Ecco le ultime
Le truppe alleate si attestano intorno all'aeroporto
Un missile colpisce un mercato: almeno otto mortiI marines si schierano
alle porte di Bagdad
Due militari americani uccisi in un attacco
Si muovono unità della guardia repubblicana
BAGDAD - La forze statunitensi avrebbero iniziato a prendere posizione attorno a Bagdad. Secondo fonti militari americane, l'avanguardia della terza divisione di fanteria è giunta a dieci chilometri dalla capitale irachena, attestandosi intorno all'aeroporto internazionale "Saddam Hussein". "Se decideremo di
entrare in città, potremo farlo nel giro di ore dalla decisione", dice il capitano Frank Thorp, portavoce del comando centrale. Ma per il momento non è ancora chiaro quali siano i passi successivi previsti dal piano messo a punto dal generale Tommy Franks.
Nel frattempo almeno otto civili sono morti e altri cinque sono rimasti feriti a causa di un missile che è caduto questa mattina su un mercato, alla periferia sud-est di Bagdad.
Durante la notte migliaia di veicoli militari americani hanno attraversato un ponte a quattro corsie sull'Eufrate a 25 chilometri da Bagdad, dopo una dura battaglia per prenderne il controllo. Fonti militari Usa hanno riferito che sono stati uccisi 500 soldati di Saddam. Per contrastare l'avanzata americana alcune unità della Guardia Repubblicana sono uscite da Bagdad, muovendo in direzione sud verso le forze alleate. Secondo un portavoce militare, si tratta di quattro delle sei divisioni della Guardia Repubblicana, dopo che la 'Medina' e la 'Bagdad' sono state sbaragliate nei combattimenti di ieri. "Abbiamo avuto informazioni secondo cui quattro divisioni si stanno dirigendo verso sud - spiega il capitano Frank Thorp - li abbiamo affrontati, ma non c'è stato ancora alcun confronto diretto".
Ma anche le forze alleate registrano perdite. Due soldati americani sono rimasti uccisi a ovest dell'Eufrate. I militari erano a bordo di un fuoristrada, quando soldati iracheni si sono avvicinati, grazie al buio, fino a qualche centinaio di metri. E hanno lanciato contro i veicoli Usa i razzi che hanno ucciso i due soldati.
Bagdad è, dunque, in vista, ma la battaglia non è vinta, avvertono fonti del Pentagono. E i bombardamenti proseguono incessanti sulla capitale irachena, specialmente sulle periferie meridionale e sud-orientale, dove si trovano le postazioni della Guardia Repubblicana schierata a difesa della città.
(3 aprile 2003)
Ed ancora non sono dentro a bagdad..