sulle tracce dei downloader ....

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stvc
00venerdì 30 maggio 2003 10:55
Milano, inchiesta della Finanza dopo il debutto delle nuove
norme sul diritto d'autore. Tra le accuse, anche la ricettazione
Copyright, arriva la prima retata on-line. Scaricare musica e film è un reato. Avvisi e denunce a raffica di Luca Fazzo e Marco Mensurati

-Settantacinque persone indagate per
violazione del diritto d'autore e ricettazione, e un esercito di tremila utenti del web che
in questi giorni vengono identificati e denunciati per gli stessi motivi. Ma l'inchiesta
della Guardia di finanza di Milano sui pirati della rete di cui Repubblica è venuta a
conoscenza è senza precedenti anche per la svolta radicale che segna nell'approccio
giudiziario alla circolazione via Internet di musica, video, software. Unendo tecniche
sofisticate di indagine informatica alle modifiche legislative entrate in vigore il mese
scorso, si è arrivati a colpire non solo i siti che diffondono materiale coperto da
copyright, ma anche lo scambio diretto tra utenti della rete, il peer-to-peer che
costituisce - dopo l'offensiva americana contro Napster e i suoi successori - il principale
canale di circolazione del "sapere elettronico".

Il primo spunto è venuto dagli annunci di compravendita su alcuni newsgroup di
appassionati. Da qui, coordinati dal pubblico ministero Gianluca Braghò, i "baschi verdi"
della Finanza sono partiti all'assalto degli account di posta elettronica e dei server che
distribuiscono materiale tutelato dall'articolo 171 della legge sul diritto d'autore che
vieta lo scambio di opere, anche se questo avviene senza fini di lucro. A commettere reato,
recita la legge entrata in vigore il 29 aprile 2003, non è solo chi "pone in commercio,
vende, noleggia" ma anche chi "cede a qualsiasi titolo" materiale protetto: anche se è
gratis, anche se è il freeshare che da sempre imperversa sulla rete. È stata un'indagine
tecnicamente ostica, costretta a inseguire quasi sempre "Ip dinamici", indirizzi il cui
destinatario reale cambia domicilio elettronico ogni cinque minuti, e account solo
apparentemente italiani, dietro i quali si celano inafferrabili siti moldavi, lituani e di
altri paesi dell'Europa orientale. Migliaia di terminali in una caserma periferica della Finanza, una squadra di marescialli diventati segugi informatici è riuscita ugualmente a ricostruire
passo dopo passo le tracce dei pirati del web. Con decreti concessi dal giudice per le
indagini preliminari, per la prima volta sono stati intercettati in modo massiccio anche i
messaggi di posta elettronica - spesso criptati - che fornitori e clienti si scambiavano: i
gestori dei server sono stati costretti dalla Guardia di finanza ad inaugurare dei "lock",
delle caselle-ombra di posta elettronica cui arrivavano in copia tutti i messaggi destinati
agli indagati.

Una volta entrati nel cuore delle "pagine archivio", quelle con l'elenco dei prodotti
accessibili (musica in formato Mp3, film di prima visione, software di ogni genere e
l'immancabile porno), i finanzieri hanno quindi potuto stilare un elenco degli utenti
finali. E seguire, sempre attraverso le intercettazioni informatiche, le tracce che avevano
lasciato. Un lavoro minuzioso che ha portato all'individuazione di tremila persone,
downloader che negli ultimi mesi avevano scaricato tutto il possibile. "Questi soggetti non
sono hacker, né pirati - spiega il comandante della Squadra pronto impiego delle Fiamme
Gialle, Mario Leone Piccinni - sono gente comune. Professionisti, studenti, impiegati. I
casalinghi, li chiamiamo noi". Al momento molti dei tremila sono ancora ignoti. Gli
investigatori sono riusciti a identificarne circa duecento.

Ma è significativo che tra questi ci siano anche due marescialli dei carabinieri, un messo
comunale e un ricercatore universitario. Mano a mano che vengono identificati, i
"casalinghi" - che si connettono alla rete da tutta Italia - vengono denunciati alla
procura di competenza che valuterà se procedere anche per il reato di ricettazione, cioè
per detenzione di materiale di provenienza illecita, oltre che per quello della violazione
del diritto d'autore. L'inchiesta che ha già assunto dimensioni cospicue rischia però ora
di raggiungere numeri difficili da gestire. Perché buona parte del materiale trovato nei
siti che sono stati messi sotto sequestro negli ultimi giorni proveniva da canali
frequentati in modo massiccio. "Ci siamo accorti - spiegano gli inquirenti - che quasi
tutti gli archivi si nutrivano da siti molto diffusi, come Kazaa, Gnutella, Winmx,
Morpheus", luoghi della rete che gli investigatori definiscono "sostanzialmente
incontrollabili". "Due giorni fa - dice uno dei cibermarescialli - intorno alle nove di
sera erano collegati alla rete di Kazaa più tre milioni di utenti": un oceano di contatti
in cui la caccia ai pirati si annuncia un'impresa titanica.

Attensione! a Portomaggiore piccolo paesino nel ferrarese (dove vivo) l'unico negozio di musica produce da anni copie pirata dei cd in vendita nei negozi con tanto di copia a colori del libretto!
da anni...[SM=x44466]


....bastardi......
[SM=x44511] [SM=x44511] [SM=x44511] [SM=x44511] [SM=x44511] [SM=x44511]
Leonessa73
00venerdì 30 maggio 2003 20:16
Possibile che fra tanti pc connessi in peer to peer vengono a rompere proprio a me?

...beh...con sta sfiga....[SM=x44466]
busi fan
00sabato 31 maggio 2003 01:16
Magari è solo una cosa temporanea[SM=x44452]
come faranno a rintracciare tutti gli utenti[SM=x44473]
sono milioni[SM=x44452]
robbydam
00sabato 31 maggio 2003 02:16
basta farne parlare x un pò....tv...giornali...far cagare un pò sotto la gente....io personalmente continuo a scaricare a palla.....anke se mi possono beccare in un nanosecondo avendo ip privato [SM=x44517]
Asgeir Mickelson
00sabato 31 maggio 2003 19:35
[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

...e lo scaricaggio continua...[SM=x44456]

Ho sempre detto che io compro solo cd originali, ma masterizzo anche le sedie.[SM=x44456]
Tino.CO
00venerdì 6 giugno 2003 00:52
Leggete qua in merito all'articolo dei 3000 scaricatori beccati...
come al solito qualche giornalista ha esagerato un po' troppo![SM=x44454]
e per fortuna aggiungerei...
stvc
00venerdì 6 giugno 2003 02:03
Re:

Scritto da: Tino.CO 06/06/2003 0.52
Leggete qua in merito all'articolo dei 3000 scaricatori beccati...
come al solito qualche giornalista ha esagerato un po' troppo![SM=x44454]
e per fortuna aggiungerei...




proprio così Tino ! :p

mail da un amico fidato del settore :


"Quando ho visto il titolo dell'articolo la scorsa settimana, la mia prima
reazione è stata di stupore: una simile azione, da parte delle forze
dell'ordine italiane, non si era mai vista prima. Mi riferisco alla
presunta "maxi retata" che la Guardia di Finanza italiana sarebbe stata in
procinto di compiere, in questi giorni, nei confronti di tremila (non più)
anonimi utenti dei servizi peer-to-peer che si scambiano materiale illegale
(film, mp3, ecc.). Una mossa decisamente ardita, seguita all'approvazione
della legge sulla tutela del copyright, secondo la quale è punibile
penalmente anche chi scarica materiale coperto dal diritto d'autore senza
fini di lucro.
Poi, leggendo meglio l'articolo, apparivano alcune macroscopiche
inesattezze, come quella sugli «ip dinamici, indirizzi il cui destinatario
reale cambia domicilio elettronico ogni cinque minuti» (altro che Mission
Impossible!), e «account solo apparentemente italiani, dietro i quali si
celano inafferrabili siti moldavi, lituani e di altri paesi dell'Europa
orientale» (tanto per usare qualche squallido luogo comune, che non fa mai
male), oppure la constatazione che «quasi tutti gli archivi si nutrivano da
siti molto diffusi, come Kazaa, Gnutella, Winmx, Morpheus», salvo il fatto
che si tratta di programmi e non di siti, e che non esiste alcun
"archivio", dato che la de-centralizzazione è il cuore dei sistemi
peer-to-peer.
Insomma, che pensare, di fronte ad un articolo del genere? Notizia vera o
notizia falsa? Notizia falsa.
La GdF rilascerà nei prossimi giorni un comunicato stampa chiarificatore
nel quale correggerà l'articolo pubblicato su Repubblica.it e ripreso a
tam-tam, manco a dirlo, da quasi tutti gli altri quotidiani e tg nazionali,
nel quale spiegherà che l'inchiesta cui si fa riferimento (iniziata tra
l'altro quasi un anno fa, altro che nuova legge sul diritto d'autore)
riguarda un centinaio di pirati "classici", di quelli che stampano
centinaia di CD pieni di giochi e programmi e li vendono per due lire. Cosa
c'entra il P2P? Beh, il materiale contenuto in quei CD sarebbe stato in
parte raccolto utilizzando KaZaa. Ah, beh, allora...
Una cantonata storica, insomma, di quelle da manuale, che resterà negli
annali del giornalismo pressapochista. Ma in fin dei conti siamo sereni:
non è mica la prima, nè sarà l'ultima volta..."


[SM=x44463] [SM=x44507] [SM=x44457]
Asgeir Mickelson
00venerdì 6 giugno 2003 19:32
NOTIZIA FALSA?
[SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520]
stvc
00venerdì 6 giugno 2003 19:47
Re: NOTIZIA FALSA?

Scritto da: Asgeir Mickelson 06/06/2003 19.32
[SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520] [SM=x44520]



yes....balla Rulez As ..... [SM=x44508]
Asgeir Mickelson
00sabato 7 giugno 2003 19:18
Re: Re: NOTIZIA FALSA?

Scritto da: stvc 06/06/2003 19.47


yes....balla Rulez As ..... [SM=x44508]



[SM=x44508]
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