Morte Puerta, difensore del Siviglia: aveva avuto altri malori in campo

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Nikki72
00mercoledì 29 agosto 2007 20:26


Con ancora intatto lo shock per la morte del difensore del Siviglia Antonio Puerta, il mondo del calcio inizia a chiedersi se la tragedia poteva essere evitata. Il laterale, infatti, aveva accusato, in precedenza, altri due malori (in gara col Badajoz e in allenamento) in seguito ai quali i controlli avevano dato esito positivo. La domanda, tuttavia, nasce spontanea: non sarebbe stato opportuno approfondire meglio?

Lo sgomento resta perché non si può morire a 22 anni inseguendo un pallone, specie se a farlo è un professionista di uno sport fisico che, in quanto tale, dovrebbe soggiacere a mille e mille controlli. Il dramma che colpisce in situazioni come quella della morte di Antonio Puerta, lascia pian piano il posto alla riflessione, seria, dura nei confronti di una tragedia che forse, non si saprà mai, poteva essere evitata. Giramenti di testa, ripetuti, e due malori alle spalle non avevano fatto suonare abbastanza a lungo e forte un campanello d'allarme che ora pesa come un macigno. Il difensore del Siviglia era già stato oggetto di due svenimenti rispettivamente in una partita contro il Badajoz e in allenamento che, solo in parte, avevano destato preoccupazioni. Controlli di routine con una Tac Total Body ed un elettrocardiogramma sotto sforzo avevano dato l'ok al calciatore che non è stato mai fermato, nemmeno a scopo precauzionale. Eppure si sarebbe dovuta coscienziosamente scovare la causa di quei malori perché con la vita non si scherza mai.

Vero è che la cardipatia aritmogenica ventricolare destra, probabile responsabile del decesso del giocatore, è una patologia subdola e difficile da riscontrare attraverso esami comuni. Proprio per questo, si sarebbe dovuto andare oltre, approfondendo la situazione senza rischiare di rimandare in campo lo sfortunato difensore. Esistono sistemi di screening che avrebbero potuto permettere di scovare l'anomalia del cuore di Puerta. Una maggiore accortezza, forse, avrebbe potuto salvargli la vita.



Maurizio Mosca: "Una vergogna"

www.video.mediaset.it/video.html?sito=controcampo&data=2007/08/29&id=25&categoria=mercato&fr...


[SM=x44469]
Giubo
00giovedì 30 agosto 2007 12:28
ormai è un dato di fatto che la salute dei giocatori(ed ex giocatori)è un altro dei tanti aspetti marci del calcio,ma non si riesce mai ad andare fino in fondo....
il moro30
00giovedì 30 agosto 2007 21:23
Re:
Nikki72, 29/08/2007 20.26:



Con ancora intatto lo shock per la morte del difensore del Siviglia Antonio Puerta, il mondo del calcio inizia a chiedersi se la tragedia poteva essere evitata. Il laterale, infatti, aveva accusato, in precedenza, altri due malori (in gara col Badajoz e in allenamento) in seguito ai quali i controlli avevano dato esito positivo. La domanda, tuttavia, nasce spontanea: non sarebbe stato opportuno approfondire meglio?

Lo sgomento resta perché non si può morire a 22 anni inseguendo un pallone, specie se a farlo è un professionista di uno sport fisico che, in quanto tale, dovrebbe soggiacere a mille e mille controlli. Il dramma che colpisce in situazioni come quella della morte di Antonio Puerta, lascia pian piano il posto alla riflessione, seria, dura nei confronti di una tragedia che forse, non si saprà mai, poteva essere evitata. Giramenti di testa, ripetuti, e due malori alle spalle non avevano fatto suonare abbastanza a lungo e forte un campanello d'allarme che ora pesa come un macigno. Il difensore del Siviglia era già stato oggetto di due svenimenti rispettivamente in una partita contro il Badajoz e in allenamento che, solo in parte, avevano destato preoccupazioni. Controlli di routine con una Tac Total Body ed un elettrocardiogramma sotto sforzo avevano dato l'ok al calciatore che non è stato mai fermato, nemmeno a scopo precauzionale. Eppure si sarebbe dovuta coscienziosamente scovare la causa di quei malori perché con la vita non si scherza mai.

Vero è che la cardipatia aritmogenica ventricolare destra, probabile responsabile del decesso del giocatore, è una patologia subdola e difficile da riscontrare attraverso esami comuni. Proprio per questo, si sarebbe dovuto andare oltre, approfondendo la situazione senza rischiare di rimandare in campo lo sfortunato difensore. Esistono sistemi di screening che avrebbero potuto permettere di scovare l'anomalia del cuore di Puerta. Una maggiore accortezza, forse, avrebbe potuto salvargli la vita.



Maurizio Mosca: "Una vergogna"

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probabilmente poteva esser utile una tomoscintigrafia miocardica da sforzo ma parlarne ora serve a poco ,purtroppo [SM=x44471]
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