Lista politici gay: «E' solo una gogna»
Il blog Listaouting ha pubblicato, come previsto, la lista di 10 politici che, secondo informazioni in possesso dello stesso blog, sono gay ma non lo dicono pubblicamente.
Per rispetto delle libertà personali non pubblichiamo i nomi.
Nei giorni scorsi è nata una polemica all'interno della stessa comunità Lgbt sull'outing annunciato per oggi.
«Questa operazione così dilettantesca fa male alla battaglia per i diritti civili, azzera un dibattito che bisogna portare avanti con determinazione e serietà. Chi ha ispirato e condiviso questo pasticcio che non porta risultati positivi alle persone lgbt e alla battaglia per i loro diritti dovrebbe assumersene la responsabilità politica».
Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, commenta duramente la pubblicazione della lista dei dieci politici di centrodestra.
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Condanna da
Paolo Patané dell'Arcigay: «Una pagina da operetta: la strombazzatissima lista di politici gay omofobi è stata pubblicata con ben 20 minuti di anticipo, e contiene 10 nomi di politici, nessuna prova, nessuna evidenza della loro omofobia, nessun dossier, nessuna fonte verificata o verificabile, almeno per ora. Alcuni dei nomi sono chiacchierati e, di bocca in bocca, corre la presunzione della loro omosessualità. Alcuni sono molto omofobi, altri non hanno mai espresso pubblicamente il loro pensiero sull'argomento, ma hanno votato contro una timidissima legge contro l'omofobia. Nessuno di loro è politicamente difendibile, ci mancherebbe, ma quello di cui sono oggetto è banale gossip da parte di anonimi.
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Non è piaciuta neanche all'associazione
Certi Diritti, dei Radicali, la pubblicazione, su un blog pirata di «un elenco di personalità politiche, presunte gay, e omofobe, su un sito anonimo, depositato all'estero» e lo paragona al vecchio 'caso Boffo'.
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La lista di politici presumibilmente gay apparsa sul web «è il frutto dell'indignazione di chi quotidianamente subisce violenze e insulti». È il commento a caldo di
Aurelio Mancuso, esponente del mondo gay italiano, e ispiratore 'morale' della lista pubblicata oggi.
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Qualcuno dei politici coinvolti nella lista ha deciso di commentare la notizia. Primo tra tutti,
Marco Milanese: «Certe dicerie sul rapporto tra me e Tremonti non mi hanno ferito assolutamente. Anche perché non ci sarebbe nulla di male, se non fossero cose inventate di sana pianta» perchè «se fosse vero, non avrei timore a dirlo». Marco Milanese, intervistato da Klaus Davi, ha negato l'esistenza di rapporti personali particolari con il ministro dell'Economia, derubricando a «pettegolezzi falsi» i boatos diffusi in questo senso.
«Fantasie malate di personaggi inqualificabili. Non perdete tempo a seguire queste sciocchezze estreme». Il presidente della Regione Lombardia,
Roberto Formigoni, ha commentato così la pubblicazione.
«Sono seriamente preoccupato perchè ho già ricevuto un centinaio di telefonate di donne in apprensione, a cominciare da mia moglie Diana». È questo il commento ironico di
Mario Baccini, impegnato in una riunione a Milano, dopo aver scoperto di essere stato inserito nella outing list di gay e omofobi.
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«Una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l'omofobia, anzi, fomenta l'intolleranza e, quindi, la violenza. Il ricorso all'idea di »lista«, poi, riporta alla nostra memoria orrori del passato che non si ripeteranno. Tutti coloro che si battono per il rispetto degli omosessuali e dei loro diritti oggi condannano questa iniziativa ritenendola discriminatoria , sbagliata e controproducente: utilizzare il presunto orientamento sessuale come strumento politico è una bassezza». Così il Ministro per le Pari Opportunità,
Mara Carfagna, sulla pubblicazione, in rete, da parte di anonimi, di una lista di presunti politici omofobi.
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