Ora trema anche De Santis
Nel mirino a Napoli, Mondiale a rischio
Nuove nubi si addensano sul mondo arbitrale. L'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, infatti, avrebbe nel mirino anche Massimo De Santis. Il fischetto di Roma, unico italiano al Mondiale, non fu iscritto nel registro degli indagati con Palanca e Gabriele nel 2004, ma la sua posizione è al vaglio dei magistrati in queste ore. La partecipazione a Germania 2006 potrebbe essere a rischio.
La bufera scatenatasi attorno allo scandalo intercettazioni sembra proprio destinata a stravolgere tutti gli ambienti del calcio, sia a livello societario e federale, sia a livello arbitrale. Dopo gli stop "precauzionali" voluti dal designatore Mattei per Dondarini, Dattilo, Bertini e Trefoloni, a tremare è ora Massimo De Santis, arbitro internazionale che rappresenterà l'Italia ai prossimi Mondiali di Germania.
Ma per De Santis la faccenda rischia di diventare molto grossa. Il suo nome, assieme a quello di Palanca e Gabriele, era emerso nel 2004 nell'ambito dell'inchiesta sul calcio-scommesse, quando Franco Dal Cin, all'epoca direttore sportivo del Venezia, parlò di "combriccola romana" ai pm napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice per indicare una presunta lobby che governava tutti i settori del calcio.
Nei mesi scorsi per Palanca e Gabriele la stessa Procura ha richiesto l'archiviazione delle indagini, ma ora si è venuto a sapere che in quell'interrogatorio Dal Cin fece anche il nome di De Santis. E da due anni i pm starebbero tenendo sotto controllo l'arbitro per verificare le informazioni di cui sono venuti in possesso. Ancora non è chiaro cosa venga imputato all'arbitro di Tivoli, ma l'intenzione è quella di arrivare alla conclusione dell'inchiesta il prima possibile. Se però De Santis venisse raggiunto da un avviso di garanzia della Procura napoletana, secondo il regolamento Aia non subirebbe alcuna sanzione, ma potrebbe rischiare a livello internazionale. E in questo caso il Mondiale potrebbe essere a forte rischio.
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