In Italia sta per essere attivato Vergilius, il nuovissimo sistema Tutor che non solo misura la velocità media su un percorso (di solito 10/25 km), ma anche quella istantanea. L’istallazione è già iniziata sulla SS1 Aurelia laziale, sulla SS7 quater Domiziana emiliana e sulla SS309 Romea campana.
“Non ha le spire affogate nell’asfalto per rilevare il passaggio dei veicoli – ha spiegato l’ANAS -. Tutte le auto vengono riprese dalle telecamere montate sui portali, che identificano la targa in entrata e in uscita dal tratto sorvegliato. Se la velocità media risulta superiore ai 90 km all’ora, massimo consentito sulle statali, il computer della Polizia stradale invierà in automatico il verbale a casa del trasgressore. E lo stesso accadrà se la sua auto passerà sotto il portale superando il limite previsto, con una tolleranza ammessa del 5 per cento”. In pratica gli automobilisti saranno ancora salvi entro i 94,5 km/h reali, che spesso al tachimetro risultano prossimi ai 100 km/h.
I tecnici hanno confermato che si tratta di una soluzione avanzatissima capace di mantenere inalterate le capacità di rilevazione anche in condizioni di poca luce, come di notte, con la pioggia e la nebbia.
Come riporta il quotidiano La Repubblica
i primi portali funzionanti si trovano già “sulla Aurelia nel tratto dal Grande raccordo anulare di Roma fino a Fregene in entrambe le direzioni”, ma anche sulla Domitiana, nei dieci chilometri tra Pozzuoli e Giugliano e infine in un tratto di 6,5 km in uscita da Marina Romea, in provincia di Ravenna. Per lo più si tratta di strade extraurbane veloci piuttosto pericolose e ad alto tasso di incidenti.
Le aspettative per la sicurezza sono alte, soprattutto considerando che il “vecchio” Tutor ha consentito, nei 2900 km coperti sui quasi 7 mila di Autostrade per l’Italia, di ridurre gli incidenti del 19% e quelli mortali del 50%. Per di più bisogna ricordare che le multe di Vergilius finiranno nella casse dello Stato per investire su sicurezza stradale e manutenzione.