che p...e

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strega@rossa
00giovedì 6 ottobre 2011 22:58
la vita!
c'è un periodo che tutto va per il meglio, una è soddisfatta e serena...poi improvvisamente zac! ti capita non una ma 2-3-4 situazioni per cui precipita nelle incazzature, sconforto, depressione.
Ma uffaaaaaa!!!! [SM=x44470]
aulo2011
00giovedì 6 ottobre 2011 23:21
E' come mettere aceto su una ferita, il tuo ragionamento. [SM=x44468]
sperminator
00giovedì 6 ottobre 2011 23:21
[SM=x44477] [SM=x44477]
radcla
00giovedì 6 ottobre 2011 23:33


[SM=x44452]


[SM=x44483]
Aquilone_senza_fili
00venerdì 7 ottobre 2011 17:40
Re: la vita!
strega@rossa, 06/10/2011 22.58:

c'è un periodo che tutto va per il meglio, una è soddisfatta e serena...poi improvvisamente zac! ti capita non una ma 2-3-4 situazioni per cui precipita nelle incazzature, sconforto, depressione.
Ma uffaaaaaa!!!! [SM=x44470]




Pensa a quante cose piacevoli puoi ancora fare e buttati alle spalle i malumori.
Un buon bicchiere di vino (UNO, mi raccomando [SM=x44461] ) a volte aiuta a pensare positivo. [SM=x44462]
strega@rossa
00venerdì 7 ottobre 2011 20:40
Re: Re: la vita!
Aquilone_senza_fili, 07/10/2011 17.40:




Pensa a quante cose piacevoli puoi ancora fare e buttati alle spalle i malumori.
Un buon bicchiere di vino (UNO, mi raccomando [SM=x44461] ) a volte aiuta a pensare positivo. [SM=x44462]




se fosse quella la soluzione avrei potuto risolvere tutto da un pezzo ma purtroppo per me ha peggiorato e peggiora ulteriormente le cose [SM=x44464]
aulo2011
00venerdì 7 ottobre 2011 21:15
Re: Re: Re: la vita!
strega@rossa, 07/10/2011 20.40:




se fosse quella la soluzione avrei potuto risolvere tutto da un pezzo ma purtroppo per me ha peggiorato e peggiora ulteriormente le cose [SM=x44464]




A quanto scrivi, sembrerebbe di capire che sia il vino a peggiorare le cose. Diversamente non potrebbe essere (se così fosse), ma spero di aver interpretato male.... [SM=x44464]
strega@rossa
00venerdì 7 ottobre 2011 21:26
Re: Re: Re: Re: la vita!
aulo2011, 07/10/2011 21.15:




A quanto scrivi, sembrerebbe di capire che sia il vino a peggiorare le cose. Diversamente non potrebbe essere (se così fosse), ma spero di aver interpretato male.... [SM=x44464]




non è il vino il problema ma qui ogni volta che uno ha un problema ti tirano fuori di bere un goccetto che poi tutto passa ma per me non è affatto così. usare l'alcol per far sparire i pensieri a lungo andare può diventare molto pericoloso, in realtà ti spinge poi a non affrontare i problemi e a fuggire dalla realtà. ovviamente non per tutti sarà così ma io la penso in questo modo: preferisco stare male lucidamente piuttosto che stare bene per poche ore ma fuori di testa
strega@rossa
00venerdì 7 ottobre 2011 21:27
preciso che capisco benissimo che si tratta solo di battute e non mi sono di certo offesa
aulo2011
00venerdì 7 ottobre 2011 21:46
Re:
strega@rossa, 07/10/2011 21.27:

preciso che capisco benissimo che si tratta solo di battute e non mi sono di certo offesa




Francamente la mia non era una battuta, mi devo essere espresso male anche io. Al contrario. Intendevo dire che il vino tutto è meno che una soluzione, anzi peggiora le cose! [SM=x44477]

Ti prego di rispondermi, ci tengo.
strega@rossa
00venerdì 7 ottobre 2011 21:52
Re: Re:
aulo2011, 07/10/2011 21.46:




Francamente la mia non era una battuta, mi devo essere espresso male anche io. Al contrario. Intendevo dire che il vino tutto è meno che una soluzione, anzi peggiora le cose! [SM=x44477]

Ti prego di rispondermi, ci tengo.




credo di averti risposto sul post sopra


aulo2011
00venerdì 7 ottobre 2011 21:56
Solo non voglio vi siano fraintendimenti. Non scherzo mai su queste cose...
strega@rossa
00venerdì 7 ottobre 2011 22:01
Re:
aulo2011, 07/10/2011 21.56:

Solo non voglio vi siano fraintendimenti. Non scherzo mai su queste cose...




quando parlavo di battute non mi riferivo al tuo post ma a quello degli altri [SM=x44462]
aulo2011
00venerdì 7 ottobre 2011 22:05
Re: Re:
strega@rossa, 07/10/2011 22.01:




quando parlavo di battute non mi riferivo al tuo post ma a quello degli altri [SM=x44462]




[SM=x44450] [SM=x44481]
goccedigiada2_il ritorno
00sabato 8 ottobre 2011 17:34
Re:
aulo2011, 07/10/2011 21.56:

Solo non voglio vi siano fraintendimenti. Non scherzo mai su queste cose...




aulo ma sei diventato iper sensibile?
ovvio non si riferisse a te! [SM=x44450]

E tu strega@rossa non ti ho mai sentita parlare così. quel poveretto parlando del vino voleva solo darti una pacca sulla spalla. Mica è un centro di psicoterapia questo (anche se la mia presenza può creare fraintendimenti)...

Ad ogni modo mi dispiace per il periodo che stai passando, secondo me però il forum - per esperienza personale - è l'ultimo posto dove parlarne seriamente [SM=x44477]

aulo2011
00sabato 8 ottobre 2011 17:53
Re: Re:
goccedigiada2_il ritorno, 08/10/2011 17.34:




aulo ma sei diventato iper sensibile?
ovvio non si riferisse a te! [SM=x44450]






Ho paura anche dell'acqua fredda.... [SM=x44464] [SM=x44465]
goccedigiada2_il ritorno
00sabato 8 ottobre 2011 18:47
Re: Re: Re:
aulo2011, 08/10/2011 17.53:




Ho paura anche dell'acqua fredda.... [SM=x44464] [SM=x44465]




con permesso.. [SM=x44481]
radcla
00domenica 9 ottobre 2011 01:21
Re: Re:
goccedigiada2_il ritorno, 08/10/2011 17.34:




aulo ma sei diventato iper sensibile?
ovvio non si riferisse a te! [SM=x44450]

E tu strega@rossa non ti ho mai sentita parlare così. quel poveretto parlando del vino voleva solo darti una pacca sulla spalla. Mica è un centro di psicoterapia questo (anche se la mia presenza può creare fraintendimenti)...

Ad ogni modo mi dispiace per il periodo che stai passando, secondo me però il forum - per esperienza personale - è l'ultimo posto dove parlarne seriamente [SM=x44477]





se scriviamo minchiate sul forum, per passare un po di tempo e distrarci da altro non vuol dire che non sappiamo anche essere seri, quando serve.

Di solito qui tendiamo a far fare un sorriso, quando ci si riesce e quando no, poi ognuno ha un'indole propria
strega@rossa
00domenica 9 ottobre 2011 09:13
Re: Re:
goccedigiada2_il ritorno, 08/10/2011 17.34:




aulo ma sei diventato iper sensibile?
ovvio non si riferisse a te! [SM=x44450]

E tu strega@rossa non ti ho mai sentita parlare così. quel poveretto parlando del vino voleva solo darti una pacca sulla spalla. Mica è un centro di psicoterapia questo (anche se la mia presenza può creare fraintendimenti)...

Ad ogni modo mi dispiace per il periodo che stai passando, secondo me però il forum - per esperienza personale - è l'ultimo posto dove parlarne seriamente [SM=x44477]




in realtà non mi hai sentita un granchè parlare
e poi se hai letto bene non me la sono presa con nessuno e l'ho specificato, ho solo risposto alle loro battute...probabile che in un'altro momento lo avrei fatto con un'altra battuta ma in quel momento non ne avevo voglia e non giudico di certo le persone in malo modo per una presa in giro su un forum...

strega@rossa
00domenica 9 ottobre 2011 09:14
Re: Re: Re:
radcla, 09/10/2011 01.21:




se scriviamo minchiate sul forum, per passare un po di tempo e distrarci da altro non vuol dire che non sappiamo anche essere seri, quando serve.

Di solito qui tendiamo a far fare un sorriso, quando ci si riesce e quando no, poi ognuno ha un'indole propria




[SM=x44462]
aulo2011
00domenica 9 ottobre 2011 09:23
Indipendentemente dal topic, osservo che sette volte su dieci mi è parso che i ragionamenti fatti seriamente siano finiti in "baruffa". Basta una mezza frase scritta male o male interpretata per scatenare un putiferio....qualcuno sembra non aspettare altro [SM=x44465]

Io non ci sto più. Se ho qualcosa da dire lo faccio in privato e molto raramente.... [SM=x44464]
radcla
00domenica 9 ottobre 2011 15:36
Re:
aulo2011, 09/10/2011 09.23:

Indipendentemente dal topic, osservo che sette volte su dieci mi è parso che i ragionamenti fatti seriamente siano finiti in "baruffa". Basta una mezza frase scritta male o male interpretata per scatenare un putiferio....qualcuno sembra non aspettare altro [SM=x44465]

Io non ci sto più. Se ho qualcosa da dire lo faccio in privato e molto raramente.... [SM=x44464]



è colpa delle tante checche isteriche di questo forum.
Si può essere culattoni senza essere per forze checca isterica! [SM=x44451]
aulo2011
00domenica 9 ottobre 2011 16:33
Re: Re:
radcla, 09/10/2011 15.36:



è colpa delle tante checche isteriche di questo forum.
Si può essere culattoni senza essere per forze checca isterica! [SM=x44451]




Temo tu abbia ragione, ben oltre la battuta.... [SM=x44466]
uepino
00domenica 9 ottobre 2011 17:15
Cara Streghetta, a parte l'affetto digitale che gli utenti del forum possono darti [SM=x44477] , il modo perfetto per superare un periodo negativo non esiste, ognuno lo trova per la sua strada (più o meno lunga).
Ti propongo un brano che in questi giorni si è spu....ato anche troppo, ma secondo me non può farti che bene. [SM=x44462]

Steve Jobs parla ai neolaureati di Standford.

Sono onorato di trovarmi qui oggi insieme a voi per la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea in una delle più prestigiose università del mondo. Io non mi sono mai laureato. A dire il vero non sono mai stato vicino al diploma di laurea come in questo momento. Oggi voglio raccontarvi tre episodi della mia vita. Tutto qui. Niente di eccezionale. Solo tre storie personali.

La prima storia parla di come magicamente si compongono le tessere di un mosaico. Abbandonai il Reed College dopo sei mesi, ma continuai a frequentare l'università più o meno per altri 18 mesi. Ma allora perché avevo deciso di abbandonare gli studi? Tutto cominciò ancor prima che nascessi. Mia madre biologica era una ragazza madre laureata e decise di darmi in adozione. Era comunque decisa a fare in modo che venissi adottato da persone laureate e prese accordi affinché alla nascita mi adottassero un avvocato e sua moglie. Ma quando feci capolino su questa terra i miei potenziali genitori adottivi cambiarono idea e decisero che volevano una femminuccia. E così i miei genitori, che erano in lista d'attesa, ricevettero una telefonata nel cuore della notte: "C'è un neonato disponibile di sesso maschile, lo volete?". E loro risposero: "Certamente".

Quando la mia madre biologica venne a sapere che mia madre non si era mai laureata e che mio padre non aveva nemmeno finito la scuola superiore, si rifiutò di firmare i documenti per l'adozione e cedette solo qualche mese dopo quando i miei genitori le promisero che un giorno avrei frequentato l'università. E 17 anni dopo mi sono iscritto all'università.

Ma, ingenuamente, scelsi un'università che costava quasi quanto Stanford, tanto da prosciugare in tasse universitarie tutti i risparmi dei miei genitori che erano lavoratori di condizione modesta. Dopo sei mesi capii che non ne valeva la pena. Non avevo la più pallida idea di cosa avrei voluto fare nella vita e quindi non sapevo in che modo una laurea avrebbe potuto essermi di aiuto. E poi stavo dilapidando tutto il denaro messo da parte dei miei genitori in una vita di lavoro. Decisi così di abbandonare gli studi nella convinzione che comunque sarebbe andato tutto bene. All'epoca ebbi un po' di paura, ma a ripensarci è stata una delle decisioni migliori della mia vita. Nel momento stesso in cui decisi di abbandonare gli studi mi trovai in una condizione di assoluta libertà: non dovevo frequentare i corsi che non mi interessavano e potevo fare capolino nelle aule dove si tenevano lezioni che mi sembravano interessanti.


Il corso di calligrafia che cambia la vita - Non fu tutto così romantico. Non avevo più una mia stanza e così fui costretto a dormire per terra nelle stanze dei miei amici. Per comprare qualcosa da mangiare raccoglievo le bottiglie vuote di Coca Cola e le restituivo al deposito dove mi davano 5 centesimi per ogni vuoto e ogni domenica sera attraversavo a piedi la città per andare a consumare un pasto decente a sette miglia di distanza, nel tempio degli Hare Krishna.


Quella vita mi piaceva. Tutto ciò che imparai seguendo la curiosità e l'intuito si rivelò prezioso nella mia vita. Vi basti un esempio: all'epoca il Reed College offriva il miglior corso di calligrafia del Paese. Nel campus manifesti, avvisi, cartelloni erano scritti a mano con una calligrafia meravigliosa. Grazie al fatto che mi ero ritirato e non dovevo seguire un preciso piano di studi, decisi di seguire le lezioni di calligrafia per imparare a scrivere in quel modo. Imparai cosa era un carattere tracciato con grazia e uno sgraziato, imparai a variare la distanza tra i gruppi di lettere e capii cosa trasformava un lavoro tipografico in arte. Era una cosa bellissima, storica, artisticamente raffinata, di una raffinatezza che la scienza non riesce ad afferrare e trovai quel corso affascinante.

A quei tempi non pensavo che queste cose potessero avere una qualche utilità pratica nella mia vita. Ma dieci anni dopo, quando eravamo impegnati nella progettazione del primo computer Macintosh, mi resi conto che nella vita tutto serve.E tutte quelle cose che avevamo imparato finirono nella progettazione del Mac. È stato il primo computer con caratteri graficamente molto belli.

Se non avessi mai seguito quel corso all'università il Mac non avrebbe avuto tutti quei caratteri così belli e distanziati in maniera proporzionata. E dal momento che Windows ha copiato Mac, possiamo dire che queste caratteristiche grafiche non le avrebbe avute nessun pc.

Se non avessi deciso di abbandonare gli studi non avrei mai frequentato il corso di calligrafia e i computer oggi non avrebbero le stupende caratteristiche grafiche che hanno. Ovviamente quando ero all'università era impossibile capire come si sarebbero disposte in futuro le tessere del mosaico. Ma tutto mi apparve chiarissimo dieci anni dopo quando ripensai a quell'esperienza al college.

Il modo in cui si dispongono le tessere dando forma al mosaico della nostra esistenza non si può prevedere, si può capire solo a posteriori. Bisogna avere fiducia, credere che in futuro ogni tessera andrà al suo posto. Bisogna credere in qualcosa - il proprio coraggio, il destino, la vita, il karma, qualunque cosa. È un atteggiamento che mi ha sempre accompagnato e che è stato decisivo nella mia vita.




La seconda storia riguarda l'amore e la perdita. Sono stato fortunato - ho trovato ciò che ho amato quando ero molto giovane. Io e Woz creammo Apple nel garage dei miei quando avevo 20 anni. Lavorammo sodo e nel giro di dieci anni Apple divenne un'azienda da 2 miliardi di dollari con oltre 4000 dipendenti. Avevamomessosulmercatolanostrapiù importante creazione - il Macintosh - un anno prima. Avevo appena compiuto 30 anni. Proprio quell'anno fui licenziato. Come si può essere licenziati da una azienda che hai fondato? Semplice: quando Apple cominciò a crescere assunsi una persona che, a mio giudizio, aveva tutte le capacità per gestire l'azienda insieme a me e per un anno circa le cose andarono bene. Poi cominciammo ad avere idee divergenti sul futuro e si creò una situazione insostenibile. Il consiglio di amministrazione si schierò dalla sua parte. Così, a 30 anni, fui messo alla porta. E in maniera molto plateale. Tutto quello che contava nella mia vita era scomparso. Fu un'esperienza tremenda.

Per qualche mese non seppi cosa fare. Mi sentivo come uno che ha tradito la propria generazione di imprenditori, uno che in questa staffetta aveva lasciato cadere a terra il testimone ricevuto da altri. Vidi David Packard e Bob Noyce e mi scusai per quello che avevo combinato. Il mio fallimento era sotto gli occhi di tutti e pensai persino di cambiare aria, di andarmene da Silicon Valley.



Ma lentamente un pensiero cominciò a farsi strada dentro di me - amavo ancora il mio lavoro. Quello che era successo alla Apple non aveva modificato questa realtà. Ero stato respinto, ma ero ancora innamorato.E così decisi di ricominciare. Allora non ero in grado di capirlo, ma essere stato licenziato dalla Apple fu la cosa migliore che potesse capitarmi. Alla pesantezza del successo subentrò la leggerezza di essere nuovamente un principiante, uno che non ha certezze. Grazie a questo iniziò per me uno dei periodi più creativi della mia vita.
Nei cinque anni che seguirono fondai una società chiamata Next, un'altra azienda di nome Pixar e mi innamorai di una donna straordinaria che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film d'animazione interamente realizzato al computer, Toy Story, e oggi è leader mondiale nel settore del cinema di animazione. In maniera persino sorprendente la Apple acquistò la Next. Io tornai alla Apple, la tecnologia sviluppata alla Next è il cuore dell'attuale rinascimento della Apple. E Laurene ed io abbiamo una famiglia meravigliosa.



Non accontentarsi e cercare - Sono certo che nulla di tutto questo sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple. È stata una medicina dal sapore amaro, ma credo che il paziente ne avesse bisogno. Talvolta la vita ti colpisce con una bastonata. Non scoraggiatevi. Sono convinto che la forza di andare avanti mi è venuta dal fatto che amavo quello che facevo. Dovete scoprire cosa amate. E questo vale per il lavoro e per la vita personale.
Il lavoro occuperà gran parte della vostra vita e per essere veramente soddisfatti dovete fare qualcosa di veramente buono. E per fare qualcosa di veramente buono dovete amare quello che fate. Se non l'avete ancora trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi.Come capita sempre nelle   faccende di cuore, quando avrete trovato ciò che amate ve ne accorgerete immediatamente. E come capita nei rapporti profondi, le cose col passare degli anni non fanno che migliorare. Quindi continuate a cercare finché non troverete quello che cercate. Non accontentatevi.

La terza storia riguarda la morte. A 17 anni mi capitò di leggere una frase che diceva più o meno: "Se vivrete ogni giorno come se fosse l'ultimo , un giorno sicuramente avrete avuto ragione". Questa frase mi colpì e da allora, negli ultimi 33 anni, ogni mattina mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che mi accingo a fare?". E quando la risposta è stata "no" per troppi giorni di seguito, ho sempre capito che dovevo cambiare qualcosa.

Ricordare che presto morirò è stato lo strumento che più di ogni altro mi ha aiutato a fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto - le aspettative, l'orgoglio, la paura di fallire - scompare rispetto alla morte lasciando solo ciò che veramente conta. Ricordare che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare la trappola di pensare che abbiamo qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione di non seguire il proprio cuore.



La diagnosi del tumore - Circa un anno fa mi hanno diagnosticato un tumore. Alle 7.30 del mattino mi hanno fatto una Tac che ha chiaramente evidenziato un tumore al pancreas. Non sapevo nemmeno cosa fosse il pancreas. I medici mi dissero che si trattava di un tipo di tumore generalmente incurabile e che mi restavano dai tre ai sei mesi di vita. Il mio medico mi consigliò di tornare a casa e di sistemare tutte le mie cose. Che è il modo in cui i medici ti dicono che devi prepararti a morire.In poche parole significa dire ai propri figli in pochi mesi tutto quello che pensavi di poter dire loro nei dieci anni seguenti. Significa lasciare le cose in modo da non creare problemi alla tua famiglia. Significa dire addio a un po' di gente.

Quella diagnosi mi ha accompagnato tutti i giorni. Quello stesso giorno, verso sera, mi fecero una biopsia. Mi infilarono un endoscopio in gola, giù fino allo stomaco e all'intestino e con un ago prelevarono alcune cellule tumorali dal pancreas.Io ero sotto anestesia, ma mia moglie mi disse che quando guardarono le cellule al microscopio i medici scoppiarono a piangere perché si trattava di una forma rarissima di cancro che si poteva curare con un intervento chirurgico. Mi hanno operato e ora sto bene.
Non sono mai andato più vicino alla morte e spero che non mi capiti di nuovo almeno per qualche decina di anni. Proprio perché sono sopravvissuto a questa esperienza credo di potervi dire quello che sto per dirvi con maggiore convinzione di quella che avevo quando la morte era un concetto puramente astratto: nessuno vuole morire. Nemmeno quelli che desiderano andare in paradiso vogliono morire.

Eppure la morte è la nostra comune destinazione, nessuno è mai sfuggito. Ed è così che deve essere perché la Morte è la più geniale invenzione della Vita. È il fattore di cambiamento della Vita.Spazza via il vecchio per far posto al nuovo.Ora il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano poco alla volta diventerete il vecchio e verrete spazzati via. Mi dispiace di essere così drammatico, ma è la verità.

La via giusta nel cuore e nell’intuito - Il tempo che vi è dato è limitato; non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Cercate di non finire prigionieri del dogmatismo, che equivale a vivere in base ai principi di altri. Non permettete che il rumore delle opinioni altrui soffochi la voce che sale dal vostro Io. E ciò che più conta: abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito che già sanno, in una certa misura, cosa volete diventare davvero. Tutto il resto è secondario.
Quando ero giovane c'era una straordinaria pubblicazione, TheWholeEarth Catalog, che è stata una delle bibbie della mia generazione. L'aveva creata, con un tocco di personale poesia e non lontano da qui, a Menlo Park, un certo Steward Brand. Eravamo sul finire degli anni Sessanta, prima dei personal computer. Allora si faceva tutto con le macchine per scrivere, le forbici e le Polaroid. Era una specie di Google su carta stampata, 35 anni prima che Google facesse la sua comparsa: una pubblicazione idealistica che forniva strumenti di grande precisione e nozioni fantastiche. Stewart e i suoi pubblicarono diversi numeri. Poi, quando capirono che il ciclo era terminato, fecero uscire un ultimo numero. Eravamo verso la metà degli anni Settanta e avevo la vostra età. Sul retro della rivista c'era la foto di una strada di campagna alle prime luci dell'alba, il tipo di strada che potreste vedere anche voi se foste così avventurosi da alzarvi presto per fare l'autostop. Sotto la foto la didascalia diceva: "Continuate ad aver fame. Continuate ad essere folli". Era il loro messaggio di addio. Continuate ad aver fame. Continuate a essere folli. È un augurio che ho sempre fatto a me stesso. Ed è lo stesso augurio che faccio a voi nel giorno della laurea.
Aquilone_senza_fili
00lunedì 10 ottobre 2011 15:11
Re: Re: Re: Re: Re: la vita!
strega@rossa, 07/10/2011 21.26:




non è il vino il problema ma qui ogni volta che uno ha un problema ti tirano fuori di bere un goccetto che poi tutto passa ma per me non è affatto così. usare l'alcol per far sparire i pensieri a lungo andare può diventare molto pericoloso, in realtà ti spinge poi a non affrontare i problemi e a fuggire dalla realtà. ovviamente non per tutti sarà così ma io la penso in questo modo: preferisco stare male lucidamente piuttosto che stare bene per poche ore ma fuori di testa




Forse mi sono espresso male, anche se ho ben evidenziato UN SOLO bicchiere di vino.
Quello che intendevo è che godersi in pace un bicchiere di buon vino aiuta a riflettere meglio, a guardarsi dentro, ad apprezzare il piacere di quel meraviglioso nettare, a scoprirne tutte le sfumature, a immaginare da dove viene, chi lo ha prodotto, quanta fatica è costata produrre quella singola bottiglia, a capire che dietro c'è tutto un mondo fatto di passioni, di depressioni, quando il tempo non è stato clemente, di gioia, quando riesci a dare a quel liquido quelle emozioni che volevi trasmettergli.
Se riuscissi a bere un bicchiere di vino e allontanarti dai problemi che ti assillano.... beh quei pochi minuti di estasi valevano la pena di essere vissuti. [SM=x44450]
strega@rossa
00lunedì 10 ottobre 2011 17:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re: la vita!
Aquilone_senza_fili, 10/10/2011 15.11:





Se riuscissi a bere un bicchiere di vino e allontanarti dai problemi che ti assillano.... beh quei pochi minuti di estasi valevano la pena di essere vissuti. [SM=x44450]




è un piacere per chi può permetterselo, per alcuni non è un piacere
e comunque non insisto sull'argomento..
Aquilone_senza_fili
00martedì 11 ottobre 2011 07:49
OK. Lascia perdere il vino e cerca una buona amica a cui raccontare i tuoi dispiaceri, a volte parlarne serenamente non risolve i problemi ma può mostrarli sotto una luce diversa.
In bocca al lupo. [SM=x44450]
radcla
00martedì 11 ottobre 2011 11:41
Re:
Aquilone_senza_fili, 11/10/2011 07.49:

OK. Lascia perdere il vino e cerca una buona amica a cui raccontare i tuoi dispiaceri, a volte parlarne serenamente non risolve i problemi ma può mostrarli sotto una luce diversa.
In bocca al lupo. [SM=x44450]




un'amica ma anche un amico e [SM=x44488]




[SM=x44461]
aulo2011
00martedì 11 ottobre 2011 11:59
Re: Re:
radcla, 11/10/2011 11.41:




un'amica ma anche un amico e [SM=x44488]




[SM=x44461]




Aquilone_senza_fili
00martedì 11 ottobre 2011 12:06
Re: Re:
radcla, 11/10/2011 11.41:




un'amica ma anche un amico e [SM=x44488]




[SM=x44461]




Quell'esercizio fa bene sempre, anche se non si hanno problemi. [SM=x44455]
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