Usa, sparatoria

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Ronan7
10lunedì 16 aprile 2007 21:24
Armi da fuoco in libera vendita
Usa,sparatoria in campus: 32 morti
Numerosi feriti in 2 conflitti a fuoco


Panico al Virginia Polytechnic Institute di Blacksburg, in Virginia dove almeno 32 persone sono state uccise da un assalitore in due distinte sparatorie. Tra i morti anche l'assassino, un cittadino asiatico di vent'anni. Numerosi anche i feriti secondo quanto riferito dalla polizia. Secondo una prima ricostruzione l'uomo armato sarebbe entrato in una classe sparando agli studenti per cause ancora da accertare.

La prima sparatoria è avvenuta in uno dei dormitori principali del campus. Sul posto sono arrivate subito numerose auto della polizia. Una seconda sparatoria sarebbe avvenuta in un altro settore dell’università, a Noris Hall, un edificio dove si tengono lezioni. In quest'ultimo conflitto a fuoco sarebbero rimasti colpiti altri studenti. Il bilancio diffuso dalla polizia parla di almeno 32 morti, comrpeso l'assalitore. La Virginia Polytechnic Institute, situata in un'area agricola della Virginia, ospita oltre 26mila ragazzi.

I precedenti
Sempre lo stesso istituto era stato teatro di un'altra sparatoria nell'agosto del 2006. In quell'occasione un evaso si era rifugiato al suo interno, sparando alcuni colpi che avevano ucciso due poliziotti.

Strage più grave di quella della Columbine

La doppia sparatoria nel campus del Virginia Tech di Blacksburg,supera per gravità anche la strage avvenuta il 20 aprile del 1999 nella Columbine High School, la scuola Superiore della contea di Jefferson, in Colorado. Il 20 aprile sarà l'ottavo anniversario del massacro di Columbiene. Nell'edificio della scuola superiore fecero irruzione due adolescenti armati, Eric Harris e Dylan Klebold, uccidendo un totale di 13 persone, 12 studenti e un insegnante, e ferendone altre ventuno, prima di suicidarsi.

Il presidente Bush:"Sono sconvolto"

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush si è detto "sconvolto dall'orrore" per la doppia sparatoria avvenuta nel campus del politecnico della Virginia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Dana Perino, aggiungendo che il presidente sta seguendo con attenzione l'evoluzione della situazione.

Fonte Tgcom.it

[SM=x44471] [SM=x44471] [SM=x44471]
58TINO
10martedì 17 aprile 2007 09:53
Pare che George W. (THE IDIOT ) Bush abbia dichiarato: "[G]Le armi sono un diritto, ma (bontà sua) non a scuola.

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-Asmodeus-
10martedì 17 aprile 2007 11:42
[SM=x44471]
rorina!
10mercoledì 18 aprile 2007 17:55
[SM=x44468]
Bestionn
10mercoledì 18 aprile 2007 18:40
Mah! [SM=x44474]
lostin
10giovedì 19 aprile 2007 10:36
Ma scusate anche qui in Italia abbiamo una così elevata stima dell'uomo (avevo messo la maiuscola, ma poi Bestionn s'arrabbiava, giustamente [SM=x44461] ) da permettergli di drogarsi, bere, fumare.
Perchè non le armi.
Clara Clayton
10giovedì 19 aprile 2007 10:41
Re:

Scritto da: 58TINO 17/04/2007 9.53
Pare che George W. (THE IDIOT ) Bush abbia dichiarato: "[G]Le armi sono un diritto, ma (bontà sua) non a scuola.

[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]



Complimenti vivissimi... [SM=x44463] [SM=x44471]
Colonnello Kilgore
10giovedì 19 aprile 2007 20:38
In America han fatto vedere il video-testamento del killer. [SM=x44466]



Mhh....
giogio232323
10giovedì 19 aprile 2007 21:02
Vorrei provare a ragionare
senza preconcetti di sorta.
1) Mi pare chiaro che, in mezzo alla società civile, ci sia una minoranza (almeno spero che sia tale) di persone il cui cervello è in tilt. Se a uno di costoro, più o meno insospettabile, viene l'idea di fare una strage nessuno può togliergliela dalla mente, e non c'è prevenzione che tenga.
2) Le armi per fare la strage, legalmente o illegalmente, le troverà. se non saranno pistole sarà un ferro da costruzione debitamente appuntito, o foggiato comunque gli vada. O anche un coltello da cucina debitamente legato su un manico di scopa. In ogni caso, sarà l'unico armato (i buoni non possono, per loro è severamente proibito portare armi) contro tanti disarmati. La strage è assicurata.
3) La polizia, per quanto possa essere efficientissima, non può essere ovunque. Perché arrivi, occorrerà che qualcuno la chiami, e comunque del tempo per arrivare. Tempo che equivale a cadaveri.
4) Secondo voi, se gli studenti fossero stati tutti armati (e ovviamente addestrati ad usare le armi), quante persone avrebbe potuto uccidere il folle, prima di venire DEFINITIVAMENTE fermato dall'autodifesa delle potenziali vittime? Forse addirittura nessuna, se non avesse subito ucciso il primo colpito. Perché, probabilmente, lo studente più vicino avrebbe colpito lui, più o meno gravemente, ostacolando in ogni caso la successiva azione folle.
Molti mi diranno che questo è Far West. Ciò nonostante, quello che è accaduto è accaduto. E sarebbe sciocco e ipocrita dare la colpa alle armi. Prima di tutto, come ho già detto, le armi si possono anche acquistare illegalmente. E la legislazione (che prevede sempre, dappertutto, un minimo di cautela prima che chicchessia venga in possesso di armi) viene aggirata senza remissione. Poi, se mancassero le armi, vi ricordo che sono in libera vendita numerosi "oggetti che possono offendere" facilissimamente letali, molto più micidiali di alcune armi da fuoco. Infine, per chi volesse fare le cose in grande, qualsiasi studente di chimica è in condizione di produrre, con materie prime di acquisto liberissimo, non solo la vecchia polvere nera (che ha insanguinato il mondo nel corso di tante guerre), ma anche esplosivi molto più potenti, che evito di descrivere per ovvie ragioni.
Far West. Sì, certo, in cui però si troverebbero buoni contro cattivi in proporzione di 1 a 1000. Credo che i cattivi ci penserebbero un pò su. E quelli che, pazzi per ferocia o altri motivi, in netta minoranza, finirebbero col soccombere.
Mi permetterò di rubare una frase a un amici di un altro forum:
un ottimista è una pecora che spera che il lupo sia diventato vegetariano!
Dirò, in più, che il mio orrore sarebbe molto minore se, anziché leggere di 32 persone uccise in un campus da un folle, avessi letto di una o due persone ferite e di un folle fatto secco sul colpo.
Io la penso così, mi dispiace per i tenerissimi di cuore.

Giorgione

[SM=x44464]
-Asmodeus-
10sabato 21 aprile 2007 11:25
Personalmente non ritengo che il possesso diffuso di armi sia un deterrente efficace contro crimine e violenza. In generale, la cronaca è stracolma di casi di attacchi contro bersagli che gli assalitori sanno benissimo essere armati - dagli assalti ai portavalori agli scontri tra opposti gruppi criminali.
In questo caso specifico di furia omicida-suicida, poi, è palese che il signor Cho Seung Hui non si sarebbe lasciato spaventare: voleva morire comunque.
D'altro canto, non credo neppure che la radice del problema sia nel possesso delle armi in sé. Piuttosto, è nella cultura, nella percezione di quale livello di uso della forza sia "appropriato" in una data circostanza. Perché in certe città, dove pure la criminalità non manca, i rapinatori di banche si armano di cutter e tagliacarte mentre in altre città si rapina il fruttarolo pistola alla mano?

In questo caso mi pare che ciò che sia venuto meno sia stato l'intervento delle reti sociali. I segni c'erano tutti, il ragazzo aveva dato ampie prove di evidenti disturbi psichici che andavano peggiorando, eppure nessuno è stato in grado di prevenire questa tragedia..
58TINO
10sabato 21 aprile 2007 15:33
Partendo dal presupposto che il crimine è sempre esistito e sempre esisterà ( sarei felice se mi dimostrerete il contrario, ma temo, non sarà possibile), se fosse sufficiente tenere un'arma in casa per scongiurare il pericolo di subire un'aggressione, il problema sarebbe risolto da tempo. Invece temo che chi affronta una persona che sà essere armata, denunci una mancanza totale di scrupoli, e metta in preventivo tranquillamente l'omicidio...E' quello che succede negli USA, paese dal grilletto facile, in cui forse il Far West non è mai finito. Anche perchè il criminale incallito, se spara, ha poco da perdere, mentre la persona "normale",qualche problema lo dovrebbe avere.
Bestionn
10sabato 21 aprile 2007 15:41
Re:

Scritto da: 58TINO 21/04/2007 15.33
Partendo dal presupposto che il crimine è sempre esistito e sempre esisterà ( sarei felice se mi dimostrerete il contrario, ma temo, non sarà possibile), se fosse sufficiente tenere un'arma in casa per scongiurare il pericolo di subire un'aggressione, il problema sarebbe risolto da tempo. Invece temo che chi affronta una persona che sà essere armata, denunci una mancanza totale di scrupoli, e metta in preventivo tranquillamente l'omicidio...E' quello che succede negli USA, paese dal grilletto facile, in cui forse il Far West non è mai finito. Anche perchè il criminale incallito, se spara, ha poco da perdere, mentre la persona "normale",qualche problema lo dovrebbe avere.



[SM=x44458] [SM=x44462]
giogio232323
10sabato 21 aprile 2007 17:53
Guardate che io non intendo dire che le armi debbano essere un deterrente.
Sono assolutamente pacifico di natura, e non aggredirei mai neanche una mosca. Però il fatto che il balordo (o il "fatto", o il delinquente in genere) possa venire dove io mi trovo, e minacciare la vita di mia moglie, o di mio figlio, o di altre persone a me care, e io non sia in grado di fare altro che fare scudo con il mio corpo mi dà davvero fastidio. La difficoltà a procurarsi un'arma sarà nulla per lui, enorme per me, persona specchiata. Ma, per sfizio personale, ho fatto in modo da non essere precisamente sprovveduto, con una pistola in mano. E, se mai dovessi vedere qualcuno con un coltello troppo vicino alla gola di mia moglie, non cercherei sicuramente di fargli saltare il coltello dalla mano, quelle sono scene da film. Mirerei almeno al bersaglio grosso, e sarei certo di avere fatto la cosa giusta, secondo la mia coscienza. Ma per potere difendere i miei cari dovrei essere armato, anche in mezzo alla strada. Mentre, invece, la legge mi costringe ad assistere impotente all'eventuale scempio. E questo non è giusto. Perché i discorsi sul recupero sociale, che si dovrebbero fare a monte, rimangono discorsi. La difesa da parte delle forze dell'ordine non sempre è possibile, visto che i poliziotti non sono onnipresenti, né possono esserlo. Quindi la conclusione del discorso è che, alla fine, ci sarà un cadavere a terra, niente da fare. Preferirei che fosse quello del "disadattato sociale", anziché quello di mia moglie. E considero iniqua la legge che, in pratica, mi impedisce di difendere i miei cari, me stesso e i miei modesti averi. Se si tratta di un ladro, non sta cercando di rubare 1 kg. di mele perché ha fame, sta cercando di sottrarmi quello che ho onestamente guadagnato. No, l'arma non deve essere un deterrente. Deve essere una minaccia vera. Chi intende attentare alla vita dei miei cari deve sapere che può perderci la sua, e che non è solo una possibilità teorica, ma una concreta probabilità.

[SM=x44511]

Giorgione

[Modificato da giogio232323 21/04/2007 17.56]

lostin
10sabato 21 aprile 2007 19:01
Re: Guardate che io non intendo dire che le armi debbano essere un deterrente.

Scritto da: giogio232323 21/04/2007 17.53
Sono assolutamente pacifico di natura, e non aggredirei mai neanche una mosca. Però il fatto che il balordo (o il "fatto", o il delinquente in genere) possa venire dove io mi trovo, e minacciare la vita di mia moglie, o di mio figlio, o di altre persone a me care, e io non sia in grado di fare altro che fare scudo con il mio corpo mi dà davvero fastidio. La difficoltà a procurarsi un'arma sarà nulla per lui, enorme per me, persona specchiata. Ma, per sfizio personale, ho fatto in modo da non essere precisamente sprovveduto, con una pistola in mano. E, se mai dovessi vedere qualcuno con un coltello troppo vicino alla gola di mia moglie, non cercherei sicuramente di fargli saltare il coltello dalla mano, quelle sono scene da film. Mirerei almeno al bersaglio grosso, e sarei certo di avere fatto la cosa giusta, secondo la mia coscienza. Ma per potere difendere i miei cari dovrei essere armato, anche in mezzo alla strada. Mentre, invece, la legge mi costringe ad assistere impotente all'eventuale scempio. E questo non è giusto. Perché i discorsi sul recupero sociale, che si dovrebbero fare a monte, rimangono discorsi. La difesa da parte delle forze dell'ordine non sempre è possibile, visto che i poliziotti non sono onnipresenti, né possono esserlo. Quindi la conclusione del discorso è che, alla fine, ci sarà un cadavere a terra, niente da fare. Preferirei che fosse quello del "disadattato sociale", anziché quello di mia moglie. E considero iniqua la legge che, in pratica, mi impedisce di difendere i miei cari, me stesso e i miei modesti averi. Se si tratta di un ladro, non sta cercando di rubare 1 kg. di mele perché ha fame, sta cercando di sottrarmi quello che ho onestamente guadagnato. No, l'arma non deve essere un deterrente. Deve essere una minaccia vera. Chi intende attentare alla vita dei miei cari deve sapere che può perderci la sua, e che non è solo una possibilità teorica, ma una concreta probabilità.

[SM=x44511]

Giorgione

[Modificato da giogio232323 21/04/2007 17.56]




Il tuo ragionamento è linearissimo e non fa una piega. Ciononostante non sono d'accordo. [SM=x44452]
giogio232323
10domenica 22 aprile 2007 09:46
Non pretendo di ottenere consensi,
e onestamente non mi interessa ottenerne. Ho soltanto espresso il mio pensiero, ben sapendo che non sarebbe stato in linea con il pensiero buonista di molti degli amici. Però, come lostin ha onestamente riconosciuto, il mio ragionamento non fa una piega. Con la massima cordialità replico a lostin, chiedendogli (se la cosa non gli dispiace) se il suo discordare ha un fondamento logico, oppure ha la sua base solo nel più naturale degli istinti. Perché anche per me non è certo il massimo delle aspirazioni sparare per uccidere, anche se si trattasse di un pericolosissimo delinquente. Però, tra la sua vita e quella di una persona cara, non avrei il minimo dubbio. Serenamente, almeno sul momento. Poi, probabilmente, avrei incubi per il resto della mia vita. Ma la salvezza di una persona vale ampiamente questo prezzo, anche uno più alto.

[SM=x44464]

Giorgione
Bestionn
10domenica 22 aprile 2007 12:04
La Chiesa Cattolica è molto chiara sulla “legittima difesa”

Scritto da: lostin 19/04/2007 10.36
Ma scusate anche qui in Italia abbiamo una così elevata stima dell'uomo (avevo messo la maiuscola, ma poi Bestionn s'arrabbiava, giustamente [SM=x44461] ) da permettergli di drogarsi, bere, fumare.
Perchè non le armi.



[SM=x44452] [SM=x44456]



[SM=x44499] Ad ogni modo voglio puntualizzare questo, come da titolo:


La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce un'eccezione alla proibizione di uccidere l'innocente, uccisione in cui consiste l'omicidio volontario. « Dalla difesa personale possono seguire due effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre l'altro è l'uccisione dell'attentatore ». (*) « Nulla impedisce che vi siano due effetti di uno stesso atto, dei quali uno sia intenzionale e l'altro preterintenzionale ». (**)
(* - **) San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, q. 64, a. 7, c: Ed. Leon. 9, 74.


(La legittima difesa: 2263 - Catechismo della Chiesa Cattolica > parte III > La vita in Cristo > sezione II > I Dieci Comandamenti > capitolo II “Amerai il prossimo tuo come te stesso” > art. 5: Quinto Comandamento: “Non uccidere”)

[Modificato da Bestionn 22/04/2007 12.05]

lostin
10domenica 22 aprile 2007 14:18
Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: giogio232323 22/04/2007 9.46
e onestamente non mi interessa ottenerne. Ho soltanto espresso il mio pensiero, ben sapendo che non sarebbe stato in linea con il pensiero buonista di molti degli amici. Però, come lostin ha onestamente riconosciuto, il mio ragionamento non fa una piega. Con la massima cordialità replico a lostin, chiedendogli (se la cosa non gli dispiace) se il suo discordare ha un fondamento logico, oppure ha la sua base solo nel più naturale degli istinti. Perché anche per me non è certo il massimo delle aspirazioni sparare per uccidere, anche se si trattasse di un pericolosissimo delinquente. Però, tra la sua vita e quella di una persona cara, non avrei il minimo dubbio. Serenamente, almeno sul momento. Poi, probabilmente, avrei incubi per il resto della mia vita. Ma la salvezza di una persona vale ampiamente questo prezzo, anche uno più alto.

[SM=x44464]

Giorgione



Nell'affermare che il tuo discorso filava come un fuso sottointendevo appunto la mia convinzione che contrastarlo con argomentazioni logiche fosse impossibile. Quindi, la seconda che hai detto. [SM=x44462]
58TINO
10domenica 22 aprile 2007 15:58
Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: giogio232323 22/04/2007 9.46
e onestamente non mi interessa ottenerne. Ho soltanto espresso il mio pensiero, ben sapendo che non sarebbe stato in linea con il pensiero buonista di molti degli amici. Però, come lostin ha onestamente riconosciuto, il mio ragionamento non fa una piega. Con la massima cordialità replico a lostin, chiedendogli (se la cosa non gli dispiace) se il suo discordare ha un fondamento logico, oppure ha la sua base solo nel più naturale degli istinti. Perché anche per me non è certo il massimo delle aspirazioni sparare per uccidere, anche se si trattasse di un pericolosissimo delinquente. Però, tra la sua vita e quella di una persona cara, non avrei il minimo dubbio. Serenamente, almeno sul momento. Poi, probabilmente, avrei incubi per il resto della mia vita. Ma la salvezza di una persona vale ampiamente questo prezzo, anche uno più alto.

[SM=x44464]

Giorgione


Non condividere, in linea di massima, l'uso delle armi, non significa automaticamente essere buonista. Personalmente voglio pensare che all'interno di un paese civile l'uso delle armi debba competere alle forze dell'ordine. Bush quando dichiara che i cittadini hanno diritto ad usarle , si dà la zappa sui piedi, perchè alla sicurezza e al rispetto della legalità dovrebbe provvedere lui, ma la sua idiozia non stupisce più nessuno.
L'esempio che tu fai non lascia spazio a discussioni, ma rimane il dubbio che quando le due parti sono entrambe armate, le possibilità di farsi male aumentino sensibilmente,... per entrambi.

[Modificato da 58TINO 22/04/2007 16.06]

siderius
10domenica 22 aprile 2007 18:36
Re: Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: 58TINO 22/04/2007 15.58

Non condividere, in linea di massima, l'uso delle armi, non significa automaticamente essere buonista. Personalmente voglio pensare che all'interno di un paese civile l'uso delle armi debba competere alle forze dell'ordine. Bush quando dichiara che i cittadini hanno diritto ad usarle , si dà la zappa sui piedi, perchè alla sicurezza e al rispetto della legalità dovrebbe provvedere lui, ma la sua idiozia non stupisce più nessuno.
L'esempio che tu fai non lascia spazio a discussioni, ma rimane il dubbio che quando le due parti sono entrambe armate, le possibilità di farsi male aumentino sensibilmente,... per entrambi.

[Modificato da 58TINO 22/04/2007 16.06]



Condivido.
Nn sono espertissimo, ma mi sembra che anche qui in italia si concedano i permessi con troppa superficialità o, magari, tramite qualche "amicizia" strategica.
Conosco un paio di persone che hanno ottenuto l'autorizzazione a detenere un'arma in casa, nonostante nn facciano un mestiere cosiddetto "a rischio"....e queste persone hanno dei figli....

Combattere la criminalità armando i cittadini ci porta indietro parecchi secoli e rivela l'incapacità dello Stato nel far osservare le Leggi.
Bestionn
10domenica 22 aprile 2007 18:40
La Chiesa Cattolica è molto chiara sulla “legittima difesa”

Scritto da: 58TINO 22/04/2007 15.58

Non condividere, in linea di massima, l'uso delle armi, non significa automaticamente essere buonista. Personalmente voglio pensare che all'interno di un paese civile l'uso delle armi debba competere alle forze dell'ordine. Bush quando dichiara che i cittadini hanno diritto ad usarle , si dà la zappa sui piedi, perchè alla sicurezza e al rispetto della legalità dovrebbe provvedere lui, ma la sua idiozia non stupisce più nessuno.
L'esempio che tu fai non lascia spazio a discussioni, ma rimane il dubbio che quando le due parti sono entrambe armate, le possibilità di farsi male aumentino sensibilmente,... per entrambi.



[SM=x44458] [SM=x44462]
giogio232323
40domenica 22 aprile 2007 20:35
58TINO, scusami ma il tuo discorso
non funziona. Se le armi sono diffuse c'è la possibilità di farsi male in due; se sulle armi vige il proibizionismo c'è la sicurezza che posso farmi male solo io, il cittadino intemerato che, in nome della non violenza, si offre disarmato al malvivente, sperando che costui abbia pietà. Io, purtroppo, non ho la minima fiducia nella bontà d'animo di un delinquente, di un balordo o di un drogato. Nel deprecabilissimo caso in cui dovessi trovarmi con le spalle al muro, vorrei avere qualche chance in più, se non altro per potere salvare i miei cari.

Giorgione

[SM=x44464]

[Modificato da giogio232323 22/04/2007 20.36]

Colonnello Kilgore
40domenica 22 aprile 2007 20:52
Re: Re: Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: siderius 22/04/2007 18.36



Combattere la criminalità armando i cittadini ci porta indietro parecchi secoli e rivela l'incapacità dello Stato nel far osservare le Leggi.




Dunque...Non è forse la stessa cosa quando si parla di droghe e stupefacenti? Siccome non riusciamo ad estirparla, legalizziamo... [SM=x44473]
58TINO
40domenica 22 aprile 2007 21:35
Re: 58TINO, scusami ma il tuo discorso

Scritto da: giogio232323 22/04/2007 20.35
non funziona. Se le armi sono diffuse c'è la possibilità di farsi male in due; se sulle armi vige il proibizionismo c'è la sicurezza che posso farmi male solo io, il cittadino intemerato che, in nome della non violenza, si offre disarmato al malvivente, sperando che costui abbia pietà. Io, purtroppo, non ho la minima fiducia nella bontà d'animo di un delinquente, di un balordo o di un drogato. Nel deprecabilissimo caso in cui dovessi trovarmi con le spalle al muro, vorrei avere qualche chance in più, se non altro per potere salvare i miei cari.

Giorgione

[SM=x44464]

[Modificato da giogio232323 22/04/2007 20.36]




Penso abbiamo opinioni divergenti, soprattutto sull'aspetto psicologico con cui affrontare uno stato di pericolo. Perchè se in casa sorprendi un ladro disarmato, e lo affronti a colpi di arma da fuoco, dato che ,per la legge, la difesa deve corrispondere all'offesa, potresti avere problemi con la giustizia (tralasciando quelli morali). Viceversa se ha l'arma si presume possa (e sappia) usarla; e ammesso che ti lasci il tempo di reagire, nessuno ti pùò assicurare che tu abbia la meglio. Questo tralasciando il fatto che un paese costretto alla giustizia fai- da- te , mi pare perlomeno triste, perlomeno...
Non m'illudo di averti convinto, ma era per motivare l'idea che il buonismo non c'entra.
siderius
40domenica 22 aprile 2007 22:14
Re: Re: Re: Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: Colonnello Kilgore 22/04/2007 20.52



Dunque...Non è forse la stessa cosa quando si parla di droghe e stupefacenti? Siccome non riusciamo ad estirparla, legalizziamo... [SM=x44473]


Bèh, nn mi sembra la stessa cosa.
Intanto ti dico subito che io sono contrario alla liberalizzazione delle droghe "pesanti", in quanto alle altre, credo che liberalizzare l'uso della Cannabis aiuterebbe senz'altro all'eliminazione di una grossa fetta di illeciti, sia economici che penali e, probabilmente, si avrebbe anche un calo nel consumo specifico.
Per quanto riguarda, invece, l'uso delle armi, penso che dietro nn ci sia un mercato così fiorente come quello degli stupefacenti e quindi nn si otterrebbero gli stessi risultati.
In più, raramente chi fuma uno spinello può diventare causa di problemi civili e, al limite, si rincoglionisce un pò ma nn uccide nessuno.
Al contrario, se tutti potessimo disporre di un'arma, penso che i tribunali si vedrebbero in poco tempo sommersi di pratiche riguardanti casi di "legittima difesa"....
giogio232323
40lunedì 23 aprile 2007 03:08
58TINO, credo che non ci siamo capiti.
Allora, a parte il fatto che la legge adesso ti permette di sparare all'estraneo che, in casa tua, non desiste dall'azione criminosa (cioè fa qualcosa di diverso dallo scappare immediatamente), il caso reale è ben diverso. Se sei disarmato, è sicuro al 100 % che avrai la peggio, se sei armato PUOI avere la peggio. Perché escludo che, da parte di un balordo o un drogato, tu possa aspettarti pietà. Quello che ragiona è il professionista, cioè il ladro che fa questo mestiere, che tiene in gran conto la sua vita (e non ci tiene ad essere coinvolto in un processo per omicidio), che quindi, appena sente dire "Chi c'è?" se la squaglia immediatamente. E io non mi sognerei mai di impedirgli una gloriosa quanto intelligente fuga. Anzi gli farei ponti d'oro. Ma dal ragazzo con la mente sconvolta da un pò di robaccia, che ti sparerebbe tranquillamente senza neanche capire cosa sta facendo, posso aspettarmi solo guai terribili. Per cui, se non desiste immediatamente dall'azione criminosa, gli sparo prima che sgozzi qualcuno dei miei cari. Se continui ad avere dubbi, pensa se mai (ti auguro di non trovarti mai in condizioni simili) dovessi vederlo che ti minaccia, non troppo lucido, con il coltello alla gola di tua figlia, Dico realmente, non in una simulazione da poltrona, dietro la tastiera.

Giorgione

[SM=x44490]
Colonnello Kilgore
40lunedì 23 aprile 2007 10:21
Re: Re: Re: Re: Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: siderius 22/04/2007 22.14

Bèh, nn mi sembra la stessa cosa.
Intanto ti dico subito che io sono contrario alla liberalizzazione delle droghe "pesanti", in quanto alle altre, credo che liberalizzare l'uso della Cannabis aiuterebbe senz'altro all'eliminazione di una grossa fetta di illeciti, sia economici che penali e, probabilmente, si avrebbe anche un calo nel consumo specifico.
Per quanto riguarda, invece, l'uso delle armi, penso che dietro nn ci sia un mercato così fiorente come quello degli stupefacenti e quindi nn si otterrebbero gli stessi risultati.
In più, raramente chi fuma uno spinello può diventare causa di problemi civili e, al limite, si rincoglionisce un pò ma nn uccide nessuno.
Al contrario, se tutti potessimo disporre di un'arma, penso che i tribunali si vedrebbero in poco tempo sommersi di pratiche riguardanti casi di "legittima difesa"....



Temo che tu sia troppo ottimista...Se il mercato clandestino delle armi non è uno dei "business" più fiorenti al mondo poco ci manca.. [SM=x44464] .

Per il resto...Eh, tutto è possibile. [SM=x44473]
giogio232323
40lunedì 23 aprile 2007 10:54
Siderius, leggendo i giornali
(ne leggo diversi, e non solo quelli della mia città) scorro la cronaca nera e vedo ogni giorno 3 o 4 articoli (per ogni città, intendo) in cui si parla di qualcuno "vittima di una rapina" (con "vittima" intendo che il derubato c'è rimasto"), che hanno pochissimo risalto. Perché ci siamo abituati. Mentre, quando il morto che ci scappa è il delinquente, la cosa ha un risalto enorme. Perché parlare di Far West fa vendere più copie, e il fatto è più insolito. Parliamoci chiaramente, chi lo ha mandato il malfattore in quella casa (o quel giardino, o davanti quella porta che stava scassinando...), il bisogno di rubare qualche mela per mangiare o la voglia di "procurarsi" una dose di droga, o un telefonino all'ultima moda, o un ipod...? E io dovrei rischiare che il tipo tiri fuori un semplice coltello e sgozzi qualcuno dei miei cari? O dovrei attendere, e guardare se tira fuori un coltello o una pistola "illegale", per bilanciare la mia reazione? Non mi pare che, in quel caso, si stia facendo del tennis, per cui giochiamo con le stesse palle, dobbiamo avere racchette e un abbigliamento "consono". Nel primo dei miei post avevo premesso che avrei parlato con serietà, essendo davvero grave l'argomento. Leggere commenti buonistici non c'entra. Perfetta la risposta di lostin, che si dichiara istintivamente in disaccordo, pur riconoscendo che il mio ragionamento è logico. Gabbare la propaganda del buonismo come logica non c'entra per niente. Quanto al commercio clandestino di armi, leggi la risposta dell'amico Kilgore, ha perfettamente ragione. Io ho insegnato in una scuola in un quartiere "difficile" per 20 anni, e qualche pistola me l'hanno anche puntata contro. Se sono qui a raccontarla è perché, con l'aiuto del buio e un pò di riflessi, sono riuscito a bloccare l'aggressore (e, in due casi, a mandarlo all'ospedale e, naturalmente, denunciarlo). Le armi che sono state trovate a terra erano schifezze russe o cinesi, non acquistate in nessuna armeria. Forse, anziché sentenziare da una comoda poltrona, sarebbe il caso di teorizzare solo se in possesso di qualche esperienza diretta, che ne pensate?).

[SM=x44464]

Giorgione
siderius
40lunedì 23 aprile 2007 14:56
Giogio, scusa, ma che c'entra il buonismo col mio discorso?
Ed anche...che ne sai del mio passato? Del fatto che anch'io potrei aver avuto delle esperienze, diciamo, un pò forti...anche nn essendo un insegnante? Ti posso assicurare che le mie buone schizzate di adrenalina me le sono fatte e quindi parlo con cognizione di causa....
Il mio sarebbe stato un discorso "buonista" se avessi affermato che dovevamo perdonare questi poveri delinquenti che agivano così solamente per fame e nn per cattiveria.
Vedi, io penso che il tuo discorso, sebbene più che lecito,nn porti a nessuna soluzione, ma che, anzi, contribuisca a favorire quell'escalation di violenza che purtroppo stiamo verificando, per esempio, negli Stati Uniti.
Tu dici: è giusto che se vengo aggredito, abbia i mezzi per potermi difendere. Ma allora si torna indietro all'età della pietra! A cosa servono le Forze dell'Ordine? Licenziamole in tronco!
Sarebbe come aiutare un paese aggredito da un altro...fornendogli delle armi per potersi difendere! Ma cercare di bloccare il paese che compie l'aggressione no, eh?
In più noto, per l'ennesima volta, che certi discorsi vengono da persone che hanno una vera e propria "passione" per le armi...E' il caso tuo che nella foto posi con una pistola in mano, ed è il caso del Colonnello che col suo nick dice tutto...ma potrei anche sbagliarmi e di ciò chiederei scusa.
Per quanto riguarda il commercio delle armi, so perfettamente che a livello mondiale è fonte di grossi (ed illeciti) guadagni...ma qui si parla di commerci spiccioli, di malavita locale, nn di grossi finanzieri o di narcotrafficanti.
Per avere una pistola nn mi rivolgo certo agli amici di Bush che ne commerciano a tonnellate...mi rivolgo al teppistello del bar di fronte.
Cmq ognuno resta libero di pensarla come vuole, ma io resto della convinzione che armare in blocco un paese corrisponda a sentenziarne la completa anarchia (intesa nel termine più scadente del suo originale significato).
siderius
40lunedì 23 aprile 2007 14:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Non pretendo di ottenere consensi,

Scritto da: Colonnello Kilgore 23/04/2007 10.21


Temo che tu sia troppo ottimista...Se il mercato clandestino delle armi non è uno dei "business" più fiorenti al mondo poco ci manca.. [SM=x44464] .

Per il resto...Eh, tutto è possibile. [SM=x44473]


Per brevità...ti ho risposto nel post precedente... [SM=x44452]
[SM=x44475]
58TINO
40lunedì 23 aprile 2007 15:20
Re: 58TINO, credo che non ci siamo capiti.

Scritto da: giogio232323 23/04/2007 3.08
Allora, a parte il fatto che la legge adesso ti permette di sparare all'estraneo che, in casa tua, non desiste dall'azione criminosa (cioè fa qualcosa di diverso dallo scappare immediatamente), il caso reale è ben diverso. Se sei disarmato, è sicuro al 100 % che avrai la peggio, se sei armato PUOI avere la peggio. Perché escludo che, da parte di un balordo o un drogato, tu possa aspettarti pietà. Quello che ragiona è il professionista, cioè il ladro che fa questo mestiere, che tiene in gran conto la sua vita (e non ci tiene ad essere coinvolto in un processo per omicidio), che quindi, appena sente dire "Chi c'è?" se la squaglia immediatamente. E io non mi sognerei mai di impedirgli una gloriosa quanto intelligente fuga. Anzi gli farei ponti d'oro. Ma dal ragazzo con la mente sconvolta da un pò di robaccia, che ti sparerebbe tranquillamente senza neanche capire cosa sta facendo, posso aspettarmi solo guai terribili. Per cui, se non desiste immediatamente dall'azione criminosa, gli sparo prima che sgozzi qualcuno dei miei cari. Se continui ad avere dubbi, pensa se mai (ti auguro di non trovarti mai in condizioni simili) dovessi vederlo che ti minaccia, non troppo lucido, con il coltello alla gola di tua figlia, Dico realmente, non in una simulazione da poltrona, dietro la tastiera.

Giorgione

[SM=x44490]


Nella mia vita, per lavoro,ho subito 4 rapine (una pure con sparatoria), quindi penso di parlare con cognizione di causa, e non dietro ad una tastiera; solo, non amo sbandierare le mie vicende. Ne sono comunque sempre uscito illeso ( tensione emotiva a parte) mantenendo il più possibile la calma, che in questi casi è fondamentale. Non ho mai rimpianto di non avere avuto un'arma,... ma tu chiamalo se vuoi buonismo. Non penso che la tua opinione sia sbagliata, semplicemente è diversa dalla mia. [SM=x44464]
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