L'ex first lady interpreta se stessa in televione
il marito Bill recita in un rifacimento di "Pierino e il lupo"
La senatrice di New York girerà in una fiction
diretta dal regista di "Traffic" e scritta da George Clooney
dal nostro inviato MARCO MAROZZI
NEW YORK - Lui, è ovvio, fa il lupo, il lupo dolce. Lei, donna che ha superato tutto e tutti, fa ovviamente se stessa. Signore e signori, vanno in onda i Clinton. Bill ieri sera per radio ha dato la sua voce sexy a una rilettura di "Pierino e il Lupo" di Prokofiev. Hillary interpreta se stessa, senatrice di New York dal grande futuro, in una fiction molto, molto realistica girata da Steven Soderbergh, pensata da George Clooney: partenza in settembre, mescolati attori e protagonisti della politica americana in carne ed ossa, puntate settimanali in diretta sui fatti del giorno, attesa preoccupata nei Palazzi del potere che saranno messi in piazza.
L'HBO, la tv via cavo, conta di ficcare le sue cineprese fin dentro la campagna presidenziale del prossimo anno. "All is show". Candidati e futuro presidente Usa diventerebbero attori di se stessi. "La gente si chiederà se assiste a un documentario o una fiction" ride Soderbergh, premio Oscar con "Traffic".
Se mai ce n'era bisogno, ecco cosa significa essere la vera royal family americana. Bill Clinton è stata la star della stazione radio inglese Classic FM: chi meglio di lui poteva rivoluzionare l'opera di Prokofiev su cui si sono misurati tutti i più grandi attori del mondo, da Laurence Olivier ad Eduardo De Filippo? E' il Lupo, il Lupo che narra la storia dal proprio punto di vista. "Wolf Tracks" si chiama la produzione musicata dal compositore francese Jean-Pascal Beintus e a differenza dell'orginale russo sarà - figurati... - a lieto fine. Il Lupo convince Pierino a vivere felicemente insieme a lui: molti potranno commuoversi pensando alle strette di mano e alle speranze post-Guerra Fredda. Pure Mikhail Gorbaciov si è esibito su Prokofiev. In questa simbologia facilissima, dietro l'ex presidente americano ci saranno - anche loro protagonisti - gli strumenti dell'Orchestra Nazionale Russa. Per Natale la registrazione è nei negozi.
Hillary il suo carisma lo ha prestato invece per la puntata-test, quella di lancio, di "K Street", ultima idea della HBO, famosa al mondo per il serial-cult femminile "Sex and the City", oltre che per "Law and Order". Il titolo nasce dalla strada di Washington dove hanno molti dei loro uffici i lobbisti, i potenti burattinai dei rapporti fra affari e politica. A loro è dedicata la serie, un tuffo settimanale nei traffici e nelle connessioni internazionali che ha già scatenato reazioni stizzite. "Cosa volete che ne capisca la gente di queste cose?" si è arrabbiato sul New York Times, Edward von Kloberg, uno che ha avuto fra i suoi clienti Saddam e Mobutu, Ceausescu e un bel po' di altri dittatori e il cui motto è "La vergogna è per le femminucce".
La puntata già registrata parte con una conferenza stampa vera di Ahmad Chalabi, il presidente del governo provvisorio iracheno insediato dal governo Bush. "Tutto quello che dobbiamo fare è ripulire questo tipo e intascare soldi" dice uno dei lobbisti, per fortuna un attore. Seguono operazioni a Washington, fin dentro al Senato. Qui appare Hillary. Con lei altri parlamentari, come John McCain e il repubblicano Orrin Hatch, che ha già interpretato un cammeo in "Traffic", e la star degli avvocati, Robert Strauss.
"Non abbiamo una linea ideologica, politica, ma solo pragmatica" dice Soderberg. Clooney invece è un anti-Bush di ferro, "ragazzino viziato, limousine-liberal" lo chiama Bill o'Reilly della Fox. "Se Al Gore non avesse dovuto prendere le distanze da Clinton per l'affare Lewinsky, avrebbe vinto le elezioni e non avrebbe fatto la guerra" si arrabbia l'attore, che ha casa a Como, ama l'Italia, ha prodotto una riedizione tv di "A prova d'errore", film pacifista girato da Lumet nel '64, e sta pensando a una comparsata nella quarta serie di "E. R.", la corsia medica che lo lanciò.
"K Street" parte il 14 settembre, puntate girate ogni settimana "dal vivo" annuncia il regista. Sotto tiro inevitabilmente la campagna per la California di Arnold Schwarzenegger, che per consulente si è preso Rob Lowe, l'attore che fa la stessa parte in tv nella serie presidenziale interpretata da Martin Sheen.