Petacchi, primo hurrà al Tour

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Asgeir Mickelson
00domenica 6 luglio 2003 18:09
MONTGERON-MEAUX, 6 luglio 2003 - Dài, Alessandro, un altro paio di volate come questa e forse ce la fai a convincere "Ferron" a lasciarti tornare a casa per preparare la tua amata Vuelta. O forse no, perché un corridore così sarebbe un delitto lasciarlo partire dal Tour, da quell'amata/odiata Francia in cui sembra che ti faccia un piacere a correre, ma, ragazzi, in che modo lo fa.

E' bello da vedere, Petacchi, mentre divora gli ultimi 250 metri della prima tappa della Grande Boucle, scrollandosi di dosso due pezzi da novanta come McEwen e Zabel che pure gli si aggrappano dietro e ai fianchi. E' un piacere per gli occhi, il velocista della Fassa Bortolo che imprime il suo marchio vincente, subito, sulla corsa francese, con una volata da campione quale ormai è, consacrato dalle 6 vittorie all'ultimo Giro, record di Cipollini eguagliato. Petacchi parte al centro del rettilineo finale, dopo essere stato tirato benissimo da Loda sulla leggera pendenza che introduceva all'ultimo dei 168 chilometri di questa prima frazione, partita da Saint Denis e con arrivo a Montgeron-Meaux. Lo spezzino va via alla sua maniera: mulina le lunghe leve e inarca la schiena come un bisonte che carica. Per gli avversari, una devastante miscela di progressione e potenza che gli regala la prima vittoria di sempre al Tour, l'obiettivo minimo, diceva lui.

Più indietro ancora, è a terra o a piedi quasi tutto il gruppo. A 700 meri dall'arrivo la caduta di Josè Gutierrez, spagnolo della Kelme, chiuso sulla sinistra - racconta lui - da un avversario che cercava di superare, provoca un capitombolo generale di cui a farne le spese è soprattutto il francese Casper, trasportato in ospedale col collo immobilizzato. Qualche graffio, ma nulla di più, anche per Armstrong. Prima, la tappa era vissuta sul lunghissimo attacco portato da 3 francesi - Flickinger, Mengin e Beneteau - partiti dopo 19 km dal via, subito dopo il primo sprint intermedio. L'ultimo a essere ripreso è stato Flickinger, 25 anni, della Ag2r, riassorbito dal gruppo dopo 138 km di fuga. A quel punto si muovono le squadre dei velocisti - Fassa Bortolo per Petacchi, Lotto per McEwen, Credit Agricole per O'Grady -, poi la caduta si incarica di fare la selezione: a giocarsi la prima vittoria restano una ventina, Petacchi è il più veloce di tutti, gli altri arrivano per regolamento tutti con lo stesso tempo e McGee si gode il secondo giorno in maglia gialla. Domani si replica a uso e consumo degli sprinter.
giannicchedda81
00lunedì 7 luglio 2003 08:41
alla faccia dei Francesi spocchiosi!
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