Vatileaks

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c'eraunavodka
00giovedì 5 novembre 2015 20:31
Cardinali che rubano offerte per i poveri, riciclaggio di denaro sporco e...
... ogni giorno l'inchiesta si allarga e alle soglie del Giubileo sta tratteggiando uno dei più grandi scandali a memoria d'uomo che abbia mai investito le sacre stanze del Vaticano...

Vaticano travolto dallo scandalo, milioni sperperati in spese folli, trapelano documenti e notizie
Vaticano – Esce oggi “Avarizia” il nuovo libro di Emiliano Fittipaldi, giornalista de “L’Espresso Emiliano” sugli ‘scandali e segreti della Chiesa di Francesco’ al centro di Vatileaks2

zon.it/vaticano-scandalo-spese-folli/

Vaticano, la casa di Cardinal Tarcisio Bertone ristrutturata coi soldi del Bambin Gesù

c'eraunavodka
00giovedì 5 novembre 2015 20:35

Sembra non arrestarsi il filone di critica e scandalo che coinvolge il Vaticano, già presa di mira a seguito dell’uscita del film “Suburra” tra i cui temi risuona il coinvolgimento di stampo mafioso dello IOR, che nella finzione cinematografica funge da istituto di credito per “le famiglie” dell’Italia Meridionale.

Le rivelazioni del libro sembrano dare un quadro inquietantemente simile al film, non tanto per le implicazioni da malavita organizzata, quanto per lo stile di vita ricco, dissoluto che i protagonisti del film sembrano condividere con quelli reali dello scandalo di Vatileaks2.

Vescovi che “Affittano case da 2'900 € al mese, comprano abiti su misura,
viaggiano in business class e spendono 4'600 € per un sottolavello”
,
il libro parla di “Affari sporchi e privilegi”.

Vaticano travolto dallo scandalo, milioni sperperati in spese folli, trapelano documenti e notizie
Vaticano travolto dallo scandalo, milioni sperperati in spese folli, trapelano documenti e notizie

I poveri “Possono aspettare”.

“Nel 2013-14 – scrive Fittipaldi – il fondo per i poveri a disposizione della Commissione cardinalizia
non ha scucito un soldo bucato, nonostante un saldo in attivo di 425mila euro”.


Coinvolto, almeno stando alle rivelazione del libro, anche George Pell definito l’uomo del “rigore” del Vaticano, che avrebbe speso 501mila euro, ossia circa 70mila al mese per mantenere se stesso e un ufficio di tre persone.

Lo scandalo prende origine da una fuga di documenti per cui già scattati i necessari accertamenti a carico di due componenti del COSEA (commissione referente sull’Organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede) Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, arrestati nei giorni scorsi dai gendarmi del Vaticano.

Il vescovo Marcello Semeraro prende le distanze dall’assunzione dei due predetti indagati e teme che la fuga di documenti miri a ostacolare la riforma: “Ma era nelle previsioni: chiunque opera per il bene trova ostacoli, figuriamoci il Papa. Ogni cambiamento crea resistenza”.

Fonte

riccardo60
00giovedì 5 novembre 2015 22:16
e nonostante tutto, la gente continua e continuerà a mandare soldi alla chiesa che poi inevitabilmente finiranno in vaticano. [SM=x44464]
Freedom's promoter
00giovedì 5 novembre 2015 23:15
Re:
riccardo60, 05/11/2015 22:16:

e nonostante tutto, la gente continua e continuerà a mandare soldi alla chiesa che poi inevitabilmente finiranno in vaticano. [SM=x44464]




Ma poi con quale pretendono di fare la morale ai politici !
riccardo60
00venerdì 6 novembre 2015 06:53
Re: Re:
Freedom's promoter, 05/11/2015 23:15:




Ma poi con quale pretendono di fare la morale ai politici !




solo a quelli che non supportano la chiesa,
agli altri tutto è permesso. [SM=x44458]
Etrusco
00venerdì 6 novembre 2015 11:04
Da questa indagine abbiamo l'ennesima conferma di quanto marcio ci sia tra le alte gerarchie cattoliche (come aveva già lamentato Papa Benedetto XVI).
Vediamo che alti prelati, Cardinali, Vescovi, esponenti dell'Opus Dei e banchieri dello IOR e affini nei fatti concreti fanno l'esatto contrario di quel che invece predicano a parole [SM=x44463] [SM=x44471]


Ed infine ci si mettono pure i laici ad aggravare la già compromessa immagine di Santa Romana Chiesa, come il caso emblematico di Francesca Immacolata Chaouqui:
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Chaouqui, l’italo-marocchina che sui social si scagliava contro lo «pseudo amore» gay

Calabrese, 32 anni, nominata nel 2013 nella Commissione per il riordino degli uffici economico-amministrativi. Sulla sua pagina Facebook i post contro le famiglie omogenitoriali: «Abominevole pseudo amore di chi vuole un figlio per egoismo»

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Francesca Immacolata Chaouqui, 32 anni (Imagoeconomica) Francesca Immacolata Chaouqui, 32 anni (Imagoeconomica)

Francesca Immacolata Chaouqui, 32 anni, nasce in Calabria, a San Sosti (provincia di Cosenza), da madre italiana e padre francese di origini marocchine. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università «Sapienza», inizia la sua carriera di «lobbista» guidando le pubbliche relazioni della Ernst & Young in Italia. Il grande salto però arriva nel 2013. Quando Papa Francesco la nomina alla Cosea, la Commissione per il riordino degli uffici economico-amministrativi, guidata dal monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda.

Il caso dei tweet

Sposata dal 2004 con Corrado Lanino, informatico con una lunga esperienza di lavoro in Vaticano, negli ultimi mesi Chaouqui si è fatta conoscere per il suo tweet al vetriolo contro Benedetto XVI («È affetto da leucemia»), il cardinale Tarcisio Bertone («Corrotto») e l’ex ministro Giulio Tremonti («Gli hanno chiuso il conto allo Ior perché è gay»). Tweet che la donna non ha mai riconosciuto ufficialmente e che sono stati poi rimossi dal social network. Qualche tempo fa, per raccontare la sua Calabria, Chaouqui aveva scritto anche un lungo post al Corriere della Sera, pubblicato sul blog La 27esima Ora.

Contro i gay

E poi, le simpatie per il movimento no gender guidato da Mario Adinolfi, e i numerosi post pubblicati sul social network contro le famiglie gay. L’ultimo è di qualche giorno fa. «Eccola qua una famiglia arcobaleno», ha scritto l’11 ottobre, pubblicando una foto di una famiglia omosessuale in un bar di Londra. «Noi cristiani diremo sempre no a tutto questo e anche se le leggi dello stato sovvertiranno il diritto naturale di ogni bambino di avere una madre e un padre, diremo di no, insegneremo ai nostri giovani che l’amore fecondo è di un uomo e una donna, che i figli sono doni e non diritti per soddisfare egoismi».

Dai gay «abominevole pseudo amore»

In secondo post, pubblicato il 12 ottobre, Chaouqui approfondisce il suo pensiero: «Un mio collega aveva due figli, due maschi», racconta. «Poi trovò un compagno e andò a vivere con lui. «Vedeva i figli nel fine settimana con il compagno. Si tenevano per mano... Un giorno vennero a casa mia per un aperitivo, eravamo colleghi e amici, e decisero di portare i bambini. Io lo sguardo di dolore, rabbia, repulsione, sofferenza del grande davanti al padre che stringeva la mano del compagno sul mio divano non l’ho mai più dimenticata... Dissi al mio collega che forse dovevano farsi aiutare da qualcuno, e lui mi rispose che il figlio prima o poi avrebbe capito che amare era un suo diritto. Invece di capire il figlio smise di parlare ed io di frequentare quel collega e il suo compagno. È quello sguardo che vedo quando difendo e difenderò sempre i bambini dall’abominevole (si avete letto bene, abominevole) pseudo amore di chi vuole un figlio per egoismo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT

Arcanna Jones
00martedì 10 novembre 2015 11:31

 

Vatileaks, case del Vaticano
per saune e alberghi

Tra le carte rubate c’è anche l’elenco degli immobili di Propaganda Fide. Interrogati quattro alti prelati. Affitti a prezzi di favore sarebbero stati concessi a personaggi amici della Curia

di Fiorenza Sarzanini

Case di lusso affittate a prezzi stracciati, alberghi e centri estetici gestiti da società private e divenuti luoghi di incontro segreti, operazioni di compravendita con plusvalenze occultate: c’è anche questo trai documenti trafugati dai «corvi» del Vaticano. Elenchi con migliaia di nomi e indirizzi raccolti in vista di una «revisione» dei criteri per l’amministrazione del patrimonio immobiliare, in particolare quello di proprietà di Propaganda Fide. Liste di «clienti» eccellenti che fanno aumentare la preoccupazione di chi indaga per l’utilizzo di questi atti riservati che potrebbero diventare strumento di minacce e ricatti. Anche perché era stata proprio la Cosea, la commissione referente per lo studio dei problemi economici e amministrativi, a stilare l’elenco delle case di proprietà di ben 26 istituzioni. Sono almeno quattro gli alti prelati ascoltati negli ultimi giorni e la convinzione è che la resa dei conti all’interno della Santa Sede sia tuttora in corso. Ecco perché non si esclude che nuovi provvedimenti possano essere presi nei prossimi giorni. E che l’inchiesta possa coinvolgere altri religiosi dopo monsignor Lucio Angel Vallejo Balda - ancora in stato di arresto - e Francesca Chaouqui, rilasciata dopo aver iniziato a collaborare, entrambi accusati di aver «venduto» materiale che doveva invece rimanere riservato.

 

 

Saune e hotel
Sono state le inchieste giudiziarie a svelare come in alcuni palazzi nel centro storico di Roma fossero stati aperti centri di saune e massaggi, molto spesso frequentati da religiosi per incontri a luci rosse. Ma anche a far emergere l’identità di imprenditori che erano riusciti ad ottenere da Propaganda Fide interi stabili da adibire a hotel. Come nel caso di Maurizio Stornelli, fratello dell’ex dirigente di Finmeccanica Sabatino, che con la sua società «Burcardo» ha siglato nel 2013 un contratto per l’affitto di un intero edificio da centinaia di metri quadri dove sono state create lussuosissime suite, ma anche altri locali meno prestigiosi ma ugualmente adatti per essere aperti a un pubblico molto selezionato. Di casi analoghi ce ne sono decine. Del resto - oltre alla lunga lista di privati che hanno ottenuto i contratti di locazione per un periodo di tempo lunghissimo e un canone basso - Propaganda Fide ha rapporti con decine di aziende, spesso copertura dei reali intestatari. Basti pensare che sono circa 800 gli appartamenti di proprietà per un totale di oltre 180 mila metri quadri. Le verifiche svolte dalla Gendarmeria hanno accertato che tra le carte rubate ci sono gli elenchi di tutti gli inquilini con accanto la cifra versata mensilmente. E proprio su questo si stanno concentrando nuovi controlli, anche tenendo conto che un’altra istituzione religiosa finita «sotto osservazione» è il Pio sodalizio dei Piceni, anch’esso proprietario di numerosi immobili e diventato noto per la casa nel centro storico della capitale affittata all’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
I quattro Cardinali
Negli ultimi giorni sono decine i testimoni interrogati e tra loro ci sono almeno quattro alti prelati che avrebbero avuto rapporti stretti con monsignor Vallejo Balda non giustificati da motivi legati agli incarichi all’interno della Santa Sede. E per questo sospettati di averlo aiutato a veicolare le carte segrete. Del resto non appare credibile che il religioso, sia pur aiutato da Chaouqui, abbia potuto fare tutto da solo. E il dubbio rimane quello che alla fine - proprio come accaduto tre anni e mezzo fa con il maggiordomo di Benedetto XVI, Paolo Gabriele - sia l’unico a pagare, almeno pubblicamente.


© roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_10/vatileaks-case-vaticano-saune-alberghi-880d42ba-8772-11e5-91a7-6795c226a8...
10 novembre 2015





Dalle carte e dalle indagini su Vatileaks emergono due dati: la corruzione piu' svergognata da parte della curia romana e di contro un Papa assolutamente determinato a fare pulizia. Le facce incarognite dei cardinali toccati nei loro interessi economici ieri nel servizio delle Iene erano eloquenti, appare a tutti evidente che l'incolumita' di questo Papa e' veramente a rischio. Cosa faranno per farlo fuori??? E se riuscissero a fermarlo cosa accadrebbe alla Chiesa di Roma?
Etrusco
00mercoledì 11 novembre 2015 11:39

LA RETE DELLA “PAPESSA” - FRANCESCA CHAOUQUI CONTATTÒ VERDINI E POI PAOLO BERLUSCONI PER FARE “PUNIRE” IL VATICANISTA EX BERTONIANO DE “IL GIORNALE” FABIO MARCHESE RAGONA - LE ACCUSE DI TERNI: CHAOUQUI E IL MARITO VIOLAVANO ACCOUNT DI POSTA E SOCIAL NETWORK PER CARPIRE INFORMAZIONI

I due poi usavano quei dati riservati per riuscire ad ottenere favori
- Li usavano come merce di scambio per arrivare dove volevano e saziare gli appetiti di amici potenti. E pare che Mario Benotti, fosse colui che, grazie a una rete di contatti, aiutasse i due a smerciare i dati riservati. A capire a chi e come passarli…

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica”

 

Ci sono anche Paolo Berlusconi e Denis Verdini tra le persone che parlavano con Francesca Romana Chaouqui. L’inchiesta di Terni (ieri però gli atti sono stati trasmessi a Roma) che vede la lobbista indagata insieme al marito Corrado Lanino per estorsione e intrusione informatica ricostruisce la storia di una serie di rapporti. Racconta di informazioni riservate e personali che venivano prese per poi essere vendute. O che servivano a ottenere favori, a raggirare, a minacciare, a creare relazioni.

 

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

Nomi eccellenti, episodi diversi che hanno come protagonisti i coniugi Chaouqui. Sono loro i due personaggi chiave ai quali, di volta in volta, si affiancano altri interlocutori, a seconda dello scopo da perseguire. È il caso di Paolo Berlusconi e persino di Denis Verdini: entrambi vengono contattati dalla lobbista nei giorni successivi alla sua nomina a membro della Commissione referente sui dicasteri economici della Santa Sede. Non ha gradito i pezzi del vaticanista de “Il Giornale”, Fabio Marchese Ragona. É furiosa, invoca una punizione, vuole che «non scriva più nemmeno una riga».

 

Ed è così che inizia a cercare il modo per arrivare al vertice del quotidiano di Berlusconi. E per farlo, prova tramite un suo amico e, stando agli accertamenti della procura di Terni, avvicina pure Verdini. All’ex coordinatore Pdl la donna promette di aiutarlo alle prossime elezioni. E lui, a quanto pare, riesce a crearle il contatto con l’editore del quotidiano milanese. Dettagli non penalmente rilevanti ma che daranno frutti.

FRANCESCA CHAOUQUI E IL MARITO CORRADO LANINO FRANCESCA CHAOUQUI E IL MARITO CORRADO LANINO

 

Tanto che i finanzieri del nucleo valutario che hanno fatto le indagini ipotizzavano un concorso del fratello dell’ex presidente del Consiglio. Anche perché per qualche mese la firma del vaticanista sparì dal giornale e la stessa Chaouqui ha più volte usato quella storia, nelle intercettazioni agli atti del fascicolo ma anche sui social network, come una prova del suo potere. Toni e frasi del tipo: “Sono riuscita a farlo fuori”.

FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI

 

Ma quello degli articoli de “Il Giornale” e del redattore messo in condizioni di non nuocere non è l’unico episodio finito nel mirino degli investigatori, anzi. Il fascicolo che il pubblico ministero di Terni Elisabetta Massini ha trasmesso ieri per competenza a piazzale Clodio conta diverse vicende di questo tipo. Chaouqui e Lanino, grazie alle competenze informatiche di lui, non si sa quanto reali e quanto millantate, riuscivano a intrufolarsi nei computer privati delle persone, sui loro social network.

 

E poi usavano quei dati riservati per riuscire ad ottenere favori. Li usavano come merce di scambio per arrivare dove volevano e saziare gli appetiti di amici potenti. E pare che Mario Benotti, funzionario di Palazzo Chigi dimessosi sabato proprio per questo scandalo, oltre ad avere richiesto ai due una serie di accertamenti per vicende della sua vita privata (anche queste intrusioni abusive nei sistemi informatici) fosse colui che, grazie a una rete di contatti, aiutasse i due a smerciare i dati riservati. A capire a chi e come passarli.

 

MARIO BENOTTI MARIO BENOTTI

Non è tutto. Nell’inchiesta delle Fiamme Gialle che all’inizio dell’anno hanno depositato in procura una lunga informativa finale, ci sono anche contatti con una serie di banchieri. D’altronde, le indagini partono proprio così: lavorando sul crac finanziario della diocesi di Terni e Narni guidata da monsignor Vincenzo Paglia, gli investigatori iniziano ad ascoltare le conversazioni della lobbista con il presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia. È lei che si propone all’alto prelato offrendogli un aiuto per salvare la Curia dal tracollo finanziario in cui versava. Operazione che, però, non riuscirà.
Dom Pérignon
00mercoledì 11 novembre 2015 20:24
Vorrei capire come fa il cardinale Tarcisio Bertone,
dopo tutti gli scandali scoperti adesso e pure con gli altri del precedente papato,
con quale faccia rimane ancora nel suo megaattico in Vaticano
e perchè nessuno lo caccia via a pedate?
Ujoe
00mercoledì 11 novembre 2015 21:21
è tutta un'enorme delusione... oggi hanno arrestato pure l'abate che gestisce il monstero benedettino di Montecassino... si rubava tutti i soldi destinati ai poveri... centinaia di migliaia di euro...
Freedom's promoter
00giovedì 12 novembre 2015 12:58
Mi sto appassionando a questi scandali vaticani, non immaginavo che sotto l'ombra del Cupolone....


Palazzo della Prefettura degli Affari economici
Il party del monsignore in terrazza D’Agostino: era pieno di imbucati Tra uno stuzzichino e un’olivella, con affaccio su piazza San Pietro invasa di pellegrini per la canonizzazione dei due Papi, pure le ostie consacrate, distribuite ai 150 eletti dall’anfitrione monsignor Lucio Angel Vallejo Balda ... roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_04/party-monsignore-terrazza-d-agostino-era-pieno-imbucati-4bde5d50-82be-11e5-a218-19a04df8a4...


«Ristrutturazione casa Bertone era un investimento» L’ex presidente della Fondazione Bambino Gesù in tv dice di non essere pentito di aver finanziato i lavori con i soldi della Fondazione dell'ospedale Bambino Gesù ... roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_09/vaticano-profiti-ristrutturazione-casa-bertone-era-investimento-ccbbcbcc-86f3-11e5-858b-c98d4f30b0...
camilllo mandrilllo
00venerdì 13 novembre 2015 10:08
[SM=x44504]
Etrusco
00venerdì 13 novembre 2015 12:54
Cardinal Tarcisio Bertone, ex Segretario di Stato Vaticano:
Etrusco
00martedì 15 marzo 2016 09:36

Vatileaks 2, Mons.Balda: “Chaouqui mi disse ‘Chiediamo aiuto alla mafia’.
Ho passato documenti ai giornalisti, ero pressato...”

Vatileaks 2, Balda: “Chaouqui mi disse ‘Chiediamo aiuto alla mafia’. Ho passato documenti ai giornalisti, ero pressato”

Il prelato spagnolo, vicino all’Opus Dei e accusato di essere il principale “corvo”, ha ammesso di avere "passato documenti ai giornalisti"
e descritto un clima di pressioni e condizionamenti subiti da Francesca Chaouqui. Che "diceva di essere la numero due dei servizi segreti italiani".
E, prosegue il sacerdote, quando gli disse di volere "chiedere aiuto alla mafia", "organizzò un pranzo con Luigi Bisignani, Paolo Berlusconi e Gianni Letta"

“Ho passato i documenti ai giornalisti. Francesca Chaouqui mi disse: ‘Chiediamo aiuto alla mafia
e organizzò un pranzo con Luigi Bisignani, Paolo Berlusconi e Gianni Letta”.
Lo ha ammesso monsignor Lucio Angel Vallejo Balda davanti ai giudici vaticani nell’udienza del processo Vatileaks 2 ripreso dopo una pausa di oltre 3 mesi
per l’acquisizione delle perizie informatiche sui cellulari di alcuni imputati. Il prelato spagnolo, vicino all’Opus Dei, accusato di essere il principale “corvo”,
in tre ore di interrogatorio ha fatto ammissioni importanti. Inclusa quella di avere “passato documenti ai giornalisti”, oltre a descrivere un clima di pressioni e
condizionamenti che dopo il termine dei lavori Cosea (Commissione referente per lo studio degli affari economici e amministrativi, ndr)
subiva da Francesca Chaouqui, ex membro della Commissione di controllo dei Conti vaticani.

“Ho dato a Nuzzi 5 pagine con 87 password della commissione Cosea ma avevo l’impressione che le avesse già perché nel suo libro Via crucis sono pubblicate
versioni non aggiornate dei documenti mentre io gli avevo passato quelle aggiornate.

La Chaouqui, arrabbiata per non essere entrata nel Consiglio per l’economia
e per non avere più un lavoro dopo essere stata nella Cosea
mi disse:
‘Qua dobbiamo cercare aiuto e l’unico aiuto possibile è la mafia’. Diceva di essere la numero due dei servizi segreti italiani e un giorno mi disse che
l’ambasciatore americano mi chiedeva di vedere Obama. Era tutta una sceneggiata per mostrare quanto era potente”.

 

Monsignor Vallejo Balda ha confermato le precedenti deposizioni avvenute dopo l’arresto e il memorandum difensivo anche se ha precisato:
“Non l’ho scritto io, ma mi hanno aiutato”. I magistrati vaticani gli hanno chiesto di chiarire questa “commissione ombra” che, secondo alcuni
testimoni sarebbe stata creata all’interno della Cosea e della prefettura per gli Affari economici, di cui il monsignore era il numero due.
In particolare gli è stato contestato di aver prelevato diverse volte dall’archivio del dicastero economico vaticano documenti senza farne richiesta scritta.
Per il prelato “era assurdo che il segretario non potesse prelevare documenti” e ha dichiarato di aver sempre lasciato registrazione di tutto ciò che ha fatto.
Vallejo Balda
ha confermato anche il furto di alcuni di essi, avvenuto nel marzo 2014 all’interno dei locali della prefettura, per questo i documenti erano
stati messi nell’armadio del suo ufficio e, in un secondo momento, nella stanza 127 di Casa Santa Marta
dove avevano chiesto e ottenuto dal Papa di conservare l’archivio della Cosea.

“Avevo la certezza morale – ha dichiarato il prelato spagnolo ai giudici – che dietro Francesca Chaouqui c’erano altri interessi non completamente legittimi.
Dietro di lei c’è un mondo pericoloso e Fittipaldi in una conversazione mi ha detto che in questo mondo c’è anche Nuzzi”. Vallejo Balda ha spiegato che il
marito della Chaouqui, Corrado Lanino, aveva creato il sistema informatico della Cosea e in precedenza anche quello dello Ior.
“Nel Natale 2014 – ha affermato ancora il prelato – la Chaouqui mi chiese di organizzare un concerto con la Cappella Sistina a San Pietro in Montorio
con la onlus spagnola Messaggeri della pace. Quella volta ho aperto gli occhi e ho capito che lei mi sfruttava perché prima hanno usato il mio nome per far
cantare il coro del Papa e poi mi hanno fatto fuori. Furono raccolti dagli sponsor circa 300mila euro e la Chaouqui non mi diede conto di questi soldi.
Alla fine ne furono spesi solo 30mila di cui 15mila per pagare la Cappella Sistina”. Vallejo Balda ha raccontato anche della notte in cui la pr calabrese si
presentò nella sua stanza d’albergo a Firenze in “atteggiamento seduttivo”: “Ho sofferto molto per quello che è accaduto. Dopo l’estate del 2014 Francesca
mi voleva conquistare in tutti i modi. Diceva di volermi bene.
Per una persona normale era una situazione molto compromettente e mi sono sentito molto a disagio come sacerdote”.

Unico imputato a essere assente all’udienza era Nuzzi impegnato in un processo penale a Milano e i giudici hanno deciso di procedere in contumacia ma,
ha precisato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, “se gli interrogatori saranno ancora in corso quando deciderà di presentarsi nuovamente
potrà inserirsi nel normale andamento del processo”. L’avvocato della Chaouqui, Laura Sgrò, ha chiesto ai giudici di poter leggere in aula la lettera che la
sua assistita ha scritto al Papa chiedendo di essere sciolta dal segreto pontificio. Dopo trenta minuti di camera di consiglio i magistrati vaticani hanno
deciso di acquisirla insieme alle cartelle cliniche dell’imputata, incinta di sei mesi, che ha dichiarato di soffrire di perdite ematiche continue, di essere spesso
al pronto soccorso e di rischiare un parto prematuro.
L’avvocato della Chaouqui ha inoltre chiesto ai giudici spiegazioni sul nuovo arresto di monsignor Vallejo Balda, accusato di aver inquinato le prove.
Una domanda alla quale i magistrati hanno risposto, spiegando che anche se i fatti oggetti del processo sono avvenuti in passato
è sempre possibile alterare le prove giudiziarie.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, 15 Marzo 2016


Quak150
00martedì 15 marzo 2016 14:00
La papessa [SM=x44451]
Manca solo che salti fuori che e' mussulmana [SM=x44457]
pliskiss
00martedì 15 marzo 2016 14:46
Povero prete, questi sono come il prezzemolo sono dentro in tutte le storie, poi come per incanto?? Non c'entrano mai niente, un prete dovrebbe pregare e aiutare, invece questi in tutte le stronzate di personaggi conosciuti ci finiscono sempre dentro.
E' ora di iniziare a tassare pure loro, visto che sei in suolo Italiano se vuoi fare il prete paghi i contributi all'INPS.
Basta magna Gratis.
Quak150
00martedì 15 marzo 2016 15:08
Re:
pliskiss, 3/15/2016 2:46 PM:

Povero prete, questi sono come il prezzemolo sono dentro in tutte le storie, poi come per incanto?? Non c'entrano mai niente, un prete dovrebbe pregare e aiutare, invece questi in tutte le stronzate di personaggi conosciuti ci finiscono sempre dentro.
E' ora di iniziare a tassare pure loro, visto che sei in suolo Italiano se vuoi fare il prete paghi i contributi all'INPS.
Basta magna Gratis.




Pero'... sarebbe un'idea [SM=x44462]
Etrusco
00martedì 15 marzo 2016 16:33
Re:
pliskiss, 15/03/2016 14.46:

Povero prete, questi sono come il prezzemolo sono dentro in tutte le storie, poi come per incanto?? Non c'entrano mai niente, un prete dovrebbe pregare e aiutare, invece questi in tutte le stronzate di personaggi conosciuti ci finiscono sempre dentro.
E' ora di iniziare a tassare pure loro, visto che sei in suolo Italiano se vuoi fare il prete paghi i contributi all'INPS.
Basta magna Gratis.



Sapessi...!
Pensa che ogni anno lo Stato italiano versa oltre 10 Miliardi € sotto varie forme pro chiesa cattolica, di cui ben 8 Milioni € solo per pagare gli stipendi ai cappellani militari che di solito, come il Cardinal Bagnasco, ricoprono il più alto gradi di generale dell'esercito e con tale trattamento vanno in pensione.

Fonte: Huffington Post
Quak150
00martedì 15 marzo 2016 17:32
Ma cose dell'altro mondo [SM=x44492]

Che poi li vorrei vedere ad espletare le funzioni di Generali, in caso di guerra [SM=x44491]

Anzi, a pensarci, no, percaritàdiddio... [SM=x44466]

Che poi, i preti in genere, non dovrebbero essere nullatenenti? [SM=x44466]
E ancora, bravi come sono a lanciare anatemi contro chi non vuole piu' migranti, perche' non li finanziano loro, invece che pretendere dai comuni? Loro, che predicano gli "aiuti umanitari"? Loro, che asseriscono che e' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio? Loro, tuti frateli e sorele? Loro, massa di ladri, pedofili e puttanieri... [SM=x44511]

E che mi denuncino per vilipendio.


pliskiss
00martedì 15 marzo 2016 17:59
Re: Re:
Etrusco, 15/03/2016 16.33:



Sapessi...!
Pensa che ogni anno lo Stato italiano versa oltre 10 Miliardi € sotto varie forme pro chiesa cattolica, di cui ben 8 Milioni € solo per pagare gli stipendi ai cappellani militari che di solito, come il Cardinal Bagnasco, ricoprono il più alto gradi di generale dell'esercito e con tale trattamento vanno in pensione.

Fonte: Huffington Post



Vedi Etrusco, a volte posso risultare contestatore e mal pensante vedo tutto nero, però se tu mi metti queste cifre a me mi girano ancora di più i coglioni, perchè semplicemente ha del controsenso, qui in Italia c'è un popolo che si chiamano Esodati e alla tenera età di anni 55 la loro azienda li ha messi fuori dai giochi, gira il cazzo quando quella strolega della Fornero dice che non si riescono a trovare fondi per questa gente in mezzo ad una strada(finita la mobilità fai la carità) poi mi mostri questi 10miliardi di euri? Io dico? Ma è giusto? Li c'è gente che ha lavorato per 40anni e si ritrova con un pugno di merda in mano, agli intonacati è tutto dovuto?
L'Italia va male ma per certe cose siamo ancora fermi al Medio Evo.
Io uomo senza lavoro e senza un soldo che ha lavorato una vita, devo rivolgermi per chiedere aiuto ai preti gente che non hanno mai lavorato e prendono lo stipendio sicuro!!!!!!
No no no no no no!!!!!!!!!!!
Quak150
00lunedì 21 marzo 2016 13:44
Al peggio non c'e' fine
pliskiss
00lunedì 21 marzo 2016 15:33
Finche c'è vita c'è speranza, l'unione fa la forza? Ma oggi io vedo che non si riesce a creare unione neanche in un condominio, figurarsi in una nazione? [SM=x44450]

Troppe teste troppe idee e sopratutto troppi interessi.

Politico Italiano" hai subito dei sopprusi da parte di questa gente? ti hanno occupato la casa? Ti hanno derubato?"
"Incomincia a darmi il voto" "poi vediamo?"

C'è chi sta bene e c'è chi sta male.

A me mi hanno cagato il cazzo tutti quanti!!! [SM=x44463]
Pipallo
00martedì 22 marzo 2016 00:01
Re:
pliskiss, 21/03/2016 15.33:


Troppe teste troppe idee e sopratutto troppi interessi.

Politico Italiano" hai subito dei sopprusi da parte di questa gente? ti hanno occupato la casa? Ti hanno derubato?"
"Incomincia a darmi il voto" "poi vediamo?"

C'è chi sta bene e c'è chi sta male.

A me mi hanno cagato il cazzo tutti quanti!!! [SM=x44463]




Se pensi che rubano tutti alla stessa maniera sbagli, c'è sempre qualcuno che si salva e che può fare meglio di chi ha fatto danni per anni.
Il disfattismo non porta niente di buono.
pliskiss
00martedì 22 marzo 2016 00:37
Re: Re:
Pipallo, 22/03/2016 00.01:




Se pensi che rubano tutti alla stessa maniera sbagli, c'è sempre qualcuno che si salva e che può fare meglio di chi ha fatto danni per anni.
Il disfattismo non porta niente di buono.



Pipa sono contento per te che ci credi, magari qualche d'uno c'è ma viene rissucchiato subito dal vortice o per meglio dire dal vertice.

Il disfattismo non porta a niente?

Se uno ha 8 e l'altro ha 3 ? Ebbene il disfattismo fa che a uno rimane 6 e a l'altro rimane 0, quello con 6 continua a magnare e dettare legge, quello con 0 parla e sta a guardare .

L'Italia sibben che sono Italiano e orgoglioso di esserlo è un popolo di Merda egoista che ognuno guarda alle proprie idee e interessi.

I Giovani?

A volte devo essere sincero mi fanno pena, ma per il semplice motivo che hanno più testa rispetto a noi ai tempi, soltanto? Che non hanno sotto i coglioni, di fronte a una situazione nazionale penosa come abbiamo non si muove foglia, devono essere i giovani che guidano la rivolta di quello che deve essere giusto e contro quello che è sbagliato è la nuova generazione che deve protestare perchè il futuro è loro, è un peccato che questa gente di potere schiaccia la giovinezza delle persone [SM=x44463]
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