Treviso, lo scudetto della stella

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Asgeir Mickelson
00lunedì 2 giugno 2003 21:45
PADOVA, 31 maggio 2003 - La Treviso del rugby è campione d’Italia per la decima volta. E’ lo scudetto dello stella, il quinto degli ultimi sette anni, a conferma di una supremazia che ormai non fa quasi più notizia. Ma per la Polisportiva della Marca, questo tricolore di per sè ovviamente preziosissimo dopo il passo falso della scorsa stagione, potrebbe assumere un significato particolare. Già archiviato il trionfo della squadra di pallavolo e con quella del basket in piena corsa per arrivare fino in fondo, uno storico Grande Slam è infatti a portata di mano.

Calvisano mastica molto amaro. Vinta la stagione regolare, per il terzo anno consecutivo è costretta ad alzare bandiera bianca in finale. Lo scudetto, nella cittadina bresciana, non ci vuole proprio andare. E dire che i gialloneri, nei primi 15 minuti, schiacciano gli avversari nella propria metà campo. Fraser, dopo un errore, con due piazzati centrali da ben oltre i 30 metri, ne approfitta e i lombardi, in un amen, si trovano sul 6-0. La touche del Benetton non sempre risponde presente, ma la squadra di Green, poco alla volta, entra in partita. Una scorrettezza di Vaccari regala al piede di Mason i punti del 6-3 e il tono agonistico sale. Al 28’ fiocca il primo cartellino giallo: punisce Garozzo, colpevole di aver interrotto fallosamente un’azione da meta. Fraser non perdona: 9-3.

Con l’uomo in più, però, Calvisano non trova il break. Anzi, al termine della superiorità, su un placcaggio alto ai danni di Mason che esce in barella, Smith, nuovo calciatore designato, riaccorcia (9-6). In casa biancoverde, fuori Mason, entra Mazzariol come apertura, mentre Smith passa a estremo. Il match, sin qui piuttosto spettacolare, diventa assai nervoso. Sul finire del tempo, prima Properzi, poi Roux, si beccano 10’. Si riprende dunque in 14 contro 14. E proprio mentre le penalità stanno per terminare, ecco le azioni che, di fatto, decidono la sfida. Il pacchetto di mischia spinge Palmer in meta e mentre Smith si appresta alla trasformazione, l’arbitro De Santis espelle Griffen, reo di ingiurie nei suoi confronti. L'episodio, nel dopo partita, porterà alle dimissioni di Sandro Manzoni come presidente del Calvisano.

Entra Trecate come nuovo mediano di mischia, ma da questo momento, inevitabilmente, la bilancia pende dalla parte del Benetton. Sparisce l’equilibrio e non c’è più storia. Con altre tre mete (doppietta di Manuel Dallan, man of the match) e un parziale di 28-3 nel 2° tempo, Treviso è di nuovo campione d’Italia. Per la gioia di Franchino Properzi, al settimo sigillo personale (un record eguagliato) e di Craig Green, allenatore del Calvisano fino alla scorsa stagione, due volte sconfitto in finale. E’ il primo tecnico neozelandese che può vestirsi col tricolore.
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