VESPA Piaggio 60 anni

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Runningman77
00martedì 2 maggio 2006 10:33
Nel 1946 il debutto, e da allora è un susseguirsi di successi. Ecco come è nato e come è cambiato il mito su ruote che ha attraversato sei decenni di storia e che da semplice scooter è diventato un'icona del nostro tempo.


1945 - Il prototipo della Vespa.


1946 - Vespa 98cc. E' la prima Vespa, equipaggiata con un motore da 98cc da 3,2 cv a 4.500 giri è in grado di raggiungere i 60 km/h. Resta in produzione per due anni.


UN MITO IN TERRA
“Un giorno un piccolo aereo lasciò le ali in cielo per diventare un mito in terra” e la chiamarono Vespa. Una figlia dell’aria in un certo senso, non solo perché chi l’ha creata, Corradino d’Ascanio, sognava di realizzare il suo progetto d’elicottero, ma anche perché lo scooter più famoso del mondo richiama nelle sue linee un insetto che plana come un aereo attraverso i cieli. E' così che nasce la Vespa, lo scooter Mito.

1946 - Depliant Vespa.


SESSANTA ANNI FA l’Italia era in rovina, la guerra finita da poco aveva lasciato macerie ovunque ed il popolo si è ritrovato a dover iniziare tutto da capo. Di certo è stata la creatività la qualità più importante che ha aiutato il Paese a risorgere, e la stessa creatività ha portato Enrico Piaggio a reinventare la sua azienda.


1948 - Vespa 125. E' la prima Vespa 125cc. Oltre che per la cilindrata, differisce dalla 98cc per l'introduzione della sospensione posteriore, e per la modifica di quella anteriore.

DAGLI AEREI ALLA CUCINA Organizzata per la produzione bellica, e specializzata in particolare nel settore aeronautico, la Piaggio, nel primo dopoguerra, deve fare assolutamente qualcosa per rimanere a galla. Ma cosa? L’alternativa di lanciarsi nel mercato degli elettrodomestici o delle batterie di pentole non la vuole considerare. Abituata a destreggiarsi tra lamiere e saldature non può rinunciare così alla produzione dei mezzi di trasporto e decide di insistere sulla stessa strada.


1949 - Depliant "Vespa è lo scooter più diffuse nel mondo", Francia.

A PIEDI NO Nell’Italia di quegli anni però, pensare ad un mezzo di trasporto non era facile. L’automobile era impensabile a causa delle macerie rimaste dopo i bombardamenti. La bicicletta era fattibile, finchè si trattava di percorrere brevi distanze. Restava la moto, ma era più per una ristretta cerchia di appassionati. Quello che serviva veramente era un mezzo economico che gli italiani potessero utilizzare per andare al lavoro.


IN SELLA E VIA E’ per questo che nasce l’idea a Enrico Piaggio di creare un mezzo a due ruote motorizzato che fosse alla portata di tutti. Ed è così che nasce "Paperino", il prototipo MP5 realizzato sotto la guida dell’ingegner Renzo Spolti. Goffo come il nipote di Zio Paperone, con due ruote piccole piccole ed il telaio chiuso, che in realtà non lo rendeva poi così pratico, soprattutto per il gentil sesso, obbligato a scavalcare la sella come per salire su di una motocicletta.

UN COLPO DI PEDIVELLA Per questi motivi "Paperino" non soddisfa completamente Enrico Piaggio, che vorrebbe ancora qualcosa di più. E’ qui che entra in scena l’ingegner Corradino d’Ascanio, chiamato all’arduo compito. Proprio lui che sognava di rendere concreto il suo progetto di elicottero e che alle motociclette non era per niente interessato. Forse fu proprio questo disinteresse ad aiutare d’Ascanio nel concretizzare le caratteristiche che il nuovo scooter Piaggio doveva avere, quelle stesse caratteristiche che l’hanno poi reso il più rivoluzionario degli ultimi 60 anni.

TRE PAROLE CHIAVE Accessibilità, ovvero un prodotto unisex capace di accontentare maschi e femmine in tempi in cui la bicicletta da donna era il mezzo più agevole. Comodità, perché la sella era così comoda che era come accomodarsi sulla sedia di casa. Manovrabilità, perchè le funzioni essenziali di cambio, acceleratore e freno, vengono concentrate sul manubrio, che nella sua semplicità richiama proprio quello della bicicletta. Una volta riunite le caratteristiche essenziali di questo mezzo, d’Ascanio riversa nella sua creazione tutto quello che non sopportava delle motociclette e lo converte in positivo.

PRATICITA' PURA Se andando in motocicletta si finiva inevitabilmente con l’impolverarsi o, alla peggio, ci si sporcava d’olio e fango, ecco che le lamiere vanno a formare una carrozzeria che ripara dalla polvere e uno scudo che protegge dalle macchie. Se bucare la gomma era un incidente frequente, ecco trovato uno spazio per la ruota di scorta, se poi la difficoltà di doverla cambiare era ancora più diffusa, ecco il braccio di supporto come per gli aerei per facilitare la sostituzione. Infine, se per una signora non era il massimo della comodità salire in sella ad una moto, ecco che il telaio si apre. Fianchi arrotondati, vita sottile, faro basso sul parafango anteriore ed Enrico Piaggio esclamò la celebre frase: "Sembra una Vespa", e senza saperlo battezzò un mito.


1952 - Vespa Seigiorni. vespa da rally che sfidò le potenti moto inglesi in una massacrante sei giorni di fuoristrada e ne usci vincitrice proprio per la sua indistruttibilità

AL VIA LA PRODUZIONE Era il 1946 e la Vespa fu chiamata 98 MP6. La seconda serie arriva nel 1948, Vespa 125, nota come "bacchetta" per il comando del cambio ad aste metalliche. Arrivano poi gli Anni 50 e 60 e la Vespa mania esplode prima in Italia e poi nel mondo. Nasce la Vespa 125 U (utilitaria), e nel ’55 arriva la Vespa GS 150, che tocca velocità vicine ai 100km/h. In generale la Vespa viene aggiornata continuamente con piccole varianti estetiche, per esempio il faro viene messo in alto e la scocca si compone di due semigusci saldati in lamiera, mentre si migliora dal punto di vista tecnico. Il cambio passa dalle 3 alle 4 marce, il diametro delle ruote cambia da 8 a 10"e la miscela viene smagrita dal 5 al 2%.

L'UNICA RIVALE Cerca di tenerle testa la Lambretta della Innocenti, che ottiene comunque un buon successo, ma poi finisce fuori produzione nei primi anni 70. Vespa procede così indisturbata verso una scalata di successi sempre più da fare invidia. Si butta nel cinema ed ottiene parti memorabili, al punto di farsi conoscere in tutta Holliwood, le dive impazziscono per lei e gli attori la vogliono in film importanti. Affianca attrici e modelle nei calendari, appare negli spot pubblicitari in televisione oltre che sui cartelloni pubblicitari, tanto che diventeranno famosi anche quelli.


1951 - Vespa Siluro.


RAID PER IL MONDO Vespa diventa persino la compagna perfetta per intraprendere sorprendenti avventure e lunghi viaggi, iniziati per gioco e poi diventati una vera e propria sfida. Partecipa a diversi Raid, dalla Parigi-Londra alla Milano-Tokio, gareggia addirittura alla Parigi-Dakar, riuscendo ad arrivare al traguardo. Ma anche la velocità è in grado di stuzzicarla e del 1951 è il record di 171 km/h, raggiunto da un prototipo bicilindrico.




1955 - Vespa 150 GS. Numerose le innovazioni: appaiono per la prima volta il motore 150cc, il cambio a 4 marce, la sella lunga di serie, il gruppo manubrio-fanale "carenato", le ruote con pneumatici da 10". Cambia anche la carrozzeria, ora con un design più aerodinamico che contribuisce a far raggiungere alla 150 GS i 100 km/h.

VESPA PER TUTTI Nel 1963 nasce la Vespa 50, per i quattordicenni che possono così utilizzare uno scooter senza bisogno della targa e della patente. Negli anni 70 continua a portarsi a casa successi, mentre con gli anni 80 inizia un periodo difficile. La serie PX piace ma è un momento di stasi. Piaggio lancia un nuovo modello, che addirittura porterà il nome "Cosa", si tentano strade alternative con la carrozzeria di plastica, soluzione sempre adottata, tra l’altro, dalla concorrenza. Bisogna aspettare gli anni 90 per vederla tornare ancora vincente, soprattutto in occasione del suo 50°compleanno, con la nuova ET4.

1964 - Vespa 50. E' la prima Vespa 50 della storia. Il motore è anche lui una novità, con cilindro inclinato di 45° anziché orizzontale. E' l'ultimo progetto firmato da Corradino D'Ascanio.

la più ricercata

1966 - Vespa Super Sprint 90. Serie speciale derivata dalla Vespa 50/90 e dalla "nuova 125", caratterizzata dal bauletto tra la sella e lo sterzo per favorire la guida distesa. Il manubrio è stretto e basso e completamente nuovi anche il parafango e lo scudo. Con soli 90cc raggiunge i 93 km/h.

la più bellala SPECIAL 50 E LA SUA GEMELLA 125 PRIMAVERA

1976 - Vespa 125 Primavera ET3. La sigla significa "Elettronica 3 travasi", che sta a indicare l'introduzione dell'iniezione elettronica e il numero delle luci di travaso presenti nel cilindro. Modifiche che rendono il motore più potente e brillante. Cambia anche l'estetica rispetto alla Primavera standard, che resta in gamma.


1975 - Depliant Vespa.

SENZA SCOSSE La Vespa ET4 resta fedele alle linee morbide dell’originale e sfoggia dei richiami al passato proponendo, allo stesso tempo, importanti novità, come il motore a 4 tempi e cambio automatico, consumi bassi così come gli elementi inquinanti prodotti. Del 2000 è la ET4 LX e la nuova serie delle Granturismo 250. La Vespa continua a far sognare ancora oggi, nonostante i suoi 60 anni. Il Times la definì il primo prodotto tipicamente italiano dopo la biga romana, e a merito si può considerare un’icona. Come dicevano le pubblicità negli anni 60, la Vespa è "a paradise for two" o "the nobility of mobility", ed è un dato di fatto che non se ne può più fare a meno.


la più brutta in assuoluto è quella attuale
[IMG]http://[/IMG]
2000 - Vespa ET4 50. E' la prima Vespa con motore a 4 tempi. Con una percorrenza di 500 km a pieno conquista subito il record di autonomia. ( [SM=x44471] povera vespa)



un amore indimenticaile
[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459] io ce l'ho
annata 1968 bella come il sole giallo lamborghini [SM=x44479]
Neongenesis
00martedì 2 maggio 2006 12:37





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Runningman77
00martedì 2 maggio 2006 14:02
Re:

Scritto da: Neongenesis 02/05/2006 12.37





[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]
[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]
[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

[SM=x44499] grazie grazie
bremaz
00martedì 2 maggio 2006 14:42
Ma quanto è bello andare in giro con le aaaaali sotto ai piedi

Se hai una vespa special che ti toglie i problemiiiiiii [SM=x44517]
Runningman77
00martedì 2 maggio 2006 15:25
Re:

Scritto da: bremaz 02/05/2006 14.42
Ma quanto è bello andare in giro con le aaaaali sotto ai piedi

Se hai una vespa special che ti toglie i problemiiiiiii [SM=x44517]

mica na gtc
[SM=x44456]


ehi allora stai cucendo la maglietta?
bremaz
00martedì 2 maggio 2006 18:46
Re: Re:

Scritto da: Runningman77 02/05/2006 15.25
mica na gtc
[SM=x44456]


ehi allora stai cucendo la maglietta?



la sta cucendo la massaia..... il neon [SM=x44456]
Etrusco
00mercoledì 3 maggio 2006 20:15
Consigli per la lettura:
A tutta manetta in Vespa e Lambretta
Stefano Tufano


Editore: Liberodiscrivere (Studio64 srl Edizioni)
Collana: Circoli Liberodiscrivere
Isbn: ISBN.88-7388-072-X
Genere: Fotografia, Grafica, Design
Formato: UNI A5
Pagine: 128
Anno: 2006


Prezzo: Euro 12,00
Sconto 20% ---> Link


Ennesimo tributo a due icone del Made in Italy.
Questa volta niente dati, caratteristiche e foto statiche dei modelli Piaggio o Innocenti…
ecco una bella carrellata di immagini di scooter d’epoca, originali, elaborati, personalizzati con aerografature, tagli, incisioni e accessori di ogni sorta.
Oltre 200 foto scattate dall’autore in occasione di raduni della scena scooterboys e di qualche raduno di club tra il 1999 ed il 2005. Genova, Imola, Isola d’Elba, Pisa, Ortimino, Guastalla, Pont Saint Martin, l’Euro Lambretta di Assisi…
Dedicato a chi ha fatto di questi scooter uno stile di vita.
Nel dubbio, accellera!

Maciniamo i chilometri… superiamo gli ostacoli!

La mia passione per il pazzo mondo delle due ruote d’epoca è iniziata decisamente tardi…
Fino ad una certa età non è che apprezzassi più di tanto quegli strani veicoli sempre ammaccati e rugginosi, mi piacevano molto le Vespe e Lambrette che ormai da anni ammiravo ai raduni mods, ma non mi avevano mai attirato meccanicamente e in più da pivello avevo avuto da passeggero delle nefaste esperienze.
Poi un giorno una cara amica mi ha regalato una Lambretta Special 125, ovviamente ammaccata e rugginosa…
l’ho guardata stranito per giorni dubbioso sul che farne tra le risa di vicini e amici che mi suggerivano di portarla in discarica, e invece è nato un amore che nel tempo è diventato un rapporto morboso.
Ho fatto si che quel ferrovecchio almeno funzionasse ed un pomeriggio di metà settembre sono partito per il mio primo viaggio su due ruote in direzione di Pisa …mi sono ritrovato al calar delle prime tenebre sul famigerato Passo del Bracco in pantaloncini corti, casco spagnolo e senza guanti …li ho capito che tra me e la due ruote si che era nato un profondo amore ma anche che sarebbe stato un rapporto molto travagliato. E da allora infatti ne sono successe di avventure …guarda caso il sopra citato Passo un paio di anni dopo l’ho dovuto fare tutto in discesa in folle…. E poi incidenti, guasti meccanici, ritorni in treno, spese, recupero del mezzo in furgone …ma anche splendide sensazioni di libertà provate guidando dai monti della Val d’Aosta alle dolci colline toscane, dagli scenari mozzafiato delle riviere liguri alle sonnolente valli del Po e poi passione, amicizie sincere, valori ormai sconosciuti alla massa. Ma ora largo alle immagini che esprimono più delle parole.

Dalla presentazione dell'autore.

Runningman77
00mercoledì 3 maggio 2006 22:06
Re: Consigli per la lettura:

Scritto da: Etrusco 03/05/2006 20.15
A tutta manetta in Vespa e Lambretta
Stefano Tufano


Editore: Liberodiscrivere (Studio64 srl Edizioni)
Collana: Circoli Liberodiscrivere
Isbn: ISBN.88-7388-072-X
Genere: Fotografia, Grafica, Design
Formato: UNI A5
Pagine: 128
Anno: 2006


Prezzo: Euro 12,00
Sconto 20% ---> Link


Ennesimo tributo a due icone del Made in Italy.
Questa volta niente dati, caratteristiche e foto statiche dei modelli Piaggio o Innocenti…
ecco una bella carrellata di immagini di scooter d’epoca, originali, elaborati, personalizzati con aerografature, tagli, incisioni e accessori di ogni sorta.
Oltre 200 foto scattate dall’autore in occasione di raduni della scena scooterboys e di qualche raduno di club tra il 1999 ed il 2005. Genova, Imola, Isola d’Elba, Pisa, Ortimino, Guastalla, Pont Saint Martin, l’Euro Lambretta di Assisi…
Dedicato a chi ha fatto di questi scooter uno stile di vita.
Nel dubbio, accellera!

Maciniamo i chilometri… superiamo gli ostacoli!

La mia passione per il pazzo mondo delle due ruote d’epoca è iniziata decisamente tardi…
Fino ad una certa età non è che apprezzassi più di tanto quegli strani veicoli sempre ammaccati e rugginosi, mi piacevano molto le Vespe e Lambrette che ormai da anni ammiravo ai raduni mods, ma non mi avevano mai attirato meccanicamente e in più da pivello avevo avuto da passeggero delle nefaste esperienze.
Poi un giorno una cara amica mi ha regalato una Lambretta Special 125, ovviamente ammaccata e rugginosa…
l’ho guardata stranito per giorni dubbioso sul che farne tra le risa di vicini e amici che mi suggerivano di portarla in discarica, e invece è nato un amore che nel tempo è diventato un rapporto morboso.
Ho fatto si che quel ferrovecchio almeno funzionasse ed un pomeriggio di metà settembre sono partito per il mio primo viaggio su due ruote in direzione di Pisa …mi sono ritrovato al calar delle prime tenebre sul famigerato Passo del Bracco in pantaloncini corti, casco spagnolo e senza guanti …li ho capito che tra me e la due ruote si che era nato un profondo amore ma anche che sarebbe stato un rapporto molto travagliato. E da allora infatti ne sono successe di avventure …guarda caso il sopra citato Passo un paio di anni dopo l’ho dovuto fare tutto in discesa in folle…. E poi incidenti, guasti meccanici, ritorni in treno, spese, recupero del mezzo in furgone …ma anche splendide sensazioni di libertà provate guidando dai monti della Val d’Aosta alle dolci colline toscane, dagli scenari mozzafiato delle riviere liguri alle sonnolente valli del Po e poi passione, amicizie sincere, valori ormai sconosciuti alla massa. Ma ora largo alle immagini che esprimono più delle parole.

Dalla presentazione dell'autore.


[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]
ottimo
lo cerco e poi [SM=x44515]
Etrusco
00giovedì 4 maggio 2006 13:48
Re: Re: Consigli per la lettura:

Scritto da: Runningman77 03/05/2006 22.06
[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]
ottimo
lo cerco e poi [SM=x44515]



Se ti registri sul sito qua sopra linkato dovresti avere ancora un bonus di benvenuta da spendere sull'acquisto del primo libro
e poi lo ordini comodamente on line e te lo recapitano per posta.

Io ci ho già preso un paio di libri: uno gratis e l'altro pure [SM=x44485]
Etrusco
00mercoledì 7 giugno 2006 22:31

Tara Haggiag
Etrusco
00lunedì 19 giugno 2006 00:21
Dal recente raduno di Torino:

Etrusco
00lunedì 19 giugno 2006 00:25
Etrusco
00lunedì 19 giugno 2006 00:25
ourinooko
00lunedì 19 giugno 2006 00:26
[SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479]
Etrusco
00lunedì 19 giugno 2006 00:28
Etrusco
00lunedì 19 giugno 2006 01:02
Etrusco
00giovedì 26 aprile 2007 21:24


IL MITO DELLA VESPA - Il museo della Vespa entra in hotel con la mostra Miti in Viaggio che si terrà al Marriott Grand Hotel Flora di Roma fino al 15 Giugno 2007.
La rassegna, inserita negli eventi delle celebrazioni del centenario del Flora e curata dal Vespa Club d’Italia in occasione dei 61° anniversario della Vespa, ripercorre le fasi dello scooter più popolare al mondo.
«Una magica favola – come racconta Roberto Leardi, autore del libro: "Vespa, Storia di una leggenda" - per l’industria “made in Italy”
che prende il via nel 1945 quando ormai per gli italiani tutte le sofferenze sembravano finite.
Da azienda aeronautica all’idea della Vespa, così la Piaggio riconvertì la sua produzione risorgendo dalle ceneri del dopoguerra».

Etrusco
00mercoledì 6 giugno 2007 14:14


Etrusco
00mercoledì 6 giugno 2007 14:24



Etrusco
00mercoledì 6 giugno 2007 14:25
Runningman77
00mercoledì 6 giugno 2007 19:31
M.bellicapelli
00giovedì 14 giugno 2007 14:03
La mia vespetta !!
Anche io sono un orgogliosissimo possessore di vespa !
La mia vespa ha appena compiuto 25 anni e non li dimostra proprio !!!
[SM=x44520]
Runningman77
00giovedì 14 giugno 2007 15:45
Re: La mia vespetta !!
M.bellicapelli, 14/06/2007 14.03:

Anche io sono un orgogliosissimo possessore di vespa !
La mia vespa ha appena compiuto 25 anni e non li dimostra proprio !!!
[SM=x44520]


[SM=x44459] [SM=x44459]

benvenuto

Etrusco
00mercoledì 25 luglio 2007 02:12
Scoop: la Vespa del Colonnello!

Etrusco
00mercoledì 25 luglio 2007 13:24
Etrusco
00mercoledì 25 luglio 2007 20:07
Piaggio presenta i due nuovi modelli che si ispirano ai miti del passato

Ritorno al futuro con «Specialino» e «apino»

Per la versione più amata della Vespa desing da anni '70 e tanta tecnologia (e due motorizzazioni).

Riecco il furgoncino a tre ruote



[SM=x44500] [SM=x44520] [SM=x44502] [SM=x44519]


PONTEDERA (Pisa) – Piaggio guarda al futuro con un occhio al passato.
E riparte dalla Vespa, l’inimitabile «specialino», e dall’Ape
, il furgoncino a tre ruote che tanta fortuna ha avuto in tutto il mondo, dall’Italia del boom economico in poi.
Non è una novità che il made in Italy riscopra i miti del passato - la nuova 500 della Fiat ne è un chiaro esempio – rinverdendo i fasti dei modelli più amati.
Tra questi c’è senz’altro la Vespa Special, che ha accompagnato le gite di generazioni di italiani e che oggi ritorna con un design rinnovato e un nuovo nome: la Vespa S, presentata a Pontedera dal numero uno della Piaggio, Roberto Colaninno.

SPECIALINO – Come la 500 è tornata sull’altare a 50 anni dall’esordio, l’immortale Vespa conta sulle sue spalle ben 61 compleanni. Ma il suo fascino non è affatto tramontato. La Vespa è nata nel 1946, progettata da Corradino D'Ascanio, come evoluzione del «Paperino» il Moto Piaggio 5 (MP5), scooter automatico da 98 cc prodotto a Biella nel primo dopoguerra su progetto di Renzo Spolti. La nuova versione dello «specialino» uscirà a settembre con una veste tecnologica molto avanzata ma con tanti ammiccamenti al passato, a partire dalla livrea, che ricorda da vicino il modello simbolo degli anni ‘70.
La Vespa S sarà offerta in due motorizzazioni (un 50 cc a due tempi e un 125 cc a quattro tempi). Il faro è - ovviamente – rettangolare: per la prima volta è apparso nella versione madre, la Special. «Questa Vespa - ha detto Roberto Colaninno, presidente e ad del gruppo - è ancora il mito. Non abbiamo rifatto una Vespa antica, ma una nuova che si ispira come design alla Vespa di allora». La 50, leggera e scattante, punta sui giovani ed anche su quanti vogliono circolare liberamente nel traffico urbano. La 125 è idonea anche a spostamenti fuori dalle mura. Due anche le selle che vengono montate: la versione sport è di serie sulla 50, la touring per la 125. Il prezzo della Vespa S 50 è di 2.500 euro, mentre la versione 125 sarà venduta a partire da 3.200 euro.



Piaggio ripropone la Vespa S (qui in mostra con una modella), presentata a Pontedera.




Torna così sul mercato uno dei miti italiani più apprezzati, con il fanalino quadrato come nella versione 50 special, quella a cui Cesare Cremonini ha anche dedicato una famosa canzone.
Il nuovo modello sarà presto in commercio con due motorizzazioni: 50 cc a due tempi e 125 cc a quattro tempi
(Reuters/Marco Bucco)


Roberto Colaninno, ad di Piaggio, in sella alla Vespa S
(Reuters/Marco Bucco)


Festa di colori. Un momento della presentazione dei nuovi modelli di Vespa S
(Ansa/ Franco Silvi)







APINO - Stesso richiamo al passato con tanta tecnologia moderna per l’«Ape Calessino» (nato nel 1948 proprio da una costola della Vespa) che, dotato di un motore quattro tempi da 422 cc, può trasportare quattro persone. L’apino sarà prodotto in soli 999 esemplari è destinato alle isole del Mediterraneo e alle tante località balneari come Capri, Ischia, Forte dei Marmi e Portofino dove il vecchio modello era un diffusissimo.




In primo piano l'Ape calesse, durante la presentazione dei nuovi modelli di Vespa S
(Ansa/Franco Silvi)


Due Ape Calessino.
Il modello che sarà prodotto in soli 999 esemplari
è destinato alle isole del Mediterraneo e alle tante località balneari come Capri, Ischia, Forte dei Marmi e Portofino dove il vecchio modello ha già riscosso grandi successi
(Reuters/Marco Bucco)






IBRIDO - La Piaggio guarda al futuro anche con una nuova serie di propulsori «ibridi»: arriva un nuovo motore elettrico-termico. Verrà montato sul nuovo scooter ibrido Mp3 a tre ruote.
Il nuovo scooter sarà prodotto sia in italia sia nei mercati extraeuropei e «rappresenta la risposta del gruppo Piaggio ai problemi di traffico e inquinamento che oggi ci affliggono», ha detto Colaninno.
L’Mp3 ibrido sarà messo in vendita dalla metà del 2008 a un costo «inferiore ai 10 mila euro».

25 luglio 2007

www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/07_Luglio/25/Vespa_speciali...


[SM=x44520] [SM=x44502] [SM=x44521] [SM=x44462]
radcla
00mercoledì 25 luglio 2007 22:18
Re:
Runningman77, 02/05/2006 10.33:

Nel 1946 il debutto, e da allora è un susseguirsi di successi.

...

la più bellala SPECIAL 50 E LA SUA GEMELLA 125 PRIMAVERA



Ottimo viaggio nel tempo! [SM=x44462] [SM=x44460]

La 50 Special l'ho avuta anche io, e anche (mancanza nel tuo post, ampiamente scusabile considerato l'ottimo lavoro!) la PX 125 (1978).
Anzi la PX ancora la ho, in garage, e mia sorella dice che dal prossimo anno sarà considerata moto d'epoca con buoni sconti sul bollo. Ma non la uso più, perché dopo la riparazione a seguito di un forte tamponamento mi sembra che il telaio non sia più dritto, e mi pare di faticare per fargli mantenere la direzione.

Etrusco
00martedì 29 settembre 2009 10:20
Re: Re:
radcla, 25/07/2007 22.18:



Ottimo viaggio nel tempo! [SM=x44462] [SM=x44460]

La 50 Special l'ho avuta anche io, e anche (mancanza nel tuo post, ampiamente scusabile considerato l'ottimo lavoro!) la PX 125 (1978).
Anzi la PX ancora la ho, in garage
, e mia sorella dice che dal prossimo anno sarà considerata moto d'epoca con buoni sconti sul bollo. Ma non la uso più, perché dopo la riparazione a seguito di un forte tamponamento mi sembra che il telaio non sia più dritto, e mi pare di faticare per fargli mantenere la direzione.





Penso che in questo caso vale la pena farla vedere da qualcuno bravo per rimettere in linea la geometria del telaio [SM=x44461]


Comunque, rifacciamoci gli occhi con modelli e modelle più recenti:

Sophie Anderton alla presentazione della Vespa DK, nel 2002 (Ansa)


[SM=x44451]

Runningman77
00martedì 29 settembre 2009 15:31
Re: Re:
radcla, 25/07/2007 22.18:



Ottimo viaggio nel tempo! [SM=x44462] [SM=x44460]

La 50 Special l'ho avuta anche io, e anche (mancanza nel tuo post, ampiamente scusabile considerato l'ottimo lavoro!) la PX 125 (1978).
Anzi la PX ancora la ho, in garage, e mia sorella dice che dal prossimo anno sarà considerata moto d'epoca con buoni sconti sul bollo. Ma non la uso più, perché dopo la riparazione a seguito di un forte tamponamento mi sembra che il telaio non sia più dritto, e mi pare di faticare per fargli mantenere la direzione.




superati i 20 anni se rientra tra quelli di interesse storico non lo paghi proprio più

30 anni se non è in elenco
radcla
00martedì 29 settembre 2009 23:10
Re: Re: Re:
Runningman77, 29/09/2009 15.31:



superati i 20 anni se rientra tra quelli di interesse storico non lo paghi proprio più

30 anni se non è in elenco



Thanks! [SM=x44462]

elenco o meno, ora sarebbero passati anche i 30 anni. Informerò mia sorella perché di questa cosa se ne è sempre interessata lei.
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