La Stonehenge italica
La presenza di un culto dedicato a Marte, antichissima divinità italica legata alla vegetazione alla fertilità e alla primavera, divenuta poi coi Romani protettrice della guerra, è attestata in Umbria da numerosi e sparsi toponimi; ma certamente il territorio in cui essa ricorre con maggior frequenza è quello che dal tuderte, attraverso i monti che ne prendono il nome (i Martani) si estende fino a lambire la conca ternana. A Todi, sotto Piazza di Marte (piazze o campi di marte erano gli spazi destinati alle esercitazioni militari) sono state portate alla luce strutture destinate probabilmente a sorreggere un santuario situato lungo la principale via di accesso alla città, e terrazzato a più livelli secondo i canoni dell’architettura ellenistica. Nei pressi di Massa Martana è stato individuato un cerchio di pietre calcaree, delimitante un luogo di culto o un punto di osservazione celeste, tale da farlo definire come una Stonehenge italiana. Sulla vetta di Monte Torre Maggiore, il più alto dei Martani (in antico, Ara Major: 1121 m. s.l.m.) si trova un'area archeologica con i resti di un tempio frequentato già dal V secolo a.C., che ha fatto affiorare numerose statuette votive in bronzo di guerrieri o di pastori.
Di questo affascinante territorio parlerà Filippo Orsini, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Todi. Orsini è cultore di araldica, autore di saggi sulla storia locale, particolarmente incentrati sul patriziato, gli ordini cavallereschi, la memorialistica familiare e la produzione genealogica. La conferenza, che ha per titolo “Todi e i Monti Martani: Marte tra Umbri e Etruschi”, si svolgerà venerdì 30 novembre alle ore 21 presso la sede dell’Associazione Porta Santa Susanna, in via Tornetta 7, PG (adiacente al Parcheggio Pellini). La serata si concluderà con il consueto momento conviviale. L’ingresso è libero, tutti sono cordialmente invitati.