Stupro meno grave se ambiente degradato

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piperitapatty
00sabato 1 aprile 2006 19:44
ROMA - Se l'ambiente nel quale viene commesso è degradato, il reato di stupro, anche se su minore, è considerato meno grave. Così ha deciso la corte d'appello di Roma, che ha concesso le attenuanti generiche, applicando anche uno sconto di pena, a due imputati accusati di aver ripetutamente violentato tra il '98 e il '99 una ragazzina prima e dopo il compimento del suo quattordicesimo anno d'età.

I due stupratori, all'epoca dei fatti convivente della madre di lei G. N., e marito di un'amica a cui l'adolescente si era rivolta, G.C., sono stati condannati rispettivamente a un anno e mezzo e due anni.

Nelle motivazioni della sentenza, il collegio presieduto da Afro Maisto, ha ricordato che "le degradatissime condizioni di vita nell'ambiente in cui i fatti sono maturati non coinvolgono, evidentemente, soltanto la parte offesa e sua madre ma anche gli stessi imputati, ai quali non possono essere negate le attenuanti generiche".

Una valutazione che non era stata fatta nella prima sentenza emessa dal tribunale nel 2003 che aveva inflitto sei mesi di carcere in più a G.N, e un anno supplementare a G.C. Nel rideterminare la pena la corte d'appello ha voluto fare esplicito riferimento alle "degradatissime condizioni di vita nell'ambiente in cui i fatti sono maturati".

L'argomentazione non è piaciuta al difensore di parte civile: "Colpisce che l'unico parametro usato dai giudici per la concessione delle attenuanti generiche sia stato quello del contesto degradato che può essere anche un elemento di valutazione della gravità del reato, come previsto dall'articolo 133 del codice penale, ma non può essere certo quello assoluto, specie in un caso di violenza sessuale. Se ogni volta un reato viene commesso in un contesto di difficoltà economica - riflette l'avvocato Domenico Battista - può sembrare quasi che l'ambiente degradato giustifichi le condotte illegittime. In questa vicenda, non ci sono dubbi sul fatto che le violenze denunciate dalla ragazzina siano avvenute in un ambiente precario, dove più persone sono costrette a vivere in casolari, uno accanto all'altro anche privi di servizi igienici. Ma è sbagliato 'usare' solo tale realtà per concedere le attenuanti generiche e garantire uno sconto di pena agli imputati"


da repubblica.it

che schifo, così in pratica visto che si vive nel degrado e nell'ignoranza il messaggio che passa agli stupratori è che non è tutta colpa loro, rendendoli meno responsaibli. sicuramente una grande lezione morale e di educazione del cittadino
:vomito2:
Etrusco
00sabato 1 aprile 2006 19:49
Re:

Scritto da: piperitapatty 01/04/2006 19.44

che schifo, così in pratica visto che si vive nel degrado e nell'ignoranza il messaggio che passa agli stupratori è che non è tutta colpa loro, rendendoli meno responsaibli. sicuramente una grande lezione morale e di educazione del cittadino
:vomito2:



Ovvio: un po' come la macchina vecchia di 10 anni che non può essere risarcita dall'assicurazione come una macchina nuova fiammante [SM=x44504]
Nikki72
00sabato 1 aprile 2006 20:25
Re: Re:
Però un senso ce l'ha: cioè se uno nasce e cresce in una famiglia normale, in un ambiente sano, con una buona istruzione ecc. dovrebbe avere maggiori capacità di valutare quello che fa e di saper distinguere il bene dal male, almeno in teoria dovrebbe essere così. invece se uno nasce e cresce in un ambiente malsano, degradato, senza una famiglia, senza istruzione ecc. certe cose le valuta diversamente; voglio dire quello che in un ambiente "normale" è un reato gravissimo, in un ambiente degradato (in tutti i sensi) può addirittura sembrare "normale"... naturalmente non ci sono giustificazioni comunque, ci tengo a precisare. [SM=x44465]
Etrusco
00sabato 1 aprile 2006 20:33
Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 01/04/2006 20.25
Però un senso ce l'ha: cioè se uno nasce e cresce in una famiglia normale, in un ambiente sano, con una buona istruzione ecc. dovrebbe avere maggiori capacità di valutare quello che fa e di saper distinguere il bene dal male, almeno in teoria dovrebbe essere così. invece se uno nasce e cresce in un ambiente malsano, degradato, senza una famiglia, senza istruzione ecc. certe cose le valuta diversamente; voglio dire quello che in un ambiente "normale" è un reato gravissimo, in un ambiente degradato (in tutti i sensi) può addirittura sembrare "normale"... naturalmente non ci sono giustificazioni comunque, ci tengo a precisare. [SM=x44465]




Se una donna subisce una violenza e per questo ne soffre nel fisico o nello spirito,
non ci sono giustificazioni o attenuanti che reggano.
Su questo non transigo :arm:
Nikki72
00sabato 1 aprile 2006 21:22
Re: Re: Re: Re:


Scritto da: Etrusco 01/04/2006 20.33



Se una donna subisce una violenza e per questo ne soffre nel fisico o nello spirito,
non ci sono giustificazioni o attenuanti che reggano.
Su questo non transigo :arm:




E fai bene... quello che ho detto io però è vero, anche per le donne, ma è complicato da spiegare in un forum! [SM=x44463]

[Modificato da Nikki72 01/04/2006 21.23]

Etrusco
00sabato 1 aprile 2006 21:35
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 01/04/2006 21.22




E fai bene... quello che ho detto io però è vero, anche per le donne, ma è complicato da spiegare in un forum! [SM=x44463]

[Modificato da Nikki72 01/04/2006 21.23]




Preso per buono quello che dici tu,
dovrai convenire che anche una donna nata e cresciuta in un ambiente degradato potrebbe provare una profonda seppur silente sofferenza (morale o fisica) per una violenza.
Concordi?
Nikki72
00sabato 1 aprile 2006 21:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re:


Scritto da: Etrusco 01/04/2006 21.35


Preso per buono quello che dici tu,
dovrai convenire che anche una donna nata e cresciuta in un ambiente degradato potrebbe provare una profonda seppur silente sofferenza (morale o fisica) per una violenza.
Concordi?




Perfettamente, però non è fino in fondo consapevole che quella che ha subito sia una "violenza" come può esserne consapevole una donna cresciuta in un ambiente "evoluto"... conosco qualche caso... una donna che adesso è molto anziana e che conosco da una vita un giorno s'è messa a raccontare cose (per me) terribili ma con una "naturalezza" sconcertante, come se quella fosse una cosa normale e anzi dava per scontato che quello fosse il "matrimonio" e che era assolutamente naturale che un marito si comportasse così (per la cronaca lui la costringeva e lei non ha mai provato niente se non dolore) cioè non pensava e non ha mai pensato che fosse una cosa "sbagliata", mi spiego? anzi, quando ha visto la mia espressione sconcertata si è stupita! come a dire "che c'è di strano?" [SM=x44466]

Etrusco
00sabato 1 aprile 2006 22:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 01/04/2006 21.54




Perfettamente, però non è fino in fondo consapevole che quella che ha subito sia una "violenza" come può esserne consapevole una donna cresciuta in un ambiente "evoluto"... conosco qualche caso... una donna che adesso è molto anziana e che conosco da una vita un giorno s'è messa a raccontare cose (per me) terribili ma con una "naturalezza" sconcertante, come se quella fosse una cosa normale e anzi dava per scontato che quello fosse il "matrimonio" e che era assolutamente naturale che un marito si comportasse così (per la cronaca lui la costringeva e lei non ha mai provato niente se non dolore) cioè non pensava e non ha mai pensato che fosse una cosa "sbagliata", mi spiego? anzi, quando ha visto la mia espressione sconcertata si è stupita! come a dire "che c'è di strano?" [SM=x44466]




Ti capisco perfettamente anche perchè conosco anch'io un'anziana signora che ha avuto la stessa esperienza coniugale:
donne che non hanno mai concepito che si potesse provare piacere nel fare l'amore... una vera tristezza, anche perchè trasmettono quest'idea anche a chi sta loro vicino...

Il discorso comunque qua è un'altro:
violenza sessuale contro la volontà e la dignità della donna;
questo non credo che c'entri nulla con la condizione in cui vive la parte lesa circa le sofferenze inflitte.
(Anche quella donna di cui sopra ne soffriva molto tra l'altro... seppur si fosse "rassegnata" a subire ripetutamente quei soprusi.).
piperitapatty
00domenica 2 aprile 2006 00:18
Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 01/04/2006 20.25
Però un senso ce l'ha: cioè se uno nasce e cresce in una famiglia normale, in un ambiente sano, con una buona istruzione ecc. dovrebbe avere maggiori capacità di valutare quello che fa e di saper distinguere il bene dal male, almeno in teoria dovrebbe essere così. invece se uno nasce e cresce in un ambiente malsano, degradato, senza una famiglia, senza istruzione ecc. certe cose le valuta diversamente; voglio dire quello che in un ambiente "normale" è un reato gravissimo, in un ambiente degradato (in tutti i sensi) può addirittura sembrare "normale"... naturalmente non ci sono giustificazioni comunque, ci tengo a precisare. [SM=x44465]




sì è vero. ed infatti le attenuanti sono per quello.
poerò mi chiedo ha senso questo? non si dovrebbe invece punire cmq proprio per cercare di far capire che non ci si comporta così? che la realtà è diversa
sunalone
00domenica 2 aprile 2006 10:30
per favore leggete attentamente fino in fondo prima di sparare!
So che quello che sto per scrivere potrà scatenare la rissa e le offese quasi personali.
Mi decido a scriverlo solo perchè, in qualche modo, alcune donne lo hanno già in parte scritto, qua, prima di me.

Premessa la condanna per la ignobile violenza sulle donne e ragion di più sulle ragazzine minorenni ed ancor meno, voglio ancora una volta richiamare il significato più accettato delle pene detentive ovvero la rieducazione ed il recupero alla normale socialità. Sul fronte della dissuasione dal delinquere, invece, lo Stato deve fare perno sulla immediatezza e certezza della pena. Sul fronte della prevenzione il campo deve essere governato dallo Stato sociale e dalla istruzione.

Fatto questo lungo pistolotto, eccomi a commentare la sentenza, per quanto su riportato.
Da un lato apprezzo l'attenuante quale riconoscimento di una condizione di degrado, e quindi della scarsa valutazione del livello di liceità comportamentale.
Apprezzo anche, in questa ottica, che con le attenuanti riconosciute le pene rientrano nella condizionale, con ovvio beneficio per il reinserimento, e soprattutto per la manaca esperienza carceraria che potrebbe, stante la situazione delle carceri italiane, peggiorare il livello di emarginazione sociale,
Quello che, a mio avviso, viene a mancare in questa situazione è un consistente ed imperante supporto socio-assistenziale per il recupero ( ma come dico spesso non si puo' gettare l'acqua sporca con il bambino dentro!).

Dall'altra parte, invece, non mi indigno per la lievità della pena (le attenuanti sono 6 mesi!) ma per il riconoscimento del fallimento della giustizia, fatto dai giudici in osservanza a quanto ho detto poco sopra.

Concludo che, onestamente, mi sarei maggiormente indignato per una riduzione di pena accordata ad un borghese figlio di papà, ... ma forse, in quel caso, non si sarebbe arribvati al processo per allungamento dei termini, prescrizione e provvisionali sottobanco!

[SM=x44450]





mementino
00martedì 4 aprile 2006 09:45
...suggerimento: prendete decisamente con le pinze le "traduzioni" delle sentenze fatte dai giornalisti. Nove volte su dieci non hanno capito una sega...
axlrose23@
00martedì 4 aprile 2006 09:58
Re: per favore leggete attentamente fino in fondo prima di sparare!

Scritto da: sunalone 02/04/2006 10.30
So che quello che sto per scrivere potrà scatenare la rissa e le offese quasi personali.
Mi decido a scriverlo solo perchè, in qualche modo, alcune donne lo hanno già in parte scritto, qua, prima di me.

Premessa la condanna per la ignobile violenza sulle donne e ragion di più sulle ragazzine minorenni ed ancor meno, voglio ancora una volta richiamare il significato più accettato delle pene detentive ovvero la rieducazione ed il recupero alla normale socialità. Sul fronte della dissuasione dal delinquere, invece, lo Stato deve fare perno sulla immediatezza e certezza della pena. Sul fronte della prevenzione il campo deve essere governato dallo Stato sociale e dalla istruzione.

Fatto questo lungo pistolotto, eccomi a commentare la sentenza, per quanto su riportato.
Da un lato apprezzo l'attenuante quale riconoscimento di una condizione di degrado, e quindi della scarsa valutazione del livello di liceità comportamentale.
Apprezzo anche, in questa ottica, che con le attenuanti riconosciute le pene rientrano nella condizionale, con ovvio beneficio per il reinserimento, e soprattutto per la manaca esperienza carceraria che potrebbe, stante la situazione delle carceri italiane, peggiorare il livello di emarginazione sociale,
Quello che, a mio avviso, viene a mancare in questa situazione è un consistente ed imperante supporto socio-assistenziale per il recupero ( ma come dico spesso non si puo' gettare l'acqua sporca con il bambino dentro!).

Dall'altra parte, invece, non mi indigno per la lievità della pena (le attenuanti sono 6 mesi!) ma per il riconoscimento del fallimento della giustizia, fatto dai giudici in osservanza a quanto ho detto poco sopra.

Concludo che, onestamente, mi sarei maggiormente indignato per una riduzione di pena accordata ad un borghese figlio di papà, ... ma forse, in quel caso, non si sarebbe arribvati al processo per allungamento dei termini, prescrizione e provvisionali sottobanco!

[SM=x44450]








capisco che io e te siamo secoli luce distanti nel modo di pensare [SM=x44464] ma scusa ... questo te lo devo chiedere perchè chi pensa in maniera totalmente diversa da me mi incuriosisce nel preciso istante in cui argomento sensatamente come te ciò che crede. [SM=x44458]
perchè il figlio del benestante ti indigna di più del "figlio del degrado"? Perchè questa tua crociata? [SM=x44466]

Analizzando a classi sociali questa indubbia atrocità come fai tu e secondo il mio punto di vista, sicuramente da te opinabile, il figlio del benestante fa la "vaccata" e va punito... in egual misura del "figlio del degrado". C'è da tenere in considerazione che il figlio di papà fa la cazzata ma solitamente capisce e la pianta subito dopo aver scontato la pena...il "figlio del degrado" ...a mio giudizio reitera appellandosi al degrado proprio come scusante.

So che non saremo d'accordo ma mi auguro che si possa dialogare. [SM=x44462]
Arjuna
00martedì 4 aprile 2006 10:27
Re: Re: per favore leggete attentamente fino in fondo prima di sparare!

Scritto da: axlrose23@ 04/04/2006 9.58

Analizzando a classi sociali questa indubbia atrocità come fai tu e secondo il mio punto di vista, sicuramente da te opinabile, il figlio del benestante fa la "vaccata" e va punito... in egual misura del "figlio del degrado". C'è da tenere in considerazione che il figlio di papà fa la cazzata ma solitamente capisce e la pianta subito dopo aver scontato la pena...il "figlio del degrado" ...a mio giudizio reitera appellandosi al degrado proprio come scusante.




Non sono così sicuro che il figlio di papà fa la cazzata, ma poi capisce e smette.


Per tornare al discorso iniziale secondo me la storia dell'ambiente degradato che in un qualche modo limita la responsabilità dei due stupratori mi sembra un po' una vaccata.
E' come se si volesse dire che il fatto di essere poveri automaticamente indica una predisposizione alla violenza.
sunalone
00martedì 4 aprile 2006 14:56
siamo scesi su di un tema infido... ma non per questo affascinante.

Io che sono un uomo razionale che pensa analiticamente, mi rendo conto solo ora di accettare e consisderare molte più sfumature di chi si fa prendere dal romanticismo del cuore.

Se rileggete il post di Nikky o parlate con la stragrande maggioranza delle donne di una certa età e di una certa estrazione culturale e sociale... vedete bene che quello che oggi è scontato ( a letto sia l'uomo che la donna hanno pari doveri e pari diritti di godere...) non lo era affatto in altre condizioni. Partendo da cio' viene di conseguenza naturale capire perchè in qualle situazioni non sono diffusi i contraccettivi o non è troppo praticato il sesso 'acrobatico' o 'contram natura' ...
ma, questo, non per una scelta razionale e consapevole, ma solo per la ignoranza (nel senso di non conoscenza) della reale realtà.

Tornando quindi ai miei due detrattori... non è automatico, e non l'ho detto!, che il degrado e la povertà sfoci automaticamente nella violenza, ma è invece vero che il degrado e la scarsa conoscenza puo' condizionare la realtà percepita e quindi indurre in valutazioni di liceità errate, ma giustificabili.

Quanto alla vaccata, se per quanto sopra è scusabile in una mente che ha riferimenti degradati, non lo è affatto in chi, invece, vivendo in situazoni più stabili DEVE avere i corretti riferimenti culturali e sociali.

Sull'accettare la vaccata del benestante, scatta poi anche un'altra doverosa censura... spesso questa origina da un malcelato e, purtroppo, indotto dalla società moderna, senso di onnipotenza e invincibilità che rasenta la prevaricazione e che civilmente e democraticamente deve essere sedato sul nascere.

A chiusura di tutto questo vorrei ricordare di non trascurare il diritto-dovere, ma rispsettato, della società di lottare e lavorare per ridurre il degrado ed innalzare il livello di vita dei suoi membri.

[SM=x44458] [SM=x44458]




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