ROMA - Un calvario durato sette ore. Una notte di violenza e di abusi consumati su una spiaggia del litorale domizio dove, a turno, è stata violentata da tre romeni, e poi lasciata sul ciglio di una carreggiata dell'autostrada A1 tra Roma e Napoli. Questo il racconto di una donna di 34 anni, una casalinga, mamma di due bambini, su cui ora sta indagando la polizia.
A.T., queste le iniziali delle vittima degli abusi, è stata trovata in stato di choc, infreddolita, mentre camminava lungo la corsia nord dell'autostrada del Sole in territorio di Pontecorvo (Frosinone). Agli agenti che l'hanno soccorsa ha raccontato di essere stata sequestrata in provincia di Caserta, a Castelvolturno, poco dopo le 21.30 di ieri sera, da tre uomini stranieri che hanno abusato di lei. A.T., trentaquattrenne, originaria di Napoli residente nella cittadina del litorale domiziano è ora ricoverata sotto choc nell'ospedale di Pontecorvo.
Sulla vicenda indagano gli agenti della polizia stradale di Frosinone. L'incubo di A.T. è cominciato sulla statale Domiziana, abituale ritrovo di prostitute. "Stavo camminando a piedi a Castelvolturno - ha detto la donna ai poliziotti - quando in tre mi hanno afferrato trascinandomi in auto. Uno mi ha puntato una pistola alla testa, un altro alla pancia". La donna, casalinga e separata è madre di due bambini. La violenza, secondo il racconto di A.T. sarebbe avvenuta su una spiaggia del litorale domizio, dove a turno, i tre romeni avrebbero abusato di lei.
"Dopo ore di violenza sulla spiaggia - ha riferito la vittima agli agenti della stradale - mi hanno di nuovo portata in auto e durante il viaggio continuavano a violentarmi. Poi, dopo sette ore di calvario, mi hanno gettata sull'autostrada tra Frosinone e Cassino".
Quando A.T. è stata trovata sull'A1 a Pontecorvo (Frosinone) non era nuda, ma aveva sul corpo segni evidenti di violenza. Ematomi e graffi su viso e gambe erano marcati. Trasportata all'ospedale di Pontecorvo è stata sedata perchè sotto choc.
Ora le sue condizioni psicofisiche sembrano migliorare. Poco dopo le 17 di oggi, infatti, A.T. ha riaperto gli occhi e ha sorriso alla vista degli agenti di polizia che ne attendevano il risveglio per sentirla
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