PASSATO PROSSIMO

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liama
00venerdì 22 ottobre 2004 12:20


Titolo originale: Passato prossimo
Nazione: Italia
Anno: 2002
Genere: Drammatico
Durata:
Regia: Maria Sole Tognazzi
Sito ufficiale: [URL]www.medusa.it/passatoprossimo [=URL]www.medusa.it/passatoprossimo


Cast: Claudio Santamaria, Valentina Cervi, Paola Cortellesi, Gianmarco Tognazzi, Ignazio Oliva, Pierfrancesco Favino
Produzione: Seal Production, Medusa Film
Distribuzione: Medusa
Uscita prevista: 28 Marzo 2003 (cinema)

Trama:
Cinque amici che si frequentano e conoscono da anni, vengono invitati da Claudia a passare un weekennd nella villetta dove lei è cresciuta. sarà l'occasione per una vera incursione dentro se stessi.


RECENSIONI





Passato Prossimo
Sulla scia di film come "Il grande freddo" o, per rimanere in Italia, "Compagni di scuola", il film diretto da Maria Sole Tognazzi narra la storia di cinque amici che si ritrovano in una villa di campagna per il week-end.
Claudia (Paola Cortellesi), Carola (Valentina Cervi), Andrea (Claudio Santamaria), Edoardo (Ignazio Oliva) e Gianmaria (Claudio Gioè) si scambiano le emozioni dei momenti che non hanno vissuto insieme e i ricordi di un mondo, che era il loro, e che piano piano sta scomparendo. E così il racconto si fa strada tra flashback e intrecci di sensazioni. Ovviamente qualcosa cambierà nelle vite dei personaggi da ora in poi.
C'è da dire che, per quanto la formula sia già stata ampiamente sfruttata, il film scorre molto gradevolmente, questo anche per merito dei cinque giovani protagonisti, che sono veramente bravi. Anche alla Tognazzi va il merito di avere usato una regia che lasciasse sbizzarrire gli attori usando molti piani sequenza.
In tutta la storia c'è un bisogno di ritrovare i piccoli riti vitali (la colazione al baretto ecc.) che nella frenesia di un mondo esagerato si sono persi. Anche nell'attaccamento alle piccole cose che, bene o male ci hanno accompagnato lungo la strada, c'è l'esigenza di questo ritorno ad una purezza che ormai non c'è più. In tutta la storia i protagonisti hanno un'urgenza di raccontarsi per potersi ritrovare. Un racconto di vite che dovevano essere e non sono state con tutte le speranze disattese e i sogni ancora da fare. Ma ovviamente il film è anche un film sull'amicizia. Questi ragazzi si ritrovano per potersi staccare da tutti i tic e le nevrosi che la vita gli ha imposto (e da cui malgrado tutto non riescono a staccarsi totalmente).
La cosa più bella di tutto il film è però il ritorno costante della poesia (alla fine è citato Pessoa), di uno dei più grandi cantautori che, purtroppo brevemente, abbiano mai attraversato questa nostra pista terrena: Nick Drake.
In una delle sue poche canzoni (Cello song) lui dice: "Così, dimentica questo mondo crudele a cui appartengo. Io mi metterò soltanto seduto, aspetterò e canterò la mia canzone. E se un giorno tu mi vedrai tra la folla, tendimi una mano e sollevami sulla tua casa tra le nuvole". E forse è proprio questo il significato dell'amicizia di cui parlavamo prima: un qualcosa che va al di là di tutti i problemi quotidiani.
Comprese le nuvole.





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