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Poesie e riflessioni

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    00 25/10/2005 17:29
    quelle che ci fan sempre piacere rileggere
    Quali sono quelle frasi che ci fa sempre piacere rispolverare?

    Proviamo a ricordarci di questo thread quando la ritroveremo qualcuna buona da condividere tra tutti gli altri ipercafoni [SM=x44461]

    _________________


    Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
  • bigate
    00 25/10/2005 17:31
    "Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

    di Ramiro Besa e Andrea Appi


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    00 25/10/2005 17:32
    Lentamente muore
    Lentamente muore
    chi diventa schiavo dell'abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle "i"
    piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
    quelle che fanno
    di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore
    davanti all'errore e ai sentimenti.
    Lentamente muore
    chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza
    per l'incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita
    di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge, chi non ascolta musica,
    chi non trova grazia in se stesso.
    Muore lentamente
    chi distrugge l'amor proprio,
    chi non si lascia aiutare;
    chi passa i giorni a lamentarsi
    della propria sfortuna o della pioggia incessante.
    Lentamente muore
    chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande
    sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde
    quando gli chiedono qualcosa che conosce.
    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
    del semplice fatto di respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza porterà
    al raggiungimento
    di una
    splendida felicità.



    Poesia di Martha Medeiros (e Non di Pablo Neruda!)



    (Poesia scritta dalla giornalista brasiliana Martha Medeiros nel 2000
    e non da Pablo Neruda, come precisato da Clemente Mastella laureato in Lettere)

    aggiornamento 25/01/08.
    esce finalmente il comunicato della Fondazione Pablo Neruda e dell'Editore italiano del Nobel cileno (Passigli) sulla bufala di Clemente Mastella...

    "Quien mueres" in effetti non è di Neruda, ma della giornalista brasiliana Martha Medeiros, nata nel 1961, che l'ha scritta nel 2000.
    [Modificato da Etrusco 30/03/2008 14:49]

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    ~Serenity77~
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    Saggia del forum
    00 25/10/2005 21:32



    Il più bello dei mari
    -Nazim Hikmet

    Il più bello dei mari
    è quello che non navigammo.
    Il più bello dei nostri figli
    non è ancora cresciuto.
    I più belli dei nostri giorni
    non li abbiamo ancora vissuti.
    E quello
    che vorrei dirti di più bello
    non te l'ho ancora detto.

    [Modificato da ~Serenity77~ 25/10/2005 21.33]

    _________________



    Sconosciuto che passi! non sai con quanto desiderio io ti guardo,
    tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come da un sogno),certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia con te,tutto è ricordato, mentre passiamo luno vicino allaltro, fluido, amorevole, casto, maturo,sei cresciuto con me, sei stato ragazzo o ragazza con me, io ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo è diventato qualcosa che non appartiene soltanto a te, né ha lasciato che il mio restasse mio soltanto,mi hai dato il piacere dei tuoi occhi, del tuo volto, della tua carne, mentre io passo, tu ne prendi in cambio dalla mia barba, dal mio petto, dalle mie mani,non devo parlarti, devo pensarti quando seggo da solo o veglio la notte da solo,devo aspettarti, non dubito che ti incontrerò ancora, e a questo devo badare, di non perderti. autore W.W.

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    Neongenesis
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    Brave Ass
    00 26/10/2005 00:24
    Rudyard Kipling



    Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
    Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo conto però dei loro dubbi;
    Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non rispondere con calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono ne' parlare troppo da saggio;
    Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
    Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
    Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
    Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
    Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
    Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
    Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: <>;
    Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
    Se non possono ferire ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
    Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua e' la Terra e tutto ciò che vi e' in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio !





    [SM=x44450]
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    orckrist
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    00 27/10/2005 12:00
    Trilussa

    LA POLITICA

    Ner modo de pensà c'è un gran divario:
    mi' padre è democratico cristiano,
    e, siccome è impiegato ar Vaticano,
    tutte le sere recita er rosario;

    de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
    è socialista rivoluzzionario;
    io invece so' monarchico,ar contrario
    de Ludovico ch'è repubbricano.

    Prima de cena liticamo spesso
    pe' via de 'sti principî benedetti:
    chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

    Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
    ce dice che so' cotti li spaghetti
    semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

    [SM=x44452]

    _________________

    "Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

    Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
    (ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




    Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

    "Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

    Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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    00 04/11/2005 12:53
    Poesia

    La poesia è pioggia gentile
    che disseta e ristora.
    La voce sua piana
    placa e conforta;
    racconta storie d'amore,
    alimenta sogni nel cuore.
    Può essere anche tempesta
    Con fulmini e tuoni,
    bufera di acqua e di vento
    che schianta ed abbatte
    ma la sua violenza
    lava ed irrora la terra
    e ripulisce il cielo.
    La poesia, come la pioggia,
    non ha senso dei limiti:
    segue la sua natura
    vorrebbe però sempre
    donare e cantare.
    Voglia di vento
    Vorrei sferze di vento
    per sgombrare il cielo
    e destarmi dal sopore.
    Vorrei la sua fresca follia
    nel mondo oppresso
    da sogni caduti.
    Vorrei il suo volo
    per cacciare le nubi
    da menti e cuori.
    Vorrei la sua libertà
    per sciogliere i miei lacci
    e partire verso nuovi mondi.

    (Carla Piccinini) by Sprazzi di Vita . . .

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    Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
  • Asgeir Mickelson
    00 04/11/2005 23:06
    Re: Rudyard Kipling

    Scritto da: Neongenesis 26/10/2005 0.24



    Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
    Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo conto però dei loro dubbi;
    Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non rispondere con calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono ne' parlare troppo da saggio;
    Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
    Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
    Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
    Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
    Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
    Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
    Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: <>;
    Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
    Se non possono ferire ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
    Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua e' la Terra e tutto ciò che vi e' in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio !





    [SM=x44450]
    [SM=x44450]
    [SM=x44450]

    [SM=x44477]
  • Asgeir Mickelson
    00 04/11/2005 23:06
    Re:

    Scritto da: orckrist 27/10/2005 12.00
    Trilussa

    LA POLITICA

    Ner modo de pensà c'è un gran divario:
    mi' padre è democratico cristiano,
    e, siccome è impiegato ar Vaticano,
    tutte le sere recita er rosario;

    de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
    è socialista rivoluzzionario;
    io invece so' monarchico,ar contrario
    de Ludovico ch'è repubbricano.

    Prima de cena liticamo spesso
    pe' via de 'sti principî benedetti:
    chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

    Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
    ce dice che so' cotti li spaghetti
    semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

    [SM=x44452]


    [SM=x44476] Onore ad un maestro.
  • goccedigiada
    00 05/11/2005 16:48
    Re:

    Scritto da: orckrist 27/10/2005 12.00
    Trilussa

    LA POLITICA

    Ner modo de pensà c'è un gran divario:
    mi' padre è democratico cristiano,
    e, siccome è impiegato ar Vaticano,
    tutte le sere recita er rosario;

    de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
    è socialista rivoluzzionario;
    io invece so' monarchico,ar contrario
    de Ludovico ch'è repubbricano.

    Prima de cena liticamo spesso
    pe' via de 'sti principî benedetti:
    chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

    Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
    ce dice che so' cotti li spaghetti
    semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

    [SM=x44452]




    meravigliosa!!!
    [SM=x44457]
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    00 05/11/2005 17:36
    Re:

    Scritto da: bigate 25/10/2005 17.31
    "Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

    di Ramiro Besa e Andrea Appi







    [SM=x44452] :fD: [SM=x44457] :fD: [SM=x44452]

    _________________







    "Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
    Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


    (Anonimo del XIII sec.)

  • Asgeir Mickelson
    00 07/11/2005 22:20
    Re:

    Scritto da: bigate 25/10/2005 17.31
    "Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

    di Ramiro Besa e Andrea Appi



    La saggezza popolare. [SM=x44452]
  • Asgeir Mickelson
    00 07/11/2005 22:36
    Sempre caro mi fu quest’ermo colle
    e questa siepe che da tanta parte
    dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo; ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
    e le morte stagioni e la presente
    e viva, e il suon di lei: Così tra questa
    immensità s’annega il pensier mio:
    e il naufragar m’è dolce in questo mare.

    [Modificato da Asgeir Mickelson 07/11/2005 22.36]

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    00 30/03/2008 14:50
    Soffiami un bacio

    voglio vedere le tue labbra

    danzare sotto il sole d'Estate,

    voglio vedere i tuoi occhi di luna

    sotto il cielo notturno di Luglio.

    Soffiami un bacio

    anche se sei lontana...

    sarà il vento a portarmi il tuo profumo.

    Voglio tutta la tua essenza

    bere la tua dolcezza

    ubriacarmi con la tua voce...

    Soffiami un bacio

    come un soffio leggero

    che mi toglie il respiro...

    Soffiami un bacio

    e nulla poi ti chiederò più

    perché uno solo dei tuoi baci

    vale più di mille carezze...
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    Avadoro
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    Utente Power



    Naturphilosopher Ethilista
    00 01/04/2008 18:43
    Il cuore rallenta la testa cammina
    in quel pozzo di piscio e cemento
    a quel campo strappato dal vento
    a forza di essere vento

    porto il nome di tutti i battesimi
    ogni nome il sigillo di un lasciapassare
    per un guado una terra una nuvola un canto
    un diamante nascosto nel pane

    per un solo dolcissimo umore del sangue
    per la stessa ragione del viaggio viaggiare
    Il cuore rallenta e la testa cammina
    in un buio di giostre in disuso

    qualche rom si è fermato italiano
    come un rame a imbrunire su un muro
    saper leggere il libro del mondo
    con parole cangianti e nessuna scrittura

    nei sentieri costretti in un palmo di mano
    i segreti che fanno paura
    finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
    e ogni terra si accende e si arrende la pace

    i figli cadevano dal calendario
    Yugoslavia Polonia Ungheria
    i soldati prendevano tutti
    e tutti buttavano via

    e poi Mirka a San Giorgio di maggio
    tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
    e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
    e dagli occhi cadere

    ora alzatevi spose bambine
    che è venuto il tempo di andare
    con le vene celesti dei polsi
    anche oggi si va a caritare

    e se questo vuol dire rubare
    questo filo di pane tra miseria e sfortuna
    allo specchio di questa kampina
    ai miei occhi limpidi come un addio

    lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
    il punto di vista di Dio

    Cvava sero po tute
    i kerava
    jek sano ot mori
    i taha jek jak kon kasta
    Poserò la testa sulla tua spalla
    e farò
    un sogno di mare
    e domani un fuoco di legna

    vasu ti baro nebo
    avi ker
    kon ovla so mutavia
    kon ovla
    perché l'aria azzurra
    diventi casa
    chi sarà a raccontare
    chi sarà

    ovla kon ascovi
    me gava palan ladi
    me gava
    palan bura ot croiuti
    sarà chi rimane
    io seguirò questo migrare
    seguirò
    questa corrente di ali


    Faber De Andre'



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    IperCafone Doc 2012
    00 03/07/2008 21:56
    SAPRAI CHE NON T'AMO E CHE T'AMO

    Saprai che non t'amo e che t'amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un'ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.

    Io t'amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l'infinito,
    per non cessare d'amarti mai:
    per questo non t'amo ancora.

    T'amo e non t'amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.

    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t'amo quando non t'amo
    e per questo t'amo quando t'amo.



    Neruda
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    Re:
    merinze, 03/07/2008 21.56:

    SAPRAI CHE NON T'AMO E CHE T'AMO

    Saprai che non t'amo e che t'amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un'ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.

    Io t'amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l'infinito,
    per non cessare d'amarti mai:
    per questo non t'amo ancora.

    T'amo e non t'amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.

    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t'amo quando non t'amo
    e per questo t'amo quando t'amo.



    Neruda




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    [IMG]http://i35.tinypic.com/c1gex.jpg[/IMG]

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    Re:
    orckrist, 10/27/2005 12:00 PM:

    Trilussa

    LA POLITICA

    Ner modo de pensà c'è un gran divario:
    mi' padre è democratico cristiano,
    e, siccome è impiegato ar Vaticano,
    tutte le sere recita er rosario;

    de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
    è socialista rivoluzzionario;
    io invece so' monarchico,ar contrario
    de Ludovico ch'è repubbricano.

    Prima de cena liticamo spesso
    pe' via de 'sti principî benedetti:
    chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

    Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
    ce dice che so' cotti li spaghetti
    semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

    [SM=x44452]




    "A proposito di politica,ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare?" (Totò)
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    00 16/09/2008 20:40
    Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
    Di gente in gente, nú vedrai seduto
    Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
    Il fior de' tuoi gentili anni caduto.

    La madre or sol, suo dì tardo traendo,
    Parla di me col tuo cenere muto:
    Ma io deluse a voi le palme tendo;
    E se da lunge i miei tetti saluto,

    Sento gli avversi Numi, e le secrete
    Cure che al viver tuo furon tempesta,
    E prego anch'io nel tuo porto quiete.

    Questo di tanta speme oggi mi resta!
    Straniere genti, l'ossa mie rendete
    Allora al petto della madre mesta.

    Ugo Foscolo
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