Pensioni di reversibilità

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Etrusco
00martedì 16 febbraio 2016 13:45
Renzi le abolirà?
La pensione di reversibilità è l'ennesimo privilegio ottenuto a debito delle generazioni future.

Alle generazioni precedenti non era sufficiente assicurarsi una pensione che non meritavano perché hanno versato contributi ridicoli per quello avrebbero percepito, creando debito che i figli avrebbero dovuto pagare.

No. Siccome in diversi si potevano permettere di tenere la moglie a casa, o comunque era presente una disparità tra il reddito della donna e dell'uomo, al decesso del marito (gli uomini campano di meno) la poverina si sarebbe ritrovata con la sua sola pensione... Come chi in pensione ci era andato senza essersi sposato!!!!

Una soluzione razionale e equa sarebbe stata quella di pensarci prima, ovvero di formarsi una pensione integrativa. E invece si sono inventati la reversibilità.

Un istituto per il quale un tipo che percepiva una lauta pensione avendo versato contributi largamente insufficienti, trasmetteva quel diritto illegittimo a un'altra tipa che spesso di contributi non ne aveva versati affatto e che in pensione ci è andata 5 anni prima pur campando di più!

Un mostro dal punto di vista statistico che prolunga il periodo medio di fruizione della pensione, depennando di fatto dal conto quelli che campano meno.

Il tutto era insostenibile dai conti della previdenza sociale, che già non sarebbe riuscita a sostenere le pensioni normali, figuriamoci regalie del genere. Come fare? Semplice! Facciamo pagare ai posteri!

Se ci riflettiamo bene la reversibilità potrebbe essere rimodulata e resa più equa, tenendo però presente che ci sono diversi casi: c'è la badante che si sposa l'anziano solo per prendersi la reversibilità dopo la sua dipartita, ma c'è anche la moglie che ha fatto la casalinga accanto al marito per oltre 40 anni, rinunciando a lavorare per accudire i figli e pensare alle faccende domestiche, che di quella reversibilità ha in un certo senso diritto.
Etrusco
00martedì 16 febbraio 2016 17:39

Damiano: no al taglio delle pensioni di reversibilità.
Palazzo Chigi: razionalizzazioni su prestazioni future

Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera . (Ansa)Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera . (Ansa)

Scoppia la polemica sul disegno di legge che riordina le prestazioni di natura assistenziale e previdenziale come strumento unico, nell'intenzione del governo, di contrasto alla povertà con misure legate al reddito e al patrimonio. Nel ddl, tra le altre misure si prevede la possibilità di rivedere le pensioni di reversibilità, ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo maturato i requisiti per l'assegno, agganciandole all’Isee, per il quale conta il reddito familiare e non quello individuale.Di conseguenza il numero di coloro che vi avranno accesso inevitabilmente si ridurrà.

«Approda alla Camera - accusa Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera - la delega del Governo sul tema del sostegno alla povertà, in sé positivo, ma che prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo non è accettabile. Si tratterebbe dell'ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti». In precedenza il leader della Lega Salvini si era scagliato contro questa eventualità.

P.Chigi,reversibilità? Delega dà non toglie
In serata arriva la replica di Palazzo Chigi: «Se ci saranno interventi di razionalizzazione saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra poveri. La delega del Governo dà non toglie». Fonti del Governo sottolineano come nella delega dell'esecutivo ci sia una clausola esplicita secondo la quale qualsiasi intervento di razionalizzazione (per evitare duplicazioni con la nuova misura unica anti povertà) varrà solo sulle prestazioni future e non su quelle in essere. Se ci saranno interventi di razionalizzazione saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per far cassa in una guerra tra poveri. La delega del governo dà e non toglie - assicurano le stesse fonti -, stanziando per la prima volta 1mld strutturale su una misura unica di lotta alla povertà.

Il tema era stato sollevato dalla Cgil.«Dopo la nostra denuncia sulle pensioni di reversibilità - scrive su Facebook il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti - si è acceso il dibattito politico. Ora poche chiacchiere. Quel disegno di legge va modificato» sottolinea Pedretti.

Questione ripresa anche dal leader della Lega Matteo Salvini. «Il Governo - denuncia Salvini - vuole tagliare le pensioni di reversibilità. In Commissione Lavoro alla Camera è arrivata la proposta renziana di legare all'Isee le pensioni di reversibilità, fregando così migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove. Rubando contributi effettivamente versati, per anni. Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo». Dal palco del congresso piemontese del Carroccio Salvini ha parlato anche della “Rimborsopoli” ligure che vede l'assessore del Carroccio tra i rinviati a giudizio. «Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel c... e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all'ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana. Si preoccupi piuttosto della mafia e della camorra che sono arrivate fino al Nord» ha detto Salvini.

Gasparri: da Renzi vergognosa aggressione a vedovi
«La confusione cresce in Italia oltre livelli tollerabili - afferma il senatore di Fi Maurizio Gasparri - Mentre si pensa di regalare pensioni a coppie gay, stravolgendo principi fondamentali dello stato sociale, lo stesso Pd che vuole fare questa concessione attraverso il governo Renzi vuole tagliare le pensione dei vedovi eterosessuali. Siamo alla distorsione di ogni principio di giustizia sociale. Ci opporremo a questa vile aggressione. Noi tuteliamo i soggetti deboli e vedovi e vedove lo sono. È veramente vergognosa questa ultima sortita di Renzi».

Binetti: (Ap): occorrono chiarimenti su reversibilità
«Ci piacerebbe proprio sapere cosa c'è di vero in un annuncio che minaccia di destabilizzare la già fragile economia delle famiglie italiane» ha chiesto Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc) . «Il governo - aggiunge - vuole tagliare le pensioni di reversibilità. In commissione Lavoro alla Camera è arrivata la proposta di legare all'Isee le pensioni di reversibilità: ecco un altro punto da approfondire anche in funzione del dibattito sul ddl Cirinnà, a proposito di unioni civili».



Fonte:

documenti

Testo del ddl delega con le misure di contrasto alla povertà
Etrusco
00martedì 16 febbraio 2016 17:46
Reversibilità addio, il Governo vuole tagliare le pensioni

Il nuovo ddl di riordino delle prestazioni assistenziali prevede limiti severissimi per ottenere la pensione di reversibilità.



Lo Stato batte cassa sulle spalle delle vedove:
a lanciare l’allarme è il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, in base al contenuto del disegno di legge sul riordino delle prestazioni assistenziali, attualmente in Commissione Lavoro alla Camera, già approvato dal Consiglio dei Ministri. Il ddl, infatti, ha due disposizioni che, se mantenute così come sono, causeranno un vero e proprio terremoto sociale:

– in primo luogo, qualsiasi trattamento di assistenza sarà legato all’Isee della famiglia;

– in secondo luogo, la pensione di reversibilità diverrà una prestazione assistenziale, e non più previdenziale.


In parole povere, questo significa che potranno avere la reversibilità solo coloro che non possiedono nulla, o quasi, perché basta avere qualche risparmio in banca, o la convivenza con una persona con un minimo di reddito, per far alzare l’indice Isee.

Per un approfondimento leggi: “Reversibilità e assegno sociale solo a chi ha Isee basso“. [SM=x44515]

Indice ISEE

L’indicatore Isee, in pratica, serve a misurare la ricchezza di una famiglia: la misura, però, non si basa solo sui redditi percepiti, ma anche sul patrimonio di ogni componente del nucleo familiare.



È sufficiente, cioè, che un familiare possieda una casa o un terreno, anche se non frutta un euro, perché si sfori la soglia Isee utile per percepire i trattamenti assistenziali; così come un conto corrente bancario, o un libretto postale, possono far andare oltre la soglia, anche se si tratta dei risparmi di una vita di lavoro e sacrifici.



Entrano, poi, nel nucleo Isee, non solo tutti coloro che fanno parte dello stesso stato di famiglia (in generale tutti i residenti nella stessa abitazione, a meno che non si richiedano al Comune degli stati di famiglia separati, ma non vi devono essere legami di parentela o affettivi), ma anche altri soggetti non conviventi, come i genitori di figli minorenni, anche se non coniugati, ed il figlio studente universitario.

Insomma, ci vuole davvero molto poco per superare i rigidi limiti imposti dal Governo, anche se non si possiedono redditi.

Pensione di reversibilità

Tali limiti saranno validi anche per percepire la pensione di reversibilità (cioè la pensione ai superstiti, che può essere di reversibilità o indiretta), in quanto il ddl la qualifica come prestazione assistenziale.

Tale qualifica, però, appare ingiusta, poiché la reversibilità è un trattamento che si basa sui contributi versati nell’arco della vita lavorativa del deceduto: in questo modo si porrebbe in essere un furto legalizzato da parte dello Stato, che incamererebbe i contributi previdenziali versati dai lavoratori, senza devolverli agli eredi aventi diritto. Peraltro, già da tempo sono previsti dei limiti di reddito per percepire il trattamento.

Non tranquillizza il fatto che le prestazioni già in essere non saranno toccate, ma soltanto quelle concesse dall’entrata in vigore della norma: in questo modo, al contrario, si andranno a colpire proprio i più bisognosi, in quanto le future pensioni saranno sempre più magre.

Si spera dunque in una marcia indietro sul ddl, che almeno tenga conto del reddito effettivo dei beneficiari, e non del patrimonio.
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Da da da
00martedì 16 febbraio 2016 18:00

[SM=x44459]
lady considine
00mercoledì 17 febbraio 2016 10:50
Capisco che bisogna rivedere tutto il sistema della spesa pubblica, già con Monti e Fornero hanno fatto manovre di lacrime e sangue, ma prima di continuare a tagliare sulla povera gente perchè non iniziare a togliere un pochino di privilegi assurdi? Si dirà che quelli sono diritti acquisiti, ma anche le pensioni di reversibilità sono diritti acquisiti, come la mettiamo?
Per una questione di equità e buon senso non è più giusto togliere un 50% a chi ha pensioni d'oro di 150.000E al mese anzichè togliere il 50% a chi ha una pensione di reversibilità di 600E?
Mi direte che le pensioni d'oro sono poche e non fanno una gran somma, ma intanto servono come buon esempio, come principio, perchè se ci chiamano a fare sacrifici dobbiamo farli tutti, nessuno escluso!
Quak150
00mercoledì 17 febbraio 2016 14:25
Da quel (poco) che so, c'e' gia' un tetto sulla reversibilita'.
Etrusco
00mercoledì 17 febbraio 2016 15:55
Re:
Quak150, 17/02/2016 14:25:

Da quel (poco) che so, c'e' gia' un tetto sulla reversibilita'.




Mi sembra che in alcuni casi si prende in considerazione la pensione normale e la pensione di reversibilità, tagliando o riducendo una delle due qualora ci siano le condizioni... [SM=x44473]
raggio di luna78
00mercoledì 17 febbraio 2016 20:35
Re: Renzi le abolirà?
Etrusco, 16/02/2016 13:45:



Se ci riflettiamo bene la reversibilità potrebbe essere rimodulata e resa più equa, tenendo però presente che ci sono diversi casi: c'è la badante che si sposa l'anziano solo per prendersi la reversibilità dopo la sua dipartita, ma c'è anche la moglie che ha fatto la casalinga accanto al marito per oltre 40 anni, rinunciando a lavorare per accudire i figli e pensare alle faccende domestiche, che di quella reversibilità ha in un certo senso diritto.




Forse è proprio per il crescente fenomeno delle giovani badanti che si sposano gli anziani se ora cercano di metterci una pezza, perchè anche se sono pochi i casi, per ora qualche migliaio, non sopravvivono al marito per 5 o 10 anni come le mogli coetanee, queste potrebbero continuare a prendere la pensione di reversibilità anche per altri 80 anni, facendo saltare i conti dell'INPS...
Robert - W la... foiga!
00mercoledì 17 febbraio 2016 20:38
Re: Re:
raggio di luna78, 17/02/2016 20:35:




Forse è proprio per il crescente fenomeno delle giovani badanti che si sposano gli anziani se ora cercano di metterci una pezza, perchè anche se sono pochi i casi, per ora qualche migliaio, non sopravvivono al marito per 5 o 10 anni come le mogli coetanee, queste potrebbero continuare a prendere la pensione di reversibilità anche per altri 80 anni, facendo saltare i conti dell'INPS...

I casi da te citati solo 5 mila su 3 milioni (fonte: Cazzola e Damiano), quindi basta fare una legge molto semplice sulle badanti. Peccato che servono risorse, molte risorse, da dare all'Europa per i "diritti gay" e ovviamente per le cosette europee come il MES e le altre stronzate "per fare l'Europa unita / l'Europa unica" (cioè salvare le multinazionali bancarie franco-tedesche). Notare che i fondi europei manco sono stati capaci di "salvare" la Grecia, quindi meglio uscire dall'Eurozona e dall'Unione Europea il prima possibile
c'eraunavodka
00mercoledì 17 febbraio 2016 22:16
Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 17/02/2016 20:38:

I casi da te citati solo 5 mila su 3 milioni (fonte: Cazzola e Damiano), quindi basta fare una legge molto semplice sulle badanti.




Qualcosa già c'è per arginare questo fenomeno, è previsto che per prendere tutta la pensione di reversibilità del marito bisogna essere state sposate da almeno 10 anni, per ogni anno che manca si toglie il 10%
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