@ndre@!!, 30/11/2007 19.49:
Lo farò.
Dopo Londra tre anni fa è la mia seconda trasferta europea "da solo" (ho visto anche le tre finali europee a Parigi, Birmingham e Montecarlo, e per questo non finirò mai di ringraziare mio padre!! ).
PS : si c' è il gemmellaggio tra gli Irriducibili e gli Ultras Sur di Madrid...ogni tanto si vedono sventolare bandiere della Lazio nella curva del Real.
Ti invidio, hai assistito a momenti che hanno fatto la storia della Lazio, anche se a Parigi un super Ronaldo ci castigò, ma le altre due finali sono state trionfi che solo la Lazio è riuscita a portare a Roma.
Purtroppo io in quegli anni ero più impegnato a cambiare pannolini e preparare biberon, e ho festeggiato solo girovagando con sciarpa e bandiera nei soliti posti (p.zza del popolo, piazza venezia, fontana di trevi e luoghi simili).
Ho comunque assistito a tanti altri momenti di storia della Lazio, alcuni esaltanti come il primo scudetto, un Lazio-Foggia con uno stadio Olimpico che tuttora detiene il record di presenze e non sarà mai più battuto perché la capienza è oggi ridotta.
Avevo solo 12 anni, ma vedere Chinaglia calciare un rigore decisivo davanti a 90.000 tifosi impazziti per la gioia di vedere il primo VERO scudetto a Roma è stata un'emozione grandiosa.
Poi gli spareggi di Napoli, la Lazio del -9 di Fascetti. Anche quelle due domeniche a Napoli furono particolari assai.
La prima triste, perdemmo contro il Taranto, per arrivare a napoli (200 km di autostrada) impiegammo più di sei ore perché c'erano lavori in corso sull'autostrada e comunque 30.000 laziali che partivano da roma verso napoli, intasando completamente l'autostrada. Poi, arrivati a napoli, entrato dentro lo stadio, arrivarono gli ultras del napoli (che aveva appena vinto lo scudetto con Maradona) che incediarono i pullman laziali e non ti dico i casini per tornare a Roma.
la domenica successiva, invece, sfida decisiva con il Campobasso (vi prego, non mettetevi a ridere, all'epoca quella era la situazione in casa Lazio), viaggio abastanza tranquillo, pullman non attaccati da nessuno, e un magico Fabio Poli che a circa metà secondo tempo fece il gol che ci permise di non retrocedere in C.
Poi ho anche girato quasi tutti gli stadi d'italia per seguire la Lazio, da quelli più prestigiosi (s.siro, il vecchio comunale di torino, san Paolo, firenze) a quelli quasi sconosciuti come rimini, terni, pisa, pescara, ecc ...
Sempre grandi emozioni, spesso si tornava sconfitti sul campo, ma sugli spalti ci facevamo sentire eccome!
Certo erano Lazio molto diverse da quelle galattiche di Cragnotti, ma ogni evento va considerato nel contesto in cui al momento si vive.
Salvarsi da un meno nove in serie B, in quel momento ha forse portato più gioia dello scudetto del 2000.
Idem lo scudetto del '74, ma chi mai se lo sarebbe aspettato?
Eppure quella banda di matti, capeggiati da Chinaglia e Wilson (che ho visto al funerale di Gabbo) ha fatto meravigliare l'intera Italia.
Poi, dopo molti anni sono arrivati i trionfi dell'era Cragnotti, ma personalmente, per quanto ne abbia gioito alla grande, li ho sempre sentiti come imprese grandi ma quasi obbligate.
Erano anni in cui eravamo pieni di campioni, risparmio de elencarli, ma con quegli uomini in squadra vincere tutto era il minimo, ed infatti in quegli anni abbiamo praticamente vinto tutto. C'è mancata solo Champions, per via di una serata maledetta a valencia, dove, tra squalificati e infortunati, non abbiamo potuto schierare una difesa degna di questo nome.
Ma la ruota gira ... è già qualche anno che non gira nel modo giusto, è possibile che presto torni a farlo