Si tratta di spaghetti "a crudo", consigliabili soltanto a chi mangia tranquillamente (come me) frutti di mare crudi e aglio crudo. Siccome è essenziale che i ricci siano freschissimi e raccolti in un luogo dove l'acqua non sia inquinata, suggerisco di non usare ricci comprati. O li prendete voi personalmente, oppure li fate raccogliere a una persona in cui abbiate una fiducia incondizionata. Detto questo, bisogna tagliare 12 - 15 ricci a persona (secondo la grandezza) e scucchiaiarne le uova (solo i 5 spicchi corallini) in una capace zuppiera. Aggiungete 1/2 spicchio d'aglio a testa, prezzemolo tritato, abbondante olio EVO e un po' di peperoncino di media piccantezza (niente Habanero, Trinidad Skorpio, Bhut Jolokia e via discorrendo, ottimo un po' di peperoncino calabrese fresco tritato fine). Mescolate, coprite e... calate la pasta.
Cuocete la pasta al dente, ma non eccessivamente (niente farina cruda tra i denti), scolatela conservando un po' dell'acqua di cottura e versate la pasta (io di solito uso spaghettoni) nella zuppiera. Aggiungete l'acqua della pasta, mescolate e coprite per circa un minuto. Quindi... buon appetito!!!
Nota bene: se l'acqua dove avete raccolto i ricci è davvero pulita cristallina come dovrebbe essere (in caso contrario, né io né mio figlio raccogliamo ricci, per principio preso), portate con voi un secchio dell'acqua di mare, e usatela per cuocere la pasta, evidentemente senza aggiungere sale.
Inoltre, suggerisco di non aumentare la dose di ricci a persona: la pasta verrebbe dolciastra, e quindi sgradevole.
Giorgione.