Politici gay e omofobi

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uepino
00venerdì 23 settembre 2011 21:47
Listaouting pubblica la prima lista di dieci nomi
Secondo voi sarà vero? guarda la lista

Io su uno avrei dei dubbi.
fabius039
00venerdì 23 settembre 2011 23:40

Politici gay e omofobi, esce la prima lista di 10 nomi

Tutti di centro-destra, che hanno votato contro la legge sull'omofobia. Fra loro anche alte cariche. Nelle intenzioni dei promotori dell'operazione - condotta da un gruppo di internauti anonimi all'estero - il web-outing servirà a smascherare l'ipocrisia di chi legifera contro gli omosessuali. Ma la comunità Glbt è divisa

di MARCO PASQUA

Ci sono anche un ministro e un presidente di Regione nell'elenco di dieci politici italiani omosessuali non dichiarati e omofobi, pubblicato stamattina da un blog, nell'ambito della prima operazione di web-outing 1mai avvenuta in Italia. Un elenco secco, che riporta soltanto i nomi di esponenti del centrodestra (Pdl e Udc), alcuni anche molto vicini al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Gli autori dell'iniziativa, un gruppo di internauti anonimi presumibilmente residenti in un Paese estero, non forniscono alcun tipo di prova o dimostrazione che avvalori la loro tesi. Un'operazione che rischia di sollevare diverse questioni di carattere legale - a cominciare dalla violazione della legge sulla privacy - e che, nei giorni scorsi, ha diviso lo stesso movimento omosessuale 2, animando numerose polemiche.

La pubblicazione della lista era stata annunciata lo scorso 15 settembre, con la creazione di un sito internet, ospitato su una piattaforma americana di blogging. "Questa iniziativa nasce per riportare un po' di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva", spiegavano in un messaggio gli attivisti sul loro sito. E, ancora: "Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia".

Un'iniziativa che non dovrebbe rimanere isolata: "Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell'informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente", promettevano nel loro messaggio di sfida.

Ispiratore morale dell'iniziativa, che sicuramente farà discutere il mondo politico, è Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia. Il 19 luglio, quando già era chiaro che la legge contro l'omofobia non sarebbe stata approvata, promise: "Smaschereremo tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere, che per nascondersi si accaniscono pubblicamente contro le libertà e i diritti delle persone omosessuali". Già in quell'occasione lasciò intendere che si sarebbe appoggiato ad alcuni non meglio precisati "siti gay indipendenti".

Nelle settimane seguenti, anche dopo essersi consultato con esperti internazionali di diritto, Mancuso ha fatto un passo indietro, cedendo il passo a questo gruppo di internauti anonimi, che si sono offerti di pubblicare i nomi dei politici. "Non so chi siano, e mi hanno contattato via e-mail", ha ripetuto più volte Mancuso. Una modalità che, però, non è piaciuta a molte associazioni Glbt e a tanti attivisti. A cominciare dal presidente di Arcigay, Paolo Patané, che ha duramente condannato l'operazione, dissociandosene.

Decisamente diverso il giudizio degli internauti interpellati dal portale Gay. it che, attraverso un sondaggio, ha raccolto il parere di circa 1500 persone: il 75% si è detto favorevole all'outing dei politici omosessuali e omofobi, "per porre fine all'ipocrisia". Contrario il rimanente 25% ("E' un'operazione dannosa, perché scatena solo polemiche contro di noi" ma anche perché "non serve a niente"). Quel che è certo, è che la pubblicazione dei nomi sarà adesso oggetto di analisi da parte del garante della privacy e della stessa polizia postale. I web-poliziotti, però, potranno ufficialmente muoversi dietro presentazione di una querela di parte (diffamazione e/o violazione di legge della privacy).

All'estero, la pratica dell'outing è abbastanza diffusa e, negli anni, è servita a "smascherare" molti casi di politici segretamente omosessuali e, al tempo stesso, contrari ad ogni tipo di legge pro-gay. L'ultimo caso è stato quello di un senatore di Porto Rico, Roberto Arango, che si era opposto alle nozze tra omosessuali: la stampa locale ha pubblicato alcune sue foto su un social network per gay. In un primo momento, Arango ha negato di aver scatto quelle cose. Poi, però, è stato costretto a dimettersi.

Repubblica
fabius039
00venerdì 23 settembre 2011 23:42
Il blog che aveva promesso, mantiene: Listaouting ha diffuso il famoso elenco.

Quelli di Listaouting facevano sul serio. Con addirittura due minuti d’anticipo esce la presunta lista dei parlamentari che secondo il blog sarebbero segretamente omosessuali. La lista è qui.

LISTAOUTING – Il blog da giorni aveva promesso di rivelare e pubblicare nomi e cognomi di parlamentari che, nell’ambiente, sarebbero notoriamente omosessuali ma che non l’avrebbero mai dichiarato. La loro dichiarazione d’intenti era più che combattiva: “Riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone che non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva”. Il blog diceva di avere a disposizione nomi e cognomi di alti prelati e capitani di industria e di finanza notoriamente gay, e di aver scelto di iniziare con i parlamentari, appunto, perché il parlamento sarebbe il luogo più ipocrita di tutti. Ovviamente giova dire che l’attendibilità di questa lista è tutta da dimostrare.

ASSENZA DI PROVE – Da segnalare anche che la lista è davvero una lista e basta: non c’è alcuna spiegazione o segnalazione sulle frasi omofobe delle persone citate (anche se per alcuni non ce n’è certo bisogno a dire il vero), né alcuna prova su quanto detto: l’operazione, ad occhio, potrà produrre molto rumore visti i nomi citati, ma probabilmente niente altro. Oltre alle prevedibili querelles giudiziarie. La lista contiene 10 nomi di parlamentari di diversi schieramenti politici che – promettono gli hacker – sono solo i primi di un elenco piu’ lungo che sarà pubblicato a breve e nel quale compariranno anche i nomi di molti sacerdoti.

LE REAZIONI – Arriva intanto la prima reazione: “Mi era giunta notizia che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio cosi’”. Con la dovuta ironia commenta il vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro, la pubblicazione di una lista di 10 politici che, secondo un blog pirata, sarebbero gay nascosti ma non lo dicono pubblicamente.

Giornalettismo
fabius039
00venerdì 23 settembre 2011 23:57
Lista politici gay: «E' solo una gogna»

Il blog Listaouting ha pubblicato, come previsto, la lista di 10 politici che, secondo informazioni in possesso dello stesso blog, sono gay ma non lo dicono pubblicamente.

Per rispetto delle libertà personali non pubblichiamo i nomi.

Nei giorni scorsi è nata una polemica all'interno della stessa comunità Lgbt sull'outing annunciato per oggi.

«Questa operazione così dilettantesca fa male alla battaglia per i diritti civili, azzera un dibattito che bisogna portare avanti con determinazione e serietà. Chi ha ispirato e condiviso questo pasticcio che non porta risultati positivi alle persone lgbt e alla battaglia per i loro diritti dovrebbe assumersene la responsabilità politica». Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, commenta duramente la pubblicazione della lista dei dieci politici di centrodestra.
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Condanna da Paolo Patané dell'Arcigay: «Una pagina da operetta: la strombazzatissima lista di politici gay omofobi è stata pubblicata con ben 20 minuti di anticipo, e contiene 10 nomi di politici, nessuna prova, nessuna evidenza della loro omofobia, nessun dossier, nessuna fonte verificata o verificabile, almeno per ora. Alcuni dei nomi sono chiacchierati e, di bocca in bocca, corre la presunzione della loro omosessualità. Alcuni sono molto omofobi, altri non hanno mai espresso pubblicamente il loro pensiero sull'argomento, ma hanno votato contro una timidissima legge contro l'omofobia. Nessuno di loro è politicamente difendibile, ci mancherebbe, ma quello di cui sono oggetto è banale gossip da parte di anonimi.
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Non è piaciuta neanche all'associazione Certi Diritti, dei Radicali, la pubblicazione, su un blog pirata di «un elenco di personalità politiche, presunte gay, e omofobe, su un sito anonimo, depositato all'estero» e lo paragona al vecchio 'caso Boffo'.
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La lista di politici presumibilmente gay apparsa sul web «è il frutto dell'indignazione di chi quotidianamente subisce violenze e insulti». È il commento a caldo di Aurelio Mancuso, esponente del mondo gay italiano, e ispiratore 'morale' della lista pubblicata oggi.
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Qualcuno dei politici coinvolti nella lista ha deciso di commentare la notizia. Primo tra tutti, Marco Milanese: «Certe dicerie sul rapporto tra me e Tremonti non mi hanno ferito assolutamente. Anche perché non ci sarebbe nulla di male, se non fossero cose inventate di sana pianta» perchè «se fosse vero, non avrei timore a dirlo». Marco Milanese, intervistato da Klaus Davi, ha negato l'esistenza di rapporti personali particolari con il ministro dell'Economia, derubricando a «pettegolezzi falsi» i boatos diffusi in questo senso.

«Fantasie malate di personaggi inqualificabili. Non perdete tempo a seguire queste sciocchezze estreme». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha commentato così la pubblicazione.

«Sono seriamente preoccupato perchè ho già ricevuto un centinaio di telefonate di donne in apprensione, a cominciare da mia moglie Diana». È questo il commento ironico di Mario Baccini, impegnato in una riunione a Milano, dopo aver scoperto di essere stato inserito nella outing list di gay e omofobi.
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«Una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l'omofobia, anzi, fomenta l'intolleranza e, quindi, la violenza. Il ricorso all'idea di »lista«, poi, riporta alla nostra memoria orrori del passato che non si ripeteranno. Tutti coloro che si battono per il rispetto degli omosessuali e dei loro diritti oggi condannano questa iniziativa ritenendola discriminatoria , sbagliata e controproducente: utilizzare il presunto orientamento sessuale come strumento politico è una bassezza». Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, sulla pubblicazione, in rete, da parte di anonimi, di una lista di presunti politici omofobi.

Unità
fabius039
00sabato 24 settembre 2011 00:01
GOGNA MEDIATICA SUL WEB
Lista di politici "gay e omofobi"
di Ignazio Stagno

Un sito, come aveva già annunciato alcuni giorni fa, ha pubblicato una lista di dieci presunti politici omosessuali accusati di aver votato leggi contro la comunità. Sputtanamento anonimo e senza alcuna prova. La furia delle associazioni per i diritti dei gay: è una vergogna. E persino la rete non ci crede.
L`outing rappresenta una pratica estrema e violenta che non fa parte della mia cultura politica, ma in questo caso è senza dubbio figlia dell`esasperazione dei cittadini omosessuali e transessuali che ogni giorno sono vessati e costretti a subire discriminazioni inaccettabili".

Milano - E alla fine arrivò anche la lista sui presunti politici gay. Le abitudini sessuali della classe dirigente vengono date sempre più spesso in pasto all'opinione pubblica. E dopo l'affaire escort ora arriva l'outing forzato dei politici. Non c'è fine allo sputtanamento: dieci nomi, dieci deputati (molti sposati) definiti omosessuali senza alcuna prova e da una mano anonima. In rete sono finiti i nomi di politici che, secondo il blog Listaouting, sarebbero gay non dichiarati e per di più omofobi. Era stata annunciata per questa mattina la pubblicazione della lista, e così è stato. Il 15 settembre scorso era partito il countdown ed era stato creato un sito internet ad hoc per ospitarli.
"Questa iniziativa nasce per riportare un po' di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva", spiegavano in un messaggio gli attivisti sul loro sito. E, ancora: "Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia".

Chi sia dietro a questi attivisti non è ancora chiaro e probabilmente l'operazione è stata condotta dall'estero. Un'iniziativa che scatenato una pioggia di accuse, anche dalla stessa comunità gay che non ha subito stigmatizzato questo tipo di gogna mediatica.

"È sbagliato fare una lista di nomi, violando la privacy delle persone anche se, in alcuni casi, si tratta di omofobi patentati che fanno una politica senza coerenza con la propria identità", ha dichiarato l'ex presidente dell'Arcigay e ora il responsabile diritti civili dell’IdV, Franco Grillini. "La pratica dell’outing ci lascia perplessi, perché la lotta politica si fa, mettendoci la faccia e correndo anche i relativi rischi. A differenza, invece, di quanto è avvenuto con la pubblicazione dei dieci nomi fatta da anonimi, su un sito registrato all’estero".

Reazioni indignate anche dal centrodestra. "Una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l’omofobia, anzi, fomenta l’intolleranza e, quindi, la violenza", così ha commentato la lista il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. "Mi era giunta notizia che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio così...". È il commento del vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro. Critico anche Roberto Formigoni, governatore della regione Lombardia affermando che i nomi della lista sono frutto di "fantasie malate di personaggi inqualificabili". Infine anche Mario Baccini dell'Udc non ha aprrezzato la lista dei nomi che corrono sul web: "Credo che questo signore sia un co... che vuole farsi un po' di pubblicità e purtroppo c’è riuscito".

Duro anche il presidente dell'Arcigay: "Una pagina da operetta: la strombazzatissima lista di politici gay omofobi è stata pubblicata con ben 20 minuti di anticipo, e contiene 10 nomi di politici, nessuna prova, nessuna evidenza della loro omofobia, nessun dossier, nessuna fonte verificata o verificabile, almeno per ora", ha affermato Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay.

Non condivide lo scelta dell'outing neanche Paola Concia, deputata del Pd, da sempre schierata in difesa degli omosessuali. "Rappresenta una pratica estrema e violenta che non fa parte della mia cultura politica, ma in questo caso è senza dubbio figlia dell`esasperazione dei cittadini omosessuali e transessuali che ogni giorno sono vessati e costretti a subire discriminazioni inaccettabili". Chi sicuramente non è favorevole alla lista è il sottosegretario Carlo Giovanardi. Per lui, l’elenco di nomi "fa parte di una azione violenta di una minoranza dei movimenti gay che ricorre ad ogni mezzo per intimidire e minacciare di rappresaglie chi non condivide le sue rivendicazioni".

Infine anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, critica la scelta della pubblicazione dei nomi affermando che "sono in atto molteplici meccanismi devastanti che riguardano la sistematica distruzione della privacy, un falso moralismo di ritorno in parte determinato da pura strumentalità politica, una inaccettabile rozzezza omofobica che vanno per quanto possibile esorcizzati e superati". "Quanto all’episodio del falso outing - ha aggiunto Cicchitto-esso è a metà fra una sorta di esercitazione goliardica e una inconsapevole operazione di demonizzazione".

Il Giornale
killing zoe
00sabato 24 settembre 2011 01:17
Non mi piacciono le liste di nomi a prescindere e soprattutto non mi piace questa che trovo totalmente inutile. Ognuno ha diritto di vivere liberamente, nel rispetto degli altri, la propria sessualità e il fare o meno outing sono affari suoi [SM=x44450]
strega@rossa
00sabato 24 settembre 2011 09:16
ma sai che mi importa se uno è gay o no?
fabius039
00sabato 24 settembre 2011 20:43
Re:
strega@rossa, 9/24/2011 9:16 AM:

ma sai che mi importa se uno è gay o no?



Infatti non era questo il punto.
Lo scopo dell'iniziativa, discutibile quanto si vuole, era di mettere in evidenza l'incoerenza, o meglio la sudditanza, di quanti pur essendo gay si sono allineati sulle posizioni omofobe della destra.

Quindi la lista "gay e omofobi" va intesa come "gay e anche (incongruamente) omofobi".

In effetti molti non hanno capito, vedansi i commenti che sottolineano come nella lista ci siano solo parlamentari della destra, cosa ovvia e scontata in quanto sono loro ad aver preso una posizione considerata omofoba quando hanno votato contro all'inasprimento delle pene per reati con motivazione presunte "deviazioni" sessuali.

Similmente si potrebbe, e forse è già stato fatto, stilare una lista di divorziati o puttanieri che pubblicamente si proclamano in difesa della famiglia e del matrimonio, e votano in parlamento in questo senso.
FerrariDaytona
00martedì 27 settembre 2011 14:23
temo sia solo un modo, abilmente orchestrato, per distogliere l'attenzione da temi importanti e per far compatire i poveri politici...

Resta il fatto che le associazioni gay che hanno supportato a gran voce l'iniziativa hanno dimostrato di essere molto poco furbi.
Etrusco
00martedì 27 settembre 2011 18:23
Re: Re:
fabius039, 24/09/2011 20.43:



Infatti non era questo il punto.
Lo scopo dell'iniziativa, discutibile quanto si vuole, era di mettere in evidenza l'incoerenza, o meglio la sudditanza, di quanti pur essendo gay si sono allineati sulle posizioni omofobe della destra.

Quindi la lista "gay e omofobi" va intesa come "gay e anche (incongruamente) omofobi".

In effetti molti non hanno capito, vedansi i commenti che sottolineano come nella lista ci siano solo parlamentari della destra, cosa ovvia e scontata in quanto sono loro ad aver preso una posizione considerata omofoba quando hanno votato contro all'inasprimento delle pene per reati con motivazione presunte "deviazioni" sessuali.

Similmente si potrebbe, e forse è già stato fatto, stilare una lista di divorziati o puttanieri che pubblicamente si proclamano in difesa della famiglia e del matrimonio, e votano in parlamento in questo senso.



[SM=x44462]
Etrusco
00martedì 27 settembre 2011 18:25
Re: Listaouting pubblica la prima lista di dieci nomi
uepino, 23/09/2011 21.47:

Secondo voi sarà vero? guarda la lista

Io su uno avrei dei dubbi.




se è per Gasparri già qualche anno fa lo fermò la polizia a Roma, nei pressi dell'Acqua Acetosa: procedeva zigzagando con la macchina, fermandosi ad ogni viados.... ma poi si giustificò con la polizia dicendo che si stava recando ad un party da quelle parti e non riusciva a trovare la strada [SM=x44516]
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