Portogallo

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Etrusco
00lunedì 25 gennaio 2016 09:30

Portogallo, il conservatore De Sousa
vince le elezioni presidenziali


Il commentatore televisivo ha raccolto il 52,99% dei voti,
contro il 22% dell’avversario, il socialista Antonio Sampaio.
3^ Caterina Martins, della sinistra radicale


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Il Portogallo si avvia verso una difficile fase di coabitazione dopo la vittoria alle presidenziali del candidato del centrodestra, il noto commentatore politico televisivo Marcelo Rebelo de Sousa, dopo lo spoglio del 96% delle schede con il 53% dei voti, contro il 22% del candidato di area socialista Antonio Sampaio da Novoa.



Coabitazione coi socialisti?

Rebelo de Sousa, 67 anni, subentrerà il 9 marzo al capo dello stato uscente, suo ex-compagno di partito nel conservatore Psd, Anibal Cavaco Silva, ma con le mani più libere con il governo del premier socialista Antonio Costa, arrivato al potere benché sconfitto nelle urne in ottobre dal premier uscente conservatore Pedro Passos Coalho. Costa ha realizzato un `ribaltone´ grazie all’appoggio della sinistra radicale del Bloco de Esquerda dell’attrice Caterina Martins, vicino a Podemos e a Syriza - la cui candidata Marisa Matias oggi è arrivata terza con il 10% - e dei comunisti-verdi del Cda.



Celebre giornalista

Figlio dell’ex-ministro conservatore Baltasar Rebelo de Sousa, `Marcelo´ come familiarmente viene chiamato in tutto il Portogallo è uno dei protagonisti della vita politica del paese dalla rivoluzione dei garofani del 1974 contro la dittatura salazarista. È stato giornalista, ha fondato il settimanale Expresso, ministro e leader del Psd dal 1996 al 1999 (sostituito nell’incarico dal futuro presidente della Commissione Ue Manuel Barroso) docente universitario di diritto. Ma Marcelo Rebelo Duarte Nuno de Sousa, questo il suo nome intero, è diventato un personaggio popolarissimo nel paese negli ultimi anni come commentatore politico in tv. Il più ascoltato e il più autorevole, «Il professore».





Arcanna Jones
00lunedì 25 gennaio 2016 10:42
Sembra che nelle nuove elezioni politiche in Europa si stia virando verso il centro destra, sarà dovuto più al fenomeno migranti o alla crisi in generale?

E in Italia?
Dai sondaggi il gioco di forze tra destre e sinistre sembra abbastanza bilanciato, anche per la presenza del M5s che fa da cuscinetto tra i due blocchi, ma si conserverà così fino alle prossime elezioni?
Robert - W la... foiga!
00mercoledì 27 gennaio 2016 14:20
Re:
Arcanna Jones, 25/01/2016 10:42:

Sembra che nelle nuove elezioni politiche in Europa si stia virando verso il centro destra, sarà dovuto più al fenomeno migranti o alla crisi in generale?

E in Italia?
Dai sondaggi il gioco di forze tra destre e sinistre sembra abbastanza bilanciato, anche per la presenza del M5s che fa da cuscinetto tra i due blocchi, ma si conserverà così fino alle prossime elezioni?

Dal 1986 a oggi la sinistra ha avuto la Presidenza della Repubblica per 20 anni con due presidenti eletti per due mandati ciascuno, quindi dal 2006 il centrodestra ha preso il sopravvento: qui trovate l'elenco di tutti i presidenti portoghesi. Notare che nelle elezioni presidenziali del 2006, 2011 e 2016 vinte dal centrodestra hanno tutte in comune un dettaglio non da poco: la sinistra alla guida del governo e del Parlamento; insomma, ai portoghesi piace tenere separati la Presidenza della Repubblica dal governo e dal Parlamento proprio per evitare la concentrazione del potere in mano ad un solo partito (in Italia invece il PD ha in mano il 90% degli enti locali e quasi tutti i magistrati, la maggioranza schiacciante del Parlamento e del Governo più la Presidenza della Repubblica che è in mano alla sinistra democristiana e postcomunista - cioè il PD prima della sua nascita formale - fin dal 28 maggio 1992 con l'insediamento di Oscar Luigi Scalfaro, uno dei padrini dell'Ulivo di Prodi - cioè l'antenato del PD - nato nel gennaio 1995).
Arcanna Jones
00mercoledì 27 gennaio 2016 19:32
Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 27/01/2016 14:20:

Notare che nelle elezioni presidenziali del 2006, 2011 e 2016 vinte dal centrodestra hanno tutte in comune un dettaglio non da poco: la sinistra alla guida del governo e del Parlamento; insomma, ai portoghesi piace tenere separati la Presidenza della Repubblica dal governo e dal Parlamento proprio per evitare la concentrazione del potere in mano ad un solo partito




Però bisogna vedere quali poteri ha il presidente della repubblica in Portogallo...
Robert - W la... foiga!
00mercoledì 27 gennaio 2016 21:35
Re: Re: Re:
Arcanna Jones, 27/01/2016 19:32:

Però bisogna vedere quali poteri ha il presidente della repubblica in Portogallo...

Nomina del Primo Ministro e dei ministri (se a lui non sta bene un ministro, il candidato a Primo Ministro se ne deve fare una ragione), notevole influenza politica (il Presidente uscente di centrodestra lo scorso autunno ha obbligato la coalizione di sinistra a firmare un atto notarile giuridicamente vincolante che impegna il Partito Socialista, la sinistra radicale e i comunisti a NON uscire dalla NATO, dall'Eurozona e dall'Unione Europea: questi tre partiti, pur avendo la maggioranza dei deputati, hanno dovuto firmare, pena la non-formazione del governo. La nomina del Primo Ministro e del governo, un monocolore del Partito Socialista - che è considerato dai politologi internazionali come "il più a sinistra di tutta Europa" tra i partiti iscritti al gruppo socialista nel Parlamento Europeo - sostenuto dalla sinistra radicale e dai comunisti tramite l'appoggio esterno, è avvenuta solo dopo la firma di quel documento), potere di veto e di cancellazione delle leggi (il neo-eletto Presidente di centrodestra ha detto che come suo primo atto cancellerà una legge appena fresca di stampa), potere di scioglimento del Parlamento per convocare nuove elezioni in caso di caduta del Governo (che viene dichiarato decaduto solo e soltanto se l'opposizione ottiene, tramite la mozione di sfiducia, la metà più uno dei seggi: con questo sistema quasi nessun governo italiano sarebbe caduto e i politologi internazionali considerano questa regola portoghese - insieme al vincolo di mandato che obbliga i deputati portoghesi a non tradire il proprio partito pena l'espulsione e la decadenza dal seggio - un vantaggio per la stabilità di governo... e infatti in Italia si preferisce NON mettere il vincolo di mandato proprio per avere instabilità permanente, ovvero "il mercato delle vacche" in cui i Renzi di turno che stanno al governo possono comprarsi i Verdini e le Gambaro - senatrice ex grillina passata con Verdini - di turno).

Di fatto il Presidente portoghese è una versione rafforzata dell'interventismo di Scalfaro (in funzione antiberlusconiana) e di Napolitano (si vedano le vicende del Governo Letta) in Italia con la differenza che in Portogallo c'è l'elezione diretta e quindi il Presidente portoghese è un attore politico ben presente nel dibattito politico: di fatto è il capo dell'opposizione (centrodestra in questo caso) quando al Governo ci sta un partito diverso (socialista in questo caso) dal proprio perchè il Presidente può bloccare le leggi che lui (cioè il suo partito) non gradisce, ma quando al Governo ci sta il suo partito (fino a sei mesi fa il centrodestra aveva sia la Presidenza che la maggioranza dei deputati e quindi il controllo del Governo) allora il potere vero sta nelle mani del Primo Ministro che determina la politica del Governo; quando il Primo Ministro e il Presidente sono di due partiti diversi, ovviamente il potere vero sta nel Primo Ministro che guida il Governo, ma il Presidente è in grado di bloccare il Primo Ministro e il Governo se costoro fanno qualcosa che lui non gradisce (ovviamente il buon senso - molto presente in Portogallo, ma non in Italia: si vedano gli scontri tra Scalfaro e Berlusconi nel 1994 oppure le idiozie di Napolitano durante il Governo Letta - induce il Presidente e il Primo Ministro a contrattare pacificamente il programma e le leggi, ma nella stragrande maggioranza dei casi il Presidente portoghese non rompe le balle più di tanto - altrimenti si paralizzerebbero le Istituzioni - al governo di segno opposto al proprio: in Italia invece Scalfaro, Ciampi e Napolitano hanno rotto le balle a Berlusconi per ogni minimo dettaglio e io temo che Mattarella farà la stessa cosa con i grillini in caso di loro vittoria alle prossime elezioni).

Facciamo un esempio usando i politici italiani per capire meglio: l'ex Presidente del Senato Marcello Pera (ex PSI-FI-PDL, 2001-2006) si presenta alle Elezioni contro Mattarella (PD) e vince, quindi si insedia al Quirinale. Renzi (PD) è l'attuale Premier che propone la nomina di Verdini (ALA) come Ministro degli Affari Regionali (la poltrona è vacante da un anno: questa non è una mia invenzione... infatti Mattarella ha chiesto la nomina di un esponente del PD, ma qui nel mio esempio io ci metto Verdini per semplificare). Per le regole della Costituzione portoghese che noi qui usiamo per questo esempio, Pera ha il potere di bloccare la nomina di Verdini: anche Mattarella nella Costituzione italiana vigente, ma di solito in Italia, tranne rari casi (si veda Scalfaro nel 1994 che impedì la nomina di Di Pietro a Ministro dell'Interno e invece impose a Berlusconi la nomina di Mastella a Ministro del Lavoro), il Quirinale non fa tante storie; con le regole portoghesi Pera può imporre o concordare con Verdini e Renzi il programma di governo (si veda l'esempio di prima dell'atto notarile). Poi, metti che Renzi presenta una legge sul "matrimonio gay" che (nel mio esempio) a Pera non piace: mentre Mattarella con l'attuale Costituzione italiana può rimandare la legge alle Camere per una nuova analisi che però poi obbliga il Quirinale a firmarla obbligatoriamente in caso di nuova approvazione, invece in Portogallo il Presidente può non solo bloccare una nuova legge... ma pure cancellare una legge precedente alla sua nomina e nessuno può dire BAU contro di lui (invece in Italia non c'è questo potere, ma solo un generico veto che produce solo un riesame: di fatto in Italia un veto produce la cancellazione della legge perchè i tempi del Parlamento sono talmente lenti che diventa impossibile o quasi riportare la legge al Quirinale; negli anni recenti solo la Legge Gasparri è riuscita a superare il veto che Ciampi aveva messo alla fine del 2003. Ciampi mise il veto per accontentare la sinistra, che voleva avere un trofeo da esibire in vista delle Elezioni Europee di maggio 2004 che videro il ritorno di Prodi alla guida del centrosinistra italiano, e Berlusconi modificò leggermente la legge, cercando di accontentare le pretese del Quirinale, per poi farla firmare a Ciampi). Capito?
pliskiss
00mercoledì 27 gennaio 2016 22:44
Robert! cazzo però questo è un Best Seller! P.d! [SM=x44473]
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