Trony, sono finiti anche i neuroni?

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KuntaKinte77
00venerdì 28 ottobre 2011 23:14
“Non posso tornare a casa senza niente” dice una filippina con le lacrime gli occhi… C’é chi era in viaggio da un giorno intero, attraversando mezza Italia con la macchina più spaziosa prestata dal vicino di casa; chi si é accampato la notte con i sacchi a pelo, agevolato dalla mite temperatura men che autunnale; chi all’ultimo momento si é preso mezza giornata di permesso, che poi é diventata una intera, e ha lasciato il posto di lavoro romano per raggiungere la mecca tecnologica. Raramente, a memoria d’uomo e di consumatore, si era vista una fiumana simile in un esercizio commerciale: forse solo durante la guerra. Per il pane…

Cosa ha spinto questo esercito di “Tronysti” a riversarsi su Ponte Milvio, per accaparrarsi, fino alla rissa, l’imperdibile offerta? È la naturale conseguenza della crisi economica che induce a gettarsi a capofitto sullo sconto da capogiro o sul saldo stagionale più allettante? Per molti, ma non certo per tutti, restando in tema di pubblicità merceologiche.

Per chi ha percorso mezzo stivale, tra benzina, pedaggio autostradale e nutrizione il saldo non può essere certo così positivo. Qualcuno tuttavia ha obiettato, dopo essere uscito dimenandosi dal tempio dell’elettrodomestico, che il gioco valeva la candela: lo smartphone a un prezzo più che dimezzato, lo schermo televisivo al plasma che sfida le dimensioni di quello cinematografico, il tablet meno costoso o il lettore mp3 da tenere impacchettato e regalare a Natale (qualcuno si sarà avvantaggiato anche per i regali di Pasqua).

Tutto qui? La corsa spasmodica all’acquisto é nient’altro che la risposta alla crisi? O forse siamo diventati tutti, inesorabilmente, schiavi (chi più chi meno) dell’oggetto di consumo, peraltro sostanzialmente superfluo? “Trony, sono finiti i neuroni?” si interrogava ironicamente un passante stupito dall’orda selvaggia di acquirenti. Siamo arrivati al punto che pur di non perdere l’ultimo avveniristico prodotto hi-tech rinunciamo a un pasto completo, o a un weekend rigenerante in cui riposare occhi e cervello dalle immagini e dai messaggi subliminali di una scatola ultrapiatta?

La riflessione che ne consegue investe obbligatoriamente la sfera sociologica oltre che economica. Ma anche quella politica.E a questo punto vale la pena rileggersi un profetico Pier Paolo Pasolini: “Quella acculturazione e omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente a ottenere, il potere di oggi – cioè il potere della realtà dei consumi –, invece, riesce a ottenere perfettamente, togliendo realtà ai vari modi di essere uomini che l’Italia ha prodotto in modo storicamente molto differenziato. E allora questa acculturazione sta distruggendo, in realtà, l’Italia. E allora io posso dire senz’altro che il vero fascismo è proprio questo potere della civiltà dei consumi che sta distruggendo l’Italia. Questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che, in fondo, non ce ne siamo resi conto; è avvenuto tutto negli ultimi cinque, sei, sette, dieci anni; è stato una specie di incubo in cui abbiamo visto l’Italia intorno a noi distruggersi e sparire e adesso, risvegliandoci – forse – da quest’incubo, e guardandoci intorno ci accorgiamo che non c’è più niente da fare…

Ps: Ho scritto questo post su un tablet di ultima generazione collegato via usb allo smartphone più gettonato per poi spedirlo alla mail del Fatto. A proposito di schiavitù…
www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/28/trony-sono-finiti-anche-i-neuroni...
KuntaKinte77
00venerdì 28 ottobre 2011 23:15
... non dico quello che penso... [SM=x44457]

l'articolo è bello, anche l'ironia della chiusura... quella chissà, forse me la sarei evitata [SM=x44452]
Etrusco
00sabato 29 ottobre 2011 00:15
Re:
KuntaKinte77, 28/10/2011 23.15:

... non dico quello che penso... [SM=x44457]




si, meglio evitare [SM=x44474]

ti dico solo che una volta, casualmente mi ci son trovato nel mezzo di una svendita sottocosto (ma di quelle di entità minore che fanno periodicamente negli ipermercati), sebbene mi fossi messo in coda (già dentro il negozio) per un prodotto di appena 40€ che i commessi distribuivano... quando era il mio turno una bella ragazza distinta ed elegante che stava dietro a me si trasformò in una belva e mi strappò di mano l'ultima scatola rimasta (non sapendo che i commessi avrebbero subito portato un nuovo bancale)... [SM=x44463]

ho visto gente trasformarsi, addirittura intere famigliuole tentar di fregare dai carrelli incustoditi "l'ambito acquisto", con figli e mogli a far da palo... [SM=x44468]

ma quel che non capisco è come ci si possa trasformare in queste occasioni...
molti anni fa queste follie si vedevano solo per l'acquisto degli Swatch, ma in quei tempi nelle famiglie c'era molto più benessere e comunque eran orologi che mediamente non superavano i 150€ di valore...
radcla
00sabato 29 ottobre 2011 01:09
gli americani, ma un poco ovunque nel mondo, sono anche peggio. per ogni cacchiata nuova fanno le file fuori i negozi dalla notte prima [SM=x44463]

e questo anche in tempi di crisi se si considera che quasi tutti gli anni 2000 li abbiamo passati in una crisi globale, a partire dai crack delle borse asiatiche nei primi 2000, poi l'euro, poi lehman, per arrivare ad ora.
Ma come esce un telefonino nuovo tutti di corsa ... [SM=x44465]
strega@rossa
00sabato 29 ottobre 2011 12:06
Re: Re:
Etrusco, 29/10/2011 00.15:




si, meglio evitare [SM=x44474]

ti dico solo che una volta, casualmente mi ci son trovato nel mezzo di una svendita sottocosto (ma di quelle di entità minore che fanno periodicamente negli ipermercati), sebbene mi fossi messo in coda (già dentro il negozio) per un prodotto di appena 40€ che i commessi distribuivano... quando era il mio turno una bella ragazza distinta ed elegante che stava dietro a me si trasformò in una belva e mi strappò di mano l'ultima scatola rimasta (non sapendo che i commessi avrebbero subito portato un nuovo bancale)... [SM=x44463]

ho visto gente trasformarsi, addirittura intere famigliuole tentar di fregare dai carrelli incustoditi "l'ambito acquisto", con figli e mogli a far da palo... [SM=x44468]

ma quel che non capisco è come ci si possa trasformare in queste occasioni...
molti anni fa queste follie si vedevano solo per l'acquisto degli Swatch, ma in quei tempi nelle famiglie c'era molto più benessere e comunque eran orologi che mediamente non superavano i 150€ di valore...



io invece evito accuratamente di andare nei supermercati durante le svendite e nel periodo natalizio...non reggo la folla ed inoltre non riesco a vedere bene la merce che vorrei acquistare, e ancora detesto le code in qualunque occasione figuriamoci li.. [SM=x44511]
KuntaKinte77
00lunedì 31 ottobre 2011 09:52
Re:
radcla, 10/29/2011 1:09 AM:

gli americani, ma un poco ovunque nel mondo, sono anche peggio. per ogni cacchiata nuova fanno le file fuori i negozi dalla notte prima [SM=x44463]

e questo anche in tempi di crisi se si considera che quasi tutti gli anni 2000 li abbiamo passati in una crisi globale, a partire dai crack delle borse asiatiche nei primi 2000, poi l'euro, poi lehman, per arrivare ad ora.
Ma come esce un telefonino nuovo tutti di corsa ... [SM=x44465]




magari fosse solo il telefoninooooooo!!!

plasma, lcd 250303 pollici, lettori divx, dvd, bluray (che poi voglio vedere quanti si possono permettere di farsi una cineteca blu ray!!! [SM=x44457] ), ecc....

e non voglio parlare di chi con la lira non comprava appartamenti a 100 mil, ed oggi compra a 250.000€ in città piccole!!! Perchè è un investimento... [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]


Il mondo è in crisi? È anche colpa dei consumatori che permettono al mercato di essere in un certo modo. [SM=x44464]


Quanto è stato profetico ed attuale Fromm!!! [SM=x44472]

E questo vale anche per il cibo... mangiamo 200gr di pasta in meno alla settimana, magari paghiamola un pò di più ed andiamo a comprarla dall'artigiano.
Una delle cause dei tumori - oltre a fumo, gas di scarico, ecc... - è anche il sovrappeso!!! [SM=x44472]


Ps. Per capire le pecche di una società consumistica una letta ad "Avere o Essere", per fare poi seguito con tutti gli altri scritti di Fromm, che tracciano un quadro preciso e lungimirante quanto preoccupante della società moderna. [SM=x44465]
radcla
00lunedì 31 ottobre 2011 12:37
Re: Re:
KuntaKinte77, 31/10/2011 09.52:




magari fosse solo il telefoninooooooo!!!

plasma, lcd 250303 pollici, lettori divx, dvd, bluray (che poi voglio vedere quanti si possono permettere di farsi una cineteca blu ray!!! [SM=x44457] ), ecc....





ma sì [SM=x44458]

ho scritto telefonino per dare un'idea ma il concetto vale per mille altre cose, anche non necessariamente prodotti tecnologici.
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