Binari occupati dai manifestanti a Bellizzi: bloccate le ferrovie
Impossibili i collegamenti fra Nord, Centro e Sud
La protesta spacca l'Italia
Sedici mila i passeggeri coinvolti, disagi nelle stazioni
La protesta continua: in piazza anche donne e bambini
ROMA - I rifiuti paralizzano l'Italia. Una giornata da dimenticare per pendolari e vacanzieri, travolti dal blocco dei trasporti seguìto alla protesta messa in scena da centinaia di persone a Bellizzi, in provincia di Salerno, dove i manifestanti hanno occupato i binari della ferrovia di Montecorvino contro la riapertura della discarica di Parapoti. Impossibile, dal Nord e dal Centro, raggiungere il Sud, e viceversa.
A nulla è valso il tentativo di mediazione, durato oltre un'ora, del questore di Salerno. I disagi hanno coinvolto circa 16 mila passeggeri e Trenitalia ha deciso di non far partire i treni da Reggio Calabria verso Battipaglia e da Napoli verso Sud, invitando la gente a non mettersi in viaggio. Problemi anche sulle autostrade, dove si sono riversati quanti hanno deciso, appresa la notizia del blocco, di spostarsi in auto. E il presidio continua.
Passeggeri bloccati ed infuriati anche a Roma, nelle tre stazioni di Termini, Tiburtina e Ostiense: i convogli in partenza dalle città a nord di Roma e diretti a Sud sulla dorsale tirrenica, infatti, sono stati fermati nella Capitale. Dove i disagi sono stati enormi: tante le persone in viaggio da molte ore, con informazioni non sempre puntuali, e soccorse solo alle 5 di stamani, quando operatori comunali e volontari hanno portato generi di conforto alle migliaia di passeggeri dei treni diretti al Sud e di passaggio a Roma, ma anche a quelli rimasti bloccati a Napoli e poi fatti ritornare a Roma. Molte le proteste, con momenti di tensione. Ad alcuni passeggeri, bloccati durante la notte, Trenitalia ha fornito delle stanze d'albergo.
La macchina dei soccorsi ha prestato aiuto a chi è stato suo malgrado costretto a sostare ore ed ore nelle stazioni ferroviarie, a chi ha dovuto trovare una soluzione alternativa e a chi, per motivi urgenti, doveva proseguire il viaggio. Così è stata attivata una nave veloce delle Ferrovie che ha coperto il tratto Salerno-Gioia Tauro-Messina, mentre diversi pullman sono stati impiegati per portare da Roma a Salerno quanti dovevano, dal Nord, raggiungere la Sicilia.
Requisiti anche numerosi taxi, con i quali circa 10 mila persone sono state accompagnate quasi a destinazione.
Intanto con il passare delle ore aumenta il numero dei manifestanti che presidiano la stazione ferroviaria di Montecorvino Rovella. In piazza stanno scendendo anche donne e bambini, mentre i rappresentanti dei diversi comitati che animano la protesta si organizzano per affrontare la notte lungo i binari. I manifestanti ribadiscono l'intenzione di non togliere il presidio e di non sbloccare la rete ferroviaria sino alla mattina di lunedì, quando una delegazione sarà ricevuta a Napoli dal prefetto, Corrado Catenacci. Davanti alla stazione alcuni manifestanti, attraverso un apparecchio televisivo, stanno mostrando le immagini della contestata discarica di Parapoti, e fanno sapere di essere disposti a togliere il presidio, prima di lunedì, solo in presenza di un fax che comunichi la definitiva chiusura dell'impianto.
da:
La Repubblica