XX Settembre: la Breccia di Porta Pia (fine del potere temporale)

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Etrusco
00mercoledì 21 settembre 2005 02:58


Al Vittoriano il Presidente Ciampi, con uno scatto d'orgoglio, riesce ad infilare nel discorso anche il ricordo della storica Breccia di Porta Pia
con cui l'Italia si illudeve di liberarsi per sempre dal potere temporale del Papa....

Corriere della Sera

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XX settembre 1870

di Rosalba Sgroia, circolo UAAR di Roma.
Il 20 settembre 1870 i Bersaglieri entrarono in Roma e la restituirono all’Italia, completando di fatto il processo di riunificazione nazionale e ponendo fine al millenario potere temporale della Chiesa.

Iniziò così per il giovane Stato italiano una stagione di laicità, destinata a interrompersi bruscamente nel 1929 a opera del compromesso - che prese il nome di «Concordato» - firmato tra Mussolini e il card. Gasparri, segretario di Stato vaticano.
I famosi «Patti Lateranensi», che ancora adesso vediamo commemorati in una famosa strada di Roma come «Conciliazione» furono in realtà una resa dello Stato, in quanto fu stabilito che quella cattolica era la «…Religione ufficiale…» italiana.
Fino ad allora, il 20 settembre era regolarmente celebrato come festa nazionale. Dopo, fu di fatto abolito, per non dispiacere i vicini d’Oltretevere e non turbare il clima di rinnovata «Conciliazione».
[SM=x44472]

Da allora, sebbene sia intervenuta una revisione dei Patti (Secondo Concordato Craxi - Casaroli nel 1984) e quella cattolica non sia più la religione di Stato, il 20 settembre non viene più commemorato.
Eppure rimane sempre il giorno in cui fu completato il processo di riunificazione nazionale.

Questa data, allora decisiva per la caduta temporale del papato e per la raggiunta Unità Italiana, in RAI è stata segnalata (nel 2002).
Sì, per ricordare la nascita di… Sofia Loren! [SM=x44472]

Detto questo, ogni parola sarebbe pleonastica e si potrebbe anche stendere il famoso «velo pietoso» sulla questione della laicità dello Stato.

Etrusco
00mercoledì 21 settembre 2005 03:00
La Breccia di Porta Pia - XX Settembre 1870



Porta Pia nell'imminenza dell'assalto
piperitapatty
00mercoledì 21 settembre 2005 09:32
se in questo paese non ci fosse il carletto, staremmo messi male staremmo[SM=x44463]
Arsenio Lupin
00mercoledì 21 settembre 2005 10:25
Re:

Scritto da: piperitapatty 21/09/2005 9.32
se in questo paese non ci fosse il carletto, staremmo messi male staremmo[SM=x44463]



Che c'entra adesso Mazzone? [SM=x44473]
piperitapatty
00mercoledì 21 settembre 2005 11:04
Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 21/09/2005 10.25


Che c'entra adesso Mazzone? [SM=x44473]



se è per questo, oltre a mazzone, c'è anche carletto il principe dei mostri[SM=x44473]
Etrusco
00mercoledì 21 settembre 2005 20:20
Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 21/09/2005 10.25
Che c'entra adesso Mazzone? [SM=x44473]



Ma non hai notato che da quando è andato via dal Perugia,
la squadra è scivolata di male in peggio fino alla serie C? [SM=x44469]
[SM=x44471]

Comunque è ora di dire basta, io il XX Settembre lo voglio celebrare! [SM=x44498]
In ogni città che si rispetti c'è Via XX Settembre,
di questo passo tra qualche anno nessuno saprà più il perchè [SM=x44472]

[Modificato da Etrusco 21/09/2005 20.21]

Etrusco
00lunedì 26 settembre 2005 23:05
piperitapatty
00lunedì 26 settembre 2005 23:23
Re:

Scritto da: Etrusco 26/09/2005 23.05



[SM=x44456]

riguardo al titolo, sicuro che sia finito?[SM=x44473]

[Modificato da piperitapatty 26/09/2005 23.24]

Etrusco
00martedì 27 settembre 2005 02:28
Re: Re:

Scritto da: piperitapatty 26/09/2005 23.23


[SM=x44456]

riguardo al titolo, sicuro che sia finito?[SM=x44473]

[Modificato da piperitapatty 26/09/2005 23.24]




finito quello temporale, ma non quello politico.

Del resto hai il vantaggio di avere gli stessi benefici, senza l'impiccio di dover controllare e gestire tutto il territorio...
pensaci [SM=x44461]
Nikki72
00venerdì 30 settembre 2005 22:11
Re:


Scritto da: piperitapatty 21/09/2005 9.32
se in questo paese non ci fosse il carletto, staremmo messi male staremmo[SM=x44463]




Vuoi dire che prima di Carletto stavamo peggio? [SM=x44473]
Etrusco
00venerdì 30 settembre 2005 22:49
Re: Re:

Scritto da: Nikki72 30/09/2005 22.11




Vuoi dire che prima di Carletto stavamo peggio? [SM=x44473]



dice il saggio: "Il peggio viene sempre dopo",
ergo, se il saggio c'azzecca sempre,
il prossimo PresDelRep dovrebbe essere il Silvietto [SM=x44522]
giogio232323
00sabato 1 ottobre 2005 06:54
Roba...
...da fargli un mazzo grande quanto la breccia di Porta Pia!

Giorgione

:|
Etrusco
00sabato 1 ottobre 2005 09:49
Re: Roba...

Scritto da: giogio232323 01/10/2005 6.54
...da fargli un mazzo grande quanto la breccia di Porta Pia!

Giorgione

:|



fino a prova contraria il mazzo intanto ce lo stanno già facendo a noi [SM=x44471]
giogio232323
00sabato 1 ottobre 2005 16:40
Purtroppo...
...hai ragione! E come duole...

Giorgione

[SM=x44507]
jroth
00sabato 1 ottobre 2005 16:46
Re: Purtroppo...
dici?


Scritto da: giogio232323 01/10/2005 16.40
...hai ragione! E come duole...

Giorgione

[SM=x44507]

giogio232323
00sabato 1 ottobre 2005 23:10
Perchè...
...a te non duole? O sei ancora allo stato di semplice bruciorino? Ahi, che male!

Giorgione

[SM=x44522]
Etrusco
00giovedì 17 maggio 2007 14:59
Una curiosità:


Il 20 settembre 1870 un corpo di Bersaglieri sotto il comando del generale Raffaele Cadorna entra a Roma attraverso una breccia aperta nelle mura di cinta della "città eterna" all'altezza di Porta Pia.

I Bersaglieri hanno la cura di far sparare la prima cannonata da un tenente ebreo
per evitare la scomunica che Pio IX ha già promesso a chi avesse sparato per primo.


(la promessa per altro fu poi mantenuta).


[SM=x44456]
Etrusco
00mercoledì 24 settembre 2008 20:41
- REVISIONISMO?
- LA “BRECCIA DI PORTA PIA” NON FU SOLO UNA VIOLENZA CONTRO LA CHIESA MA L’INIZIO DEL DECLINO DI ROMA CAPOCCIA
– SVENTRATA DAI SAVOIA, FU RIDOTTA A CITTÀ ‘AMMINISTRATIVA’…



Maria Corbi per “La Stampa”



In nome del papa re.
Folclore che ancora agita i salotti e che ogni anno, quando il XX Settembre si avvicina, scopre nuovi sostenitori, come il generale Antonino Torre, ex parà, consigliere di Alemanno
, che dopo aver letto uno ad uno i nomi dei soldati caduti per difendere lo Stato Pontificio, si è fatto venire un dubbio coerente sulla reazione del sindaco Alemanno che già deve temperare le sue nostalgie e non ha nessuna intenzione di fare i conti anche con quelle degli altri. «Me caccerà?», si è chiesto il parà-papalino?

Come ogni anno l’anniversario della breccia che ha unito l’Italia trova nuovi sostenitori del Papa, non solo nobiltà nera, ma anche retrovie vaticane, revisionisti incalliti, giovani per cui quel varco è storia presente. La bandiera pontificia sventola nei salotti, come in quello del principe di Cerveteri, Lillio Sforza Ruspoli, ma anche degli Orsini, dei Barberini, dei Ghigi, dei Borghese, dei Sacchetti, dei Serlupi. Degli «europei» Windish Graetz.


Pia e Lilio Sforza Ruspoli
© Foto U.Pizzi


Una compagnia di giro che si ritrova al circolo della caccia, alle spalle di piazza in Lucina dove, nella chiesa, ogni anno si celebrano messe per ricordare l’infausto anniversario. Se chiedi a Ruspoli la risposta è scontata, sempre la stessa: «Fu una violenza contro Santa Romana Chiesa. Roma fu presa a cannonate e noi ci sentiamo autorizzati a ricordare questa tragedia».
Sua la proposta di internazionalizzare Roma e di farla reggere da un governatore nominato dal Santo Padre per liberarla dalla criminalità e dall’inquinamento morale. [SM=x44457]

Il revisionismo storico impera negli ambienti di anziani «don», di austere nobildonne con il velo nero a coprire il capo, di diplomatici, di cavalieri di Malta.
E in queste messe ogni tanto si scoprono «borghesi» molto fedeli come successe anni fa quando arrivò l’allora governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, ma anche politici come Pino Rauti (suocero di Alemanno) o la «foulardata» Ombretta Fumagalli Carulli.

Quando ancora esternava, Fazio, spiegò che cosa pensasse di Pio IX, il pontefice «sfregiato» dalla breccia:
«Io credo che sia stato un grande uomo, ritengo che l’unificazione italiana e la fine del potere temporale possano essere stati un bene, perché spesso dal male nasce il bene.
La sua dottrina va letta con gli occhi del tempo:
noi oggi pensiamo che, siccome Pio IX aveva combattuto il liberalismo, era contro la modernità,
ma era invece contro un certo tipo di modernità».

Truppe papaline unite dal piglio di Lillio Sforza Ruspoli che si è scelto come alleati ed eredi, nella battaglia, Fabrizio e Roberto Lastei, fratelli quarantenni senza un goccio di sangue blu, presidente e vicepresidente di «Militia Christi». Un «movimento politico cattolico che si batte per ricostruire la Nostra Patria, seguendo esclusivamente la Dottrina Sociale Cattolica, in piena obbedienza al Magistero ed alla Disciplina della Chiesa». [SM=x44466]

[SM=x44456] [SM=x44501]


Un «movimento» nato «per ricostruire tutto quello che hanno distrutto tutti questi partiti omologati al pensiero delle potenti ed influenti logge massoniche, delle varie lobbies e sette, fortemente anticristiane».
Insomma per riparare la breccia.
Gli iscritti? Nessun tesseramento solo fedeltà sulla parola.
Più o meno? 250 persone. E molti prelati tra cui Monsignor Ignacio Barreiro che, per capirci, ancora si lamenta del fatto che nel punto della breccia le mura non furono fortificate perché confinanti col giardino di un principe Bonaparte, che non voleva gente nella sua proprietà.

E tra i simpatizzanti delle truppe papali negli anni si sono alternati molti nomi come Rocco Buttiglione, che per difendere i privilegi concessi dallo Stato Italiano alla Chiesa ha usato una spiegazione «papalina»:
«Sono una compensazione per la confisca dei beni ecclesiastici dello Stato Pontificio».



E dire che nel 1970 Sua Santità Paolo VI il XX Settembre aveva celebrato la breccia in Campidoglio definendola una «liberazione» per la Chiesa da un potere temporale che ne ostacola la missione.

E adesso chi glielo dice al generale Antonino Torre?


Maria Corbi per “La Stampa” 24 Settembre 2008
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