Prima Casa

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Etrusco
00martedì 20 settembre 2011 14:14
Scure fiscale del 4°Governo Berlusconi
Sunia-Cgil (inquilini): «Il “massacro” già nel 2012»

Manovra, la scure sulla prima casa

Riduzione dei benefici fiscali per gli inquilini, tagli
sulle detrazioni per i mutui e per le ristrutturazioni


– La manovra con i tagli lineari alle detrazioni fiscali era stata già licenziata a luglio dal Parlamento. Prevedeva una riduzione del 5% dei benefici fiscali per i contribuenti nel 2013 e del 20% (in caso di una mancata riforma del fisco con legge-delega) nel 2014. Poi la lettera della Bce inviata al governo italiano l'8 agosto scorso, nella quale invitava l'esecutivo a inasprire i contenuti del decreto di correzione sui conti pubblici, ha finito per complicare il quadro. Anticipando di un anno le misure previste, in modo da ottenere il pareggio di bilancio nel 2013. E a rimetterci sembra essere soprattutto chi ha il «lusso» di una prima casa, data la forbice alle decine di detrazioni fiscali che riguardano gli immobili.

I CONTRATTI DI LOCAZIONE – Tagli ai benefici fiscali (del 5% nel 2012, del 20% nel 2013) per gli inquilini con redditi inferiori ai 30.987,43 euro lordi, come prevedeva il Testo unico imposte redditi del 1986. Fare dei calcoli è complicato, ma l'onere aggiuntivo per il contribuente può toccare i 300€ all'anno per i redditi poco sotto la soglia massima. I tagli imposti dalla manovra riguardano anche le detrazioni concesse ai genitori di studenti fuori sede in affitto, che potevano «scaricare» nella dichiarazione dei redditi il contratto di locazione dei figli: anche qui il 20% in meno nel 2013. Ma insieme agli inquilini piangono anche i proprietari. Nella selva di detrazioni c'era anche l'agevolazione fiscale per i titolari di immobili che concedevano l'uso dei propri locali con contratti concordati e calmierati: anche qui taglio netto del 5% da gennaio, del 20% nel 2013.

I MUTUI E LE RENDITE CATASTALI – Accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa è spesso l'unica strada possibile per diventare proprietari di un'abitazione. Per «allietare» l'onere al mutuatario lo Stato aveva previsto la detrazione degli interessi sulla prima casa corrisposti alle banche: quel tentativo di alleggerire il carico ai neo-possessori di prima casa verrà ridotto con le solite percentuali a partire già dal 2012. E verrà reintrodotta anche l'Irpef sulla prima casa nella misura del 5% della rendita catastale nel 2013 e del 20% nel 2014. [SM=x44465]

LE RISTRUTTURAZIONI – In termini di ristrutturazioni le aliquote previste dallo Stato erano due: il 36% di detrazione per i lavori e il recupero di alloggi; il 55% per le manutenzioni e il restauro di case vincolate. Anche qui la forbice del 20% nel 2013 (e del 5% da gennaio).

IL FONDO DI SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE – E il Sunia – il sindacato inquilini della Cgil – ha mosso il dito anche contro «il ventilato ulteriore taglio del fondo di sostegno alla locazione, che passerebbe dagli oltre 300 milioni di euro del 2000 a circa 9 milioni», dice Daniele Barbieri, segretario Sunia-Cgil. Si tratta di un fondo statale, le cui risorse vengono ripartite su base regionale ed elargite attraverso dei bandi comunali in sostegno a giovani famiglie e coppie alle prese con l'affitto. Un fondo la cui dotazione – con i pressanti vincoli di bilancio e un debito a oltre 1.900 miliardi di euro – si è ridotto progressivamente, mentre la domanda di sussidi cresce esponenzialmente.

Fonte: Corriere della Sera - Fabio Savelli
19 settembre 2011 23:28© RIPRODUZIONE RISERVATA
FerrariDaytona
00martedì 20 settembre 2011 14:38
Re: Scure fiscale del 4°Governo Berlusconi
Etrusco, 9/20/2011 2:14 PM:

Sunia-Cgil (inquilini): «Il “massacro” già nel 2012»

Manovra, la scure sulla prima casa

Riduzione dei benefici fiscali per gli inquilini, tagli
sulle detrazioni per i mutui e per le ristrutturazioni


– La manovra con i tagli lineari alle detrazioni fiscali era stata già licenziata a luglio dal Parlamento. Prevedeva una riduzione del 5% dei benefici fiscali per i contribuenti nel 2013 e del 20% (in caso di una mancata riforma del fisco con legge-delega) nel 2014. Poi la lettera della Bce inviata al governo italiano l'8 agosto scorso, nella quale invitava l'esecutivo a inasprire i contenuti del decreto di correzione sui conti pubblici, ha finito per complicare il quadro. Anticipando di un anno le misure previste, in modo da ottenere il pareggio di bilancio nel 2013. E a rimetterci sembra essere soprattutto chi ha il «lusso» di una prima casa, data la forbice alle decine di detrazioni fiscali che riguardano gli immobili.

I CONTRATTI DI LOCAZIONE – Tagli ai benefici fiscali (del 5% nel 2012, del 20% nel 2013) per gli inquilini con redditi inferiori ai 30.987,43 euro lordi, come prevedeva il Testo unico imposte redditi del 1986. Fare dei calcoli è complicato, ma l'onere aggiuntivo per il contribuente può toccare i 300€ all'anno per i redditi poco sotto la soglia massima. I tagli imposti dalla manovra riguardano anche le detrazioni concesse ai genitori di studenti fuori sede in affitto, che potevano «scaricare» nella dichiarazione dei redditi il contratto di locazione dei figli: anche qui il 20% in meno nel 2013. Ma insieme agli inquilini piangono anche i proprietari. Nella selva di detrazioni c'era anche l'agevolazione fiscale per i titolari di immobili che concedevano l'uso dei propri locali con contratti concordati e calmierati: anche qui taglio netto del 5% da gennaio, del 20% nel 2013.

I MUTUI E LE RENDITE CATASTALI – Accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa è spesso l'unica strada possibile per diventare proprietari di un'abitazione. Per «allietare» l'onere al mutuatario lo Stato aveva previsto la detrazione degli interessi sulla prima casa corrisposti alle banche: quel tentativo di alleggerire il carico ai neo-possessori di prima casa verrà ridotto con le solite percentuali a partire già dal 2012. E verrà reintrodotta anche l'Irpef sulla prima casa nella misura del 5% della rendita catastale nel 2013 e del 20% nel 2014. [SM=x44465]

LE RISTRUTTURAZIONI – In termini di ristrutturazioni le aliquote previste dallo Stato erano due: il 36% di detrazione per i lavori e il recupero di alloggi; il 55% per le manutenzioni e il restauro di case vincolate. Anche qui la forbice del 20% nel 2013 (e del 5% da gennaio).

IL FONDO DI SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE – E il Sunia – il sindacato inquilini della Cgil – ha mosso il dito anche contro «il ventilato ulteriore taglio del fondo di sostegno alla locazione, che passerebbe dagli oltre 300 milioni di euro del 2000 a circa 9 milioni», dice Daniele Barbieri, segretario Sunia-Cgil. Si tratta di un fondo statale, le cui risorse vengono ripartite su base regionale ed elargite attraverso dei bandi comunali in sostegno a giovani famiglie e coppie alle prese con l'affitto. Un fondo la cui dotazione – con i pressanti vincoli di bilancio e un debito a oltre 1.900 miliardi di euro – si è ridotto progressivamente, mentre la domanda di sussidi cresce esponenzialmente.

Fonte: Corriere della Sera - Fabio Savelli
19 settembre 2011 23:28© RIPRODUZIONE RISERVATA



L'irpef sulla prima casa è la più grande troiata mai fatta. E questo governo di ladri fottuti, a cui le case vengono regalate a "propria insaputa", sta facendo il resto.
La rimozione dei benefici per gli studenti fuori sede farà nuovamente crescere la domanda di "nero".


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