"Macché toro, Chavez è gay"
In Colombia deridono Naomi e Hugo
Le parole della Campbell che definiscono Hugo Chavez "un toro", hanno scatenato un putiferio. E così uno dei più autorevoli commentatori del quotidiano colombiano, El Tiempo di Bogotà, commenta la love story più discussa del momento, rilanciando una tesi emersa in Spagna, secondo cui il leader venezuelano non può essere il rubacuori audace perché
sarebbe gay. Non solo: Chavez ha anche dichiarato di
masticare coca tutte le mattine.
D'Artagnan, questo il nome con cui Roberto Posada Garcia-Pena firma i suoi commenti assicura che l'omosessualità, o almeno la bisessualità di Chavez, ''non è una barzelletta da parrucchiere o frutto di critiche di avversari politici'', bensì dell'opinione di Luis Maria Anson, membro della Real Accademia spagnola.
D'Artagnan sottolinea che prima sul quotidiano conservatore ABC, poi in La Razon, Anson si è fatto eco ''di quello che molti omosessuali seri sostengono in Internet riguardo al 'caudillo' venezuelano. Assicurano che è gay, anche se questo non è diventato di dominio pubblico''.
''E sarebbe bene - ha sostenuto - che Chavez dedicasse qualche minuto dei suoi logorroici discorsi a chiarire quello che molta gente assicura nel suo paese''. Ma D'Artagnan ricorda che il leader venezuelano in almeno una occasione ha avuto modo di rispondere ai suoi critici. ''Sono sufficientemente macho - ha assicurato - e adesso mancava solo che mi accusassero di essere omosessuale''. E poi l'opinionista affonda: ''Can che abbaia non morde, e sara' per qualche ragione che le male lingue sostengono che quando era sposato con Maira Isabel, ebbe una relazione amorosa con Diosdado Cabello, attuale governatore dello Stato di Miranda e di cui lo stesso Chavez disse una volta in tv che aveva occhi bellissimi''.
Un dubbio che nemmeno la Venere Nera è riuscita a dileguare. Lei urla ai quattro venti che Chavez è un toro, ma i media se la ridono.
Chavez mastica coca ogni giorno
Ma Hugo Chavez fa parlare di sè non solo per la love story con la Campbell. Il presidente venezuelano ha infatti
rivelato di essere un consumatore abituale di cocaina. Nel corso di un discorso lungo quattro ore dinnanzi all'Assemblea nazionale, del quale la stampa internazionale ha messo in risalto inizialmente solo le sue convinzioni in merito alla guerriglia colombiana, Chavez ha affermato: "Mastico coca ogni giorno, al mattino (...) e guardate come sto", mostrando i bicipiti agli interlocutori. Chavez, che non beve alcool, ha aggiunto che Fidel Castro "mi manda il gelato Coppelia e molte altre cose mi arrivano regolarmente dall'Havana", e il presidente Boliviano Evo Morales "mi omaggia di pasta di coca (...) ve la consiglio". Gli indigeni boliviani e peruviani masticano foglie di coca regolarmente, come stimolante e per non sentire la fame, e questo è consentito dalla legge. Al contrario - spiega il Miami Herald che riporta la notizia - la pasta di coca è un prodotto semiraffinato e che determina assuefazione, che viene fumata come il basuco (è il residuo dell'estrazione della cocaina base, di pessima qualità e altamente nocivo, ndr.)
"E' un altro segnale che Chavez ha perso completamente il senso del limite", ha commentato Anibal Romero, docente di scienze politiche all'università di Caracas. "Dimostra che Chavez è fuori controllo". Molti analisti venezuelani e colombiani ritengono che queste parole del presidente siano un pericoloso riconoscimento di una sostanza vietata nel mondo e persino un atto illegale da parte di un capo di stato. "Nel momento in cui afferma di consumare pasta di coca, ammette di consumare una sostanza che è illegale, tanto in Bolivia che in Venezuela", afferma Hernan Maldonado, un osservatore politico boliviano residente a Miami. "Di più, si tratta di una vera e propria accusa a Morales di essere un narcotrafficante", per avergli invitato la pasta di coca. Fcs
Fonte
Tgcom.it