Marco Polo in America prima di Colombo

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-Asmodeus-
00giovedì 9 agosto 2007 12:29

Le coste occidentali del Nuovo Mondo sarebbero state scoperte dal veneziano due secoli prima della missione delle tre caravelle


PARIGI - Altro che Cristoforo Colombo. A scoprire l'America fu Marco Polo. La notizia è stata riportata dalla stampa francese, che sostiene che il grande viaggiatore veneziano sarebbe approdato sulla costa occidentale americana ben 200 anni prima del navigatore genovese.
LE CARTE DEL CONGRESSO - La prova sarebbe contenuta in una carta geografica conservata nella Biblioteca del Congresso a Washington esaminata sin dal 1943 dall'Fbi e la cui descrizione è contenuta in articolo del settimanale francese Vsd in edicola. Il documento, consegnato alla biblioteca nel 1933 da un italo-americano di nome Marcian Rossi, «raffigura una nave a fianco di una carta che mostra una parte dell'India, la Cina, il Giappone, le Indie orientali e l'America del Nord», è scritto nel rapporto del bibliotecario dell'epoca.

LO STEMMA - Intitolato «Map with ship» (Carta con nave), il documento reca «uno stemma disegnato sotto la nave, un incrocio di lettere che dà un nome: Marco Polo. Lo stretto che separa la Siberia dall'Alaska è il principale tema della carta», scrive l'autore dell'articolo di Vsd, il regista e sceneggiatore Thierry Secretan. Un'analisi con raggi ultravioletti effettuata nel 1943 dall'Fbi, afferma Secretan, ha «consentito di stabilire la presenza di tre ancoraggi su questa carta, che dunque è stata aggiornata nel tempo».
VICHINGHI - Il rapporto contiene diverse ipotesi, tra cui l'eventualità che «Marco Polo, che tornò a Venezia nel 1295, avesse riportato in Europa le prime informazioni sull'esistenza dell'America del Nord, diverse da quelle acquisite dagli esploratori nordici», ovvero dei vichinghi, che avrebbero costeggiato le coste settentrionali della Russia e della Siberia raggiungendo le coste americane anche loro ben prima di Colombo.
DUE SECOLI PRIMA - «Se tale carta è effettivamente di Marco Polo, ciò significa che approdò in America due secoli prima di Colombo e che disegnò lo stretto che separa l'Asia dall'America quattro secoli prima che quest'ultimo comparisse sulle carte europee», sottolinea l'autore dell'articolo. Marco Polo non scrisse mai, nei suoi racconti di viaggio, di aver toccato terra nella zona dell'Alaska, ma sul suo letto di morte disse ai suoi amici: «Non ho scritto la metà di quello che ho visto», ricorda Secretan.
09 agosto 2007




Erik il Rosso, Rosslyn, Piri R'eis, i cinesi, i polinesiani, ora Marco Polo...doveva esserci più traffico che a Milano in tangenziale per andare in America. [SM=x44455]

orckrist
00domenica 12 agosto 2007 16:20

Considerando che Marco Polo rimase alla corte dei Khan per 17 anni, la maggior parte dei quali viaggiando per il paese come cartografo reale, è verosimile che in America non ci sia andato direttamente ma abbia solo riportato quello che in Cina era già noto da precedenti esplorazioni.
Del resto le coste dell'america non sono poi così distanti dall'Asia.


[SM=x44515]



Adam Selene
00domenica 12 agosto 2007 21:47
Avevo visto una trasmissione interessante (credo fosse Voyager) su Colombo in cio si affermava che la data del 1492 fosse molto incerta e che la storia delle Indie fosse tutta una bufala... l'illustre genovese sapeva bene che lì c'era un continente... inoltre fra i suoi maggiori sponsor c'era anche il Papa Sisto IV, Francesco della Rovere di Savona.
orckrist
00martedì 14 agosto 2007 15:34
Re:
Adam Selene, 12/08/2007 21.47:

Avevo visto una trasmissione interessante (credo fosse Voyager) su Colombo in cio si affermava che la data del 1492 fosse molto incerta e che la storia delle Indie fosse tutta una bufala... l'illustre genovese sapeva bene che lì c'era un continente... inoltre fra i suoi maggiori sponsor c'era anche il Papa Sisto IV, Francesco della Rovere di Savona.




Sembra che Colombo fosse sicuro di trovare le Indie grazie ad alcune carte nautiche arabe di cui era venuto in possesso, dubito però che sapesse di trovare un nuovo continente visto che solo dopo le esplorazioni di Amerigo Vespucci ci si rese conto di essere di fronte ad un "nuovo mondo".


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