Wevelgen: italiani sfortunati, vince Klier

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Asgeir Mickelson
00mercoledì 9 aprile 2003 21:05
WEVELGEM, 9 aprile 2003 - Altro che poker di Cipollini, ci è mancato poco che la giornata belga finisse nel peggiore dei modi e alla fine il bilancio può anche essere considerato positivo, nonostante il Re Leone e Bettini siano stati costretti a "passare" sul tavolo della Gand-Wevelgen. Mettiamo, però, un po' d'ordine, iniziando con il doveroso omaggio al vincitore della classica, il tedesco della Telekom Andreas Klier, 27 anni, che ha regolato in volata i tre compagni di fuga: il britannico Henk Vogels, l'olandese Tom Boonen (finito contro un fotografo dopo il traguardo) e l'italiano Alberto Ongarato, giunto quarto. La gara si è decisa a 15 chilometri dal traguardo, quando il quartetto ha saluto una compagnia più numerosa (che comprendeva anche Museeuw e Giovanni Lombardi) per piazzare l'affondo vincente. Per ritrovare il grande favorito della vigilia (Cipollini) bisogna riavvolgere il nastro della corsa fino a quaranta chilometri dall'arrivo. In quel momento tutto lasciava presagire un'ennesima prodezza del campione uscente (trionfo nel 2002, ma anche nel '92 e '93), che faceva parte del gruppo di testa (una trentina di corridori) e controllava la corsa senza problemi. Ma la sfortuna era in agguato dietro l'angolo, o meglio dietro una curva. Incerta la dinamica, ma sicuro l'epilogo: Cipollini scivolava sull'asfalto perdendo definitivamente contatto dai primi. Un contrattempo che ha mandato su tutte le furie il Re Leone. Per informazioni basterebbe domandare a un motociclista, colpito da un paio di borracce che il corridore toscano gli ha scaraventato addosso. Un gesto che la giuria non ha apprezzato squalificando a fine gara superMario e comminandogli una multa di 200 franchi svizzeri. Pronta la replica di superMario: "Ero caduto, ero nervoso, avevo dolori sparsi, cercavo di capire cosa stava succedendo, intorno a me fotografi, tv, tutti. Da dietro questo motociclista suonava, suonava, non la smetteva più e non aveva nessuna urgenza di passare. L'ho presa come una provocazione. Ora la squalifica me la prendo perchè non posso farne a meno, ma nessuno ha capito cosa è successo e le mie ragioni. Ho sbagliato, chiuso. Ma la squalifica mi è sembrata una esagerazione: sono cose da fine del ciclismo. O da pubblicità gratuita".

In ogni caso, che la giornata non fosse delle più propizie lo si era già capito dopo 50 chilometri, quando a causa del vento era caduto anche Paolo Bettini. In un primo tempo si era sparsa la voce di una frattura della clavicola, ma per fortuna le radiografie effettuate dai medici all'ospedale di Ostenda hanno evidenziato soltanto una lesione ai legamenti della spalla sinistra accompagnata da una fortissima contrattura muscolare. Al momento questa diagnosi non permette di stabilire se il Grillo potrà recuperare in tempo per la seconda parte delle classiche del Nord. Bettini tornerà già stasera in Italia per essere sottoposto a ulteriori accertamenti.
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