Mestre: terzo incidente con bus elettrico

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(max77)
00martedì 17 ottobre 2023 06:53
C'è un nuovo, terzo incidente avvenuto di recente ad un autobus elettrico Yutong della società La Linea di Venezia, lo stesso modello coinvolto nel disastro del cavalcavia e nell'incidente di sabato scorso a Mestre.

Una circostanza che alimenta i sospetti sulla sicurezza dei mezzi di fabbricazione cinese, anche se comunque resta in piedi l'ipotesi del malore dell'autista Alberto Rizzotto come causa della strage del 3 ottobre; anche il conducente del bus schiantatosi su una colonna di un condominio sabato scorso ha riferito di essersi sentito male.


Il terzo incidente, finora non ritenuto così importante, risale allo scorso 16 giugno, e si tratta di un tamponamento lungo la strada statale Romea. L'autista era da solo alla guida del bus, che era uscito dal deposito aziendale e stava recandosi al capolinea per prendere servizio. Si era scontrato all'altezza di una rotatoria, l'incidente non aveva causato feriti ed era stato rilevato e archiviato dalla Polizia locale.

Il conducente dichiarò tuttavia che aveva registrato un problema al sistema di frenata assistita del mezzo, che invece di frenare avrebbe avuto una sorta di accelerazione, innescando così il tamponamento. Dagli accertamenti e dalle perizie, anche da parte delle assicurazioni, tuttavia, quella circostanza non fu riscontrata: nessun guasto ai freni, tutto regolare. L'autista non vide poi rinnovato il suo contratto a termine con l'azienda, una volta concluso.

Circostanze che gettano ulteriori dubbi sulla tenuta dei bus Yutong. Però 'La Linea', la maggior impresa privata di trasporto in Veneto, ha riferito che il tasso di sinistri o guasti ai propri pullman era largamente inferiore alla media del settore, fino a questi ultimi, tragici avvenimenti. A ben vedere, le uniche coincidenze tra i tre episodi sono il modello di autobus coinvolto e i dubbi legati ai conducenti. Se per il tamponamento di giugno c'erano le dichiarazioni contrastanti fra autista e perizia, per l'incidente di sabato scorso pare accertato che si sia trattato di un malore del guidatore, almeno da come lo ha riferito. Per la tragedia del cavalcavia si attende un chiarimento dalle analisi successive all'autopsia sul corpo di Rizzotto, che a livello macroscopico non ha evidenziato difetti cardiaci; lo stesso autista si sottoponeva regolarmente a esami e controlli di legge, senza avere ulteriori prescrizioni. La Procura di Venezia resta in attesa degli esiti degli approfondimenti istologici e microscopici svolti a Padova.

La famiglia di Rizzotto ha nominato propri consulenti, sia per l'autopsia che per gli esami sulle barriere e sul cavalcavia dello schianto. Per il sedime e il guardrail è stato indicato l'ingegner Marco Battilana, mentre l'esame autoptico ha visto come esperto di parte Roberto Rondinelli. La salma è stata intanto restituita ai familiari il 6 ottobre per il funerale che si terrà martedì 17 ottobre nel pomeriggio nella parrocchia di Tezze di Piave, in provincia di Treviso.

Sul fronte dei superstiti, nel pomeriggio c'è stato il trasferimento in Germania della donna tedesca di 27 anni, ricoverata all'ospedale di Mestre. All'ospedale di Treviso, dopo l'intervento di stabilizzazione effettuato nei giorni scorsi migliorano le condizioni del paziente tedesco di 33 anni. A Padova invece resta molto critica la situazione della donna spagnola di 52 anni, mentre la bimba ucraina di 4 anni, seppur in condizioni critiche, viene giudicata stabile. Continua a migliorare la donna ucraina di 29 anni, che verrà dimessa nelle prossime ore dalla Terapia intensiva. Buone notizie infine per il paziente spagnolo di 50 anni, per il quale i sanitari prevedono a breve le dimissioni.
Claudia Claudia
00martedì 17 ottobre 2023 14:57
Pericolosi
pliskiss
00martedì 17 ottobre 2023 15:32
se nasce la psicosi va a finire che non ci sale più nessuno sugli elettrici


bus Yutong.

bisognerebbe vedere anche questa Impresa Privata che li gestisce come li gestisce ?

come li sfrutta , livello manutenzione , e soprattutto a chi li da in mano da guidare

cmq mai salito e mai ci salirò

solo una volta presi il pulman dalla riviera romagnola a Milano

ad un certo punto mi alzai e andai dal Conducente a chiedergli se poteva andare più piano che mi veniva da vomitare come guidava

non è che i tempi li devi guadagnare sulla mia pelle , fai qualche corsa in meno e vai più piano

che poi tra l'altro il viaggio costa pure una bella cifra , non è il bus cittadino che tanti non timbrano il biglietto

pagare per cagarsi addosso non è bello , capita colonna per un incidente e poi questo deve recuperare e fare il Senna dei Pulman ?

politica sbagliata
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