Valentino VS Marquez

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Etrusco
00domenica 25 ottobre 2015 17:46
Il gp della Malesia è stato vinto da Pedrosa ma tutti l'attenzione è su Valentino Rossi. Il 'dottore', giunto 3°, è stato puntito per il contatto con Marc Marquez che ha portato alla caduta dello spagnolo. Rossi partirà ultimo a Valencia, ultima gara del Motomondiale. Rossi ha ora 7 punti di vantaggio sul compagno di squadra.


La sequenza del contatto tra Valentino e Marquez


Al termine di una serie di sorpassi tra i due che battagliavano per il 3° posto, Rossi è parso rallentare improvvisamente all'uscita di una curva, quasi attendere Marquez. Poi il contatto che ha spinto lo spagnolo a bordo pista e quindi in terra. Valentino ora è terzo, Marquez si è ritirato. Pedrosa guida la gara davanti a Lorenzo.

Ultimo posto in griglia a Valencia - gp che chiuderà la stagione 2015 del motomondiale - e tre punti di penalizzazione sulla licenza. E' la sanzione decisa a carico di Valentino Rossi dalla race direction, dopo il contatto con Marc Marquez durante il Gp della Malesia, con conseguente caduta e ritiro dello spagnolo. La Yamaha ha presentato appello.

I tre punti inflitti al "patentino" di Rossi dai giudici del Gp della Malesia si vanno a sommare a quello datogli a settembre, a Misano. In quella occasione Rossi fu punito perché durante le fasi finali della Q2 guidò lentamente in traiettoria, ostacolando Jorge Lorenzo nel suo giro veloce. Con quattro punti di penalizzazione scatta l'ultimo posto in griglia.

Parla Rossi, la caduta di Marquez? "Cercavo linea migliore" - "Purtroppo ho perso molto tempo dietro a Marquez. Peccato, perché ho perso dei punti su Jorge Lorenzo ed a Valencia sarà tutto più difficile". Al microfono di Sky, Valentino Rossi aveva parlato così, subito dopo la gara, del contatto 'sospetto' con lo spagnolo, durante il Gp della Malesia: "Nella curva 14 ho cercato di andare un po' largo per prendere un linea migliore, poi lui si è avvicinato a me ed a quel punto è caduto".

Rossi è stato esplicito:
"Marquez voleva decidere la sfida del Mondiale e ci è riuscito. Con questa sanzione ha vinto lui, è riuscito a farmi perdere il Mondiale".

Il 'Dottore' lo ha detto parlando a a Sky del contatto con lo spagnolo a Sepang. "Una moto non cade per un calcio come il mio - si è difeso Valentino Rossi - Marc è caduto perché mi ha toccato con la mano destra. Non volevo farlo cadere, ma ero allo sfinimento, volevo solo rallentarlo per allungare"

Fonte: Ansa - 25 ottobre 2015

Etrusco
00domenica 25 ottobre 2015 17:53

Scontro Rossi-Marquez, i 4 indizi che “scagionano” Valentino





Difficile restare neutrali di fronte a quello che si è visto oggi alla MotoGp. Sia gli addetti ai lavori, sia chi non capisce una “h” del motociclismo si staranno facendo comunque un’opinione sul contatto ad alta velocità tra Valentino Rossi e Marc Marquez, terminato con la caduta del pilota iberico e con la sanzione comminata a Rossi che partirà ultimo nel prossimo Gp di Valencia, l’ultimo di una stagione tiratissima in cui il pilota pesarese è primo in classifica generale con soli 7 punti di vantaggio sull’altro spagnolo della MotoGp, Lorenzo.



Da una prima impressione i fatti sembrano tutti contro Rossi. Le immagini televisive non riprendono chiaramente l’accaduto, ma sembrerebbe in effetti che Rossi abbia dato un calcetto a Marquez, dopo averlo aspettato in curva e dopo averlo guardato negli occhi, al termine di un duello al veleno fatto di sorpassi e controsorpassi.



1) Nella sanzione comminata a Rossi la commissione di gara non fa riferimento esplicito a un calcetto indicando però che Rossi «ha deliberatamente portato l’avversario fuori traiettoria». La commissione dà quindi la colpa a Rossi ma non parla di calci, quindi i toni sono vaghi.


2) Le immagini osservate con più attenzione e da una diversa prospettiva, dalla ripresa dall’alto con l’elicottero, mostrano che prima dell’eventuale “calcetto” Marquez ha toccato la gamba di Rossi piegandosi. E, soprattutto, che Marquez è già in caduta prima che Rossi muova la gamba, come evidenzia questa foto.


3) Per chi vuole credere alla buona fede di Rossi ci sono anche le sue parole: «Marc mi colpisce alla coscia sinistra con il manubrio destro e comincia a scivolare, solo dopo io perdo il piede sinistro dalla pedana. Io volevo solo rallentarlo, non è stato un fallo di reazione.Non volevo farlo cadere. Se gli avessi voluto tirare un calcio l’avrei fatto 40 metri prima quando eravamo attaccati». Mentre Marquez è stato chiaro: «A farmi cadere è stato un calcio».


4) Lo stesso Rossi continua. «E poi le MotoGp sono troppo pesanti per essere buttate giù con una pedata». Molti addetti ai lavori la pensano come Rossi, cioè sul fatto che per una questione di pesi sia obiettivamente complicato far cadere una MotoGp con una pedata.


Insomma, ci sono almeno quattro indizi per scagionare, almeno in parte, Rossi da quanto è accaduto.    
Fonte: Il sole 24 Ore
Etrusco
00domenica 25 ottobre 2015 17:59
25 ottobre 2015
Valentino così non si fa, ma Marquez lo ha provocato
di Umberto Zapelloni

No Valentino, così no.

E’ vero Marquez è andato a cercarsela ha duellato come se per lui quel terzo posto valesse la vita dopo che contro Lorenzo non aveva accennato la minima reazione.

Ma quell’occhiata assassina che da dietro la visiera Vale ha riservato al rivale un attimo prima di raddrizzare la sua moto e allungare anche la gambetta per dargli un calcetto (anzi una ginocchiata) e metterlo nei guai, mandarlo a baciare l’asfalto, fa male perché fa tanto di manovra premeditata… Magari anche legittima difesa, un po’ eccessiva.

Come Schumacher con Villeneuve a Jerez nel 1997 verrebbe da dire. Solo che qui Marquez non si giocava il Mondiale, ma stava semplicemente rompendo le scatole a chi il Mondiale lo stava accarezzando. Come Schumacher contro Hill in Australia nel 1994, il giorno del suo primo titolo. Con un'aggiunta: Schumacher non era stato provocato, Valentino certamente sì.

Valentino ha sbagliato, ha esagerato, è andato oltre il lecito. Ma si stava giocando il Mondiale, il decimo della sua carriera infinita. E sappiamo che ai campioni, anche ai più grandi, se gli si chiude una vena per la rabbia, vanno oltre le regole.

La sua strategia della vigilia, le sue accuse a Marquez questa volta gli si sono rivoltate addosso perche’ Marc ha fatto il diavolo a quattro per cercare di stargli davanti, di rompergli le scatole. Oltre il dovuto? No se fosse stata una gara normale. Sì se l’altro si sta giocando il titolo e tu no.

Valentino è stato scorretto, ma Marquez è andato a cercarsela. Marc non è stato scorretto è stato semplicemente stronzo e scusate la franchezza….

Ora a Valencia tra i duellanti ci saranno 7 punti di distacco che non cambiano il discorso. Sarà una corrida. Speriamo senza altri colpi proibiti. Così scrivevo prima di sapere della decisione della direzione di corsa che ha deciso di retrocedere Valentino all’ultimo posto dello schieramento a Valencia. Una decisione che temo possa chiudere il mondiale. Eccessiva? No se ci sono le prove che Valentino lo abbia buttato giù apposta. Anche nel calcio i falli di reazione sono puniti con un cartellino rosso… Ma Marquez l’ha fatta davvero sporca… e bisognava tenere conto anche di questo….

Ps la gara l’ha vinta, anzi dominata Pedrosa che non potremo più chiamare Camomillo. E ha vinto senza rompere le scatole a nessuno…

Fonte: Gazzetta.it
Pipallo
00martedì 27 ottobre 2015 16:47
Il Motogp Valencia è alle porte ma il video realizzato dalla rivista spagnola Puromotor inchioda Marc Marquez alle sue responsabilità e a una condotta di gara, quella di Sepang, assolutamente irregolare: sarà squalificato per l’ultima gara?

Il Motogp Valencia si corre tra due domeniche ma è inutile dire come la lunga volata verso il titolo sia già iniziata da tempo e questi giorni di attesa non saranno altro che una lunga preparazione.

IL VIDEO CHE INCHIODA MARQUEZ
www.infiltrato.it/sport/motogp-valencia-marquez-squalificat...

Gli autori del video sono spagnoli e nessuno potrà quindi parlare di faziosità. Il video mostra immagini nette, chiare, inequivocabili: la colpa di quanto accaduto a Sepang è tutta di Marc Marquez, dalle provocazioni iniziali fino all’appoggiarsi con il casco sul ginocchio di Rossi prima di finire a terra.

La rivista iberica Puromotor mette in luce la condotta di gara – assolutamente irregolare e antisportiva – tenuta dal pilota catalano nei momenti che precedono l’impatto con Valentino.

Si tratta di 10 azioni pericolosissime, fuori da ogni logica motociclistica, che avrebbero potuto far cadere Rossi, rimasto in sella solo per miracolo. Nel video si nota come Marquez porti l’italiano fuori pista diverse volte, lo spinga verso l’erba, gli tagli la strada e lo colpisca una volta ancora prima della caduta.

Mike Webb, il direttore di gara di Sepang e membro della Race Direction, aveva già confermato quanto era nell’aria
e cioè che “riteniamo che il suo comportamento (di Marquez, ndr) stesse infastidendo Rossi, che pertanto ha reagito“. Ma la reazione non è stata quella che si vuol far credere, basta guardare le immagini per capirlo, e – soprattutto – Webb avrebbe dovuto sanzionare anche Marquez.

Davvero non va squalificato un pilota che si comporta in questo modo? Davvero la Dorna – dopo aver visto questo immagini – gli permetterà di correre a Valencia?

Dopo aver guardato questo video avrete sicuramente le idee più chiare.
www.infiltrato.it/sport/motogp-valencia-marquez-squalificat...
Da da da
00martedì 27 ottobre 2015 19:44
Secondo me hanno sbagliato tutti e due e poi c'è un precedente simile di molto tempo fa tra Lorenzo e Rossi a parti invertite... chi se lo ricorda?
Etrusco
00mercoledì 28 ottobre 2015 15:52
Re:
Da da da, 27/10/2015 19:44:

Secondo me hanno sbagliato tutti e due e poi c'è un precedente simile di molto tempo fa tra Lorenzo e Rossi a parti invertite... chi se lo ricorda?



Per come la vedo io a nessuno dei due mi sento di poter dare ragione, se da una parte c'è Marquez che per tutta la gara è andato a provocare e danneggiare Rossi (analizzando la cronometria di ogni giro si vede chiaramente: quando Marquez è avanti a Rossi gira 1 secondo più lento, appunto per rallentarlo, ma quando Rossi lo sorpassa allora gira molto più veloce per recuperarlo e andarlo a infastidire);
dall'altra parte Valentino non ha saputo resistere alle provocazioni, è mancato di quella maturità che dall'alto della sua maggior esperienza avrebbe dovuto avere.
Aggredire il declino
00mercoledì 28 ottobre 2015 16:14
Valentino non mi è mai stato simpatico, però questa volta ha avuto una piattola attaccata per tutta la gara, al posto suo io non avrei sopportato tanto...

però devo dire che a caldo, appena vista la scena, senza conoscere tutte le scorrettezze delle curve precedenti fatte da Marc, parteggiamo per lo spagnolo e non capivo perchè tutti i miei amici difendessero invece Vale
Ignazzio
00mercoledì 28 ottobre 2015 17:54
Ci siete cascati tutti, questi due stanno recitando solo il gioco delle parti, fingono di farsi guerra solo per attirare l'attenzione di tutti e battere ogni indice d'ascolto per l'ultima gara del campionato!

Si vede che quest'anno hanno incassato poco con gli sponsor e vogliono battere cassa per l'anno nuovo...
possum jenkins
00mercoledì 28 ottobre 2015 18:15
Re:
Ignazzio, 28/10/2015 17:54:

Ci siete cascati tutti, questi due stanno recitando solo il gioco delle parti, fingono di farsi guerra solo per attirare l'attenzione di tutti e battere ogni indice d'ascolto per l'ultima gara del campionato!

Si vede che quest'anno hanno incassato poco con gli sponsor e vogliono battere cassa per l'anno nuovo...


Adesso che l'hai detto forse non hai tutti i torti, al giorno d'oggi mi aspetto di tutto, poi comunque va detto che nella gare precedente, mi pare in Australia, all'ultima curva Marquez ha superato Lorenzo vincendo la gara e facendogli perdere 5 punti, che senso ha avuto farlo se patteggia per Lorenzo?
Poi nella gara di domenica Rossi lo supera, rallenta e si gira a guardarlo prima della caduta, gli sarebbe bastato andare avanti e finiva lì [SM=x44464]
La prossima è a Valencia e ci sono Lorenzo, Marquez e Pedrosa che sono tutti e tre spagnoli, voglio vedere quanto gli altri due vogliano fare i comprimari di Lorenzo per portarlo al trionfo a casa loro [SM=g1700002]
Senza dimenticare che ai tempi Biaggi col piffero che avrebbe aiutato Rossi perchè italiano, senza dimenticare che se il buon Terruzzi ha detto che il problema di Marquez con Rossi ce l'hanno in tanti io una domanda me la porrei [SM=x44464]





Etrusco
00martedì 10 novembre 2015 12:08

Marquez e la vendetta plateale come messaggio



Sfrontato, sfacciato, senza timori reverenziali, senza dubbio talentuoso.
Finché Marc Marquez si limita a "usare" queste sue doti in pista e correttamente, la sua presenza fa bene al Motomondiale.
Ma ultimamente ha esagerato, con un'escalation di ostruzionismi e di favoritismi da mettere i brividi

 

Missione compiuta!

Quando scende dalla moto e sfila il casco, il sorriso che si allarga fanciullesco ingabbia a stento la gioia feroce per il calcolo vincente. Non lo richiuderanno le bordate di fischi sul podio, le ammissioni di inciucio “patriottico” di Lorenzo, le domande (in alcuni casi scomodissime) dei giornalisti. Quel sorriso sulla faccia di uno che è riconosciuto un fenomeno ma ha deliberatamente prodotto una gara manipolata, è raccapricciante in un campione. 
Parole pesanti, lo so. Ma non ditemi che la delusione per la sconfitta di Valentino, che in effetti è cocente, anestetizza ogni capacità di analisi. Anzi voglio dire che mi sono imposto di scrivere questo pezzo a mente fredda, 24 ore dopo la fine gara. Così è stato.
 
L’aspetto più sfrontato, in stupefacente assenza di vergogna di Marc Marquez, è la platealità della vendetta. Un regolamento di conti premeditato e messo in pratica attraverso una escalation di ostruzionismi e di favoritismi da mettere i brividi (checché ne dicano in HRC). In Australia il sorpasso finale a Lorenzo ha occultato in qualche modo quello che solo gli addetti ai lavori - ma dovrei dire, senza offesa per nessuno, chi ha corso in moto - potevano cogliere. Lo step 2 è stato di ingaggiare in Malesia a inizio gara una battaglia insensata e ostruzionistica camuffata però da duello rusticano tra il giovane talento e il campione che non molla. Qualcuno lì ha iniziato a capire, altri ancora si sono lasciati ingannare da una battaglia come se ne vedono tante. Ma l’asticella è stata alzata ulteriormente a Valencia, dove finalmente il guardaspalle ha calato la maschera in modo definitivo.
 
È questa la novità assoluta. La smaccata teatralità dell’azione. La certificazione agli occhi del mondo della condotta antisportiva. La goduria di un biscottone troppo evidente per non essere anche un messaggio. Un messaggio a Rossi, alle Case, ai piloti, al mondo intero della moto: “Qui comando io e me ne sbatto i coglioni di tutto e di tutti”. Riporto tra virgolette perché questo è anche il pensiero di Valentino. Fin dove si può spingere uno così? La spirale di scorrettezze può avvitarsi in qualcosa di veramente pericoloso in ottica 2016? La Dorna e la Honda, o magari una soltanto tra loro, devono richiamarlo ufficialmente all’ordine? Diamoci delle risposte senza fare dietrologia. È vero che Marquez è spagnolo e che è il futuro della Motomondiale, quindi Ezpeleta al pugno di ferro potrebbe preferire i guanti di velluto. È vero anche che la Honda su questo straordinario talento ha investito e probabilmente impostato il programma di lavoro del prossimo decennio in MotoGP. È tuttavia possibile che Ezpeleta e Nakamoto non siano corresponsabili di questa vicenda e che un bella tirata d’orecchie al ragazzino gliel’abbiano data. In due parole diciamo che fanno buon viso a cattivo gioco.
Il problema però rimane: se il virus dell’antisport contagerà da qui in poi lo sport che amiamo, di questo sport non rimarrà più niente. Così non tornerà una meglio gioventù. È talmente triste una tale ipotesi che vorremmo dire a Marquez che il dono divino della manetta comporta anche delle grosse responsabilità.

Fonte: Motociclismo.it

Esajogorn
00mercoledì 18 novembre 2015 20:58
Re:
Etrusco, 10/25/2015 5:46 PM:

Il gp della Malesia è stato vinto da Pedrosa ma tutti l'attenzione è su Valentino Rossi. Il 'dottore', giunto 3°, è stato puntito per il contatto con Marc Marquez che ha portato alla caduta dello spagnolo. Rossi partirà ultimo a Valencia, ultima gara del Motomondiale. Rossi ha ora 7 punti di vantaggio sul compagno di squadra.


La sequenza del contatto tra Valentino e Marquez


Al termine di una serie di sorpassi tra i due che battagliavano per il 3° posto, Rossi è parso rallentare improvvisamente all'uscita di una curva, quasi attendere Marquez. Poi il contatto che ha spinto lo spagnolo a bordo pista e quindi in terra. Valentino ora è terzo, Marquez si è ritirato. Pedrosa guida la gara davanti a Lorenzo.

Ultimo posto in griglia a Valencia - gp che chiuderà la stagione 2015 del motomondiale - e tre punti di penalizzazione sulla licenza. E' la sanzione decisa a carico di Valentino Rossi dalla race direction, dopo il contatto con Marc Marquez durante il Gp della Malesia, con conseguente caduta e ritiro dello spagnolo. La Yamaha ha presentato appello.

I tre punti inflitti al "patentino" di Rossi dai giudici del Gp della Malesia si vanno a sommare a quello datogli a settembre, a Misano. In quella occasione Rossi fu punito perché durante le fasi finali della Q2 guidò lentamente in traiettoria, ostacolando Jorge Lorenzo nel suo giro veloce. Con quattro punti di penalizzazione scatta l'ultimo posto in griglia.

Parla Rossi, la caduta di Marquez? "Cercavo linea migliore" - "Purtroppo ho perso molto tempo dietro a Marquez. Peccato, perché ho perso dei punti su Jorge Lorenzo ed a Valencia sarà tutto più difficile". Al microfono di Sky, Valentino Rossi aveva parlato così, subito dopo la gara, del contatto 'sospetto' con lo spagnolo, durante il Gp della Malesia: "Nella curva 14 ho cercato di andare un po' largo per prendere un linea migliore, poi lui si è avvicinato a me ed a quel punto è caduto".

Rossi è stato esplicito:
"Marquez voleva decidere la sfida del Mondiale e ci è riuscito. Con questa sanzione ha vinto lui, è riuscito a farmi perdere il Mondiale".

Il 'Dottore' lo ha detto parlando a a Sky del contatto con lo spagnolo a Sepang. "Una moto non cade per un calcio come il mio - si è difeso Valentino Rossi - Marc è caduto perché mi ha toccato con la mano destra. Non volevo farlo cadere, ma ero allo sfinimento, volevo solo rallentarlo per allungare"

Fonte: Ansa - 25 ottobre 2015




grandeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Etrusco
00lunedì 9 aprile 2018 16:51

Marquez: "Uno sbaglio dovuto alle condizioni dell'asfalto"...?      


In Argentina il campione del mondo commette errori a ripetizione, soffre l'inizio caotico e si scontra duro con il Dottore





Un fine settimana a doppio segno meno quello d’Argentina per Marc Marquez che, oltre al bene fatto in pista,
si termina con il duro scontro con Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP).
Il classico finire di GP da dimenticare per il campione del mondo,
cosa impossibile vista la gravità della situazione che porta a galla antichi rancori, vedi anno 2015.







 


 


Termas Clash: le parole di Marquez








La gara inizia tra contrattempi cambi di programma e con pista di difficile interpretazione dopo la pioggia della mattinata.
Tutto questo porta ad una partenza ritardata dopo il cambio di gomme e uno start a griglia del via con un salto di posizioni tra la pole e il resto
del gruppo dove la moto di Marquez si spegne; il numero 93 chiude aiuto ai commissari di pista. Il motore si riaccende ma torna in contromano
alla casella di partenza. La gara inizia ed è sanzionato con un passaggio nella corsia dei box. Ritorna in pista, nervoso dopo aver perso posizioni
e nel tentativo di rimonta la sua guida è scomposta con sorpassi ben oltre il limite, vedi quello su Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini).







 


 


Marquez entra duro sul Espargaro a Termas








Costretto a cedere una posizione per la manovra, torna alla carica su un asfalto dalle condizioni miste che lo porta ad altre imperfezioni.
La risalita si arena, male, quando prova il sorpasso su Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP). Altra sbavatura, i due si toccano e il Dottore cade.
Marquez prosegue ma è punto con 30 secondi si svantaggio che lo fa chiudere al diciottesimo posto a dà il via a durissime reazioni nel paddock.








 


 


Marquez VS Rossi, da tutti i punti di vista








Marquez commenta: “Una gara difficile e iniziata con un problema tecnico che mi ha fatto spegnere la moto. Ho dovuto ricuperare e non era facile
su una pista in queste condizioni, per questo ho fatto molti errori”.







 


 


Termas Clash: la versione di Alberto Puig








Sul contatto del fine settimana e, forse, della stagione intera dice la sua: “Non sono entrato con l’intenzione di fare un danno, ho commesso un errore
su una parte bagnata e sono andata largo”.






Dito puntato da parte di Yamaha sul suo stile aggressivo, Marquez si smarca: “In tutta la mia carriera non ho mai provato a far cadere nessuno”.





Il primo round si chiude ma si attende la decisione della Race Direction. Tra due settimana si corre ad Austin, territorio di Marquez.

Fonte: MotoGP - 9 Aprile 2018


Etrusco
00lunedì 9 aprile 2018 16:52
Etrusco
00lunedì 9 aprile 2018 16:52
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