MotoGp, domenica a Motegi con Stoner

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strega@rossa
00mercoledì 10 ottobre 2012 14:55
Duello Lorenzo-Pedrosa, Rossi ci prova



ROMA - La stagione 2012 del Motomondiale sta arrivando al suo culmine con l'inizio delle tre tappe consecutive tra Asia e Australia, la prima delle quali sarà in Giappone,prima del gran finale tra un mese a Valencia. Sulla pista di Motegi, che è di proprietà della Honda, la Ducati ha sempre fatto buoni risultati, almeno nell'era Stoner. L'australiano, quando guidava una Desmosedici, ovvero fino al 2010, non ha quasi mai mancato la vittoria sul «Twin Ring». Lo scorso anno, il primo dell'era Rossi, il nove volta campione del mondo non riuscì a completare un giro per una caduta. Nonostante tutto, Rossi sembra positivo. «Motegi mi piace molto - ha detto Rossi - è una bella pista, c'è un buon »grip« e ne ho un ricordo positivo dall'anno scorso. Nel 2011 abbiamo migliorato il set-up della moto durante tutto il fine settimana e penso che avrei potuto fare una buona gara se non fossi caduto durante il primo giro. Al momento per poter pensare al podio ci manca ancora qualche decimo di passo ma nelle ultime due gare siamo comunque riusciti a girare su un ritmo costante fino alla fine e questo è positivo. A Motegi cercheremo di continuare a lavorare in questa direzione e di sfruttare il potenziale della Ducati che di solito su questa pista è molto veloce».

Il duello Lorenzo-Pedrosa. Diversa la situazione al vertice della classe regina, dove prosegue il duello tutto spagnolo tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Il maiorchino, che ha spostato la sua partenza per il Giappone pur di essere accanto al suo idolo, Max Biaggi, nel giorno del suo sesto mondiale a Magny Cours in Francia, deve frenare la progressione di Pedrosa, che ha vinto l'ultima gara di Aragon dimostrando una superiorità preoccupante. In casa della Honda, Dani Pedrosa è comunque costretto a una bella prestazione anche in virtù delle performance dello scorso anno, quando il catalano vinse proprio su Jorge Lorenzo. In pista ci sarà anche Casey Stoner, confermato al suo posto dalla Honda, che lo attende per le sue ultime gare. L'australiano, che si ritirerà a fine anno, sembra sia completamente ristabilito dopo la caduta di Indianapolis che gli è costata una lesione importante ai tendini della caviglia sinistra.


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strega@rossa
00mercoledì 10 ottobre 2012 14:57
MotoGP: Alvaro Bautista “Motegi dovrebbe adattarsi bene alla Honda
Alvaro Bautista spera in Giappone di riuscire a sfruttare il nuovo materiale portato dalla Showa. Il pilota del Team Gresini ad Aragon complice il meteo non era stato infatti in gradi di sfruttare le nuove sospensioni. Ora arriva Motegi, gara di casa della Honda e lo spagnolo spera di centrare un risultato “stile” Misano, quando era salito sul podio. A lui il microfono.

“Aragon è stato un fine settimana alquanto complicato dalle condizioni metereologiche avverse. Non siamo riusciti a lavorare come avremmo voluto, durante le prove libere, con il nuovo materiale messo a disposizione dalla Showa. Nelle qualifiche non avevo confidenza sull’anteriore, la moto scivolava dietro e purtroppo in gara i problemi non sono si sono risolti così ho preferito non rischiare cercando di terminare la gara. Avrei voluto fortemente ottenere un buon risultato come a Misano, ma la moto non mi è stata di molto aiuto. Sono riuscito a recuperare posizioni ed a essere più veloce che in prova ma di più non sono riuscito a fare. In ogni caso di positivo c’è il fatto che abbiamo raccolto punti importanti per la classifica iridata ed abbiamo raccolto informazioni significative che ci saranno utili a Motegi dove ci impegneremo al massimo per risolvere i nostri problemi di setting della moto. Se tutto funzionerà come spero potremo tornare ade essere competitivi. Dovremo lavorare molto sulla frenata perché sul tracciato giapponese le staccate sono il fattore tecnico più importante. Iniziare nel migliore dei modi e con il piede giusto il trittico di gare extraeuropee sarà fondamentale. Inoltre corriamo in casa della Honda e mi piacerebbe fare un buon lavoro per ringraziare loro con un buon risultato per l’aiuto che ci hanno sempre dato nel corso della stagione. A Motegi in altre occasioni sono stato competitivo e quindi, a maggior ragione, spero di ripetermi. Motegi è un circuito sul quale è estremamente importante disporre di una moto stabile in frenata e con molta trazione in uscita di curva. E’ un circuito “off-on” con brusche frenate e ripartenze violente. Credo che sia un circuito che dovrebbe adattarsi bene alle caratteristiche della nostra moto che dispone di un’ottima accelerazione



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strega@rossa
00mercoledì 10 ottobre 2012 21:38
MotoGP Motegi 2012: Vale Rossi "La Ducati non può pensare al podio
Il Dottore prepara il GP del Giappone restano con i piedi per terra: secondo Rossi il podio rimane fuori dalla portata della Ducati anche se a Motegi...


Si riparte dall'ottavo posto di Aragon. Valentino Rossi si presenta all'appuntamento del GP del Giappone con moderato ottimismo e sano realismo. La Ducati Motegi è veloce, ma il podio rimane fuori dalla portata del Dottore.

''Motegi mi piace molto, è una bella pista, c'è un buon 'grip' e ne ho un ricordo positivo dall'anno scorso. Nel 2011 abbiamo migliorato il set-up della moto durante tutto il fine settimana e penso che avrei potuto fare una buona gara se non fossi caduto durante il primo giro'' dice Rossi ricordando la gara dello scorso anno.
Nel weekend sarà quasi impossibile stare al passo a Honda e Yamaha. ''Al momento per poter pensare al podio ci manca ancora qualche decimo di passo ma nelle ultime due gare siamo comunque riusciti a girare su un ritmo costante fino alla fine e questo è positivo. A Motegi cercheremo di continuare a lavorare in questa direzione e di sfruttare il potenziale della Ducati che di solito su questa pista è molto veloce''.

Il testimone passa poi al suo compagno di squadra, lo statunitense Hayden, uscito decisamente malconcio dall'ultima gara: "Pensavo di non avere riportato alcuna conseguenza dalla caduta di Aragon, successivi esami più approfonditi, radiografia e scansione, hanno rivelato una frattura al radio della mano destra''

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strega@rossa
00giovedì 11 ottobre 2012 21:43
Rossi: SuperBike sono troppo vicine
«Quelle moto dovrebbero essere più come le moto di serie». Per il Giappone Vale in prova punta alla seconda fila


MOTEGI - «La Superbike è un pò troppo vicina alla MotoGP, quelle moto dovrebbero essere un po' più come le stock, ovvero più vicine alle moto di serie». E' quanto ha deto Valentino Rossi ai giornalisti, prima del Gp di Motegi. Una dichiarazione del pilota Ducati che arriva a pochi giorni di distanza dall'annuncio fatto da Bridgepoint, il fondo di investimento che controlla sia la MotoGP che la Superbike, di passare il controllo del campionato delle derivate di serie alla Dorna.


RIVOLUZIONE NEL 2013 - Un passaggio che non avrà effetti immediati, almeno non nel 2013, come ha dichiarato Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna, mentre l'anno seguente avverrà il vero cambiamento.
Al momento le scuderie in Superbike non hanno il limite di 6 motori a stagione imposto ai prototipi della MotoGp, mentre prototipi con motori derivati dalla serie sono entrati quest'anno nel campionato, grazie all'arrivo delle CRT (claiming rules Team, come sono definite le moto introdotte quest'anno). Moto ancora distanti per prestazioni da Ducati, Honda e Yamaha, ma che sono sempre più vicine.

ROSSI SPERA IN SECONDA FILA - Tornando alla gara in programma nel fine settimana, Valentino Rossi spera di ottenere in prova almeno i risultati dello scorso anno. «Nel 2011 ho lottato fino alla fine per la seconda fila con Simoncelli - dice il pilota - Dopo Aragon il nostro potenziale è quello del sesto, settimo posto. Dobbiamo cercare di fare meglio e di commettere meno errori. Possiamo ambire a lottare con Bradl, ma anche lui ad Aragon stava facendo bene, fino a che non è caduto, vedremo quello che succederà già domani in prova».


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strega@rossa
00domenica 14 ottobre 2012 21:53
MotoGP, Motegi: Pedrosa ci crede ancora

Lo spagnolo della Honda tiene il ritmo del leader del Mondiale, poi dopo 10 giri se ne va conquistanto il quarto successo nelle ultime 5 gare. Settimo Rossi. Primo centro in Moto3 per Kent, rimonta vincente in Moto2 di Marquez



Crederci sempre, fino alla fine. Dani Pedrosa continua a sperare nel Mondiale e in Giappone a Motegi ribalta il risultato delle qualifiche e si aggiudica il gran premio davanti al rivale Jorge Lorenzo.

E pensare che il maiorchino, dopo il record di ieri, sembrava nettamente il favorito. Ottima la partenza a cui segue un ritmo forsennato per sfiancare il rivale che lo insegue. Dietro è Spies a dare spettacolo con una uscita che lo mette ko. Il corpo a corpo tra i due di testa dura dieci giri, poi è il pilota Honda a rompere gli indugi e ad andarsene con grande facilità alla Yamaha. Lo spettacolo continua con la lotta per il terzo posto, con Crutchlow e Bautista che non si risparmiano in unoa serie di sorpassi che premiano lo spagnolo, mentre l'americano è costretto al ritiro per problemi meccanici. Quarto Dovizioso, un pò spento in questo finale di stagione, che chiude davanti al rientrante (e dolorante) Casey Stoner, alle prese con una tenuta fisica non ottimale. Si deve accontentare del settimo posto Valentino Rossi, che lotta solo all'inizio con il gruppo che cerca il podio, per poi mollare mestamente la presa con una Ducati ancora non all'altezza. Ora la classifica iridata dice Lorenzo avanti con 28 punti di margine su Pedrosa, che con il successo numero 20 in MotoGP riduce il gap ma soprattutto sancisce una supremazioa Honda in questo finale di stagione che deve preoccupare il maiorchino. 4 vittorie nelle ultime 5 gare (l'unico ko per Pedrosa è la caduta di Misano) sembrano mettere la Honda in vantaggio per questi ultimi tre appuntamenti in calendario.

Nelle altre classi, prima vittoria in carriera per l'inglese Danny Kent in Moto3, che dopo la pole di ieri è riuscito ad avere la meglio di Vinales e l'italiano Tonucci, al primo podio in carriera. Scivolata imperdonabile nel finale per l'italo-tedesco Sandro Cortese che chiude sesto ma mantiene un enorme vantaggio in classifica su Vinales. Solo decimo Romano Fenati.

Nella Moto2 è ancora una volta Marc Marquez a far valere la legge del più forte. Una gara pazzesca quella dello spagnolo, che vive attimi di paura al via quando la prima marcia non si inserisce e rimane fermo in pista. Poi la rimonta furiosa, che lo prta settimo dopo solo due giri per poi completare nel finale con il sorpasso sul rivale nel Mondiale Espargaro e allungando decisamente in classifica. Un podio tutto spagnolo con Rabat che ha preceduto Redding, Luthi e Corsi, mentre Iannone ha chiuso 18°.


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