Report, la Rai taglia la tutela legale

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Arjuna
00martedì 8 settembre 2009 10:25
Report da quest’anno è priva della copertura legale della Rai: l’ufficio legale di Viale Mazzini non si occuperà più delle cause della trasmissione di Milena Gabanelli. Un tentativo ’subdolo’ di far tacere Report?

E’ Aldo Grasso a portare alla luce la questione, sebbene in maniera praticamente ‘incidentale’ in un articolo pubblicato sabato dal Corriere della Sera riguardante il futuro di RaiTre, ancora in attesa di conoscere il proprio direttore (sorte comune alla testata del Tg3).
Riflettendo sul futuro assetto della rete e sui possibili rapporti tra la dirigenza e il canale più vicino al centrosinistra (tanto che, in pieno stile lottizzatorio si attende la nomina del nuovo segretario del PD per avviare le procedura di nomina), Grasso fa ’scivolare’ una news che lascia davvero perplessi, per non dire altro.
“Chiunque dirigerà Raitre o il Tg3, al di là della propria professionalità, si porterà dietro l’equivoco di trattative segrete, di patteggiamenti occulti. Come se i meriti, il lavoro svolto, l’impegno siano le ultime cose che interessano ai vertici di Viale Mazzini. Non è un mistero che una trasmissione come quella di Milena Gabanelli sia a rischio. Non solo per compatibilità con la nuova dirigenza ma anche perché il dg Masi le ha tolto lo scudo dell’assistenza legale nonostante non abbia mai perso una causa (ogni autore dei servizi sarà responsabile in proprio di eventuali azioni legali, un sistema per togliere coraggio anche ai più coraggiosi)” scrive Grasso.
Premesso che raccogliere informazioni sul funzionamento dell’Ufficio Legale della Rai non è proprio facilissimo (da quanti elementi è composto, quali sono le trasmissioni tutelate, c’è differenza tra intrattenimento e informazione, etc etc), la notizia, così posta, fa capire che Report sia l’unico programma che da questo momento in poi non godrà più dell’appoggio della tutela aziendale.
Un fatto che se fosse esattamente in questi termini sarebbe senza dubbio grave: chiediamo ufficialmente un intervento del portavoce dell’Ufficio Legale della Rai, perché sia chiarita senza ombre questa inquietante ‘novità’.

Fonte
paperino73
00martedì 8 settembre 2009 10:31
Arjuna, 08/09/2009 10.25:

Un fatto che se fosse esattamente in questi termini sarebbe senza dubbio grave: chiediamo ufficialmente un intervento del portavoce dell’Ufficio Legale della Rai, perché sia chiarita senza ombre questa inquietante ‘novità’.




Credo proprio che sia il caso di approfondire questa cosa che sarebbe quantomeno "bizzarra" (personalmente mi sembra una cosa assurda visto che la RAI avrà un ufficio legale grandissimo. L'unica cosa potrebbe essere che, visto che Report si avvale di freelance, la RAI non copra le spese legali per i non dipendenti).
Aspettiamo sviluppi ...
Arjuna
00martedì 8 settembre 2009 15:33
Le mani su Raitre e i problemi della Gabanelli e di Report

Le mani su Raitre. Chi ce le metterà? La sinistra che vuole il governo, o la sinistra che vuole la sinistra? E in questo caso, quale sinistra? Prevarrà il buon senso, che sostiene la conferma del direttore Paolo Ruffini (è un interlocutore costante e competente, ha retto gli ascolti e drenato i costi) o uscirà qualche coniglio dal cappello del congresso del pd? E intanto una mail corre sulla rete: sosteniamo Milena Gabanelli. In che senso? Succede che la puntata di «Report» dedicata ai costi della «social card», titolo «Poveri noi», in onda il 5 aprile, sia risultata indigesta al ministro Tremonti. Parte un esposto all'Agcom (l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), contro il programma e la sua autrice: la trasmissione è frutto di idee preconcette, non è così che si fa servizio pubblico, serve una sanzione. L'Agcom archivia l'esposto. E la Rai? Dovrebbe essere contenta, la Rai, che un suo prodotto superi indenne le forche caudine dell'Autorità. Ma la Rai tace, neanche un comunicato. I rumors, tipici di questi periodi caldi che ne preannunciano altri più caldi ancora, dicono che sia stato un imput della direzione generale a fermare la notizia di agenzia che annunciava l'archiviazione. La stessa direzione generale che, ora, vorrebbe togliere la tutela legale a «Report». Il programma di inchieste, ormai storico, sempre scomodo, partì tanti anni fa in seconda serata; poi approdò alla prima letteralmente a furor di popolo. Di argomenti tosti, la trasmissione ne ha toccati tanti, e svariate sono state le cause scaturite dalle denunce di malefatte pubbliche e private: ebbene, «Report» non ne ha mai persa una. Magari gli spettatori hanno talvolta perso il sonno, o almeno la tranquillità: ma un conto è l'inquietudine, un conto la legge. E gli argomenti presi in esame sono talmente delicati, che una compiuta mancanza di tutela legale rischierebbe di condizionare le inchieste. Sembra che, oltre a «Report», le trasmissioni sgradite siano quelle della Dandini e di Fazio: barricaderi no, ma liberi sì. Di invitare chi vogliono, per esempio, anche chi critica il governo. Per non parlare di Lucia Annunziata, dalla quale Belusconi fuggì. Suvvia, come si fa? L'autunno sarà tosto, soprattutto dal punto di vista economico. Non si può «remare contro» gli sforzi della maggioranza, non si può informare liberamente; non si può fare Raitre. Le mani su Raitre.

Fonte

E' di fine agosto.
pasquale.60
00martedì 8 settembre 2009 15:56
Re: Le mani su Raitre e i problemi della Gabanelli e di Report, eccetera.
Arjuna, 08/09/2009 15.33:


Sembra che, oltre a «Report», le trasmissioni sgradite siano quelle della Dandini e di Fazio: barricaderi no, ma liberi sì. Di invitare chi vogliono, per esempio, anche chi critica il governo. Per non parlare di Lucia Annunziata, dalla quale Belusconi fuggì. Suvvia, come si fa? L'autunno sarà tosto, soprattutto dal punto di vista economico. Non si può «remare contro» gli sforzi della maggioranza, non si può informare liberamente; non si può fare Raitre. Le mani su Raitre.
Fonte

E' di fine agosto.



Dopodiché, gli spiriti liberi spegneranno la televisione e andranno sotto il balcone di palazzo Chigi a fare un sonoro pernacchio che durerà tutto il tempo che resta a questa sciagurata legislatura.


piperitapatty
00mercoledì 9 settembre 2009 18:26
Re:
paperino73, 08/09/2009 10.31:




Credo proprio che sia il caso di approfondire questa cosa che sarebbe quantomeno "bizzarra" (personalmente mi sembra una cosa assurda visto che la RAI avrà un ufficio legale grandissimo. L'unica cosa potrebbe essere che, visto che Report si avvale di freelance, la RAI non copra le spese legali per i non dipendenti).
Aspettiamo sviluppi ...



cosa che a quanto pare aveva fatto finora però [SM=x44473]
radcla
00mercoledì 9 settembre 2009 18:36
Re: Re:
piperitapatty, 09/09/2009 18.26:



cosa che a quanto pare aveva fatto finora però [SM=x44473]




cosa che, se allarghiamo gli orizzonti, è totalmente compatibile con quanto di altro sta accadendo nel campo della comunicazione.

Ed è proprio ciò, che spaventa di più le persone veramente liberali! [SM=x44465]
paperino73
00giovedì 10 settembre 2009 09:42
Re: Re:
piperitapatty, 09/09/2009 18.26:



cosa che a quanto pare aveva fatto finora però [SM=x44473]




http://www.primaonline.it/2009/09/08/73701/73701/

sembra che il problema sia proprio quello dell'inserimento nel contratto di freelance la clausola di tutela legale.

[SM=x44515]
pasquale.60
00giovedì 10 settembre 2009 18:55
pasquale.60
00giovedì 10 settembre 2009 19:00
il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
'sta questione della tutela legale del freelance mi sembra 'na scusa per chiudere Report. E sono curioso di vedere cosa s'inventeranno per chiudere Che tempo che fa di Fazio e Littizzetto, Blob, e per espropriare il Tg3 nazionale (quello regionale l'hanno normalizzato da tempo). Per fermare quest'attacco alle sole trasmissioni non servili di Raiset, bisogna andare il 19 settembre a Piazza del Popolo, per far capire che gli italiani non sono tutti pecoroni e tantomeno complici di un governo integralista e tribalista.
PrettyWoman@
00giovedì 10 settembre 2009 19:21
Che devo de dì? Bho!!!!
Che se deve de sperà che l'informazione de sinistra sia fatta da na sinistra che lo faccia perchè de sinistra come informazione e no de governo che sennò sarebbe faziosa....
Nc'è sto a capì più niente!!!

Ma non se doverebbe de sperà che chi fa l'informazione lo faccia pe' infommacce e no pe' piacce per culo (destra o sinistra poco importa, se te lo mettono.. te o pii).

Me restato n'te recchie un'intervento de uno de Vicenza e na cosa c'avrebbe de diglie...

Come disemo dale nostre parti.. se il gatto non selo.......

C'è magnemo ancha al conegio, che se ugualo!! (quasi)

(che se deve pure de salutà?)
PrettyWoman@
00giovedì 10 settembre 2009 19:29
Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 10/09/2009 19.00:

'sta questione della tutela legale del freelance mi sembra 'na scusa per chiudere Report. E sono curioso di vedere cosa s'inventeranno per chiudere Che tempo che fa di Fazio e Littizzetto, Blob, e per espropriare il Tg3 nazionale (quello regionale l'hanno normalizzato da tempo). Per fermare quest'attacco alle sole trasmissioni non servili di Raiset, bisogna andare il 19 settembre a Piazza del Popolo, per far capire che gli italiani non sono tutti pecoroni e tantomeno complici di un governo integralista e tribalista.




Ma che te ce vai a piazza Popolo er 19?
No perchè se sì e te metti un cartellaccio grosso pe' fatte riconosce, poterei magari famme avanti..

Poterei è...

(che se deve pure de salutà?)
piperitapatty
00giovedì 10 settembre 2009 23:07
Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 10/09/2009 19.00:

'sta questione della tutela legale del freelance mi sembra 'na scusa per chiudere Report. E sono curioso di vedere cosa s'inventeranno per chiudere Che tempo che fa di Fazio e Littizzetto, Blob, e per espropriare il Tg3 nazionale (quello regionale l'hanno normalizzato da tempo). Per fermare quest'attacco alle sole trasmissioni non servili di Raiset, bisogna andare il 19 settembre a Piazza del Popolo, per far capire che gli italiani non sono tutti pecoroni e tantomeno complici di un governo integralista e tribalista.



considerando che il trailer di videocracy non è passato sulle reti rai (di sicuro rai1 non so le altre) perchè contro il governo, immagino che possano bastare 35 secondi di littizzetto per condannare fazione.

sinceramente mi sono chiesta come report, con tutto il marcio che portato a galla, abbia fatto a resistere tutti questi anni (anche se la gabanelli lancia sempre un ci vediamo l'anno prossimo, speriamo)...e credo sia un pensiero abbastanza triste in un paese che si dipinge come democratico.
pasquale.60
00sabato 12 settembre 2009 15:18
Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
piperitapatty, 10/09/2009 23.07:



considerando che il trailer di videocracy non è passato sulle reti rai (di sicuro rai1 non so le altre) perchè contro il governo, immagino che possano bastare 35 secondi di littizzetto per condannare fazione.

sinceramente mi sono chiesta come report, con tutto il marcio che portato a galla, abbia fatto a resistere tutti questi anni (anche se la gabanelli lancia sempre un ci vediamo l'anno prossimo, speriamo)...e credo sia un pensiero abbastanza triste in un paese che si dipinge come democratico.



Ragazzi, attenzione!
Qui non rischia soltanto Report. Qui rischiano, tutte le trasmissioni di informazione e cultura di Rai Tre, finora difese dal direttore Ruffini (che rischia grosso pure lui): che tempo che fadi Fabio Fazio e Littizzetto ; Parla con me di Serena Dandini; il comico Bertolino, eccetera, senza contare il TG3 nazionale. Anche Santoro rischia, sul secondo canale. Ma soprattutto temo che ci siano assalti contro quello che considero il miglior giornalista televisivo e autore di inchieste su temi scottanti: Riccardo Jacona!!!
Avrei molte altre cose da dire, ma non voglio creare problemi a Ipercafone, che sicuramente è già all'attenzione dei normalizzatori.



pasquale.60
00lunedì 14 settembre 2009 15:35
Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 12/09/2009 15.18:



Ragazzi, attenzione!
Qui non rischia soltanto Report. Qui rischiano, tutte le trasmissioni di informazione e cultura di Rai Tre, finora difese dal direttore Ruffini (che rischia grosso pure lui): che tempo che fadi Fabio Fazio e Littizzetto ; Parla con me di Serena Dandini; il comico Bertolino, eccetera, senza contare il TG3 nazionale. Anche Santoro rischia, sul secondo canale. Ma soprattutto temo che ci siano assalti contro quello che considero il miglior giornalista televisivo e autore di inchieste su temi scottanti: Riccardo Jacona!!!
Avrei molte altre cose da dire, ma non voglio creare problemi a Ipercafone, che sicuramente è già all'attenzione dei normalizzatori.






E intanto, perché sia chiaro chi comanda, hanno annullato la puntata di domani martedì di Ballarò per far posto alla trasmissione del Sommo Bruno Vespa, superpagato collaboratore di RaiSet e intimo esaltatore del Berlusconi, il quale condurrà una indimenticabile trasmissione di Porta a Porta: Il Miracolo del Cavaliere in Abruzzo!

pasquale.60
00lunedì 14 settembre 2009 15:51
Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 14/09/2009 15.35:



E intanto, perché sia chiaro chi comanda, hanno annullato la puntata di domani martedì di Ballarò per far posto alla trasmissione del Sommo Bruno Vespa, superpagato collaboratore di RaiSet e intimo esaltatore del Berlusconi, il quale condurrà una indimenticabile trasmissione di Porta a Porta: Il Miracolo del Cavaliere in Abruzzo!




Un doveroso aggiornamento sulla situazione: riporto qui parte di un articolo apparso oggi, 14 settembre, sul Corsera on line.

"Santoro ricorda che la trasmissione non ha ancora una troupe operativa per fare le inchieste e il contratto del suo opinionista più importante è sub judice: «e noi accettiamo questo? E lo accetta il Consiglio? E il presidente di garanzia della Rai accetta questo che umilia la professionalità, che umilia la tv? Persone che non si sono mai occupate di tv in vita loro e che sono stati messi lì dal presidente del consiglio devono decidere della vita e della morte di operatori che da 20 anni costruiscono successi Rai, persone che hanno dato il sangue, che si sono occupate di mafia. E noi dobbiamo aspettare l'esito di un dibattito per sapere se Marco Travaglio ci sarà. Ma si sappia che parlare di lui è parlare di Annozero». Con Santoro c'è anche il consigliere d'amministrazione Nino Rizzo Nervo che spiega come non sia il Cda («Non è di sua competenza») a doversi occupare del contratto di collaboratori delle trasmissioni e che il direttore generale ha detto che riferirà di Travaglio al prossimo Cda. «È in atto in Rai, per volontà esterna, un'azione di terrorismo psicologico nei confronti di quelle diversità editoriali che ancora sopravvivono. Credo comunque che una forzatura su Travaglio alla fine non ci sarà e se ci fosse una forzatura sulla direzione di Raitre, allora la chiamata alla mobilitazione non sarebbe solo di Santoro». Per Rizzo Nervo, «il direttore generale sa cosa sarebbe successo se venerdì sera non avesse firmato i contratti per Bartolino e Dandini e anche i problemi nati con Fazio stanno per risolversi» e sulle nomine ricorda di avre votato senza problemi proposte in cui fosse una valenza professionale, come per Raisport e il Tg2. Per altre, visto che un cambio di vertice non comporta l'obbligo di cambiare tutto, sappiamo che il direttore generale ha il potere di fare proposte, ma sappia che devono essere coerenti e dimostrare che non nascono da intenzioni censorie, di soffocamento delle diversità editoriali, di normalizzazione della rete. Lo saprà? Voglio credere di sì, se no non ci sarebbe, da parte mia, solo una presa di posizione sdegnata«. Quanto a Floris e Ballarò, sia Rizzo Nervo sia Santoro sostengono che non si era in presenza di alcun evento straordinario, che solo potrebbe giustificare un cambiamento di palinsesto. »Evidentemente Vespa, specie in un caso come questo, non deve avere confronti (e se Ballarò poi lo battesse?). Vespa gestisce una forma di monopolio e sfugge a ogni confronto con la concorrenza di chi potrebbe fargliela«. E Rizzo Nervo aggiunge che "si è deciso che martedì sia una giornata di celebrazioni e allora anche una battuta di Crozza all'inizio di Ballarò può dare fastidio"

14 settembre 2009




Etrusco
00lunedì 14 settembre 2009 17:32
Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 12/09/2009 15.18:



Ragazzi, attenzione!
Qui non rischia soltanto Report. Qui rischiano, tutte le trasmissioni di informazione e cultura di Rai Tre, finora difese dal direttore Ruffini (che rischia grosso pure lui): che tempo che fadi Fabio Fazio e Littizzetto ; Parla con me di Serena Dandini; il comico Bertolino, eccetera, senza contare il TG3 nazionale. Anche Santoro rischia, sul secondo canale. Ma soprattutto temo che ci siano assalti contro quello che considero il miglior giornalista televisivo e autore di inchieste su temi scottanti: Riccardo Jacona!!!
Avrei molte altre cose da dire, ma non voglio creare problemi a Ipercafone, che sicuramente è già all'attenzione dei normalizzatori.





Finalmente trovo un grande estimatore di Riccardo Jacona! [SM=x44500]
[SM=x44450]

Se hai altre cose da dire non temere,
tanto in questa sezione abbiamo tre i moderatori e tutti berlusconiani o affini:
ammesso e non concesso che tu possa dire qualcosa di inopportuno,
saranno loro a fartelo notare [SM=x44461]


Arjuna
00lunedì 14 settembre 2009 17:50
Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 12/09/2009 15.18:



Avrei molte altre cose da dire, ma non voglio creare problemi a Ipercafone, che sicuramente è già all'attenzione dei normalizzatori.




Dici, dici, non contenerti. [SM=x44461]

Se si riportano fatti reali e documentati non penso proprio che nessuno possa obbiettare o far partire denunce. [SM=x44462]
Etrusco
00lunedì 14 settembre 2009 18:32
Re:
paperino73, 08/09/2009 10.31:


...CUT... L'unica cosa potrebbe essere che, visto che Report si avvale di freelance, la RAI non copra le spese legali per i non dipendenti).
...CUT...




Ormai è consuetudine un po' ovunque affidare servizi a freelance,
so per certo che anche a Panorama, Libero, Il Giornale ne fanno ampio uso,
ma non per questo son redazioni prive di tutela legale.
pasquale.60
00lunedì 14 settembre 2009 18:54
Re: Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
Arjuna, 14/09/2009 17.50:



Dici, dici, non contenerti. [SM=x44461]

Se si riportano fatti reali e documentati non penso proprio che nessuno possa obbiettare o far partire denunce. [SM=x44462]



Tu parli bene, Arjuna dal santo nome. Ma... hai presente quel marito che torna a casa prima del previsto e trova la moglie a letto con un tizio? Il marito è sbalordito, s'incazza e spara domande, ma la moglie gli dice allegramente: "Caaaro amore mio, non è quello che pensi, posso ahem... spiegarti tutto...".

Mi sono spiegato Arjuna? La linea di demarcazione tra vero e falso e tra commento lecito e illecito non è chiara come dovrebbe essere in un paese libero e democratico. Tu hai da una parte dei fatti che sembrano evidenti, ma sono semplicemente negati dall'interessato. E dall'altra parte si fabbricano documenti falsi per distruggere la vita di un uomo che ha osato fare commenti su fatti apparentemente reali e documentati.

In conclusione, quando il marito scopre che la moglie sta scopando con un tizio deve stare attento, perché la moglie potrebbe pure denunciarlo: "Sì lo denuncio perchè non mi crede e mi ha pure fatto domande imbarazzanti. Le cose, sia chiaro, non stanno come pensa lui. Io potrei spiegare tutto... ma... non mi va".







Etrusco
00lunedì 14 settembre 2009 19:37
Re: Re: Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
pasquale.60, 14/09/2009 18.54:



Tu parli bene, Arjuna dal santo nome. Ma... hai presente quel marito che torna a casa prima del previsto e trova la moglie a letto con un tizio? Il marito è sbalordito, s'incazza e spara domande, ma la moglie gli dice allegramente: "Caaaro amore mio, non è quello che pensi, posso ahem... spiegarti tutto...".

Mi sono spiegato Arjuna? La linea di demarcazione tra vero e falso e tra commento lecito e illecito non è chiara come dovrebbe essere in un paese libero e democratico. Tu hai da una parte dei fatti che sembrano evidenti, ma sono semplicemente negati dall'interessato. E dall'altra parte si fabbricano documenti falsi per distruggere la vita di un uomo che ha osato fare commenti su fatti apparentemente reali e documentati.

In conclusione, quando il marito scopre che la moglie sta scopando con un tizio deve stare attento, perché la moglie potrebbe pure denunciarlo: "Sì lo denuncio perchè non mi crede e mi ha pure fatto domande imbarazzanti. Le cose, sia chiaro, non stanno come pensa lui. Io potrei spiegare tutto... ma... non mi va".





ma guarda un po' che strano,
sembra il trattamento riservato a Di Pietro, Veronica Lario, al Direttore di Avvenire Boffo, Fini, D'Alema e chissà ora che non pensino anche alla Gabanelli e Travaglio [SM=x44466]

[SM=x44465]
PrettyWoman@
00lunedì 14 settembre 2009 19:41
Pasqualeeeeeeeeee!!!!

Me sovviene el teatrino der Principe: "e che mi chiamo Pasquale io???!!!!

E daje co' sto 19 a piazza Popolo...
Và che ce stò pur'io, nu te scordà er cartello che sennò come t'arriconosco?

Però quotatte da solo..... un' se fà, pasquà, un' se fà...
Vabbè ne parlammo er 19!
speranno che granscassaminkia lo sii solo 'ntel forum!!!

(che se deve pure de salutà?)
piperitapatty
00martedì 15 settembre 2009 09:25
Re: Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
Etrusco, 14/09/2009 17.32:



Finalmente trovo un grande estimatore di Riccardo Jacona! [SM=x44500]
[SM=x44450]

Se hai altre cose da dire non temere,
tanto in questa sezione abbiamo tre i moderatori e tutti berlusconiani o affini:
ammesso e non concesso che tu possa dire qualcosa di inopportuno,
saranno loro a fartelo notare [SM=x44461]






in compenso ci sono un supermoderatore e una viceadmin notoriamente comunisti [SM=x44461]
piperitapatty
00martedì 15 settembre 2009 09:29
attenzione volevo farvi sintonizzare tutti su rai1 questa sera.

l'inizio di ballarò è stato rimandato a causa di un evento imprescindibile che meritava la prima serata. vi chiederete...
uno speciale sulla caduta del muro di berlino? NO
uno speciale sul primo "anniversario" della crisi per vedere a che punto siamo? NO

portapporta di brunovespa ci trasmetterà in diretta...LA CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLE PRIME CASE IN ABRUZZO
[SM=x44520]
[SM=x44520]

ora mi aspetto che silvio consegni le chiavi a petto nudo, per assicurare il popolo italiano sulla virile e sana costituzione del nostro duce [SM=x44474] premier volevo dire premier.

sinceramente citando piterpank dico machissenestraincula, ancora un po' e pure goebbles sembrerà uno scolaretto alle prime armi [SM=x44465] [SM=x44465] [SM=x44465]
Etrusco
00martedì 15 settembre 2009 10:05
Re: Re: Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
piperitapatty, 15/09/2009 9.25:




in compenso ci sono un supermoderatore e una viceadmin notoriamente comunisti [SM=x44461]




è un'etichetta che non mi si appropria.
Forse ti son sfuggite le mie critiche verso Cossutta, Bertinotti, ma anche verso D'Alema.
E non cadere nel luogo comune che chiunque critichi Silvio debba essere necessariamente cumunista. [SM=x44452]
piperitapatty
00martedì 15 settembre 2009 10:33
Re: Re: Re: Re: Re: il 19 settembre a roma a Piazza del Popolo
Etrusco, 15/09/2009 10.05:




è un'etichetta che non mi si appropria.
Forse ti son sfuggite le mie critiche verso Cossutta, Bertinotti, ma anche verso D'Alema.
E non cadere nel luogo comune che chiunque critichi Silvio debba essere necessariamente cumunista. [SM=x44452]



come ben sai è ovvio che sto scherzando, visto che è un'etichetta che hanno affibiato anche a me (e che mi sono autoaffibiata).
mi pareva poco corretto definire i nostri moderatori berlusconiani e affini, seppur scherzosamente, visto che mai si sono rivelati particolarmente di parte. lo risottolineo, lo siamo più io e te [SM=x44461]
Arjuna
00mercoledì 16 settembre 2009 14:50
Gabanelli: "Report in onda anche senza copertura legale"

La conduttrice: «Siamo pronti
a rischiare anche in proprio»
«Spero che l’intenzione di togliere la tutela legale a quelli che lavorano sul programma, quindi a tutti i miei collaboratori, rientri, perchè è difficile andare in autostrada con la bicicletta». E' quanto afferma Milena Gabanelli, conduttrice di Report, in un’intervista su Corriere tv. «La trasmissione non salterà - replica la conduttrice - noi andiamo in onda comunque, siamo anche pronti a rischiarla in proprio».

«Da parte del servizio pubblico, inserire nel palinsesto in prima serata un programma d’inchiesta e non tutelare gli autori dicendo loro che se si apre un contenzioso "sono fatti vostri", mi sembra crudele e ingiusto, non ne vedo il senso».

Ritiene poi che siano situazioni «molto diverse - commentando il caso di Report, quello di Ballarò e quello di Boffo - se è da leggere sotto la faccia di un’unica medaglia lo interpreti chi studia questi fenomeni, io posso limitatamente parlare per quel che mi compete e conosco bene e quindi so cosa dico». Il clima in questi giorni è particolarmente pesante fa notare il giornalista del Corriere, «lo è sempre - ribadisce la Gabanelli - quando sono costretta a frequentare i corridoi ho sempre l’impressione che non si possa fare niente, ed è il motivo per il quale che io frequento soltanto la mia redazione di via Teulada, lavoro e alla fine vado in onda».

Fonte
piperitapatty
00martedì 29 settembre 2009 09:37
Luigi Ferrarella, sulle pagine di questo giornale, ha sollevato un problema che condivido e mi tocca da vicino: la pressione politica (che in Italia è particolarmente anomala) sul condizionamento della libertà d’informazione forse non è l’aspetto più importante, anche se ciclicamente emerge quando coinvolge personaggi noti. Per questo facciamo grandi battaglie di principio e ignoriamo gli aspetti «pratici». Premesso che chiunque si senta diffamato ha il diritto di querelare, che chi non fa bene il proprio mestiere deve pagare, parliamo ora di chi lavora con coscienza. Alla sottoscritta era stata manifestata l'intenzione di togliere la tutela legale.

La direzione della terza rete ha fatto una battaglia affinché questa intenzione rientrasse, motivata dal dovere del servizio pubblico di esercitare il giornalismo d’inchiesta assumendosene rischi e responsabilità. Nell’incertezza sul come sarebbe andata a finire ho cercato un’assicurazione che coprisse le spese legali e l’eventuale danno in caso di soccombenza dovuta a fatti non dolosi. Intanto sul mercato italiano, di fatto, nessun operatore stipula polizze del genere, mentre su quello internazionale questa prassi è più diffusa. Bene, dopo aver compilato un questionario con l’elenco del numero di cause, l’ammontare dei danni richiesti e l’esito delle sentenze, una compagnia americana e una inglese, tenendo conto del comportamento giudicato fino a questo momento virtuoso, si sono dichiarate disponibili ad assicurare l’eventuale danno, ma non le spese legali. Sembra assurdo, ma il danno è un rischio che si può correre, mentre le spese legali in Italia sono una certezza: le cause possono durare fino a 10 anni e chiunque, impunemente, ti può trascinare in tribunale a prescindere dalla reale esistenza del fatto diffamatorio.

A chi ha il portafogli gonfio conviene chiedere risarcimenti miliardari in sede civile, perché tutto quello che rischia è il pagamento delle spese dell’avvocato. L’editore invece deve accantonare nel fondo rischi una percentuale dei danni richiesti per tutta la durata del procedimento e anticipare le spese ad una montagna di avvocati. Solo un editore molto solido può permettersi di resistere. Quattro anni fa mi sono stati chiesti 130 milioni di euro di risarcimento per un fatto inesistente, e la sentenza è ancora di là da venire. Se alle mie spalle invece della Rai ci fosse stata un’emittente più piccola avrebbe dovuto dichiarare lo stato di crisi. Visto che ad oggi le cause pendenti sulla mia testa sono una trentina, è facile capire che alla fine una pressione del genere può essere ben più potente di quella dei politici, e diventare fisicamente insostenibile. Questo avviene perché non esiste uno strumento di tutela. L’art. 96 del codice di procedura civile punisce l’autore delle lite temeraria, ma in che modo? Con una sanzione blanda, quasi mai applicata, che si fonda su una valutazione tecnica «paghi questa multa perché hai disturbato il giudice per un fatto inesistente». Nel diritto anglosassone invece la valutazione è «sociale», e il giudice ha il potere di condannare al pagamento di danni puntivi «chiedi 10 milioni di risarcimento per niente? Rischi di doverne pagare 20». La sanzione è parametrata sul valore della libertà di stampa, che viene limitata da un comportamento intimidatorio. La condanna pertanto deve essere esemplare. Ecco, copiamo tante cose dall’America, potremmo importare questa norma. Sarebbe il primo passo verso una libertà tutelata prima di tutto dal diritto. Al tiranno di turno puoi rispondere con uno strumento politico, quale la protesta, la manifestazione, ma se sei seppellito dalle cause, anche se infondate, alla fine soccombi.

da corriere.it

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la cosa abominevole è che si usa la querela non per l'effettivo risarcimento dei danni, ma per zittire ed indebolire. e non venitemi a dire che non è vero, perchè con questi presupposti la denuncia diventa un'arma affilatissima.
senza contare che la norma che prevede un impatto "sociale" delle cause inutili andrebbe bene per tutto quest'italico paese dall'avvocato molto facile.
sarebbe anche carino togliere la prescrizione nel momento in cui inizia il processo (come accade in usa) così si eviterebbero i processi che durano decenni
Arjuna
00lunedì 5 ottobre 2009 12:14
La Gabanelli: «Abbiamo la tutela legale»
Sarà presente alla manifestazione per la libertà di stampa: In itaila giornalisti asserviti.
L'annuncio della conduttrice: la Rai farà fronte alle eventuali cause contro Report ancora per questa serie.

ROMA - «La tutela legale della Rai per Report? L'abbiamo rispuntata la scorsa settimana. Almeno per questa serie. Si naviga un po' a vista, capisce?». Lo ha detto Milena Gabanelli intervenendo a Radio 24 per discutere della manifestazione sulla libertà di stampa prevista domani. Manifestazione alla quale Gabanelli ha aderito.

LE PRESSIONI DEI POLITICI - «Tutti i politici di tutti i Paesi - ha detto la Gabanelli - esercitano le loro pressioni sui giornalisti per indirizzare, condizionare, limitare. A vari livelli. Ma dipende dagli interlocutori che trovi. In Italia si trovano interlocutori particolarmente asserviti e questo fatto produce certi risultati. Il problema, più che nella politica, sta in realtà nella qualità dei giornalisti, dei direttori spesso scelti dalla politica. Poi c`è un problema normativo: nel momento in cui chicchessia si sente autorizzato a trascinarti in tribunale anche in assenza del fatto diffamatorio ma solo per intimidire e ti fa cause per centinaia di migliaia di euro, alla fine diventa tutto troppo oneroso. Puoi essere governato da un principe svedese ma se ti trovi cento cause, devi accantonare un sacco di soldi nel fondo rischi per numerosi anni, e rischi di chiudere. L'anomalia più pesante sta lì».

LE MELE MARCE - Gabanelli poi ha risposto alla questione degli editori puri e del servizio pubblico: «Non dovrebbe esserci nulla di più puro del servizio pubblico, eppure in Italia cosa c'è di più contaminato del servizio pubblico? Siamo in un Paese complesso nella struttura e sempre più degenerato. Andare a cercare a monte l'editore puro è sempre più complicato, mentre la professione di giornalista è una professione che scegli. Quando faccio stage nelle scuole di giornalismo vedo giovani animati da passione civile. Perché poi si degenera? Perché metti una mela marcia nel cestino, la lasci lì e nel tempo»

Fonte

paperino73
00martedì 6 ottobre 2009 09:43
Re:
piperitapatty, 29/09/2009 9.37:

la cosa abominevole è che si usa la querela non per l'effettivo risarcimento dei danni, ma per zittire ed indebolire. e non venitemi a dire che non è vero, perchè con questi presupposti la denuncia diventa un'arma affilatissima.
senza contare che la norma che prevede un impatto "sociale" delle cause inutili andrebbe bene per tutto quest'italico paese dall'avvocato molto facile.
sarebbe anche carino togliere la prescrizione nel momento in cui inizia il processo (come accade in usa) così si eviterebbero i processi che durano decenni



Il problema a mio avviso è molto più complesso, perchè non attiene (solamente) alla libertà di stampa, ma al degrado della giustizia: se in un tempo legittimo si arrivasse ad una sentenza, e magari le spese legali venissero "appesantite", di certo crollerebbe il numero delle "querele preventive".

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il tobas
00martedì 6 ottobre 2009 12:06
Re: Re:
paperino73, 06/10/2009 9.43:



Il problema a mio avviso è molto più complesso, perchè non attiene (solamente) alla libertà di stampa, ma al degrado della giustizia: se in un tempo legittimo si arrivasse ad una sentenza, e magari le spese legali venissero "appesantite", di certo crollerebbe il numero delle "querele preventive".

[SM=x44515]




E pure se ci fosse la possibilità di controquerelare alcuni querelanti.....
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