Democrazia, libertà, cultura, donne...
Democrazia, libertà, donne, cultura
Arabia Saudita-Iran, due Islam a confronto
Un regime sunnita e uno sciita, entrambi definiti «non liberi» da organizzazioni non governative come Freedom House e da associazioni come Amnesty International e Human Rights Watch. Due Paesi con storie diverse: quella del Regno saudita lunga 83 anni, quella dell’Iran passata anche per la monarchia costituzionale. La differenza più grande? Forse è la presenza in Iran di una società civile attiva e forte, che l’Arabia Saudita non possiede.
Democrazia: Arabia Saudita
L’ultimo rapporto di Freedom House sulla democrazia conta l’Arabia tra i 12 Paesi peggiori al mondo per i diritti civili e politici. È una monarchia assoluta dove si applica la sharia (la legge islamica). Non c’è Carta costituzionale: il Corano e la Sunna (la tradizione del Profeta Maometto) sono la Costituzione. Il governo è nominato dal re, vietati i partiti politici, il dissenso è criminalizzato. Ogni 4 anni, il re nomina il Majlis al Shura, un parlamentino consultivo di 150 membri. L’unico caso di voto popolare è quello per i consigli municipali. Alle ultime elezioni, l’affluenza era irrisoria: 700 mila su 30 milioni.
Code ai seggi in Arabia Saudita (Ansa)
Democrazia: Iran
Freedom House indica l’Iran tra i «Paesi non liberi», un gradino sopra l’Arabia Saudita. Ci sono un presidente e un Parlamento, ma la Guida suprema è in cima alla piramide del potere politico e religioso. È comandante delle forze armate, dirige la politica estera, nomina il capo della magistratura, della tv di Stato, la metà dei membri del Consiglio dei Guardiani (gli altri sei li nomina il capo della magistratura). Il Consiglio ha potere di veto sui candidati alle elezioni. Solo ai partiti fedeli all’ideologia della Repubblica Islamica è permesso operare. Nella Costituzione, basata su quella del 1907, è stato inserito il principio di preminenza della sharia
Una manifestazione a favore del Governo a Teheran (Ap)