Voto locale negli USA

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paperino73
00mercoledì 4 novembre 2009 13:46
Un anno dopo il Change Obamiano ci sono state alcune elezioni locali negli USA.
I test più importanti sono stati le elezioni dei governatori di Virginia e New Jersey, Stati che hanno entrambi dato la vittoria a Obama un anno fa e che erano governati da Democratici.
Risultato: doppia vittoria del GOP, che elegge McDonnel (VA) e Christie (NJ).
Le prime analisi parlano di voti indipendenti (ed alcuni democrats) andati a favore dei neo-governatori. In generale negli USA il voto dipende molto dal tipo di elezione e dai candidati in corsa.

Tra gli altri test spicca l'elezione del sindaco di NYC, dove il Berlusconi d'America, Bloomberg, viene rieletto per la 3° volta.
Sempre a NY, nel distretto 23 per la HoR, vittoria democratica.
piperitapatty
00mercoledì 4 novembre 2009 13:59
tra l'altro il buon bloomberg ha cambiato la legge per farsi rieleggere la terza volta [SM=x44451]
paperino73
00mercoledì 4 novembre 2009 14:10
Re:
piperitapatty, 04/11/2009 13.59:

tra l'altro il buon bloomberg ha cambiato la legge per farsi rieleggere la terza volta [SM=x44451]




Questo almeno Berlusconi non è ancora riuscito a farlo [SM=x44455]
Arjuna
00mercoledì 4 novembre 2009 14:38
Re: Re:
paperino73, 04/11/2009 14.10:




Questo almeno Berlusconi non è ancora riuscito a farlo [SM=x44455]





Dagli tempo. [SM=x44451]

Mi sa che il buon Bloomberg gli ha dato un'idea. [SM=x44467]
Arjuna
00mercoledì 4 novembre 2009 14:39
Re:
paperino73, 04/11/2009 13.46:

Un anno dopo il Change Obamiano ci sono state alcune elezioni locali negli USA.
I test più importanti sono stati le elezioni dei governatori di Virginia e New Jersey, Stati che hanno entrambi dato la vittoria a Obama un anno fa e che erano governati da Democratici.
Risultato: doppia vittoria del GOP, che elegge McDonnel (VA) e Christie (NJ).
Le prime analisi parlano di voti indipendenti (ed alcuni democrats) andati a favore dei neo-governatori. In generale negli USA il voto dipende molto dal tipo di elezione e dai candidati in corsa.

Tra gli altri test spicca l'elezione del sindaco di NYC, dove il Berlusconi d'America, Bloomberg, viene rieletto per la 3° volta.
Sempre a NY, nel distretto 23 per la HoR, vittoria democratica.





Un segnale che l'America si sta disinnamorando di Obama?

Forse avevano aspettative un po' troppo alte su di lui?
bremaz
00mercoledì 4 novembre 2009 14:48
Re: Re:
paperino73, 04/11/2009 14.10:




Questo almeno Berlusconi non è ancora riuscito a farlo [SM=x44455]




Non ne ha bisogno.
Lui è già stato eletto tre volte [SM=x44452]
E una volta si è rimpastato quindi sarebbero quattro.
E si è pure candidato cinque volte, recordman!
sperminator
00mercoledì 4 novembre 2009 15:13
se gli americani si sono stufati di obama e vogliono silvio, io farei a cambio [SM=x44499]
Arjuna
00giovedì 5 novembre 2009 10:09
Obama o non m'ama?

A un anno esatto dal plebiscito che lo issò al potere, la prima tranvata elettorale di Obama (ha perso in due Stati su due) rivela uno dei mali oscuri della nostra democrazia. La psicologia immatura degli elettori. I quali si accostano alla politica con lo stesso atteggiamento emotivo con cui, secondo me sbagliando anche lì, vanno incontro all’amore. Obama è stata una cotta. E, come nelle cotte, i suoi morosi hanno costruito un personaggio immaginario e lo hanno riempito di tutto ciò che volevano vedere. Era bello, era nero, era nuovo e le sue parole massaggiavano i cuori. Ci siamo innamorati di lui come ci si innamora di una ragazza conosciuta a una festa: intensamente, ma in superficie. Infatti è bastato che si rivelasse per quel che è, un uomo politico e non un mago, perché milioni di elettori in America e di fan in tutto il mondo si ritraessero delusi, addirittura traditi. Ma traditi da cosa? Dai propri sogni esagerati e da quel transfer infantile che porta a delegare al Capo-Icona la soluzione, naturalmente immediata, di problemi epocali.

Non si dovrebbe giudicare un leader dopo un anno di lavoro, come non si giudica un raccolto al momento della semina. E’ la stessa traiettoria di tanti matrimoni che non sopravvivono alla convivenza e al calo di adrenalina, quando la vita smette di essere un susseguirsi di gesta eroiche per diventare azione paziente, prosaica, quotidiana. Obama avrà anche perso il suo fascino di amante, ma diamogli almeno la possibilità di riconquistarci come marito.

Fonte
paperino73
00giovedì 5 novembre 2009 11:55
Re: Obama o non m'ama?
Arjuna, 05/11/2009 10.09:

E, come nelle cotte, i suoi morosi hanno costruito un personaggio immaginario e lo hanno riempito di tutto ciò che volevano vedere. Era bello, era nero, era nuovo e le sue parole massaggiavano i cuori.




Io lo dico da 2 anni (dalle primarie) che i la maggioranza dei giornali e media americani & europei avevano un'immagine distorta di Obama, un'immagine che gli avevano appicicato sopra loro - e che lui ha consolidato magistralmente per i suoi scopi.
Negli USA sono mesi che hanno cominciato a porsi mille domande su chi è davvero e dove vuole arrivare e sul fatto se i giornali non siano stati troppo indulgenti con lui (un bellissimo articolo del direttore del SF Chronicle, giornale Obamiano, già a Maggio scorso).
In Europa siamo un po' più indietro, ancora siamo schiavi dell'Obamarketing, ma possiamo recuperare.
Etrusco
00giovedì 5 novembre 2009 12:11



Un anno di Obama

Furio Colombo e Fabrizio Tonello sui primi 12 mesi di Obama


Esteri

A un anno dalla sua elezione a Presidente degli Stati Uniti Furio Colombo e Fabrizio Tonello ripercorrono i primi 12 mesi di Barack Obama.




Il 4 novembre 2008 un afroamericano diventava l'uomo più potente del mondo e il 20 gennaio entrava nello Studio Ovale.
A un anno di distanza su Barack Obama si concentrano molte critiche.



IL PRESIDENTE SOCIALISTA - Prima fra tutte, quella di "socialismo" per la riforma sanitaria.
Fabrizio Tonello, professore di Scienze dell'opinione pubblica all'Università di Padova e americanista
, intervistato da CNR Media, le definisce "ridicole", spiegando che "per quanto riguarda la riforma sanitaria sono tali perché non comprende una opzione pubblica, ma una razionalizzazione delle assicurazioni private". "Naturalmente - aggiunge Tonello - dopo 9 mesi al potere chi è colpito dalla crisi si chiede:
ma il presidente cosa fa per me?".




SOTTO ATTACCO - Una domanda a cui alcuni cercano di rispondere sostenendo che Obama abbia fatto poco, additandolo come "socialista". "Con Obama - spiega a CNR Media Furio Colombo, giornalista e deputato PD - la parola socialista viene usata in senso spregiativo a causa di una colpa imperdonabile:
vuole che anche i poveri siano curati,
vuole che nessuno sia espulso dagli ospedali,
vuole che tutti possano avere cure mediche non solo in caso di bisogno ma in maniera preventiva".

Inoltre, ricorda Furio Colombo,
"contro Obama sono stati stanziati fondi pari a quelli di una campagna elettorale presidenziale, messi a disposizione dei repubblicani per denigrarlo".






L'On. Furio Colombo




TROPPA PRUDENZA - Per Tonello però il Presidente ha fatto "poche scelte". "Il vero problema - spiega - è che Obama dovrebbe affrontare più coraggiosamente problemi come la stagnazione dei bassi redditi, il sostegno alle famiglie e il rilancio dell'edilizia popolare.
Obama dà l'impressione di non aver percepito fino in fondo la gravità della crisi".
Va detto che la situazione in cui si è inserito non era delle migliori. "Si è trovato in carica con tre problemi giganteschi, cioè due guerre e una crisi economica di dimensioni mai viste". Sopratutto "sulla crisi ciò che va bene sono le borse e ciò che va male è l'economia reale, quindi da questo punto di vista la sua popolarità non può certo crescere".



LA GARANZIA DI OBAMA - Per Furio Colombo invece "la garanzia di Obama sta nella sua tenacia, nella sua continuità, nella capacità di non distrarsi, nel fatto di non mentire".
Una sincerità che lo ha premiato.

Al tempo del voto, spiega Tonello, Obama "è stato eletto a larga maggioranza perchè rimediasse ai guasti di Bush.
Ma Obama finora non è riuscito a far passare una sola legge fondamentale".




Il Prof. Fabrizio Tonello




AUTOREVOLEZZA -
Eppure il presidente ha ottenuto dei risultati politici importanti, primo fra tutti il Nobel per la Pace.
Secondo Furio Colombo il Presidente degli Stati Uniti "ha rovesciato l'immagine americana nel mondo e riottenuto autorevolezza".
Ad esempio "quando ha parlato agli iraniani l'Iran si è rivoltato: oggi il new York Times ha un articolo di Roger Cohen che spiega che nè Ahmadinejad nè gli Ayatollah saranno mai più in grado di fare ciò che facevano prima".



Niccolò Davini

(CNR Media - 4/11/09)
www.cnrmedia.com/notizia/newsid/6356/un-anno-di-obama.aspx





paperino73
00giovedì 5 novembre 2009 13:59
Re:
Un articolo che mi lascia perplesso in alcuni punti.
L'ennesima dimostrazione (a mio avviso) del gap esistente tra USA & Europa sulla visione dell'Amministrazione Obaman

Alcune riflessioni personali:


IL PRESIDENTE SOCIALISTA - Prima fra tutte, quella di "socialismo" per la riforma sanitaria.
Fabrizio Tonello, professore di Scienze dell'opinione pubblica all'Università di Padova e americanista, intervistato da CNR Media, le definisce "ridicole", spiegando che "per quanto riguarda la riforma sanitaria sono tali perché non comprende una opzione pubblica, ma una razionalizzazione delle assicurazioni private".



Sulla riforma sanitaria, la questione della Public Option è nodale. Infatti le critiche ad Obama non vengono solo da "destra" (la critica di socialismo che, ovviamente, è fuori luogo), ma anche e soprattutto da "sinistra", proprio perchè la PO un giorno c'è, poi viene tolta, poi viene rimessa ... (l'ultima versione non la prevede)


"Con Obama - spiega a CNR Media Furio Colombo, giornalista e deputato PD - la parola socialista viene usata in senso spregiativo a causa di una colpa imperdonabile:
vuole che anche i poveri siano curati,
vuole che nessuno sia espulso dagli ospedali,
vuole che tutti possano avere cure mediche non solo in caso di bisogno ma in maniera preventiva".
Inoltre, ricorda Furio Colombo,
"contro Obama sono stati stanziati fondi pari a quelli di una campagna elettorale presidenziale, messi a disposizione dei repubblicani per denigrarlo".



Mi sembra che la foga pro-Obamiana di Colombo gli faccia perdere di vista un paio di cose: 1 non sta facendo una sanità pubblica 2 WH ha speso una cifra altrettanto grande per promuovere la riforma: questo appartiene alla normalità dei fatti negli USA.



Per Tonello però il Presidente ha fatto "poche scelte". "Il vero problema - spiega - è che Obama dovrebbe affrontare più coraggiosamente problemi come la stagnazione dei bassi redditi, il sostegno alle famiglie e il rilancio dell'edilizia popolare.
Obama dà l'impressione di non aver percepito fino in fondo la gravità della crisi".
Va detto che la situazione in cui si è inserito non era delle migliori. "Si è trovato in carica con tre problemi giganteschi, cioè due guerre e una crisi economica di dimensioni mai viste". Sopratutto "sulla crisi ciò che va bene sono le borse e ciò che va male è l'economia reale, quindi da questo punto di vista la sua popolarità non può certo crescere".



Questo è in fin dei conti il motivo per cui Obama piace sempre meno agli americani: sulla crisi ha fatto lo stimulus, l'economia non è migliorata, la disoccupazione si mantiene a livelli altissimi e la gente di Main Street si sente delusa (in tema di economia, gli ultimi sondaggi di Gallup danno la % di chi reputa Obama "Inadatto" superare quella di chi lo reputa "adatto");
sui temi della guerra, dopo aver promesso ritiro dall'Irak e cambio di strategia in Afghanistan, il Presidente Obama ha di fatto proseguito la stessa politica estera di Bush. Questo ormai è riconosciuto su tutti i giornali obamiani (NYTimes E WPost in primis) con rabbia del mondo liberal - si sprecano le lettere aperte di Michael Moore al presidente; Moore che ha promesso di girare il film "La guerra di Obama" sulla guerra in Afghanistan se Obama non pensa ad un'exit strategy.


AUTOREVOLEZZA - Eppure il presidente ha ottenuto dei risultati politici importanti, primo fra tutti il Nobel per la Pace.
Secondo Furio Colombo il Presidente degli Stati Uniti "ha rovesciato l'immagine americana nel mondo e riottenuto autorevolezza".
Ad esempio "quando ha parlato agli iraniani l'Iran si è rivoltato: oggi il new York Times ha un articolo di Roger Cohen che spiega che nè Ahmadinejad nè gli Ayatollah saranno mai più in grado di fare ciò che facevano prima".



La storia ci dice che quando l'Iran si è rivoltato, Obama ha detto "per me Moussavi o Ahma sono la stessa cosa"; e ancora l'altro ieri ha detto che non ha interessi a interferire nella politica interna iraniana.
E' di ieri una maniofestazione a Teheran dove i manifestanti urlavano lo slogan "Obama o con noi, o con loro".

[SM=x44515]
Etrusco
00giovedì 5 novembre 2009 14:04
Re:
sperminator, 04/11/2009 15.13:

se gli americani si sono stufati di obama e vogliono silvio, io farei a cambio [SM=x44499]




glielo spediamo tra i regali di Natale? [SM=x44451]
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