Stato di calamità in 5 regioni

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Arjuna
00venerdì 5 novembre 2010 10:59

Oggi la richiesta di Bertolaso per il maltempo dei giorni scorsi
ROMA

Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha trasmesso al Consiglio dei ministri, che si riunirà stamane, la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza per le cinque regioni - Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Calabria - colpite dall’ondata di maltempo degli ultimi giorni che ha causato vittime, frane e allagamenti in diverse aree del paese.

Con la dichiarazione dello stato di emergenza, i presidenti delle regioni potranno avvalersi degli strumenti normativi necessari ad assicurare il proseguimento di tutte le forme di intervento in favore della popolazione e degli operatori economici delle aree colpite. Bertolaso ha anche chiesto un primo stanziamento di 20 milioni, per mettere in atto i primi interventi, tra cui la messa in sicurezza di eventuali situazioni di pericolo ancora esistenti, la copertura delle spese affrontate dalle amministrazioni locali per gli interventi di emergenza e le prime attività di ripristino nelle aree colpite dalle frane e dagli allagamenti.

È stato intanto trovato stamattina il cadavere dell’allevatore Francesco La Rosa, di 61 anni, che era scomparso mercoledì scorso durante un nubifragio a Tropea. Dell'uomo si erano perse le tracce mentre si trovava in un suo podere mentre era intento ad accudire alcuni animali: era stato travolto dalle acque ingrossate di un torrente. Il cadavere di La Rosa è stato trovato sulla spiaggia da alcuni passanti, che hanno avvertito i Carabinieri. Sul posto si è recato il pm della Procura della repubblica di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni. L’ipotesi che viene fatta dagli inquirenti è che l’uomo sia stato trascinato in mare dal torrente ingrossato per il nubifragio. Le onde hanno poi portato il corpo sull’arenile.

Fonte
Arjuna
00martedì 9 novembre 2010 10:37
Il corpo dell'imprenditore scomparso ritrovato nel lago di Pavana

E' stato identificato dalla moglie il corpo di Carlo Generali, 71 anni, scomparso dalla notte tra mercoledì e giovedì scorsi, è stato ritrovato in un lago. I carabinieri lo hanno identificato insieme ai familiari presenti sul posto, tra cui la moglie. Il cadavere è stato rinvenuto nel lago Enel di Pavana, sull’Appennino pistoiese.

Il corpo è stato individuato nel lago dai sommozzatori dei vigili del fuoco ed era a due metri dal punto dove, stamani, era stata trovata la Porsche Cayenne dell’imprenditore. Subito sono state avviate le procedure per il recupero del corpo, poi è stata fatta l’identificazione di Carlo Generali, proprietario del marchio "Carla G".

Fonte
Arjuna
00martedì 9 novembre 2010 10:37
Maltempo, è ancora allarme al Nord Napolitano: "Non vi lasceremo soli"

Il Capo dello Stato giovedì a Vicenza. Oggi visita di Berlusconi
ANNA SANDRI
VICENZA

Non è una pioggia da mettere paura, quella che scende oggi, a sette giorni dal disastro, sul Veneto. Però è una pioggia che aggiunge disperazione alla disperazione, rimesta fango, impregna il poco che è rimasto, appassisce cumuli di macerie. E non è nemmeno solo pioggia: il cielo inferocito scatena sulle ferite anche grandine, e addirittura una tromba d’aria.

Per una scuola che riapre nel Veronese, un’altra casa viene abbandonata nella Bassa padovana; per una speranza accesa dal livello dei fiumi che progressivamente cala, un altro incubo si affaccia dal centro meteo di Teolo, il più vicino alle zone alluvionate, che annuncia per oggi un netto peggioramento, e pioggia battente. Mille voci si alzano a chiedere che siano sospese le scadenze delle tasse per gli imprenditori veneti intrappolati nel disastro; al governatore Zaia si chiede di trattenere l’Irpef e riversarla qui, dove c’è bisogno. Ma a chi grida che lo Stato è lontano, lo Stato risponde.

Lo fa nel modo più diretto: un modo che a chi sta con i piedi nel fango non risolve i problemi, ma fa bene al cuore. Giovedì il presidente Giorgio Napolitano sarà nelle zone alluvionate: verrà a vedere di persona cosa è accaduto. Arriverà perché quel giorno è a Padova in una visita già fissata da tempo, per celebrare i medici per l’Africa del Cuamm. A Vicenza va su personale invito del sindaco Achille Variati: «Mi sono svegliato e da casa ho preso il telefono. Ho chiamato il centralino del Quirinale, mi sono presentato, ho spiegato che sono sindaco di uno dei comuni veneti alluvionati. Ho chiesto di parlare con il Presidente, e il Presidente ha risposto». Non porterà i milioni di euro, Napolitano, ma porterà il senso dello Stato.

Lui che dice a Enrico Letta che attacca il governatore Luca Zaia: «Le polemiche se le tengano a Roma. Vicenza ha bisogno di amici, amici veri che si rimbocchino le maniche. Con Zaia ci sentiamo tutti i giorni, sono certo che farà valere il Veneto». Se i fiumi rompono gli argini, le emergenze spaccano gli schieramenti: prima, vengono gli uomini. Oggi a Vicenza e a Padova, arriveranno anche il premier Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Sorvoleranno le zone disastrate, ascolteranno, valuteranno. Sanno che questa regione oggi è un nervo scoperto; sanno che i conti dello Stato sono quelli che sono.

Magari non c’è da dare al Veneto, ma se il Veneto smette di dare allora sono grossi guai. Con Berlusconi e Bossi arriva anche Roberto Cota, governatore del Piemonte: una visita per ricambiare tutto il sostegno che il Veneto ha sempre dato al Piemonte nelle emergenze. Aspettando che lo Stato, e magari le singole Regioni, si ricordino di questa parte d’Italia, il Veneto si aiuta da solo. Cittadella, nel padovano, ha adottato due comuni più piccoli e disastrati; Padova, versa 100 mila euro a sostegno di altri centri più in difficoltà. Già pronto il decalogo con le richieste fiscali da sottoporre al ministro Tremonti. Dal ripristino veloce della capacità produttiva, alla sospensione dei pagamenti di scadenza fino al giugno 2011, allo snellimento burocratico di tutte le pratiche relative all'emergenza.

Fonte
bianco77
00martedì 9 novembre 2010 10:42
che mandino più soldi al Veneto (che assieme alla Lombardia manda avanti la baracca Italia) piuttosto che a Pompei
piperitapatty
00martedì 9 novembre 2010 11:35
Re:
bianco77, 09/11/2010 10.42:

che mandino più soldi al Veneto (che assieme alla Lombardia manda avanti la baracca Italia) piuttosto che a Pompei



pompei è un patrimonio di tutti gli italiani, anche dei veneti e dei lombardi. ed è vergognoso che non si riesca a tutelare la cultura. ed è drammatico che si pensi che la cultura sia una cosa di secondo piano.
Il vecchio Gio
00martedì 9 novembre 2010 11:41
Re: Re:
piperitapatty, 09/11/2010 11.35:



pompei è un patrimonio di tutti gli italiani, anche dei veneti e dei lombardi. ed è vergognoso che non si riesca a tutelare la cultura. ed è drammatico che si pensi che la cultura sia una cosa di secondo piano.




Dovendo scegliere, anch'io darei priorità al soccorso delle famiglie in difficoltà, con tutto il rispetto per la cultura.

Lo scandalo è che si debba scegliere. [SM=x44463]
strega@rossa
00martedì 9 novembre 2010 11:42
Re: Re:
piperitapatty, 09/11/2010 11.35:



pompei è un patrimonio di tutti gli italiani, anche dei veneti e dei lombardi. ed è vergognoso che non si riesca a tutelare la cultura. ed è drammatico che si pensi che la cultura sia una cosa di secondo piano.




[SM=x44462]
piperitapatty
00martedì 9 novembre 2010 12:54
oggi come non mai questo governo mi fa ancora più vomitare.
a fare le passerelle su strade pulite, a fare promesse a gente disperata che è disposta ad ascoltare qualsiasi cosa.
che schifo, che schifo, che schifo.
Etrusco
00martedì 9 novembre 2010 18:07
Re:
piperitapatty, 09/11/2010 12.54:

oggi come non mai questo governo mi fa ancora più vomitare.
a fare le passerelle su strade pulite, a fare promesse a gente disperata che è disposta ad ascoltare qualsiasi cosa.
che schifo, che schifo, che schifo.




Però iniziano ad aprire gli occhi:
oggi, proprio nella terra della Lega Nord, il Premier è stato fortemente contestato da molti che assistevano a questa sua passerella... [SM=x44461]
+cecily+
00martedì 9 novembre 2010 18:44
Re: Re:
Etrusco, 09/11/2010 18.07:




Però iniziano ad aprire gli occhi:
oggi, proprio nella terra della Lega Nord, il Premier è stato fortemente contestato da molti che assistevano a questa sua passerella... [SM=x44461]




Si vabbè 300 studenti che non si sono persi l'occasione di fare sciopero e hanno bloccato tram e autobus in centro, e l'assessore all'ambiente che scassa la minchia con le domeniche ecologiche che non servono a niente, ma non mi pare si sia occupato molto dello stato degli argini.
Etrusco
00martedì 9 novembre 2010 18:51
Re: Re: Re:
+cecily+, 09/11/2010 18.44:




Si vabbè 300 studenti che non si sono persi l'occasione di fare sciopero e hanno bloccato tram e autobus in centro, e l'assessore all'ambiente che scassa la minchia con le domeniche ecologiche che non servono a niente, ma non mi pare si sia occupato molto dello stato degli argini.




ma hai presente di cosa son stati capaci i 300 spartani? [SM=x44461]
+cecily+
00martedì 9 novembre 2010 19:03
Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 09/11/2010 18.51:




ma hai presente di cosa son stati capaci i 300 spartani? [SM=x44461]




Di cosa?

Oltre a bloccare il traffico e sparare un petardo e urlare come allo stadio?
Di fare esattamente la figura dei soliti casinisti che fanno danni e basta senza alcuna credibilità.

Berlusconi è arrivato sereno e tranquillo, ha fatto il suo discorso e se n'è andato.

Ho trovato molto più costruttiva e di contestazione la dichiarazione fatta dopo l'incontro da Zanonato.
piperitapatty
00martedì 9 novembre 2010 20:17
Re: Re:
Etrusco, 09/11/2010 18.07:




Però iniziano ad aprire gli occhi:
oggi, proprio nella terra della Lega Nord, il Premier è stato fortemente contestato da molti che assistevano a questa sua passerella... [SM=x44461]



questo lo si saprà in cabina elettorale, anche perchè qui la forza dominante non è certo il pdl ma la lega
bianco77
00martedì 9 novembre 2010 22:53
Re:
piperitapatty, 09/11/2010 12.54:

oggi come non mai questo governo mi fa ancora più vomitare.
a fare le passerelle su strade pulite, a fare promesse a gente disperata che è disposta ad ascoltare qualsiasi cosa.
che schifo, che schifo, che schifo.



posso darti ragione (tutti i politici di qualsiasi schieramento in qualsiasi calamità naturale fanno per farsi vedere),ma avresti preferito che non sarebbero venuti?
piperitapatty
00mercoledì 10 novembre 2010 00:24
Re: Re:
bianco77, 09/11/2010 22.53:



posso darti ragione (tutti i politici di qualsiasi schieramento in qualsiasi calamità naturale fanno per farsi vedere),ma avresti preferito che non sarebbero venuti?



assolutamente sì. sinceramente prendersi la mazzata e poi anche farsi prendere in giro è davvero troppo. berlusconi ha promesso che sarà stanziato denaro già nella prossima finanziaria. poi senti tremonti che dice "c'è bisogno per 7 miliardi, ne abbiamo 5". questo dovrebbe farmi pensare che arriverà qualcosa?
i politici si sono presentati una settimana dopo la tragedia, quando le strade sono linde e la gente si lecca le ferite. sarà un caso che si sono precipitati quando è stato fatto presente il malumore e si è minacciato lo sciopero fiscale?
ma poi sul serio? bossi, cota (cosa c'entra cota???) renzo bossi?
per quanto mi riguarda sì, potevano stare a roma, questa mi è stata solamente una marchetta elettorale. e non lo dico solo di bossi e berlusconi, ieri c'era enrico letta per il quale vale lo stesso discorso.
sinceramente l'unica persona che son contenta arrivi è napolitano.
il tobas
00mercoledì 10 novembre 2010 08:27
Re: Re: Re:
+cecily+, 09/11/2010 18.44:




Si vabbè 300 studenti che non si sono persi l'occasione di fare sciopero e hanno bloccato tram e autobus in centro, e l'assessore all'ambiente che scassa la minchia con le domeniche ecologiche che non servono a niente, ma non mi pare si sia occupato molto dello stato degli argini.




Le domeniche ecologiche servono solo ad una cosa; ad evitare al sindaco di beccarsi una denuncia per non aver preso provvedimenti quando si sforano i limiti di inquinamento.

L'importante non è fare qualcosa che funzioni ma qualcosa che pari il culo.

Riguardo gli argini non so di chi sia la competenza ma devo dire che quelli dietro casa mia sono stati risistemati quest'estate.
il tobas
00mercoledì 10 novembre 2010 08:31
Re: Re:
Etrusco, 09/11/2010 18.07:




Però iniziano ad aprire gli occhi:
oggi, proprio nella terra della Lega Nord, il Premier è stato fortemente contestato da molti che assistevano a questa sua passerella... [SM=x44461]




piperitapatty, 09/11/2010 20.17:



questo lo si saprà in cabina elettorale, anche perchè qui la forza dominante non è certo il pdl ma la lega



Attenzione.
A Padova città la Lega non conta e non ha mai contato un cazzo, nemmeno quando c'è stata la giunta di centrodestra.

Padova è una città profondamente democristiana e vince sempre il sindaco che viene appoggiato dalla curia.
bianco77
00mercoledì 10 novembre 2010 08:41
Re: Re: Re: Re:
il tobas, 10/11/2010 8.27:




Le domeniche ecologiche servono solo ad una cosa; ad evitare al sindaco di beccarsi una denuncia per non aver preso provvedimenti quando si sforano i limiti di inquinamento.

L'importante non è fare qualcosa che funzioni ma qualcosa che pari il culo.

Riguardo gli argini non so di chi sia la competenza ma devo dire che quelli dietro casa mia sono stati risistemati quest'estate.




con il consenso dei verdi?!?
bianco77
00mercoledì 10 novembre 2010 08:46
Re: Re: Re:
piperitapatty, 10/11/2010 0.24:



assolutamente sì. sinceramente prendersi la mazzata e poi anche farsi prendere in giro è davvero troppo. berlusconi ha promesso che sarà stanziato denaro già nella prossima finanziaria. poi senti tremonti che dice "c'è bisogno per 7 miliardi, ne abbiamo 5". questo dovrebbe farmi pensare che arriverà qualcosa?
i politici si sono presentati una settimana dopo la tragedia, quando le strade sono linde e la gente si lecca le ferite. sarà un caso che si sono precipitati quando è stato fatto presente il malumore e si è minacciato lo sciopero fiscale?
ma poi sul serio? bossi, cota (cosa c'entra cota???) renzo bossi?
per quanto mi riguarda sì, potevano stare a roma, questa mi è stata solamente una marchetta elettorale. e non lo dico solo di bossi e berlusconi, ieri c'era enrico letta per il quale vale lo stesso discorso.
sinceramente l'unica persona che son contenta arrivi è napolitano.



e qui ti do ancora ragione:quando ci sono queste calamità l'unico che dovrebbe presentarsi sul posto (a mio avviso) dovrebbe essere solo il presidente della repubblica,ma dai però anche il presidente del consiglio (indipendentemente da chi sia),solo loro due,gli altri non c'entrano un cazzo che se ne stiano nella loro campana dorata di Roma.
i leghisti sono venuti perchè avranno paura di perdere voti (essendo il veneto molto leghista).
se non arrivano i soldi,semplice,non pagate le tasse,mi sembra il minimo
+cecily+
00mercoledì 10 novembre 2010 09:50
Re: Re: Re: Re:
il tobas, 10/11/2010 8.27:



Riguardo gli argini non so di chi sia la competenza ma devo dire che quelli dietro casa mia sono stati risistemati quest'estate.




Probabilmente hanno privilegiato alcune zone, perchè io ho fatto richiesta per la sistemazione dell'argine proprio vicino al Rari Nantes (zona allagata) e mi hanno risposto picche, e lì il fiume si era mangiato un metro d'argine almeno.
Dove ha rotto l'argine a Roncajette avevano assicurato essere una zona sicurissima, tanto che volevano (senza ascoltare il parere dei cittadini) riaprire a breve la discarica qui (alla riunione citata nell'articolo ha partecipato un mio amico, ora alluvionato, che abita nella zona, dicendomi che l'Aps ha detto senza mezzi termini, la discarica apre, in questa sede si discutono solo i metodi di bonifica), ora allagata e che porterà non pochi problemi ( qui )che ovviamente ci terranno nascosti un po' come nel '99 quando è scoppiato al CNR l'incendio dove è bruciato il mercurio.


il tobas
00mercoledì 10 novembre 2010 15:39
Re: Re: Re:
+cecily+, 09/11/2010 18.44:




Si vabbè 300 studenti che non si sono persi l'occasione di fare sciopero e hanno bloccato tram e autobus in centro, e l'assessore all'ambiente che scassa la minchia con le domeniche ecologiche che non servono a niente, ma non mi pare si sia occupato molto dello stato degli argini.




Ecco le foto dei contestatori.




fabius039
00mercoledì 10 novembre 2010 19:58
Re: Re: Re: Re:
il tobas, 11/10/2010 3:39 PM:




Ecco le foto dei contestatori.







Mi piacerebbe sapere se i poliziotti in tenuta antisommossa erano già presenti sul posto, "a prescindere", o se sono stati mobilitati solo dopo l'inizio della contestazione.

Arjuna
00giovedì 11 novembre 2010 10:14
Veneto, 300 milioni per l'alluvione

Il premier Berlusconi annuncia anche la sospensione dei mutui
Zaia: "Risposta immediata"
ROMA

Trecento milioni in arrivo per il Veneto alluvionato. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Ha aggiunto che «ci sarà anche la sospensione dei rate dei mutui per le persone colpite dall’emergenza mentre l’Abi ha deciso lo stanziamento di 700 milioni di euro attraverso prestiti alle famiglie e alle imprese». Aggiunge poi che «i giornali dicono che sono stato contestato in Veneto e in Abruzzo. Lo ribadisco, i giornali imbrogliano».

Berlusconi ha specificato che la cifra stanziata si basa sul primo inventario dei danni. Dunque, in seguito a quello più dettagliato che sarà messo a punto da Protezione Civile e Regione, arriveranno gli eventuali altri aiuti. Circostanza ribadita dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che ha sottolineato l’immediata liquidazione dei primi 300 milioni.

«Questi aiuti di 300 milioni di euro sono un grande elemento per noi per ripartire», ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Oggi abbiamo dimostrazione di cosa siano l’efficienza e la celerità. Torno in Veneto e posso dire che la visita di ieri non è stata una passerella, ma ha colto la tragicità di quello che è accaduto», ha continuato Zaia, ricordando che il maltempo ha colpito «500.000 persone, 121 comuni, causando 3 persone morte e danni innumerevoli. Così posso tornare a casa e iniziare un nuovo corso».

Secondo il governatore, inoltre, «oggi è stato messo a punto un altro record: un provvedimento a 8 giorni dall’alluvione. Spesso si dice che su alcuni argomenti si dovrebbe dire di "non sparare sulla Croce rossa": noi parliamo di cittadini che piangono sulle loro cose distrutte, di piccole-medie imprese colpite. Ieri non abbiamo visto gente agitarsi, ma gente che applaudiva, stringeva mani e diceva di pensare a loro: è quello che oggi abbiamo fatto», ha concluso Zaia.

Fonte
Arjuna
00giovedì 11 novembre 2010 10:29
Fiume esonda, 300 evacuati a Salerno
A Vicenza la Procura apre un'inchiesta


Continua la furia dell'acqua in Campania: il Sele straripa in tre punti e crea il caos
SALERNO

Il maltempo mette in ginocchio l'Italia da Nord a Sud. La Procura della Repubblica di Vicenza ha aperto un fascicolo d’inchiesta per disastro colposo in relazione all’esondazione del Bacchiglione che ha inondato la città. Lo ha confermato il Procuratore vicentino, Ivano Nelson Salvarani. Al momento l’inchiesta è contro ignoti. Oggi poi circa 300 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nelle località Trentalone di Gromola e Ciurnito del comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno a causa dello straripamento del fiume Sele in almeno tre punti. Le persone evacuate si trovano comunque nei pressi delle loro abitazioni, in attesa di un miglioramento delle condizioni del tempo.

La furia dell’acqua ha invaso colture e i piani bassi delle abitazioni. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno, la Protezione Civile e gli operai del consorzio sinistra Sele. Nell’agro sarnese nocerino il torrente Solofrana, che affluisce nel fiume Sarno a Pagani ha rotto gli argini. Gravi i disagi e numerose le famiglie fatte sgomberare. A Sarno e Siano permane lo stato di preallarme scattato nel pomeriggio di ieri.

I tecnici dei centri operativi comunali hanno provveduto per tutta la notte a monitorare i versanti dei monti che sovrastano i due comuni salernitani e assicurano che fino a questo momento i canali di scolo hanno retto all’abbondante pioggia.

Fonte
Il vecchio Gio
00giovedì 11 novembre 2010 12:04
Il fatto preoccupante è che come perturbazioni non mi è parso di vedere qualcosa di soprannaturale. Ritengo possibile che in futuro possa potenzialmente piovere anche di più... e allora cosa deve succedere?
Almeno... a Milano abbiamo avuto una zona allagata e un pezzo di metropolitana 3 bloccato per giorni, ma vi assicuro che le piogge si potevano dire si copiose, ma niente di eccezionalmente abbondante o prolungato senza interruzione [SM=x44464].
Da noi addirittura in questo periodo si allagano le strade dopo mezza giornata d'acqua perchè non si riescono a pulire gli scarichi sotto i marciapiedi e le foglie li intasano [SM=x44463]
Arjuna
00giovedì 2 dicembre 2010 10:52
Nuovo miracolo a Nord-Est
Il Veneto è già ripartito, da solo


I trecento milioni annunciati per le urgenze non arriveranno prima di Natale. Ma a trenta giorni dal disastro, l'acqua non sembra quasi aver lasciato traccia
MARCO ALFIERI

A Vicenza hanno appena acceso i festoni di Natale dal centro storico fino al ponte degli Angeli, dove il Bacchiglione ha rotto gli argini allagando le vie. Un mese dopo la grande alluvione che ha piegato il Veneto, epicentro la città del Palladio (160 milioni di danni), tutto sembra aggiustato.

Solo la puzza che sale dagli scantinati è ancora di un tanfo acre. Non fosse che per qualche mobile appoggiato fuori dai portoni in attesa della discarica, o per i sacchi di sabbia sulla strada, non si direbbe che 30 giorni fa in questi vicoli si è scatenato l'inferno. «È un'abitudine molto veneta - spiega il sindaco Achille Variati, fresco di sospensione della seconda rata Ici per chi ha subito danni - qui ci si tira su le maniche e si fa da sé». Come Claudio Bagante, titolare della Sdb di Ponti di Debba, periferia berica. Il lunedì mattina dell'alluvione ha dovuto spedire dal computer di casa l'ordine per non perdere una commessa buona dalla Russia. I pc aziendali erano tutti finiti nel fango. Quaranta centimetri di melma in magazzino, bobine di rame da buttare e fatture appese ad asciugare su un filo di corda. Ma insieme ai suoi 20 dipendenti non si è perso d'animo: «A metà novembre - racconta - avevamo già riattivato le linee di produzione». La Sdb fa cavi speciali per le linee ad alta trasmissione dati. I danni? «Trecentomila euro ma chi ci riconoscerà il fermo produzione? Se non facciamo da noi, nessuno ci aiuta».

Già. Una ripartenza sprint che nell'Italia pigra e dimentica rischia di diventare un boomerang, perché se i danni non si vedono, i soldi non arrivano. Solo dopo molte pressioni il governo ha concesso una mini proroga dei pagamenti Irpef e Inps rispettivamente al 10 e al 20 dicembre). Per alcuni ambienti industriali è una «mini beffa»; per il ministro Sacconi sarà il decreto Milleproroghe a contenere il rinvio dei versamenti fino a giugno 2011. Ma i veneti sono diventati tanti piccoli San Tommaso. Anche perché i 300 milioni annunciati in pompa magna dal premier Berlusconi non si vedranno almeno fino a Natale. Una frustrazione che riporta alla tremenda sperequazione di un territorio che manda 100 a Roma e si vede ritornare 30. Tanto più oggi che il conto dell'alluvione è salato: 328 Comuni coinvolti, 2 morti, 4100 persone costrette a lasciare la casa, 140 km quadrati allagati e 3433 imprese danneggiate per 1,2 miliardi di danni.

A Caldogno, dov'è morto nella piena del Timonchio Giuseppe Spigolon e si è allagata persino la chiesa, il sindaco Marcello Vezzaro ha dovuto spostare i tornei a carte degli anziani negli spogliatoi del campo sportivo (il centro ricreativo è inagibile) e avviare una raccolta fondi per ricomprare il pulmino dei disabili. Ma se uno passasse dal paese di Roberto Baggio non si accorgerebbe di nulla. Il suo collega di Bovolenta, l'ex parà Vittorio Meneghello, conta 23 milioni di danni, 35 aziende colpite e 45 famiglie allagate di cui 6 alloggiate in palestra (da domani finalmente trasferite in casette/roulotte).

«In un mese abbiamo sistemato quasi tutto, la mia gente non si è fermata un attimo». Ma due metri di acqua a mollo per 6 giorni nei capannoni è dura da smaltire. Quel che preoccupa il sindaco Pdl sono le promesse da marinaio della politica. «A 66 anni si è disincantati», si sfoga. «Nel vademecum della Regione è scritto che ci sarà dato un acconto salvo disponibilità di cassa. Significa che se Tremonti non batte un colpo non si muoverà foglia…». Quanto a Berlusconi, «l'altro giorno ha detto che sono pronti 100 miliardi per il Sud. Perché di questi non ne ha dato uno a noi veneti per l'alluvione? Saremmo stati felicissimi».

Non bastasse, Carlo Tessari, borgomastro di Monteforte d'Alpone, nel veronese, dopo 5 giorni aveva già riaperto le scuole del paese, ma oggi stramaledice la burocrazia. Per compilare le schede di risarcimento dei suoi 800 alluvionati, ha dovuto istituire 20 squadre di esperti.

Per questo mentre tutto è ripreso veloce, il moto perpetuo veneto si riflette nello specchio di un territorio che si scopre un'altra volta nudo di fronte al Paese. Inchiodato alle solite doglianze, ingigantite: il nervo delle tasse, la burocrazia e il patto di stabilità che non fa differenza tra Comuni virtuosi e spreconi strangolando i tanti Lino Gambaretto, sindaco di Soave, che non può utilizzare i 7 milioni in cassa per aiutare la ventina di aziende ancora ferme del suo paese.

Nel frattempo la Regione guidata da Luca Zaia, nella sua riserva indiana, ha costretto Berlusconi a mettere la faccia sul disastro e attivato i fondi di rotazione di Veneto sviluppo per la prima emergenza: in autocertificazione le imprese possono richiedere finanziamenti da 10 a 100 mila euro da restituire entro marzo 2013 senza oneri. Ma è chiaro che la partita, anzitutto politica, il governatore la gioca sui soldi che riuscirà a riportare in casa da Roma (ladrona).

Sullo sfondo resta il lavoro più strategico. Il 25% dei Comuni veneti vive sotto minaccia di frane e smottamenti. Per anni la rete idrografica è stata devastata da una cementificazione ossessiva. Argini abbandonati, casse di espansione non fatte e tagli continui ai fondi per le opere idrauliche. Servirebbero 14 milioni l'anno per la sola manutenzione: nel 2009 la Regione ne ha stanziati 6, quest'anno 3. «È urgente un piano di opere strutturali per la messa in sicurezza del territorio», insistono dalla Protezione Civile. «Altrimenti…».

Fonte
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