diciamo che la lobby del petrolio tienetutto in altissimo mare....
ci sono pochissimi anzi rarissimi modelli che cercano di proporre alternative valide o appena accettabili
una di queste da anni è TOYOTA PRIUS (di cui allego una recensione da INFOMOTORI)
Viaggiare nel tempo è attualmente impossibile, lo sappiamo bene, ma se avete piacere di conoscere come sarà la vostra auto tra 10 anni, allora prendetevi un’ora di tempo, recatevi presso una concessionaria Toyota e chiedete di provare su strada la Prius: siamo certi che la sensazione di aver messo un piede nel futuro prenderà il sopravvento subito dopo aver pigiato il pulsante “start” dell’Auto dell’anno 2005.
Ma che succede?
Eh già, una volta tanto una vettura non colpisce per la sua versatilità, design o cura per gli interni, ma per la sua eccezionale tecnologia che permette di accumulare una parte di quell’energia cinetica che la vettura genera muovendosi e che normalmente viene dispersa.
E per utilizzarla come? Mediante un propulsore elettrico che è in grado di muovere autonomamente la vettura o collaborare con il propulsore a benzina “tradizionale” al fine di ottenere prestazioni degne di una cilindrata ben superiore.
In Toyota dunque, hanno scoperto l’uovo di colombo o, forse, hanno semplicemente capito che l’unica via attualmente percorribile per offrire un prodotto “vicino” all’ambiente senza scomodare portafogli ed abitudini dei clienti è quella di mettere in campo la tecnologia ibrida.
Un motore elettrico, uno a benzina, un generatore e…niente spine!
L’Toyota Hybrid System della Prius basa il suo principio di funzionamento su due componenti elettrici (un motore ed un inverter per la regolazione della tensione) ed un propulsore a benzina, “orchestrati” da una sofisticata centralina elettronica: il “cuore” elettrico, oltre a spingere l’automobile, ha il compito di recuperare l’energia nelle fasi di frenata trasferendola al pacco batterie che pesa solamente 39 kg. Niente spine, dunque: Prius fa tutto da sola.
Scendendo nel dettaglio, l’unità elettrica è in grado di fornire 68 CV e 400 Nm di coppia massima alimentata a 500V, mentre il propulsore a benzina da 1.5 litri, dotato di fasatura variabile, eroga 78 CV e 115 Nm di coppia. Un totale che per alcuni istanti può toccare i 146 CV ma soprattutto 515 Nm di coppia massima, gestiti non solo dall’elettronica ma anche da una meccanica sofisticata e da un cambio automatico CVT di ultima generazione.
Le prestazioni sono di tutto rispetto: Prius arriva a 100 km/h partendo da ferma in appena 10.9 secondi, facendo registrare 170 km/h di velocità massima.
In futuro la Casa giapponese conta di estendere la tecnologia ibrida anche ad altri veicoli della gamma Toyota, senza dimenticare la Lexus RX 300, che nel corso del 2005 diventerà realtà.
Figlia del vento
Che Prius sia figlia del vento è chiaro ed evidente. Lo si capisce dalle forme originali del suo vestito e dalla cura di alcuni dettagli fondamentali per l’efficienza aerodinamica, come i paraurti: in particolare, sono molto curiose le forme di quello posteriore, che tramite due minigonne canalizza e velocizza i flussi d’aria in uscita dalla vettura.
Ma la “ibrida” Toyota è anche una vettura nel vero senso della parola, dotata di 4 porte e dimensioni da berlina del segmento D: 4.45 m di lunghezza, 1.73 m di larghezza, 1.49 m d’altezza ed un passo di 2.7 metri. Numeri davvero interessanti e che hanno consentito agli uomini Toyota di “ritagliare” un abitacolo davvero spazioso, non solo per chi siede davanti ma anche per chi sta dietro…vista l’abbondanza di spazio riservata alle gambe.
Costruita su un pianale completamente nuovo rispetto alla precedente generazione, Prius mette a disposizione dei suoi occupanti un elevatissimo indice di sicurezza che è valso la bellezza di cinque stelle nei crash-test effettuati da Euro NCAP. Un valore di assoluto rilievo, ottenuto grazie ad una scocca efficientissima nell’assorbimento dell’energia generata dall’impatto, agli 8 airbag, ad un pannello di protezione per le ginocchia ed un sistema di avvertimento visivo e sonoro a due stadi per l’allaccio delle cinture di sicurezza.
Alla sicurezza passiva si aggiunge una generosa dotazione di serie relativa alla sicurezza attiva: il controllo elettronico “by wire” della frenata ECB2, il controllo della trazione Elettrico E-TRC ed il sofisticato VSC+ che agisce anche sullo sterzo per mantenere il veicolo stabile.
Come va? Dentro è spaziosa
Lo spazio è l’elemento che più colpisce una volta a bordo di Prius. Le sue dimensioni sono equiparabili a quelle di una berlina di categoria superiore ed anche l’arredamento sembra essere studiato appositamente per amplificare questa sensazione, grazie allo stile lineare e pulito della plancia.
Il quadro strumenti non è in posizione classica, ma è in alto al centro del cruscotto. La tecnologia digitale tridimensionale utilizzata per la sua realizzazione, è simile a quella della prima generazione di Yaris: è perfettamente leggibile e “logica” nelle indicazioni. Un aspetto curioso? Manca il contagiri.
La posizione di guida è leggermente rialzata rispetto alla media ma non tiene propriamente conto dei piloti over 185 cm; e non parliamo tanto di spazio per le gambe, ma di posizione del volante che rimane sempre un po’ distante dal corpo: una regolazione anche in profondità, oltre che in altezza, avrebbe sicuramente reso la vita più facile. In ogni caso, i sedili sono molto comodi e dichiarano apertamente come lo spirito di Prius non sia quello di una sportiva: il contenimento laterale, infatti, è piuttosto ridotto.
esistono anche modelli di auto che vanno contemporaneamente con diversi tipi di carburante sia a gasolio, benzina, alcool gas metano.
mi sembra FORD e VOLVO ma di serio commercialmente nessuno ha fatto nulla di rivoluzionario