della serie la Chiesa non c'entra
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RADIO MARIA, una voce cristiana nella tua casa
Tra una celebrazione eucaristica e un santo rosario, tra parole d'amore e una lezione di catechismo, tra un angelus e trasmissioni come "problemi della vedovanza" e "la vera stroria della chiesa", mercoledì scorso alle 20.30 dopo le "preghiere della sera", Radio Maria - la voce cristiana nella tua casa - ha trasmesso una tavola rotonda dedicata all'omosessualità.
Non si parlava di come un cattolico omosessuale dovrebbe conciliare il suo orientamento sessuale con la sua religione; il tema della puntata era "come uscire dall'omosessualità". Per chi non ha avuto la gioia di sentire la trasmissione, ecco qui qualche annotazione di quanto veniva affermato a Radio Maria:
- sei omosessuale perchè hai subito violenze sessuali da piccolo;
- l'omosessualità è una malattia a tutti gli effetti, certo più grave di un'influenza;
- essendo una malattia, se sei malato puoi ovviamente guarirne;
- non è mancata la testimonianza di un gay, scusate, di un ex-gay, ora guarito e sposato con figli. Felicemente sposato, diceva.
- un grosso ostacolo per la cura di milioni di omosessuali è rappresentato dai movimenti gay.
Noi crediamo che queste affermazioni siano difficilmente commentabili, se non le si prende per quello che sono: deliranti ed incivili farnetificazioni di uomini miserabili.
Immaginiamo i milioni di ascoltatori di Radio Maria, ora in larga parte e in buona fede convinti dall'indottrinamento di quella radio, che così amorevolmente tiene loro compagnia per tutto il giorno. Quella voce cristiana nella tua casa non può sbagliare, e chissà quanti ascoltatori hanno figli gay, e magari quella sera, vedendoli tornare a casa.... ma lasciamo perdere.
Vogliamo anche affermare che le posizioni di queste persone rappresentano la nuova forma di omofobia: meno diretta e aggressiva, ma molto più subdola e pericolosa. Ora qualcuno si offende quando sente parlare di omofobia: ci spiace, ma ogni cosa va chiamata con il suo vero nome, senza paura ed ipocrisie. Non si definiscono omofobi, non lo dicono chiaramente, anzi cercano di ricondurre il loro odio dentro improbabili nuovi "Valori", attorno ai quali costruire chissà quali consensi. Sono loro che danno un fondamento ideoligico ed una spinta alle azioni violente e squadriste contro gli omosessuali. Dicono che si tratta di "Valori", magari gli stessi valori che portano qualche leghista a scrivere su uno striscione "Castrate Pecoraro" oppure a scrivere accanto alla foto di due uomini che si baciano che "i gay sono degni di subire catastrofi".
Chi pensa che l'omosessualità sia una malattia (e anche guaribile) è un subdolo omofobo.
Concludendo, l'autore della trasmissione di Radio Maria - tale marco invernizzi - ha lasciato il suo indirizzo di posta elettornica (invernizzi2004@libero.it): siamo sicuri che riceverà molte mail di congratulazioni. Ma magari anche di critica, e ricordiamo che a questa gente bisogna parlar chiaro: basta anche una parola, diretta e inequivocabile.
[Modificato da il tobas 14/07/2005 12.22]