez ha avuto una condotta di gara troppo irruenta e scorretta, non solo contro Rossi, ma in diversi altri episodi anche verso altri piloti.

Questi atteggiamenti dovrebbero essere più prontamente redarguiti, ed eventualmente sanzionati, dalla direzione di gara, a meno che non si voglia trasformare questo sport in un pericoloso rodeo che da una parte finirà per mettere sempre più a rischio chi vi partecipa e dall'altra parte offrirà ai giovani che vi si affacciano come semplici spettatori un esempio diseducativo di antisportività ed aggressività ingiustificata.
Forse ne potrebbero beneficiare gli sponsor come gli indici d'ascolto, ma ne rimarranno danneggiati tutti gli altri.
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