Partiamo dai parlamentari (quelli che siedono alla Camera dei Deputati).
Percepiscono tre diverse forme d’entrata: indennità, diaria, e rimborso spese. L’indennità parlamentare( lo stipendio) è erogata in dodici mensilità ognuna da
5.419,46 euro al netto delle ritenute previdenziali (€ 749,79) e assistenziali (€ 503,59) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 962,42) e della ritenuta fiscale (€ 3.555,63).
Secondo tassello è la
Diaria che consiste nelle agevolazioni per soggiornare a Roma. Sono 4.003,11 euro al mese. Per ogni assenza del deputato da quelle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico, sono detratte 206,58 euro. Per essere considerati presenti basta essere presenti ad almeno il 30% delle votazioni della giornata.
Terzo capitolo, rimborso spese inerenti al rapporto deputato-elettori. Per questa voce sono sborsate ad ogni singolo deputato
4.190 euro, versati tramite il gruppo parlamentare d’appartenenza, ogni mese.
Ma i deputati devono pur arrivare in parlamento. E come? Con ogni mezzo, sono tutti gratuiti per loro. Usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, aerea e marittima su tutto il territorio nazionale. Ma non finisce qui. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a
3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. E se devono uscire dai confini nazionali? Non c’è problema, se devono andare all’estero per ragioni inerenti alla loro attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro. E per
telefonare? Nei loro benefit sono previsti 3.098,74 euro (al mese) per le spese telefoniche, il telefonino, però lo devono comprare loro. Poi, sono previste una serie d’agevolazioni per i parlamentari che si avviano
a fine carriera: assistenza sanitaria, assegno di fine mandato, assegno vitalizio.
Passiamo a fare i conti nelle tasche dei senatori, sono 252.
Anche per loro sono previste le stesse tre voci d’entrata che spettano ai loro colleghi deputati: indennità, diaria e rimborso spese.
L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L’importo mensile è pari ora a 5.419,46 euro (prima del "taglio" della finanziaria 2006 era pari a 5.941,91 euro), al netto della ritenuta fiscale (€ 3.555,63), nonché delle quote contributive per l’assegno vitalizio (€ 962,42), per l’assegno di solidarietà (€ 749,79) e per l’assistenza sanitaria (€ 503,59). La diaria corrisponde a 4.003,11 euro mensili, e valgono le stesse quote di presenza dei deputati(il 30% delle sedute giornaliere). Altri 4.678,36 euro, al mese, sono date al senatore per affrontare le spese relative alla retribuzione dei propri collaboratori e per altre spese inerenti il suo lavoro. Capitolo rimborso spese: per il traffico telefonico hanno a disposizione 4.150 euro al mese. I trasporti, come per i deputati, sono tutti gratuiti.
Fonte: Girodivite, maggio 2006