Truppe USA sempre + vicine a Bagdad - da repubblica.it

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Leonessa73
00giovedì 3 aprile 2003 10:23
Usa: 500 iracheni uccisi in battaglia su ponte Eufrate
Esplosioni nel nord, al confine con la Turchia


Prosegue l'avanzata delle truppe americane verso Bagdad. Le avanguardie Usa si troverebbero a poche decine di chilometri dalla capitale irachena. Bagdad è, dunque, in vista, ma la battaglia non è vinta, avvertono fonti del Pentagono. Restano sacche di resistenza capaci di abbattere, a colpi di fucile e mitraglietta, un elicottero americano Black Hawk e di centrare con un missile un caccia FA-18. All'alba truppe irachene hanno anche sferrato un attacco, respinto dai reparti Usa, per cercare di riprendere il controllo di un ponte sul fiume Eufrate: secondo un ufficiale americano, nella battaglia sono stati uccisi 500 militari di Saddam. Intanto sono ripresi i bombardamenti sulla capitale irachena, specialmente sulle periferie meridionale e sud-orientale, dove si trovano le postazioni della Guardia Repubblicana schierata a difesa della città. E numerose esplosioni sono state udite dopo l'alba anche a ridosso della frontiera tra l'Iraq settentrionale e la Turchia.

Bagdad. Le unità americane sono giunte a una trentina di chilometri da Bagdad, e vedono le luci della capitale irachena. Per bloccare l'avanzata dalle prime ore del mattino diverse unità della Guardia repubblicana sono uscite dalla città, muovendo in direzione sud. Intanto proseguono i bombardamenti sulla capitale: nelle ultime ore gli americani hanno sganciato almeno una quarantina di "bombe leggere" su un deposito militare nel sobborgo di Karkh.

Karbala. Le truppe statunitensi in marcia su Bagdad hanno respinto due massicci contrattacchi sferrati dagli iracheni nel tentativo di riprendere lo strategico ponte sull'Eufrate conquistato ieri dagli americani, a nord-est della città santa sciita di Karbala, dopo i furibondi combattimenti contro la Divisione "Medina" della Guardia repubblicana. Il comandante Usa John Altman ha riferito che circa 500 soldati iracheni sono stati uccisi mentre tentavano di riconquistare il ponte, 30 km circa a sud-ovest di Bagdad.

Abbattuti caccia e elicottero Usa Sull'Iraq meridionale un caccia americano FA-18 Hornet è stato abbattuto da un missile terra-aria di cui s'ignora la provenienza. E non si conosce nemmeno la sorte del pilota, partito da una delle portaerei che incrociano nel Golfo.

Colpito, presso Karbala, anche un elicottero da trasporto Black Hawk Uh-60 probabilmente dal fuoco di armi leggere. Non ci sono notizie certe sui militari americani che erano a bordo. Fonti del Pentagono hanno infatti affermato che sul velivolo c'erano undici persone, il massimo che l'elicottero è in grado di portare, e che sette sono morte e le altre quattro, poi tratte in salvo da squadre di soccorso, sono rimaste ferite. Dal quartier generale del Comando Centrale Usa a Tampa, in Florida, è stato tuttavia reso noto che a bordo ci sarebbero stati solo sei militari, e che non ci sono per ora conferme sulle perdite subite così come non è chiaro se siano rimasti coinvolti militari a terra.

Nassiriya. Un marine che si trovava sul tetto di un camion ha urtato con la canna del suo fucile un cavo elettrico troppo basso ed è morto folgorato. Il soldato era su un mezzo da sette tonnellate nei pressi di Nassiriya, quando è avvenuto l'incidente. Faceva parte del primo corpo di spedizione dei marines e sulla sua morte, resa nota dal Comando centrale in Qatar, è stata aperta un'inchiesta.

Silopi. Numerose, forti esplosioni sono state udite dopo l'alba a ridosso della frontiera tra l'Iraq settentrionale e la Turchia. Lo hanno riferito testimoni a Silopi, cittadina in territorio turco situata a una decina di chilometri dal confine, che riferiscono di deflagrazioni, da un minimo di tre ad almeno cinque, provenienti da un'area sotto il controllo delle milizie curde. Dall'inizio della guerra è la prima volta che nella zona si verifica una situazione del genere.

Al Jazeera sospende attività in Iraq. La televisione satellitare del Qatar Al Jazeera ha annunciato in nottata la sospensione delle attività di tutti i suoi corrispondenti in Iraq, in seguito alla decisione delle autorità irachene di vietare a due suoi giornalisti di lavorare nel paese. La tv ha deciso di "sospendere fino a nuovo ordine le attività di tutti i suoi corrispondenti in Iraq", ma continuerà a trasmettere immagini in diretta e registrate provenienti dai suoi uffici a Bagdad, Bassora (sud) e Mosul (nord).





Douphol
00giovedì 3 aprile 2003 11:04
Re:

Scritto da: Leonessa73 03/04/2003 10.23
Usa: 500 iracheni uccisi in battaglia su ponte Eufrate
Esplosioni nel nord, al confine con la Turchia


Prosegue l'avanzata delle truppe americane verso Bagdad. Le avanguardie Usa si troverebbero a poche decine di chilometri dalla capitale irachena. Bagdad è, dunque, in vista, ma la battaglia non è vinta, avvertono fonti del Pentagono. Restano sacche di resistenza capaci di abbattere, a colpi di fucile e mitraglietta, un elicottero americano Black Hawk e di centrare con un missile un caccia FA-18. All'alba truppe irachene hanno anche sferrato un attacco, respinto dai reparti Usa, per cercare di riprendere il controllo di un ponte sul fiume Eufrate: secondo un ufficiale americano, nella battaglia sono stati uccisi 500 militari di Saddam. Intanto sono ripresi i bombardamenti sulla capitale irachena, specialmente sulle periferie meridionale e sud-orientale, dove si trovano le postazioni della Guardia Repubblicana schierata a difesa della città. E numerose esplosioni sono state udite dopo l'alba anche a ridosso della frontiera tra l'Iraq settentrionale e la Turchia.

Bagdad. Le unità americane sono giunte a una trentina di chilometri da Bagdad, e vedono le luci della capitale irachena. Per bloccare l'avanzata dalle prime ore del mattino diverse unità della Guardia repubblicana sono uscite dalla città, muovendo in direzione sud. Intanto proseguono i bombardamenti sulla capitale: nelle ultime ore gli americani hanno sganciato almeno una quarantina di "bombe leggere" su un deposito militare nel sobborgo di Karkh.

Karbala. Le truppe statunitensi in marcia su Bagdad hanno respinto due massicci contrattacchi sferrati dagli iracheni nel tentativo di riprendere lo strategico ponte sull'Eufrate conquistato ieri dagli americani, a nord-est della città santa sciita di Karbala, dopo i furibondi combattimenti contro la Divisione "Medina" della Guardia repubblicana. Il comandante Usa John Altman ha riferito che circa 500 soldati iracheni sono stati uccisi mentre tentavano di riconquistare il ponte, 30 km circa a sud-ovest di Bagdad.

Abbattuti caccia e elicottero Usa Sull'Iraq meridionale un caccia americano FA-18 Hornet è stato abbattuto da un missile terra-aria di cui s'ignora la provenienza. E non si conosce nemmeno la sorte del pilota, partito da una delle portaerei che incrociano nel Golfo.

Colpito, presso Karbala, anche un elicottero da trasporto Black Hawk Uh-60 probabilmente dal fuoco di armi leggere. Non ci sono notizie certe sui militari americani che erano a bordo. Fonti del Pentagono hanno infatti affermato che sul velivolo c'erano undici persone, il massimo che l'elicottero è in grado di portare, e che sette sono morte e le altre quattro, poi tratte in salvo da squadre di soccorso, sono rimaste ferite. Dal quartier generale del Comando Centrale Usa a Tampa, in Florida, è stato tuttavia reso noto che a bordo ci sarebbero stati solo sei militari, e che non ci sono per ora conferme sulle perdite subite così come non è chiaro se siano rimasti coinvolti militari a terra.

Nassiriya. Un marine che si trovava sul tetto di un camion ha urtato con la canna del suo fucile un cavo elettrico troppo basso ed è morto folgorato. Il soldato era su un mezzo da sette tonnellate nei pressi di Nassiriya, quando è avvenuto l'incidente. Faceva parte del primo corpo di spedizione dei marines e sulla sua morte, resa nota dal Comando centrale in Qatar, è stata aperta un'inchiesta.

Silopi. Numerose, forti esplosioni sono state udite dopo l'alba a ridosso della frontiera tra l'Iraq settentrionale e la Turchia. Lo hanno riferito testimoni a Silopi, cittadina in territorio turco situata a una decina di chilometri dal confine, che riferiscono di deflagrazioni, da un minimo di tre ad almeno cinque, provenienti da un'area sotto il controllo delle milizie curde. Dall'inizio della guerra è la prima volta che nella zona si verifica una situazione del genere.

Al Jazeera sospende attività in Iraq. La televisione satellitare del Qatar Al Jazeera ha annunciato in nottata la sospensione delle attività di tutti i suoi corrispondenti in Iraq, in seguito alla decisione delle autorità irachene di vietare a due suoi giornalisti di lavorare nel paese. La tv ha deciso di "sospendere fino a nuovo ordine le attività di tutti i suoi corrispondenti in Iraq", ma continuerà a trasmettere immagini in diretta e registrate provenienti dai suoi uffici a Bagdad, Bassora (sud) e Mosul (nord).







Queste notizie, più o meno, risultano anche a me. C'è da aggiungere solo che il comando americano non ha ancora deciso
se attaccare subito Bagdad o aspettare l'arrivo dei rinforzi,
tra una settimana o due. Quel che è certo, è che ci sarà un
ulteriore bagno di sangue di civili. Finora ne sono morti
762, dopo la battaglia di Bagdad quanti saranno?
Leonessa73
00giovedì 3 aprile 2003 11:07
Re: Re:

Scritto da: Douphol 03/04/2003 11.04

Queste notizie, più o meno, risultano anche a me. C'è da aggiungere solo che il comando americano non ha ancora deciso
se attaccare subito Bagdad o aspettare l'arrivo dei rinforzi,
tra una settimana o due. Quel che è certo, è che ci sarà un
ulteriore bagno di sangue di civili. Finora ne sono morti
762, dopo la battaglia di Bagdad quanti saranno?




Mamma mia, Dou, non ci posso pensare!!! :-:
Douphol
00giovedì 3 aprile 2003 11:13
Re: Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 03/04/2003 11.07



Mamma mia, Dou, non ci posso pensare!!! :-:


Nemmeno io. Alle notizie di guerra non riesco a fare
l'abitudine. Devo farmi forza perché è il mio mestiere,
ma è dura... [SM=x44468]
micol
00giovedì 3 aprile 2003 11:49
ieri sera stavo
guardando "trincea americana" su la 7 ... e sti americani che parlavano delle torri dei 3000 morti....
IO non reisco a capire se ce fanno o se ce so'...
contando le 760 vittime iraken più quelle afgane.. ..a quanrto siamo già arrivati.. ebhè e certo.. sono vittime necessarie quelle... e già e sì sì ..

questi americanoi che parlavao parlavano di democrazia, di liberazione del popolo irakeno.. ma ci credono davvero????Giustamente come diceva Gil Rossellini .. l'11 settembre ha dimostrato che gli usa sono attaccabili e loro sentono la necessità di risentirsi invincibili....




Leonessa73
00giovedì 3 aprile 2003 11:59
Re: ieri sera stavo

Scritto da: micol 03/04/2003 11.49
guardando "trincea americana" su la 7 ... e sti americani che parlavano delle torri dei 3000 morti....
IO non reisco a capire se ce fanno o se ce so'...
contando le 760 vittime iraken più quelle afgane.. ..a quanrto siamo già arrivati.. ebhè e certo.. sono vittime necessarie quelle... e già e sì sì ..

questi americanoi che parlavao parlavano di democrazia, di liberazione del popolo irakeno.. ma ci credono davvero????Giustamente come diceva Gil Rossellini .. l'11 settembre ha dimostrato che gli usa sono attaccabili e loro sentono la necessità di risentirsi invincibili....








Oppure pensano che si stanno vendicando :-:
Douphol
00giovedì 3 aprile 2003 12:38
Americani a 10 km. da Bagdad
Temo che il momento della carneficina si stia avvicinando.
Gli irakeni hanno deciso di bombardare essi stessi i
quartieri sciiti, per dare poi la colpa agli americani.
Gli Usa, dal canto loro, stanno ormai bombardando
a tappeto, altro che "attacchi chirurgici"! E' stato
colpito un altro mercato!!! Che tristezza!!!
L'11 settembre ho quasi pianto per il dolore, ma
le vendette non mi fanno sentire meglio. I morti
sono tutti uguali, a qualsiasi paese appartengano.

Leonessa73
00giovedì 3 aprile 2003 12:45
Re: Americani a 10 km. da Bagdad

Scritto da: Douphol 03/04/2003 12.38
Temo che il momento della carneficina si stia avvicinando.
Gli irakeni hanno deciso di bombardare essi stessi i
quartieri sciiti, per dare poi la colpa agli americani.
Gli Usa, dal canto loro, stanno ormai bombardando
a tappeto, altro che "attacchi chirurgici"! E' stato
colpito un altro mercato!!! Che tristezza!!!
L'11 settembre ho quasi pianto per il dolore, ma
le vendette non mi fanno sentire meglio. I morti
sono tutti uguali, a qualsiasi paese appartengano.





Gli americani sono fuori di testa ormai...non guardano + in faccia a nessuno :-:
micol
00giovedì 3 aprile 2003 12:45
Re: Americani a 10 km. da Bagdad

Scritto da: Douphol . I morti
sono tutti uguali, a qualsiasi paese appartengano.



parole sante.
inoltre io penso che attaccare l'irak... è stato semplicmente fare il gioco di saddam...
quanto è stupido l'essere umano![SM=x44463]

serenity77
00giovedì 3 aprile 2003 14:23
Ecco le ultime
Le truppe alleate si attestano intorno all'aeroporto
Un missile colpisce un mercato: almeno otto mortiI marines si schierano
alle porte di Bagdad
Due militari americani uccisi in un attacco
Si muovono unità della guardia repubblicana


BAGDAD - La forze statunitensi avrebbero iniziato a prendere posizione attorno a Bagdad. Secondo fonti militari americane, l'avanguardia della terza divisione di fanteria è giunta a dieci chilometri dalla capitale irachena, attestandosi intorno all'aeroporto internazionale "Saddam Hussein". "Se decideremo di
entrare in città, potremo farlo nel giro di ore dalla decisione", dice il capitano Frank Thorp, portavoce del comando centrale. Ma per il momento non è ancora chiaro quali siano i passi successivi previsti dal piano messo a punto dal generale Tommy Franks. Nel frattempo almeno otto civili sono morti e altri cinque sono rimasti feriti a causa di un missile che è caduto questa mattina su un mercato, alla periferia sud-est di Bagdad.
Durante la notte migliaia di veicoli militari americani hanno attraversato un ponte a quattro corsie sull'Eufrate a 25 chilometri da Bagdad, dopo una dura battaglia per prenderne il controllo. Fonti militari Usa hanno riferito che sono stati uccisi 500 soldati di Saddam. Per contrastare l'avanzata americana alcune unità della Guardia Repubblicana sono uscite da Bagdad, muovendo in direzione sud verso le forze alleate. Secondo un portavoce militare, si tratta di quattro delle sei divisioni della Guardia Repubblicana, dopo che la 'Medina' e la 'Bagdad' sono state sbaragliate nei combattimenti di ieri. "Abbiamo avuto informazioni secondo cui quattro divisioni si stanno dirigendo verso sud - spiega il capitano Frank Thorp - li abbiamo affrontati, ma non c'è stato ancora alcun confronto diretto".


Ma anche le forze alleate registrano perdite. Due soldati americani sono rimasti uccisi a ovest dell'Eufrate. I militari erano a bordo di un fuoristrada, quando soldati iracheni si sono avvicinati, grazie al buio, fino a qualche centinaio di metri. E hanno lanciato contro i veicoli Usa i razzi che hanno ucciso i due soldati.

Bagdad è, dunque, in vista, ma la battaglia non è vinta, avvertono fonti del Pentagono. E i bombardamenti proseguono incessanti sulla capitale irachena, specialmente sulle periferie meridionale e sud-orientale, dove si trovano le postazioni della Guardia Repubblicana schierata a difesa della città.

(3 aprile 2003)


Ed ancora non sono dentro a bagdad..[SM=x44463]


Peterpunk
00venerdì 4 aprile 2003 03:00
Prescindendo dal fatto che finche' sono a chilometri sono ancora decentemente tranquilli, mentre sara' dentro il chilometro che si inizieranno a contare i veri morti americani (sparatorie, cecchinaggio, mortai e amenita' simili), i carissimi americani stanno gia' buttando le basi per la possibilita' di irrompere anche in Siria ed in Iran.....
secondo la mia opinione, e' il momento meno indicato per fare affermazioni del genere, ma sembrano non capirlo.....
Se lo stato siriano e quello iraniano si muovessero in questi giorni, riuscirebbero a chiudere le truppe americane in una morsa che potrebbe decretare solo un bagno di sangue pauroso da parte americana....
a me pare che ultimamente ogni discorso di Bush e compagnia bella abbia sempre al suo interno una vena di "delirio di onnipotenza" piuttosto marcato, e questo mi fa' presagire solo cattivissimi auspici.


serenity77
00venerdì 4 aprile 2003 14:31
Re:

Scritto da: Peterpunk 04/04/2003 3.00
Prescindendo dal fatto che finche' sono a chilometri sono ancora decentemente tranquilli, mentre sara' dentro il chilometro che si inizieranno a contare i veri morti americani (sparatorie, cecchinaggio, mortai e amenita' simili), i carissimi americani stanno gia' buttando le basi per la possibilita' di irrompere anche in Siria ed in Iran.....
secondo la mia opinione, e' il momento meno indicato per fare affermazioni del genere, ma sembrano non capirlo.....
Se lo stato siriano e quello iraniano si muovessero in questi giorni, riuscirebbero a chiudere le truppe americane in una morsa che potrebbe decretare solo un bagno di sangue pauroso da parte americana....
a me pare che ultimamente ogni discorso di Bush e compagnia bella abbia sempre al suo interno una vena di "delirio di onnipotenza" piuttosto marcato, e questo mi fa' presagire solo cattivissimi auspici.






Gli americani si sono sempre sentiti superiori..però ovviamente non uso farne di un'erba un fascio..cmq,spero vivamente che ne iran ne siria si muovano[SM=x44463]



"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Hikmet"

[Modificato da serenity77 04/04/2003 14.32]

oreZrd
00sabato 5 aprile 2003 00:55
L'attacco verbale a Siria e Iran è stato un errore clamoroso.
Ma in fondo non comporterà serie conseguenze. Nè per il futuro è prevista un'invasione pure di questi paesi anche perchè le truppe americane sono sì numerose tante situazioni in contemporanea non sono gestibili. Eppoi c'è la Corea in lista d'attesa.
The Notts Fair Lino
00sabato 5 aprile 2003 01:11
già... bene o male l'attacco all'Iraq (dal punto di vista di impatto emotivo) eravamo preparati... poi anche dal punto di vista militare dopo 12 anni di embargo il confronto è già perso in partenza dagli irakeni.
Ma solo citare guerra all'Iran e Corea mi vengono i brividi...
in questo caso si che bisognerebbe cagarsi sotto!

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