Prestazioni energetiche edifici: nuova norma UNI

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Etrusco
00giovedì 24 marzo 2011 13:27
News - RISPARMIO ENERGETICO

Prestazioni energetiche edifici: in arrivo una nuova norma UNI

Inchiesta pubblica su una norma per la determinazione del fabbisogno di energia

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24/03/2011 - L’UNI, Ente Nazionale di Unificazione, ha sottoposto a inchiesta pubblica preliminare un nuovo progetto di norma nazionale, per verificarne il concreto interesse degli operatori e l’impatto sul mercato.

 
L’inchiesta, che sarà aperta fino al 5 aprile 2011, riguarda una specifica tecnica da applicare al settore dei consumi energetici nell’edilizia dal titolo:

“Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2:
 
Determinazione del fabbisogno di energia primaria
e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria,
per la ventilazione e per l'illuminazione
in edifici non residenziali”.

 
Il documento intende fornire dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia (termica e primaria) utile a diversi usi e per diverse tipologie di ambiente.

La specifica tecnica si applicherà sia a sistemi di nuova progettazione, sia a sistemi ristrutturati o già esistenti:
- per il solo riscaldamento;
- misti o combinati per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria;
- per sola produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari;
- per i sistemi di sola ventilazione;
- per i sistemi di ventilazione combinati alla climatizzazione invernale;
- per i sistemi di illuminazione negli edifici non residenziali.
 
A livello europeo
- spiega l’UNI - esistono direttive e normative specificamente dedicate al contenimento dei consumi nell’edilizia oltre che alla certificazione energetica, a conferma di un interesse concreto - e già sufficientemente definito - per un ambito di sviluppo e di ricerca cruciale negli anni a venire.

Ricordiamo la recente Direttiva 2010/31/CE sull’efficienza energetica (cosiddetta EPBD), che stabilisce che i nuovi edifici, costruiti a partire dal 2020, dovranno essere “a energia quasi zero”.

In questo contesto, particolarmente articolato in Italia a causa di competenze non centralizzate - prosegue il comunicato UNI - , l’adeguamento e l’unificazione delle metodologie di calcolo dei fabbisogni energetici degli edifici sono aspetti di fondamentale importanza. La specifica tecnica che si vuole sviluppare affronta pertanto questi temi, con l’intento anche di predisporre un quadro nazionale più ampio e coerente con gli scenari europei.
 
L’inchiesta pubblica preliminare è un nuovo importante passaggio del processo normativo, volto a vagliare preventivamente le concrete esigenze del mercato in merito ai progetti che si vogliono avviare. Nasce dunque da esigenze di trasparenza ed efficienza, perché lo sviluppo di una norma - conclude l’UNI - deve aver luogo solo di fronte a un reale beneficio e individuando tutti i soggetti significativi degli interessi in gioco.

Fonte: Edil Portale 24 Marzo 2011 (riproduzione riservata)

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