Dopo l'idraulico polacco, arriva l'avvocato estone
Arriva passaporto Ue per lavorare ovunque
Bruxelles lancia riconoscimento automatico qualifiche nei 27
19 dicembre, 19:11
BRUXELLES - La popolazione invecchia, il lavoro si sposta altrove e nel 2020 serviranno 16 milioni di professionisti disposti a trasferirsi in altri Stati Ue che dovranno riconoscere le loro qualifiche: per rendere piu' facile seguire le necessita' del mercato Bruxelles lancia il 'tesserino' europeo che certifichera' le qualifiche professionali per poter continuare ad esercitare qualunque professione in qualunque paese dell'Unione europea.
Per il Commissario europeo per il mercato interno, il francese Michel Barnier, rivedere la Direttiva sulle qualifiche professionali e' doveroso in questo momento in cui aumenta la richiesta di personale altamente qualificato: ''Per coloro che dispongono delle necessarie qualifiche sara' piu' facile trasferirsi dove si prospettano offerte di lavoro, e l'idea di una tessera professionale europea, sotto forma di certificato elettronico, consentira' di semplificare e accelerare le procedure di riconoscimento per i professionisti disposti a trasferirsi per lavoro''.
La proposta prevede inoltre l'aggiornamento dei requisiti minimi di formazione per medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetriche, veterinari e architetti (ad esempio, il requisito minimo di ammissione alla formazione per infermieri e ostetrici passa da 10 a 12 anni di formazione scolastica generale) e l'introduzione di un quadro di formazione e di verifiche professionali comuni.
ANSA
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In particolare sottolineo questi due punti della
Risoluzione del Parlamento Europeo
38. sottolinea il
numero considerevole di professioni regolamentate nell'Unione europea e invita gli Stati membri a riconsiderare la fondatezza della classificazione di talune professioni, al fine di accertare se i titoli e le professioni corrispondono alle medesime competenze e qualifiche nei vari Stati membri, tenendo presente che la riduzione del numero totale di professioni regolamentate nell'UE potrebbe facilitare la mobilità; rileva che tale classificazione può essere giustificata per motivi di tutela dei consumatori, in particolare per quanto riguarda le professioni sanitarie, legali e tecniche;
39. sostiene che il modo più efficace per consentire la libera circolazione dei professionisti sarebbe di
ridurre il numero di professioni regolamentate nell'Unione europea; invita la Commissione a includere nella direttiva rivista un meccanismo attraverso il quale gli Stati membri possano
verificare le proprie disposizioni regolamentari, eccettuate quelle relative alle professioni sanitarie, e
rimuoverle qualora non fossero proporzionate.
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Quando cercheranno di adeguarsi mi aspetto un altro squittire di sorci a difesa delle loro tane.