Il fido Emilio Fede attacca Rockpolitik: Operazione mediatica contro Berlusconi
Venerdì, 21 ottobre
"Il programma di Celentano - ha detto Emilio Fede durante l'edizione di stasera del Tg4 - ha fatto ascolti. Ma delude il protagonismo sfacciato e ingiurioso di alcune persone ospiti, ed eccone uno - ha aggiunto indicando un'immagine di Michele Santoro - che ha utilizzato la televisione pubblica, quindi la Rai, per la solita, ridicola, pioggia di insulti contro Berlusconi. Michele Santoro, detto 'michelino' è in testa a questi personaggi". "Dopo aver assisitito al programma - ha continuato Fede - gran parte dell'opinione pubblica è rimasta delusa. Celentano resta Celentano anche se sempre più distante da quel molleggiato della via Gluck che ha regalato a tutti momenti di suggestione e simpatia. Non è dunque riferito a lui questa riflessione. Il 'molleggiato' va per la sua strada, il pubblico deciderà se premiarlo e fino a che punto".
"Malinconia e delusione invece - ha proseguito - per quanto riguarda alcuni passaggi del programma e alcuni ospiti. Michele Santoro, innanzitutto, uomo che ha deciso di tradire più volte: era prima lautamente stipendiato in Rai, dove ha fatto una serie di programmi, per anni ci ha riempito di problemi contro Berlusconi e contro la maggioranza, poi ha lasciato la Rai, perché voleva guadagnare di più con lo stipendio di Mediaset e di Berlusconi poi però ha lasciato di nuovo Berlusconi. Poi ha lasciato la Rai, Mediaset e Berlusconi per andare al Parlamento europeo, decidendo di tradire chi lo aveva eletto per prendere in mano un microfono con il quale riversare molte imbecillità sul governo, sulla maggioranza, su Berlusconi. Ma quella che voleva essere un'operazione mediatica contro il Cavaliere si è risolta in un boomerang che la gente non ha gradito".
Il "centrosinistra - ha commentato - ha esultato per la libertà. Ma se la libertà è uguale a insulto, per carità, io dico fermate il mondo dell'informazione: voglio scendere". Concludendo il telegiornale, a proposito di Santoro Fede ha infine detto: "ho la speranza che mi quereli".