PD è punto di riferimento della criminalità

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Freedom's promoter
00martedì 1 dicembre 2015 22:12
Gli impresentabili del PD
29/11/2015 06:03
Ingroia: «Il Pd è il punto di riferimento della classe dirigente criminale»
«Di Lega e Berlusconi non parlo nemmeno, ma oggi il nostro principale avversario politico è il Pd. È un nemico sociale, di classe, intesa come la classe dirigente, nel nostro Paese, che è largamente...

«Di Lega e Berlusconi non parlo nemmeno, ma oggi il nostro principale avversario politico è il Pd. È un nemico sociale, di classe, intesa come la classe dirigente, nel nostro Paese, che è largamente classe dirigente criminale che ha individuato nel Pd di Renzi il punto di stabilità, più di quanto non lo sia stata la Dc di Andreotti o Forza Italia dal 1994 in poi». Lo ha detto il presidente di Azione Civile, Antonio Ingroia, nella relazione introduttiva dell'assemblea nazionale del movimento che ha preso il via ieri nella Capitale.

Per ingroia, invece, «Il Movimento Cinque stelle non è un avversario ma un concorrente. Su alcune battaglie, secondo me giuste, merita il nostro sostegno, ma non può essere un alleato strategico sia perché ha un rapporto sbagliato con chi non gli appartiene, chiunque sia altro da sè non lo riconosce secondo una logica autoreferenziale, ma anche perché non ha un progetto di società diversa».

«Senza ripetere gli errori del passato - ha detto ancora Ingroia, dobbiamo ripartire costruendo un fronte popolare, democratico e partecipato dal basso che costituisca un polo alternativo a questo Pd che parta da un progetto di società comune, una società diversa fondata su pace, lavoro e giustizia. Noi abbiamo uno spirito opposto a quello del M5s. Non siamo autoreferenziali e guardiamo con simpatia tutte le esperienze, a cominciare dall'assemblea permanente PrimalePersone».

Per Ingroia l'esperienza con Altra Europa è fallita perchè ha intrapreso una strada sbagliata, troppo simile agli errori del passato. E per questo che guardo con attenzione critica anche l'esperienza nascente di Sinistra Italiana, «ma temo che si stia commettendo il solito vecchio errore, costruire un soggetto politico prima di avere messo in piedi il fronte che non può essere un fronte di ceto politico, seppur illuminato. Altrimenti è un progetto morto fin dalla sua nascita».

L’associazione «Assemblea Permanente Prima le Persone» ha lanciato «un progetto alternativo al liberismo e alla devastazione sociale, dei diritti, dei beni comuni e dell’ambiente in atto nel nostro paese, possibile solo cancellando il dualismo rappresentato /rappresentante attraverso l’auto-rappresentanza».

R. P.
www.iltempo.it/politica/2015/11/29/ingroia-il-pd-e-il-punto-di-riferimento-della-classe-dirigente-criminale-1...
Dom Pérignon
00mercoledì 2 dicembre 2015 01:35
pliskiss
00mercoledì 2 dicembre 2015 14:20
Quindi questo Ingroia vorrebbe formare un altro partito?
Siccome ce ne sono pochi mi sembra giusto [SM=x44458]
Etrusco
00mercoledì 2 dicembre 2015 15:37
Re:
pliskiss, 02/12/2015 14:20:

Quindi questo Ingroia vorrebbe formare un altro partito?
Siccome ce ne sono pochi mi sembra giusto [SM=x44458]




Beh, c'è da considerare che dopo l'arrivo di Renzi alla segreteria del PD, questo partito si è profondamente snaturato e riempito di indagati, più di quanti ce n'erano nella tanto vituperata Forza Italia.
Ora infatti vedi che tanti se ne scappano andano a cercare di formare lontano da Renzi quel che dovrebbe essere un partito di sinistra (da Fassina a Cuperlo, Civati e persino Rosi Bindi col tutto il seguito di catto-comunisti che si porta dietro).

Per dover di cronaca:
their
00mercoledì 2 dicembre 2015 17:58
Berlusca ha definitò il M5S una combriccola di balordi [SM=x44457]
riccardo60
00mercoledì 2 dicembre 2015 19:08
Re: Re:
Etrusco, 02/12/2015 15:37:




Beh, c'è da considerare che dopo l'arrivo di Renzi alla segreteria del PD, questo partito si è profondamente snaturato e riempito di indagati, più di quanti ce n'erano nella tanto vituperata Forza Italia.






Macche snaturato, sono sempre gli stessi che prima fingevano di opporsi al [SM=x44522] ,
ma in realtà sono quelli che l'hanno tenuto in vita finchè hanno capito che ormai gli italiani non gli credono più,
allora ne serviva uno più giovane e che le sapesse raccontare meglio, e gli italiani ci sono cascati di nuovo. [SM=x44464]
l'ultimo esempio, è chi vogliono eleggere alla consulta,
nientemeno che l'avvocato di berlusconi, cuffaro e verdini.
c'eraunavodka
00giovedì 3 dicembre 2015 00:01
Re: Re: Re:
riccardo60, 02/12/2015 19:08:




Macche snaturato, sono sempre gli stessi che prima fingevano di opporsi al [SM=x44522] ,
ma in realtà sono quelli che l'hanno tenuto in vita finchè hanno capito che ormai gli italiani non gli credono più,
allora ne serviva uno più giovane e che le sapesse raccontare meglio, e gli italiani ci sono cascati di nuovo. [SM=x44464]
l'ultimo esempio, è chi vogliono eleggere alla consulta,
nientemeno che l'avvocato di berlusconi, cuffaro e verdini.




Purtroppo quando un partito è troppo grande ed offre un approdo sicuro in parlamento finisce sempre per imbarcare i peggiori opportunisti, nello scandalo di Roma Capitale abbiamo iniziato a vedere qualcosa, ma penso che se si andasse ad approfondire meglio, in ogni regione troveremmo scheletri negli armadi.
pliskiss
00giovedì 3 dicembre 2015 00:20
Re: Re: Re: Re:
c'eraunavodka, 03/12/2015 00:01:




Purtroppo quando un partito è troppo grande ed offre un approdo sicuro in parlamento finisce sempre per imbarcare i peggiori opportunisti, nello scandalo di Roma Capitale abbiamo iniziato a vedere qualcosa, ma penso che se si andasse ad approfondire meglio, in ogni regione troveremmo scheletri negli armadi.



Il fatto è che questi appendono il cappotto nello scheletro dell'armadio e non li smuove più nessuno, fanno e continueranno a fare quello che vogliono, con il capo di partito che va in giro a dire che va tutto bene, voglio un governo ISIS [SM=x44452]
Etrusco
00giovedì 3 dicembre 2015 11:08
Re: Re: Re: Re:
c'eraunavodka, 03/12/2015 00:01:




Purtroppo quando un partito è troppo grande ed offre un approdo sicuro in parlamento finisce sempre per imbarcare i peggiori opportunisti, nello scandalo di Roma Capitale abbiamo iniziato a vedere qualcosa, ma penso che se si andasse ad approfondire meglio, in ogni regione troveremmo scheletri negli armadi.




No, aspetta, non nego che anche in Umbria il PD ha avuto i suoi scandali col governatore Lorenzetti (PD), ma nulla rispetto alle ruberie ben più vaste e ramificate che si stanno scoperchiando nei processi di Roma-Capitale:
Etrusco
00giovedì 3 dicembre 2015 11:09
Robert - W la... foiga!
00giovedì 3 dicembre 2015 13:16
Re: Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 02/12/2015 15:37:

Beh, c'è da considerare che dopo l'arrivo di Renzi alla segreteria del PD, questo partito si è profondamente snaturato e riempito di indagati, più di quanti ce n'erano nella tanto vituperata Forza Italia.
Ora infatti vedi che tanti se ne scappano andano a cercare di formare lontano da Renzi quel che dovrebbe essere un partito di sinistra (da Fassina a Cuperlo, Civati e persino Rosi Bindi col tutto il seguito di catto-comunisti che si porta dietro).
Etrusco, 03/12/2015 11:08:

non nego che anche in Umbria il PD ha avuto i suoi scandali col governatore Lorenzetti (PD), ma nulla rispetto alle ruberie ben più vaste e ramificate che si stanno scoperchiando nei processi di Roma-Capitale:


Quelli del PD hanno sempre rubato a tutto spiano senza alcun ritegno: semplicemente fino a quando il PD era guidato "dalla Ditta", allora i giudici facevano finta di niente in quasi tutti i casi (tranne quelli troppo scandalosi); da quando Renzi ha fatto il Patto del Nazareno, invece, i giudici hanno iniziato a colpire il PD per cercare di costringere Renzi (in qualità di Segretario del PD) a comportarsi come quelli "della Ditta", ovvero attaccare Berlusconi (cioè fornire "copertura politica" alle inchieste delle "toghe rosse" contro Berlusconi) e garantire ai giudici i privilegi: vi ricordo che il Governo Renzi, a prescindere dal dialogo con Berlusconi, ha tagliato le ferie ai giudici e, come disse Flaminio Piccoli (DC) nel 1974, "o la politica da ai giudici quello che i giudici vogliono [Piccoli si riferiva agli aumenti di stipendio, ndr] oppure questi ci fanno fuori inventandosi storielle pazze".

Come se non bastasse, da quando Renzi è al vertice del PD e del governo, non so se ci avete fatto caso, la posizione processuale di Berlusconi è migliorata, si veda la sentenza di assoluzione nel Caso Ruby in Appello a Milano nel luglio 2014 (sentenza poi confermata dalla Cassazione a Roma) e vi faccio notare che su tre giudici giudicanti, due erano di Magistratura Democratica (corrente di sinistra legata al PD) e uno di Magistratura Indipendente (corrente di destra "alla Scalfaro" legata alla destra cattolica e conservatrice della I Repubblica: si tratta di gente totalmente ostile a Berlusconi, si veda a titolo di esempio il famosissimo magistrato Borrelli), quindi vi faccio notare che l'assoluzione è arrivata grazie ai 2 giudici di MD (cioè del PD) e l'altro giudice di MI si è addirittura dimesso dalla magistratura. Sia ben chiaro: Renzi non è amico di Berlusconi perchè gli piace Berlusconi... semplicemente a Renzi piace comandare e quindi se per comandare bisogna sputare in faccia a Bersani ed essere amico di Berlusconi, allora Renzi sputa in faccia a Bersani e diventa amico di Berlusconi: se invece per comandare bisogna sputare in faccia a Berlusconi ed essere amico di Bersani, allora Renzi sputa in faccia a Berlusconi e diventa amico di Bersani... Renzi per comandare ha infatti messo Mattarella al Quirinale in violazione degli accordi con Berlusconi facendo così un enorme piacere a Bersani e sempre lo stesso Renzi in precedenza aveva buttato giù il Governo Letta in violazione degli accordi con Bersani facendo così un enorme favore a Berlusconi: semplicemente Renzi è "politicamente bisessuale" che non si fa problemi nel mettere insieme tutto e il contrario di tutto (da Bersani a Verdini) nella maggioranza di governo per comandare.
cannonball
00giovedì 3 dicembre 2015 13:42
Davide Sandalo di Casale Monferrato

Oggi è il turno di Davide Sandalo, presidente del Consiglio comunale di Casale Monferrato, arrestato per istigazione a delinquere. Questa è la sua storia: goo.gl/ED3kUE

Etrusco
00sabato 12 dicembre 2015 22:54

La moglie di Cesare e il padre di Maria Elena Boschi


Articolo di Roberto Saviano pubblicato su Il Post

Per Roberto Saviano il ministro dovrebbe dimettersi,
e c'è un problema con le critiche al governo Renzi

Boschi
(Fabio Cimaglia/LaPresse)

Molti si sono preoccupati di dare ampia pubblicità agli impegni del Ministro Boschi nella giornata in cui il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto che ha salvato dal fallimento anche la Banca della quale il padre è vicepresidente. Molti hanno sentito la necessità di dare ampio spazio all’alibi del Ministro che, salvata la forma, ritiene di aver risolto la questione sul piano politico. Ma non è così.

Perché la Banca sia fallita – dopo essere stata oggetto nei mesi scorsi di sospette speculazioni – è compito degli organi competenti accertarlo (sempre che non si applichino al caso moratorie altrove felicemente utilizzate). Ma il conflitto di interessi del Ministro Boschi è un problema politico enorme, dal quale un esponente di primissimo piano del governo del cambiamento non può sfuggire. In epoca passata abbiamo assistito a crociate sui media per molto meno, contro esponenti di terza fila del sottobosco politico di centrodestra: oggi invece pare che di certe cose non si debba o addirittura non si possa parlare. È probabile che il Ministro Boschi non risponda come se il silenzio fosse la soluzione del problema. Ma questo è un comportamento autoritario di chi si sente sicuro nel proprio ruolo poiché (per ora) le alternative non lo impensieriscono. E se il Ministro resterà al suo posto, senza chiarire, la colpa sarà principalmente nostra e di chi, temendo di dare munizioni a Grillo o a Salvini, sta tacendo o avallando scelte politiche inaccettabili.

Quando è iniziata la paura di aprire un serio dibattito su questo governo?
Quando è accaduto che a un primo ministro fosse consentito di prendere un impegno serio sul Sud ad agosto per dimenticarlo del tutto il mese successivo?

Proviamo a immaginare per un attimo che la tragedia che ha colpito Luigino D’Angelo, il pensionato che si è suicidato dopo aver perso tutti i risparmi depositati alla Banca Etruria, fosse accaduta sotto il governo Berlusconi. Tutto questo avrebbe avuto un effetto deflagrante. Quelli che ora gridano allo scandalo, gli organi di stampa vicini a Berlusconi forse avrebbero taciuto, ma per tutti gli altri non ci sarebbe stato dubbio: si sarebbero invocate le dimissioni. Dunque, cosa è successo? Come siamo passati dai politici tutti marci ai politici tutti intoccabili? Cosa ci sta accadendo? 

All’alba della Terza Repubblica un ministro del governo Letta, la campionessa Josefa Idem, sfiorata da una vicenda senza alcuna rilevanza penale (aveva indicato come abitazione principale ai fini della tassazione un immobile che non lo era), decise di dimettersi. Era iniziato un nuovo corso e alle elezioni politiche il Movimento 5 Stelle, con la carica moralizzatrice che gli è propria, aveva ottenuto un risultato impensabile: c’era la necessità di marcare la differenza con il passato. Il passato era la Seconda Repubblica e la sua impostazione liberale, non nel senso classico, ma in quello icasticamente definito da Corrado Guzzanti per il quale la Casa della Libertà era solo un luogo dove ognuno – e i potenti ancor di più – facevano quello che volevano, contro la legge o con l’ausilio di leggi ad hoc.

Si torna sempre a Berlusconi, ma del resto non è vero che senza conoscere il passato non può comprendersi il presente? O si tratta di una massima di portata generale e mai particolare? I nemici di Berlusconi, tra i quali mi onoro di essere annoverato, sono una folta, foltissima schiera di scrittori, giornalisti, intellettuali, privati cittadini che nel tempo si sono sentiti investiti del compito di monitorare cosa stesse accadendo alla politica italiana, alla sua economia. Di comprendere e se possibile rendere pubblici certi meccanismi. I tentativi di censurare, di impedire il racconto della realtà e infine di diffamare chi osasse farlo, sono stati innumerevoli. Ma l’Italia non è mai diventata la Turchia di Erdoğan o la Russia di Putin – amici dichiarati del nostro ex Presidente – perché non eravamo soli. Ognuno di noi sapeva di poter contare sul supporto di altri che come noi spendevano tempo, energie e intelligenza per raccontare quanto succedeva ogni giorno, tra cronaca parlamentare e giudiziaria. Sulle pagine del quotidiano Repubblica un maestro indimenticabile del giornalismo di inchiesta, Peppe D’Avanzo, inchiodò il berlusconismo a dieci domande che non hanno mai ricevuto risposta, poiché è bene ricordare che il compito del giornalista è chiedere, il dovere del potere è rispondere. Quel potere era legittimo e democratico e quei governi frutto di libere elezioni: i media facevano il proprio dovere, tutelando quelle regole democratiche alle quali il signore di Arcore e il suo codazzo si richiamavano costantemente per fare quello che gli pareva e conveniva. Cosa è successo da allora? Cosa è cambiato nel nostro modo di leggere ciò che accade? Cosa è cambiato nella nostra capacità di indignarci? Cosa ne è di quel fronte unito contro un metodo di governo? 

Perché era giusto sotto Berlusconi chiedere le dimissioni, urlare allo scandalo e all’indecenza ogni volta che qualcosa, a ragione, ci sembrava andare nel verso sbagliato e tracimare nell’autoritarismo? Perché sotto Berlusconi non ci si limitava a distinguere tra responsabilità giuridica e opportunità politica, ma si era giustizialisti sempre? E perché invece oggi noi stessi ieri zelanti siamo indulgenti anche dinanzi a una contraddizione cosi importante e oggettiva? 

Se Berlusconi, che per anni abbiamo considerato causa dei mali dell’Italia, era in realtà la logica conseguenza della ingloriosa bancarotta della Prima Repubblica, così la stagione politica che stiamo vivendo adesso non ha nessuna caratteristica peculiare, nessun pregio o difetto autonomo, ma nasce dalle ceneri di quella esperienza. Il che non vuole dire in continuità, ma neanche ci si può ingannare (o ingannare gli altri) raccontandoci l’incredibile approdo sul suolo italico di una nuova generazione di politici senza passato. Banalmente – questa la narrazione dei media di centrodestra – potremmo dire che quando al potere ci sono le sinistre, si è più indulgenti. L’opinione pubblica è più indulgente. I media sono più indulgenti. È come se, a prescindere, si fidassero. Anche se ho seri dubbi che al governo ci sia la sinistra, o anche solo il centro-sinistra, e nemmeno, a dire il vero, una politica moderna: dato il ridicolo (per non dire peggio) ritardo sul tema dei diritti civili.

O forse le ragioni della attuale timidezza risiedono nell’iperattivismo del Renzi I (dato che tutti prevedono un nuovo ventennio per mancanza di alternative, forse dobbiamo prepararci alle numerazioni di epoca andreottiana) che lascia spiazzati, poiché il timore è di sembrare conservatori (con un uso improprio degli hashtag) o peggio nostalgici.

Del resto come si comunica contro gli hashtag del premier senza passare per gufi o nemici del travolgente cambiamento? Ormai si è giunti ad un passo dall’accusa di disfattismo. Imporre la furba dicotomia che criticare il governo o mostrare le sue forti mancanze sia un modo per fermare le riforme, che invece vogliamo, e per armare il populismo, verso cui nutriamo sempiterna diffidenza, è un modo per anestetizzare tutto, per portare all’autocensura. 

Ma non cadiamo nella trappola: la felicità di Stato non esiste, è argomento che riguarda gli individui, non si impone, si raggiunge e noi ne siamo lontani. E la critica non è insoddisfazione malinconica, non è mal di vivere, non è spleen: e considerarla tale è quanto di peggio possa fare un capo di governo.
Che il ministro Boschi risponda e subito della contraddizione che ha visto il governo salvare la banca di suo padre con un’operazione veloce e ambigua.
Lo chiederò fino a quando non avrò risposta.

Il Post, 11 12 2015


pliskiss
00domenica 13 dicembre 2015 10:09
Dopo Maurizio Lupi è il turno di Maria Elena Boschi, poi chi sarà il prossimo? Che bel governino de paraculi che abbiamo.
Etrusco
00venerdì 8 gennaio 2016 11:24
RENZI D'ARABIA E LA RISSA DEI ROLEX D'ORO SCOMPARSI
La “distribuzione” alla delegazione italiana dei doni sauditi diventa un ring per accaparrarsi gli orologi più lussuosi (in barba alla legge Monti che impone di rifiutarli). La scorta del premier li sequestra. Ma adesso dei preziosi cronografi a Palazzo Chigi non c’è più traccia. [SM=x44465]
www.ilfattoquotidiano.it/il-fatto-quotidiano-prima-pagina-del-giornale-...

pliskiss
00venerdì 8 gennaio 2016 14:29
Che vergogna! Ci sarebbe d'andare a Roma a prenderli a bastonate, questi hanno superato i limiti, l'unica cosa per salvare questa nazione è il Colpo di Stato.
Da da da
00sabato 9 gennaio 2016 15:38
Ecco perchè il PD non vuole mettere in servizio le nuove carceri appena finite di costruire, perchè più posti liberi ci sono e più aumentano le probabilità che gli Onorevoli del Partito Democratico finiscano al gabbio!


Pipallo
00mercoledì 13 gennaio 2016 23:44
L'ARRESTATO DEL GIORNO E'...
Ovviamente un esponente del Partito Delinquenziale!
Certamente non ve lo diranno i TG e nemmeno la carta stampata, tantomeno vedrete il Bomba sotto interrogatorio da redivivi giornalisti/giornalai ma, oggi, è stato arrestato il sindaco piddino di Brenta Gianpietro Ballardin con l'accusa di peculato e favoreggiamento.
La cadenza degli arresti interni al PD è ormai impressionante, si discute davvero di quasi uno al giorno, però sembra che la nuova capitale d'Italia sia Quarto.

Che dite ci andiamo davanti al Comune a chiedere le dimissioni di Ballardin? Ci portiamo anche la Picierno?
Aspettate e vedrete...
pliskiss
00giovedì 14 gennaio 2016 00:14
Questo governo non salta, è telecomandato dai santi in paradiso, se salta questo governo bisogna cambiare il sistema, oramai si è visto che pure i santi e onesti Grillini sono stati coinvolti dalla corruzione, oramai penso che uno vale l'altro? Rimane solo una prospettiva? Cambiare x vedere, in qualità di cittadino che paga pure l'aria che respira, posso vedere se dall'altra sponda va meglio?
Quando le cose vanno alla cazzo in Italia? In certe trasmissioni è più comodo parlare di Checco Zalone, l'Italiano menefreghista è contento, poi viene inculato e gode dal dolore, il mio padrone diceva" finche godo va bene, quando non godo più sono cazzi vostri" a distanza 3 anni da quelle parole ha chiuso baracca e baracchini, non godeva più [SM=x44464]
Stessa roba sono i politici, finche godono godono poi ti lasciano nella merda.
Avanti Savoia!!!!
Arcanna Jones
00giovedì 14 gennaio 2016 09:29
Re:
pliskiss, 14/01/2016 00:14:

Questo governo non salta, è telecomandato dai santi in paradiso, se salta questo governo bisogna cambiare il sistema, oramai si è visto che pure i santi e onesti Grillini sono stati coinvolti dalla corruzione, oramai penso che uno vale l'altro? Rimane solo una prospettiva? Cambiare x vedere, in qualità di cittadino che paga pure l'aria che respira, posso vedere se dall'altra sponda va meglio?




Ti sbagli e di grosso Plis, i pentastellati ancora sono immuni dalla corruzione al contrario di quel che va blaterando Pina Picierno, perchè se ti riferisci al caso di Quarto ti spiego che la Camorra aveva tentato di ricattare Capuozzo per farsi concedere un favore dalla sindaco, ma questa non aveva ceduto, deve esser chiaro che la sindaco Capuozzo non è nemmeno indagata.
Il fatto è che i 5stelle per il loro eccesso di zelo hanno voluto comunque le dimissioni di una persona che era protagonista in una faccenda poco piacevole anche se il direttorio stesso ha riconosciuto la totale innocenza di Capuozzo.

Secondo me hanno sbagliato, perchè moltissima altra gente come te non andando ad approfondire tutta la vicenda non capisce cosa esattamente è accaduto, capisce erroneamentesolo che se il sindaco è stato espulso dal M5S significa che è colpevole. Quando invece non ha denunciato il tentativo di corruzione solo per non alzare inutili polveroni.
Etrusco
10mercoledì 9 marzo 2016 17:10
Quarto, Quinto, Sesto…
di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano 9 marzo 2016

Due mesi fa il Comune di Quarto, 40 mila abitanti alle porte di Napoli, balzò ai disonori delle cronache perché si era scoperto che l’anno scorso il ras locale, a piede libero ma ritenuto vicino alla camorra (comandava addirittura il business delle pompe funebri), aveva fatto votare per un candidato dei 5Stelle, Giovanni De Robbio, dopo che la lista preferita dal clan, quella del Pd, era stata esclusa; e che De Robbio, una volta eletto consigliere comunale con 955 preferenze, aveva provato a ricattare la sindaca Rosa Capuozzo, minacciando rivelazioni su un sottotetto abusivo nella casa del suocero se non avesse affidato la gestione del campo sportivo a un amico degli amici. Un mese dopo le prime voci su De Robbio e prima che fosse indagato dalla Dda di Napoli, i 5Stelle l’avevano espulso; poi chiesero le dimissioni della Capuozzo per non aver denunciato il ricatto, che lei peraltro negava di aver subìto, dimostrando di non avervi ceduto; infine espulsero anche lei perché rifiutava di andarsene.

Per tre settimane Quarto divenne la capitale d’Italia, anzi d’Europa, con aperture quotidiane di giornali e tg, farciti di decine di dichiarazioni di esponenti del Pd, ai quali non pareva vero di poter dimostrare non di essere onesti (non esageriamo), ma che anche il M5S è disonesto. Di chiedere le dimissioni non solo della Capuozzo (poi furbamente difesa da Renzi), ma pure di Fico, Di Maio e tutto il Direttorio. E di trascinarli in Antimafia per torchiarli a dovere.

Più prudentemente, avendo Dell’Utri e Cosentino in galera, FI sorvolò. Noi facemmo timidamente osservare che innalzare di botto gli standard etici fino a trasformare quel caso locale in uno scandalo nazionale, poteva rivelarsi un boomerang per il Pd, con le sue decine di parlamentari e amministratori locali condannati o imputati o indagati. Infatti non avevamo ancora finito di scrivere e già si scopriva che il sindaco Pd di Reggio Emilia e la moglie avevano comprato casa da un prestanome della ’ndrangheta. Poi a Brindisi viene arrestato il sindaco Pd, indagato da anni e “autosospeso” ma sempre sostenuto dal partito. A Como è indagato il sindaco Pd. E a Casavatore, sempre alle porte di Napoli, l’ex candidato sindaco Pd – per cui fecero campagna un sorvegliato speciale per camorra e il vicesegretario Lorenzo Guerini – è inquisito per voto di scambio mafioso, e la moglie è l’assistente di Valeria Valente, candidata a sindaco di Napoli. Il Pd non espelle nessuno (però il consigliere di Casavatore si “autosospende”, ah beh allora).

Articolo intero su Il Fatto Quotidiano in edicola oggi.
Arcanna Jones
10mercoledì 9 marzo 2016 17:47
Non credo che il PD sia diventato il punto di riferimento della criminalità per volontà di Renzi e del suo cerchio di fedelissimi che lo circondano, ma come al solito è la criminalità organizzata che va a cercare di infiltrare i suoi politici nel partito che al momento ritiene più forte e meglio addentrato nelle stanze dei bottoni, così come fu quando era in auge Forza Italia.

A dimostrazione di questo c'è quanto accaduto domenica scorsa a Napoli, dove uomini del clan Cosentino, quelli che fino a poco fa parteggiavano per FI, nelle primarie di domenica pagavano o persuadevano i napoletani per votare Valeria Valente anzichè Bassolino...
www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/07/primarie-pd-napoli-un-video-consiglieri-danno-agli-elettori-1-euro-per-votare/...
Aggredire il declino
10venerdì 7 ottobre 2016 12:10
Etrusco
10lunedì 7 novembre 2016 17:50
Secondo voi questi personaggi illustri cosa voteranno per la riforma costituzionale? [SM=x44499]
Etrusco
10lunedì 7 novembre 2016 17:53
Etrusco
10lunedì 7 novembre 2016 17:54
Etrusco
10sabato 12 novembre 2016 16:33
Padri ricostituenti?
La famosa Riforma Costituzionale che ci andremo a votare nel referendum confermativo del 4 dicembre prossimo, tra i padri costituenti, oltre a Renzi e Boschi, ha in primo piano anche Denis Verdini:
pliskiss
10sabato 12 novembre 2016 18:51
Re:
Etrusco, 07/11/2016 17.50:

Secondo voi questi personaggi illustri cosa voteranno per la riforma costituzionale? [SM=x44499]



Ma se si gira la pagina ce nè degli altri? [SM=x44450]
raggio di luna78
10sabato 12 novembre 2016 19:33
Re: Re:
pliskiss, 12/11/2016 18.51:



Ma se si gira la pagina ce nè degli altri? [SM=x44450]




Perchè? non hai coraggio a voltare pagina per paura di trovarne altri peggiori? [SM=x44452]
Arcanna Jones
10domenica 13 novembre 2016 10:03
Re: Re:
pliskiss, 12/11/2016 18.51:



Ma se si gira la pagina ce nè degli altri? [SM=x44450]




[SM=x44458] è una domanda retorica? [SM=x44452]
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