Si è spento stamane a 95 anni l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

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binariomorto
00venerdì 16 settembre 2016 14:05
Carlo Azeglio Ciampi, morto l’ex Presidente della Repubblica.
Se siamo nell’euro è merito suo





ROMA – Carlo Azeglio Ciampi, presidente emerito della Repubblica, è morto oggi a Roma all’età di 95 anni. Era nato a Livorno, il 20 dicembre del 1920, è stato il primo presidente della Repubblica di origine non parlamentare dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2000.

La sua vita è legata all’esperienza in Banca d’Italia, di cui venne nominato Governatore nel 1979 e al tormentato ingresso dell’Italia nell’Euro come ministro economico nei governi Prodi e D’Alema. E’ talmente intrecciato con l’ingresso dell’Italia nell’euro il suo nome che un euro-scettico come Matteo Salvini della Lega, pur esprimendo cordoglio, gli ha dato del “traditore” in tv.

I suoi 14 anni di governatorato gli conferirono il ruolo di riserva della Repubblica che appunto ricorse ai suoi alti uffici nei più elevati incarichi istituzionali: presidente del Consiglio dei ministri (1993-1994), ministro del Tesoro e del Bilancio e della programmazione economica (1996-1997), quindi ministro del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1998-1999).

Banchiere e politico: la parabola esistenziale. Dopo gli studi dai gesuiti si era laureato in lettere all’Università Normale di Pisa. Sempre nella città toscana aveva conseguito una seconda laurea in giurisprudenza. Nel 1946 entrò come funzionario “avventizio” nella Banca d’Italia. La sua prima mansione, come ricordò Ignazio Visco in una giornata di studio dedicata alla figura dell’ex governatore, era quella di protocollare la posta in entrata e ricopiare tutta quella in uscita.

Nel 1960 è stato chiamato all’amministrazione centrale della Banca d’Italia, presso il Servizio Studi, di cui ha assunto la direzione nel luglio 1970. Segretario generale della Banca d’Italia nel 1973, vice direttore generale nel 1976, direttore generale nel 1978, nell’ottobre 1979 è stato nominato Governatore della Banca d’Italia e presidente dell’Ufficio Italiano Cambi, funzioni che ha assolto fino al 28 aprile 1993. Dall’aprile 1993 al maggio 1994 è stato Presidente del Consiglio, presiedendo un governo chiamato a svolgere un compito di transizione.

Durante la XIII legislatura è stato Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, nel governo Prodi (dall’aprile 1996 all’ottobre 1998) e nel governo D’Alema (dall’ottobre 1998 al maggio 1999). Dal 1993 Governatore onorario della Banca d’Italia e dal 1996 membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.

Ha ricoperto numerosi incarichi di rilevanza internazionale, tra cui quelli di: presidente del Comitato dei governatori della Comunità europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982 e nel 1987); vice presidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal 1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitività in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996); Presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall’ottobre 1998 al maggio 1999). Dall’aprile 1993 al maggio 1994, Ciampi ha governato durante una fase di difficile transizione istituzionale ed economica.

Il referendum elettorale e la congiuntura sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica richiedevano immediate risposte. Il governo Ciampi ha garantito l’applicazione della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, attraverso il complesso lavoro per la determinazione dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, e il passaggio da un Parlamento profondamente rinnovatosi tra la XI e la XII legislatura.

Sul piano economico gli interventi più significativi sono stati rivolti a costituire il quadro istituzionale per la lotta all’inflazione, attraverso l’accordo governo-parti sociali del luglio del 1993, che segnatamente ha posto fine ad ogni meccanismo di indicizzazione ed ha individuato nel tasso di inflazione programmata il parametro di riferimento per i rinnovi contrattuali. Inoltre il governo Ciampi ha dato avvio alla privatizzazione di numerose imprese pubbliche, ampliando e puntualizzando il quadro di riferimento normativo e realizzando le prime operazioni di dismissione (tra cui quelle, nel settore bancario, del Credito italiano, della Banca commerciale italiana, dell’IMI).

Come Ministro del Tesoro e del Bilancio del governo Prodi e del governo D’Alema Ciampi ha dato un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo così la partecipazione dell’Italia alla moneta unica europea, sin dalla sua creazione. Tra i provvedimenti più significativi di questo periodo si ricorda la manovra correttiva della politica di bilancio varata nel settembre del 1996 dal governo Prodi, che ha consentito un abbattimento di oltre 4 punti percentuali del rapporto indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni rispetto al prodotto interno lordo, il parametro di Maastricht di più arduo conseguimento per il nostro Paese. Il 13 maggio del 1999 è stato eletto, in prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana.

Fonte: Blitzquotidiano
Arcanna Jones
00venerdì 16 settembre 2016 22:29
Mi dispiace, mi sembrava di conoscerlo come uno di famiglia, lo ammiravo nei suoi modi decisi e pacati...
their
00venerdì 16 settembre 2016 22:58
triste notizia [SM=x44476]
Da da da
00sabato 17 settembre 2016 10:37
Rip
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