UCCISI 4 BAMBINI A BAGHDAD PIOGGIA DI RAZZI SU MOSSUL

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KayScarpetta
00lunedì 26 aprile 2004 09:45

SOLDATI USA REAGISCONO AD ATTACCO, 4 BAMBINI UCCISI
Quattro bambini, tutti intorno ai 12 anni, sono morti uccisi dal fuoco dei soldati americani che hanno reagito ad un attacco subito dal loro mezzo saltato oggi su una bomba in una strada di Baghdad. Lo hanno detto testimoni nella capitale irachena. L'episodio si e' verificato sulla Canal Street, al passaggio di un convoglio di veicoli militari Usa: un Humvee e' stato colpito ed e' andato a fuoco. Subito dopo i militari Usa sono scesi dagli altri mezzi e si sono messi a sparare a casaccio tutt'intorno colpendo cosi' i quattro ragazzini che si erano avvicinati per vedere il mezzo incendiato. Secondo i testimoni vi sarebbero anche cinque feriti. I bambini uccisi provenivano da una vicina scuola. Fonti di un ospedale hnei pressi hanno confermato di aver ricevuto i corpi senza vita di quattro bambini.

COLPITO OSPEDALE DI MOSSUL, VITTIME
Quattro impiegati dell'ospedale di Mossul sono morti e altri 16 sono rimasti feriti in un attacco con razzi avvenuto questa mattina nella citta' settentrionale irachena. Lo ha detto la polizia. Secondo quanto hanno detto le fonti dell'ospedale, numerosi razzi si sono abbattuti sulla citta' e uno di essi ha centrato l'edificio. Morti e feriti sono tutti impiegati del nosocomio e sembra che non vi siano state vittime tra i pazienti. Un altro proiettile e' inoltre caduto su un albergo del centro citta', l'Hotel Ashur, ha detto da parte sua il comandante della polizia Abdel Rhaman al Obeidi. Un terzo razzo ha colpito l'edificio che ospita radio e televisione, secondo quanto ha annunciato il suo direttore Ghazy Faysal.

OSTAGGI; 'HALLO HALLO', IL GIALLO DEL TELEFONO

ROMA - Qualche minuto prima di mezzogiorno di domenica 25 aprile, in Iraq sono piu' o meno le due del pomeriggio. Da Sammichele di Puglia, dove vive giorni di ansia, Francesca Bonerba compone il numero del cellulare del suo fidanzato Umberto Cupertino, che e' nelle mani dei guerriglieri da due settimane. Invece del solito silenzio questa volta il telefono squilla. ''Hallo, hallo'', dice un uomo, che riattacca immediatamente. Due ore dopo la stessa Francesca da' un' altra versione: ''Probabilmente qualcuno ha fatto un errore - dice - a differenza degli altri giorni, oggi sulla scheda Omnitel mi ha risposto l'operatore telefonico che, in lingua italiana, mi ha detto che il numero selezionato e' inesistente''.
Il 'giallo del telefonino' di Umberto Cupertino - che dopo i tentativi su quelli di Maurizio Agliana e Salvatore Stefio diventa il 'giallo dei telefoni' - si consuma in pochi secondi, quanti ce ne vogliono per pronunciare quelle due parole ma quanto basta per alimentare speranze e dubbi. Un mistero che, in realta', fonti del tutto attendibili, danno per inesistente in quanto confermano sia la telefonata fatta da Francesca, sia la risposta ricevuta dal misterioso interlocutore. Cosi' come ricordano bene la reazione avuta dalla donna quando ha sentito una voce provenire da un apparecchio che per due settimane era rimasto muto. E tuttavia Francesca non ha voluto confermare la telefonata. ''Mi ha risposto l'operatore - ripete - Nei giorni precedenti, ogni volta che componevo i numeri di Umberto non mi rispondeva neppure l'operatore telefonico''. Qualcosa, comunque, deve essere accaduto. E il fatto che anche dai cellulari di Maurizio Agliana e di Salvatore Stefio siano arrivati segnali diversi da quelli dei giorni precedenti non puo' essere soltanto una casualita'. La sorella della guardia del corpo di Prato, Antonella, ha composto il numero nel pomeriggio: ha risposto una segreteria telefonica in italiano e in una lingua straniera, mentre fino a ieri il suono era sempre stato quello di un telefono occupato. Quello di Stefio invece - che aveva una scheda telefonica in vendita in Iraq con un raggio d'azione limitato a Baghdad e dintorni e che il vigilante aveva utilizzato prima di essere rapito - e' tornato a squillare dopo giorni di silenzio. E sempre nel pomeriggio di domenica. Come ha constatato l'Ansa, e' stato possibile prendere la linea piu' volte, anche se con difficolta'. Il cellulare ha continuato a squillare a lungo senza che qualcuno rispondesse. ''Per noi puo' essere un segnale, una speranza in piu' - ha detto il cugino di Salvo, Giuseppe - ma non possiamo dire altro, la Farnesina ancora non ci ha fatto sapere nulla''.
Cosa dunque e' realmente accaduto? Nessuno lo sa, o almeno per il momento nessuno lo dice. Quindi si possono soltanto avanzare ipotesi. Ad esempio potrebbe essere che i telefoni dei tre, rubati subito dopo il sequestro, siano stati venduti a semplici ricettatori. Questi potrebbero a loro volta averli ceduti a qualcuno che soltanto ora li ha accesi. Puo' anche essere, pero', che i telefoni fossero accesi in attesa di un 'segnale', perche' magari proprio quello era il mezzo scelto per comunicare con i sequestratori da chi sta trattando per la liberazione degli ostaggi e sta tenendo i contatti. Ecco allora che Francesca Bonerba potrebbe aver provato a chiamare il fidanzato proprio nel momento in cui quel 'segnale' doveva arrivare e aver sentito cosi', invece di un telefono muto, quel ''hallo'' che pero' non era diretto a lei. C'e', infine, un'ultima ipotesi. La piu' ottimistica. I telefoni dei tre potrebbero essere stati accesi per permettere a chi li sta cercando di localizzare gli ostaggi. Se fosse cosi' sarebbe un segnale estremamente positivo. L' attivita' dell' intelligence va avanti.
25/04/2004 16:30

icsicsxx
00lunedì 26 aprile 2004 10:14
a dire la verità, in un attentato nei giorni scorsi è stato fatto esplodere uno scuolabus in cui sono morti altri 17 bambini...............

:-:
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