Questa mattina in via Murat Cocaina e follia, accoltella due passanti
Un trentenne in cura per problemi psichiatrici ha aggredito due persone e ferito due carabinieri, prima di essere fermato
Uno dei passanti aggrediti viene soccorso (Cavicchi)
MILANO - Ha ferito due passanti e poi si è rifugiato nella sua abitazione dove è stato raggiunto dai Carabinieri che, dopo essere stati aggrediti a loro volta, gli hanno sparato per riuscire a fermarlo.
E’ quanto è accaduto
questa mattina intorno alle 9.15 in via Murat, in zona viale Zara a Milano. Protagonista dell’aggressione un 30enne milanese, Emiliano Delle Ville, incensurato,
in cura presso una struttura psichiatrica, sotto l’effetto della cocaina. L’uomo è entrato nel supermercato Esselunga di viale Zara, armato di coltello, dando in escandescenze. Allontanato dal direttore e dall’addetto alla sicurezza, è fuggito in viale Zara e ha infilato via Veglia, dove ha ferito con una coltellata di striscio alla gola il portinaio del civico 49. Poco più avanti ha sferrato un fendente all’addome a un garzone 25enne, impiegato in una ditta nelle vicinanze. Ha poi continuato la sua folle corsa a piedi per rifugiarsi nell’appartamento dove vive, al secondo piano del civico 3 di via Murat. Qui è stato raggiunto dagli equipaggi di due gazzelle della Radiomobile dei Carabinieri che, una volta entrati nell’appartamento, sono stati violentemente aggrediti dal 30enne, completamente alterato e armato ancora del coltello.
Il documento d'identità dell'aggressore, Emiliano delle Ville e i coltelli usati dall'uomo (Fotogramma)
Due militari sono stati raggiunti dalle coltellate, uno alla mano e l’altro alla testa, e a quel punto un terzo carabiniere ha fatto fuoco contro l’aggressore, colpendolo a una gamba. I due passanti feriti sono stati portati all’ospedale Niguarda, dove il 25enne è in prognosi riservata a causa della coltellata che gli avrebbe lesionato il fegato. L'aggressore è stato invece prima portato all’ospedale Fatebenefratelli e poi al Niguarda, dove sarà sottoposto a breve a un intervento chirurgico per estrarre il proiettile esploso dal carabiniere. I militari stanno ora cercando di ricostruire i motivi dell’aggressione e di far luce sulle ragioni che possono aver spinto il giovane a compiere il folle gesto. La madre del 30enne, accorsa poco dopo la cattura in via Murat, ha riferito ai cronisti che il figlio sarebbe in cura presso i servizi psichiatrici pubblici.
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09 settembre 2008
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