Re:
Scritto da: =Blaine= 30/05/2007 15.01
"Se ci sono stati ordini di scuderia la McLaren potrà ritenersi fortunata se riceverà una multa simile a quella della Ferrari. Infatti potrebbero rischiare di essere esclusi dal Mondiale, o di vedersi tolti dei punti in classifica. Una multa, per un team ricco come la McLaren, non avrebbe lo stesso effetto di una penalizzazione". Non è una dichiarazione di un tifoso qualunque ma - addirittura - di Bernie Ecclestone, boss F1 - al 'Daily Mail'.
"Non so quali siano o se ci siano stati degli ordini di scuderia - ha continuato Ecclestone - ma una cosa è certa: se ci sono stati ordini di scuderia relativi alle posizioni dei due piloti saremmo di fronte ad una violazione di tutte le nostre regole sportive".
Insomma la federazione sembra che si stia orientando verso la linea dura. Ma quando si prenderà una decisione finale? La Fia ha reso noto che l'inchiesta sulla McLaren "sarà conclusa il prima possibile e, comunque, entro il prossimo Gran Premio del Canada in programma il 10 giugno".
Intanto le dichiarazioni del patron della Formula Uno pesano come macigni sull'inchiesta che sta cercando di capire se ci sono stati davvero ordini di scuderia durante il Gp di Montecarlo per impedire ad Hamilton di attaccare Alonso. Ordini vietati dal regolamento dal 2002, anno in cui la Ferrari fu sanzionata per 1 milione di dollari dopo che Rubens Barrichello lasciò passare Michael Schumacher, con il tedesco che si aggiudicò così la vittoria del Gran Premio d'Austria.
E a tale proposito, sempre dall'intervista di Ecclestone al Daily Mail si può estrapolare un altro concetto: "Se ci sono stati ordini la McLaren potrà ritenersi fortunata se riceverà una multa simile a quella della Ferrari.
Infatti potrebbero rischiare di essere esclusi dal Mondiale, o di vedersi tolti dei punti in classifica. Una multa, per un team ricco come la McLaren, non avrebbe lo stesso effetto di una penalizzazione".
"Se sono stati impartiti ordini -ha aggiunto 'Big-Bernie'- la colpa non sarebbe dei piloti. Se io guido per te e mi viene detto di mantenere la mia posizione e non superare il pilota che ho davanti, cosa posso fare? Sono quelli che hanno impartito gli ordini a dover essere puniti", ha concluso Ecclestone.
Dichiarazione dure, durissime, soprattutto perché arrivano da chi organizza di fatto tutto il campionato del mondo di F1. Ma cosa spinge Ecclestone a prendere posizione? Probabilmente la necessità di spianare la strada a una decisione che la Fia potrebbe aver già preso: quello di squalificare la McLaren.
Una multa dalla severità apparentemente inaudita e che sta già facendo piovere in redazione numerose lettere di protesta di tifosi McLaren. Ma una logica c'é: per Ecclestone, la Fia e tutto il Circus il nemico mortale che ora stanno combattendo con tutti i mezzi è la noia che attanaglia le gare. E una punizione esemplare per chi evita duelli all'ultimo sangue e un po' di sano spettacolo, agli occhi della Fia, è proprio quello che ci vuole per evitare che le gare perdano quell'ultimo briciolo di spettacolo che possono ancora regalare.
(30 maggio 2007)
giudico scandalosa anche una minima punizione! E' come se venisse punito un allenatore per aver fatto giocare un giocatore al posto di uno ritenuto più forte.
Quei babbei in giacca e cravatta della FIA, tutti paraculi raccomandati non hanno capito che il più grave errore in tema di noia l'hanno commesso proprio loro quando hanno deciso di attribuire 8 punti al secondo e 6 al terzo! In questo modo si favorisce il congelamento delle posizioni: chi è secondo si porta a casa 8 punti, non credo valga la pena forzare per averne solo 2, rischiando sorpassi, manovre azzardate, rotture e usura delle gomme!
Date 10 punti al primo e 5 al secondo....poi vediamo se Hamilton non le prova tutte per passare alonso! E già che ci siete togliete i rifornimenti!!!!!!!!!!!!!!
ma va va!
[Modificato da alexosit 30/05/2007 18.18]